quote:Risposta al messaggio di DF55 inserito in data 04/03/2010 11:51:53 Una regola meno buona invece è quella che quando vedono un camion entrare in autostrada o tangenziali si spostano subito nella corsia di sinistra per agevolare (dicono loro) l'entrata del collega. Io invece sostengo che si comportino così per non rallentare in alcun modo la loro velocità. >> Vederlo invece come atto di cortesia verso chi si immette , no eh? Magari tutti si comportassero così! Io col camper o con l'auto, se non vedo sopraggiungere nessuno sulla corsia di sorpasso lo faccio sistematicamente e odio coloro che nonostante ti vedono in accellerazione sulla corsia di immissione, pur di non spostarsi un poco verso il centro , (tipo: la corsia è mia e tu non entri!!), ti costringono a fermarti. Danieleid="blue">
quote:Risposta al messaggio di a.daniele inserito in data 05/03/2010 20:45:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>anch'io mi sposto sempre per agevolare chi deve entrare.state attenti all'onda anomala gianni
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 06/03/2010 12:35:44 PS Da 100 a 130 Km/h (che sembra poca cosa) l'energia cinetica aumenta di circa il 70%! >> Guarda che vale per qualunque veicolo! L'energia cinetica è direttamente proporzionale alla massa e direttamente proporzionale al quadrato della velocità! Per questo i freni vengono studiati in funzione della massa del veicolo e in finzione delle velocità che possono sostenere. Ciao
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 06/03/2010 13:11:36 inviati - 06/03/2010 : 13:11:36 quote: [i]Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 06/03/2010 12:52:28 Guarda che vale per qualunque veicolo! L'energia cinetica è direttamente proporzionale alla massa e direttamente proporzionale al quadrato della velocità! Per questo i freni vengono studiati in finzione della massa del veicolo e in finzione delle velocità che possono sostenere. Ciao Certo che vale per qualunque veicolo, ma le conseguenze sono ben diverse. Infatti un conto è considerare un mezzo compatto, monolitico e leggero quale può essere un'autovettura ed un conto è considerare un mezzo voluminoso, certamente non monolitico in quanto formato da pannelli distinti (tetto, fiancate e posteriore) in qualche modo collegati fra loro, e pesante. >> Conseguenze differenti solo in caso di urto senza frenata alcuna!
quote: Senza contare il fatto della frequente presenza di masse periferiche oscillanti (condizionatore, pannello solare, parabola satellitare, portabagagli, portabici/moto, ecc) che contribuiscono ad aumentare lo stress dei materiali, portando facilmente a microrotture degli stessi o dei punti di collegamento. Tanto è vero che ormai nessuna autovettura soffre di infiltrazioni d'acqua, mentre questo risulta un problema che affligge spesso i VR. >> Dipende dal VR. Non tutti, non tutte le marche hanno questo problema anche dopo decenni!
quote: In ogni caso, non avevo parlato di freni. P.S. ... magari "in funzione" e non "in finzione" >> Correzione fatta! Grazie Ciao
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 06/03/2010 16:49:49 ) Ehm, questa affermazione mi mette in grande imbarazzo. Prof., lo dico bonariamente, Lei sarà sicuramente un ottimo musicista, continui a fare della buona musica e lasci perdere la fisica: si vede che non è la sua materia! >> Sarei anche un ingegnere elettronico con specializzazione in macchine nucleari biomedicali...[:)] (anche se non praticante, e ormai votato all'ingegneria del suono) Perché il lei... via tra camperisti non è carino!
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 06/03/2010 22:39:39 O la dinamica del moto e la tecnologia dei materiali non sono materie per ingegneri elettronici (attenuante) o la tua affermazione è da considerare un incauto scivolone (aggravante). >> Ma fai davvero o stai scherzando? Non ho fatto nessuno scivolone e ti spiego perché. A differenti velocità varia (col quadrato della velocità) l'energia cinetica posseduta dal veicolo. Ovvio se non freno e lascio andare il veicolo a "ruota libera" gli effetti, in caso di urto, saranno in relazione all'energia posseduta (proporzionale al quadrato della velocità e alla massa), ma se si frena con freni adeguati al veicolo e alle energie in gioco aumenteranno gli spazi di frenata in proporzione alla velocità (non alla massa). L'energia dissipata in calore dalla pasticche e dai dischi dei freni sarà direttamente proporzionale a quella posseduta dal veicolo in corso (ovviamente parliamo di freni adeguati alla quantità di energia da dissipare)!
quote: Strano che un ingegnere elettronico si sia dato alla musica ... >> Perché strano? INGEGNERIA (col vecchio ordinamento): anni 5 liceo + anni 5 ingegneria + 2 di specializzazione (TOTALE 12 anni di studio) VIOLINO (col vecchio ordinamento): 5 corso inferiore + 3 corso medio + 2 corso superiore + 5 di perfezionamento (TOTALE 15 anni di durissimo studio) La musica, contrariamente a quello che si pensa, è più vicina ad una disciplina scientifica che ad una umanistica! Ha la razionalità della fisica e la fantasia della matematica il tutto unito dal proprio "sentire".
quote: Tutti gli ingegneri elettronici che conosco esercitano la professione con notevole successo ... mah ... >> Si vede che non hanno studiato mai in un conservatorio! Nel mio (Pesaro) dei 147 insegnanti presenti (tutti laureati in discipline musicali) circa 90 (credo 87) sono laureati nel 30% dei casi in materie umanistiche (lettere, giurisprudenza, filosofia, lingue) il restante è laureato in discipline scientifiche (Ingegneria, Matematica, Medicina, Fisica, ecc..) Cosa c'è di strano? Laurearmi in Ingegneria non fu una passeggiata, ma nulla in confronto di quello che è richiesto per laurearsi in Violino! e... poi vuoi mettere il gusto di avere davanti a te dalle 500 alle 2000 persone che ascoltano in religioso silenzio (o quasi)? Vuoi mettere la magia di un teatro buio dove solo il palco è illuminato e tu sei al centro della scena? Vuoi mettere il piacere, al termine del concerto, di ricevere lunghi e calorosi applausi e leggere giorni dopo lusinghiere critiche sulla stampa specializzata? (i critici, ma anche il pubblico ti fanno le pulci con continui confronti con le interpretazioni di violinisti più famosi e se non si è davvero convincenti sono dolori... e qualche volta accade a tutti!). Vuoi mettere l'incommensurabile piacere (purtroppo non capita tutti i giorni, anzi!) di avere una platea che applaude in "standing ovation") per più di venti minuti? Vuoi mettere il riuscire ad essere invitati per chiara fama in teatri considerati il sancta sanctorum della musica? Solo chi ha provato queste cose può comprendere che non ci sono altre alternative di vita. Un tempo decisi di lasciare il posto di primo violino di una delle più prestigiose orchestre italiane! Sai perché? Per non dover lasciare il successo ad un direttore d'orchestra! Scelsi di intraprendere la difficile professione del solista e soprattutto del solista specializzato nel repertorio (semi) cameristico! (quello più intellettuale).
quote: Sempre bonariamente, ti prego, non insistere perchè come si dice: errare è umano, perseverare è ... diabolico. Come vedi non tento nemmeno di spiegare le motivazioni del mio imbarazzo, perchè sono quasi certo di ... non sapermi spiegare a dovere ... >> Forse faresti meglio a spiegarle. Almeno potrei trarti di impaccio! Ciao
quote:Risposta al messaggio di gianfi62 inserito in data 07/03/2010 08:50:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> pensavo di dire loro le stesse cose! però già che c'eri potevi non fare errori grammaticali[;)][;)] scherzo dai,senza offesa...
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 07/03/2010 08:12:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusate se mi intrometto ma l'argomento mi interessa. In particolare mi riferisco a questa affermazione: "Moderare la velocità significa anche ridurre la probabilità che le micro/macro asperità del fondo stradale, a lungo andare, possano indurre degli impercettibili cedimenti strutturali della cellula, spesso forieri di infiltrazioni d'acqua. Anche per questo la mia velocità di crociera si assesta normalmente tra i 90 ed i 100 Km/h. PS Da 100 a 130 Km/h (che sembra poca cosa) l'energia cinetica aumenta di circa il 70%!"id="size1"> Sicuramente le sollecitazioni dovute alle asperità sono in qualche maniera proporzionali alla velocità ma mi chiedevo quale fosse effettivamente la relazione. E' veramente uguale o approssimabile a quella fra velocità e energia cinetica? Su una strada ipoteticamente liscia il veicolo potrebbe viaggiare al 200km/h senza alcuna sollecitazione quindi l'energia cinetica non è l'unico fattore. I parametri in gioco sono moltissimi: sistema di sospensioni, rigidità del sistema etc... Per esempio la capacità di assorbire delle sospensioni decade con l'aumentare della velocità quindi questa è un altra variabile che varia la relazione. Inoltre la componente prevalente (insieme a quella longitudinale) delle sollecitazioni dovute alle asperità dovrebbe essere lungo l'asse Z, quella sulla quale l'energia cinetica legata alla velocità del veicolo è approssimabile allo 0. Mi scuso in anticipo se ho detto castronerie e viste queste considerazioni sono felice di aver scelto un furgonato[;)] All'ultima maliziosa domanda sono sicuro che il Prof. darà sia una risposta "reale" che una "complessa"
quote:Risposta al messaggio di Byro inserito in data 07/03/2010 08:12:54 ) Intanto mi devo congratulare per gli eccellenti titoli conseguiti che spaziano dal campo tecnologico a quello artistico musicale. >> Grazie! Per fortuna non sono il solo.
quote: In ogni caso, considerato che il mio post iniziale affermava questo: "Moderare la velocità significa anche ridurre la probabilità che le micro/macro asperità del fondo stradale, a lungo andare, possano indurre degli impercettibili cedimenti strutturali della cellula, spesso forieri di infiltrazioni d'acqua. Anche per questo la mia velocità di crociera si assesta normalmente tra i 90 ed i 100 Km/h. PS Da 100 a 130 Km/h (che sembra poca cosa) l'energia cinetica aumenta di circa il 70%!" (tra l'altro inserito in un 3ad che titola "velocità di crociera"), mi sarei aspettato delle considerazioni riguardanti la meccanica delle vibrazioni, oscillazioni smorzate, analisi modale, risonanza, fenomeni di fatica, ecc. ... invece mi ritrovo considerazioni relative all'adeguatezza dei sistemi frenanti, agli spazi di arresto, alla teoria degli urti ... Considerazioni di per sè poco o per nulla pertinenti in quanto implicano una velocità variabile (quando si frena la velocità decresce), mentre il 3ad parla evidentemente di velocità costante. Il mio intervento iniziale infatti faceva riferimento alle probabili conseguenze strutturali derivanti dal livello di velocità (costante)del VR su un fondo stradale più o meno sconnesso. Vedi, avevo ragione: non sono in grado di spiegarmi adeguatamente ... >> Direi che avevo sorvolato l'argomento perché le variabili in gioco sono davvero tantissime. Tanto per citarne una... meccanica delle vibrazioni e risonanza in se stesse non sono valutabili in assoluto. Parlando di frequenza di risonanza, quella che anche con poca energia sono in grado distruggere ciò che "entra in risonanza", non è legata all'energia cinetica del veicolo o ala sua velocità nel senso che se vai più piano eviti il fenomeno. No. Per esempio una corda libera (detta vuota) di violino (che è accordata ad una determinata frequenza sonora) non entra in vibrazione in nessuna maniera qualunque sia l'energia applicata ad altra corda se la frequenza con cui vibra l'altra corda non è una frequenza identica della corda vuota oppure (in modo decrescente allontanandosi dalla frequenza fondamentale) una delle frequenza armoniche (soprattutto) PARI. Se invece la frequenza è la stessa o una delle prime armoniche allora la corda vuota, anche applicando pochissima energia, vibra moltissimo. Anche lo strumento in se stesso ha delle, una in particolare, frequenze di risonanza. Particolarmente fastidiosa nei violoncelli. I musicisti la chiamano "lupo" (ululato). Dipende dalla costruzione tipica del violoncello e più lo strumento è buono ed importante e più questo fenomeno si percepisce. Si rimedia aumentando la massa della corda più bassa applicando un cilindretto di piombo. Ne esistono di varie misure e pesi proprio per adeguarsi alla esatta frequenza del "lupo". Anni fa, per diletto e per semiprofessione, facevo il fotografo (architettonico) per conti di alcune importanti mensili (dal 2001 ho dovuto abbandonare per seguire meglio la malattia di mia moglie). 1/2 volte l'anno, in periodi liberi dalla mia vera professione, accettavo di andare a fare servizi fotografici. L'unica volta che andai in Africa mi trovai a dover attraversare una zona desertica per andare verso Petra. Incontrammo una decina di Km di strada con increspature trasversali precise come piccolissime onde del mare. L'unico modo per non essere ammazzati (soprattutto le attrezzature fotografiche) dalle vibrazioni fu quella di andare il più veloce possibile. Anche la Mondeo di mio padre se vai a circa 110 Km/h introduce una fastidiosa frequenza di risonanza (derivante dal rumore del motore per altro silenzioso) che fa vibrare il cruscotto in modo invivibile. Basta andare più lenti o più veloci e il disturbo svanisce nel nulla. Questo per dirti che ciò che hai asserito è vero solo per una determinata condizione di velocità (quindi energia cinetica) e condizioni del fondo stradale.
quote: Prof, tanto per scherzare: quanto fa la radice quadrata di -9? >> Risponderò quando mi dirai a "quanti gradi BOLLE l'angolo retto". [8D][8D][8D] Ciao
quote:Risposta al messaggio di quattroD inserito in data 07/03/2010 09:20:30 Sicuramente le sollecitazioni dovute alle asperità sono in qualche maniera proporzionali alla velocità ma mi chiedevo quale fosse effettivamente la relazione. E' veramente uguale o approssimabile a quella fra velocità e energia cinetica? >> No.
quote: Su una strada ipoteticamente liscia il veicolo potrebbe viaggiare al 200km/h senza alcuna sollecitazione quindi l'energia cinetica non è l'unico fattore. I parametri in gioco sono moltissimi: sistema di sospensioni, rigidità del sistema etc... Per esempio la capacità di assorbire delle sospensioni decade con l'aumentare della velocità quindi questa è un altra variabile che varia la relazione. Inoltre la componente prevalente (insieme a quella longitudinale) delle sollecitazioni dovute alle asperità dovrebbe essere lungo l'asse Z, quella sulla quale l'energia cinetica legata alla velocità del veicolo è approssimabile allo 0. >> Ci sono vari tipi di "asperità". Prendiamone in considerazione solo tre. Rugosità costante (non so se si chiama così). Su questa, in base alla distanza tra una "ruga" ed un'altra e in base alla costruzione del veicolo esiste una sola velocità (e in via decrescente le velocità vicinissime) alla quale il veicolo entra in frequenza di risonanza. Basta rallentare o accelerare e il fenomeno scompare. Ma la velocità cui il fenomeno compare non è identica per tutti i veicoli perché ogni veicolo ha la sua (non credo che la frequenza di risonanza sia per i veicoli un fenomeno studiato e previsto). Buca improvvisa. Beh... si hanno due modi per evitare di risentirne troppo. Affrontarla a velocità estremamente ridotta in modo da entrarci ed uscirne in modo "liscio" oppure affrontarla ad alta velocità in modo da essere quasi saltata. A velocità intermedie si sente un gran colpo. Il fenomeno non è prevedibile e neppure relazionabile a precise velocità perché l'entità delle buche che si incontrano per strada/autostrada varia per diametro e profondità. Avvallamento. Anche in questo caso non esiste una regola di velocità che riduca il fenomeno. O si va pianissimo, quasi fermi oppure a seconda della lunghezza e profondità dell'avvallamento gli ammortizzatori devono comunque lavorare molto. Talvolta fino a fine corsa. Nella autostrada A14 circa 5 Km dopo la galleria di Senigallia direzione sud in corsia di sorpasso c'è un bell'avvallamento. Col camper a 100 Km/h si sente abbastanza. A 120/130 no non ci si accorge che ci sia. Con la Mondeo di mio padre oltre gli 80 Km/h si ha l'impressione di stare sulle montagne russe. Non esiste una regola fissa. Ciao
quote:Risposta al messaggio di gianfi62 inserito in data 07/03/2010 08:50:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il sapere non ha mai arroganza. Capisco che alcuni concetti possano essere ostici, ma effettivamente non li abbiamo affrontati in modo strettamente "tecnico". Piuttosto ne abbiamo parlato in modo divulgativo. Probabilmente non ci siamo riusciti, ma non per arroganza. Ciao
quote:Risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci inserito in data 07/03/2010 10:57:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie Prof. anche se le tue considerazioni sembrano più basate sui molti Km macinati piuttosto che sull'analisi delle forze in gioco[;)] Comunque la frequenza propria di risonanza di una scocca automobilistica non solo è un dato studiato ma è un preciso requisito del progetto. Si distingue fra quella torsionale o flessionale e quella della scocca nuda o quella allestita e ovviamente vengono tutte espresse in Hz. Naturalmente per quanto riguarda i camper siamo lontani anni luce da veder considerati questi aspetti.