L’associazione Vivere Crenna organizza per sabato 18 aprile 2009 alle ore 21.00 in Villa Delfina - via Donatello - a Crenna di Gallarate, una conferenza con proiezione di immagini dedicata alla “cultura di Golasecca”.
Nel corso della serata, in collaborazione con il Gruppo storico archeologico castellettese (
www.gsac.it), verranno presentati i più recenti ritrovamenti archeologici del territorio di Castelletto Sopra Ticino, località che insieme con Golasecca, Sesto Calende e Pombia fu abitata, tra il IX ed il VI secolo a.C. (prima età del Ferro), da quest’antica civiltà.
I golasecchiani, presenti anche nel Canton Ticino, nei Grigioni e nell’area nord-occidentale della penisola italica, tra le Alpi e il Po, crearono importanti insediamenti sulle rive del Lago Maggiore e del Lago di Como. In particolare, nel punto in cui il Ticino esce dal lago fecero sorgere a quel tempo piccoli e grandi villaggi, con scali per la gestione della navigazione e controlli nei punti nodali di scambio dei prodotti provenienti dall’ambiente mediterraneo-etrusco e destinati ai mercati transalpini.
Le loro sepolture, ascrivibili al rito dell’incinerazione, erano spesso protette da strutture in pietra più o meno complesse. Dopo il rogo, le ceneri venivano riposte all’interno di un’urna, sovente decorata con sequenze geometriche dette “denti di lupo”, chiusa da una ciotola-coperchio capovolta. Un bicchiere accessorio, dotazione per il viaggio nell’al di là, veniva riposto, spesso unitamente a gioielli bronzei, all’interno dell’ossuario. Generalmente le tombe erano identificate da un segnacolo in pietra posto sopra la tomba stessa.
L’esame di numerosi reperti ha permesso di documentare che nell’area golasecchiana il commercio prevaleva sull’agricoltura, già si coltivava la vite, fiorivano attività artigianali e sviluppata era l’arte della filatura e tessitura.
Recenti scoperte archeologiche di iscrizioni su pietra e su ceramiche funerarie hanno consentito di far risalire la conoscenza dell’alfabeto al VII secolo a.C. e di definirlo di origine leponzia, connessa alla lingua etrusca.
Nel V secolo la comparsa del centro di Milano, fondato dagli Insubri, posto in una posizione strategica per i traffici viari, portò al declino dei centri golasecchiani insediati sulle sponde del Ticino.
Della storia di questi nostri antenati parleranno il prof. Mauro Squarzanti e il dott. Cristiano Nericcio del Gruppo storico archeologico castellettese, presentando anche in anteprima la mostra dal titolo L’alba della città – Le prime necropoli del centro protourbano di Castelletto Ticino (
www.albadellacitta.it).
La mostra, che verrà inaugurata domenica 26 aprile 2009 a Castelletto Sopra Ticino e rimarrà aperta fino al 29 novembre, è dedicata ad illustrare il momento di avvio del primo centro protourbano dell’Italia nord-occidentale. Oggetto dell’esposizione saranno i reperti provenienti dagli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Piemonte a Castelletto Ticino – località Croce Pietra (Via del Maneggio, Via Aronco, Via Repubblica), dove tra la fine del IX ed il VII secolo a.C. sorgeva una delle più arcaiche necropoli del Basso Verbano, caratterizzata da un’organizzazione monumentale con strutture a recinto (circoli di pietre) e delimitata da grandi stele, quale la stele della Briccola, protagonista dell’evento.
--------------------------------------------
Per maggiori informazioni:
Associazione "Vivere Crenna" ONLUS
Vicolo Santa Margherita 1/B
21013 Gallarate (VA)
------------------------------------------id="blue">
Modificato da Oliver il 17/04/2009 alle 09:07:44