quote:Risposta al messaggio di aviatore inserito in data 18/01/2011 19:52:04 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E' anche una questione di "come" lo asciughi, non solo di " con cosa lo lavi". Per esempio io utilizzo un soffiatore professionale a 2500 watt, velocità e calore regolabile e getto d'aria direzionabile. Praticamente un coso così:
Per asciugare un cane mio, ci metto dalle 2 ore e mezza alle 3 ore, dipende.
Se però mi parli di asciugare un cane con un phon casalingo, allora fondi il phon e il cane rimane col sottopelo bagnato o umido, rischiando di prendere freddo e anche delle micosi da macerazione causata dall'umido ristagnante tra sottopelo e pelle.
Dopo l'asciugatura segue un ovvio periodo di "decompressione" durante il quale non si esce dalla stanza toelettatura nemmeno per idea, circa venti minuti, poi sale in casa e dopo un'ora circa può uscire se è una giornata di tempo e temperatura mite, diversamente si provvede a fargli fare i bisogni fisiologici prima del bagno: un cane adulto si tiene pulito senza problemi anche otto ore.
Riniti, bronchiti, ostruzione delle vie respiratorie e malattie polmonari: tutte cose che in vent'anni non ho mai avuto.
Massima attenzione e cura nel risciacquo, certe dermatiti sono dovute proprio al grattamento causato dal prurito per lo shampoo mal risciacquato.
Ripeto: se le cose si fanno con criterio, esperienza e conoscenza, certe cose non accadono.
Poi se mi parli di cani anziani con malattie respiratorie pregresse, allora anche io dico che ci vogliono certe cautele ma NON lavare un cane "non è" un criterio.
Casomai si lava con più attenzione, asciugando prima torace e zona renale-lombare.
Non lavare un cane, con tutti i prodotti specifici che ci sono in giro ( anche non testati, li uso io quindi esistono) non ha un gran senso logico-igienico.
quote:Risposta al messaggio di Cherry inserito in data 18/01/2011 21:57:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non ho mica detto che i cani non vanno mai lavati, ci mancherebbe altro. Ho detto che è meglio evitare lavaggi frequenti ed ho anche aggiunto "sono gli sbalzi frequenti di temperatura che possono minare la salute del cane, salvo usare tutte le cautele possibili" , e per cautele intendo anche quelle, per esempio, adottate da te per scongiurare malanni all'animale. Ad ogni modo, se un cane vive in casa tra cuscini e tappeti, non vedo perchè dovrebbe essere sottoposto a lavaggi serrati. Non credo che gli giovi. Forse è sufficiente alternare ai bagni una passata con selviettine imbevute di uno dei vari prodotti dedicati acquistabili in falmacia o nei negozi specializzati. Poi, dipende dal tipo di cane, dalle sue caratteristiche, dalle dimensioni, dall'ambiente in cui vive ... chi più ne ha più ne metta !
quote:Risposta al messaggio di Cherry inserito in data 18/01/2011 21:57:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Beh se la metti così è ovvio che il tuo discorso fila... usi prodotti e accessori che hanno solo i professionisti e quindi sicuramente con i tuoi metodi fai le cose fatte bene ed il cane non rischia nulla. Ma quanti possessori di cani usano questi accessori e prodotti? E' per questo che i veterinari sconsigliano i padroni dei cani a lavarli non più di 4-5 volte in un anno. Lavarli come dici tu col "sole piatti" [:D] (povere bestiole!) e asciugarli col phon casalingo (Rocco dopo 5 minuti di phon casalingo si nasconde dietro al lavandino [B)]) fa solo danni, ma è la procedura che usa la maggior parte dei padroni dei cani e quindi è meglio sconsigliare...[;)] Poi ho notato anche un'altra cosa: il mio cane in 7 anni non mi ha mai e ripeto MAI portato una pulce o una zecca dentro casa al contrario dei suoi compagni di gioco sempre lucidi e profumati... c'è un'attinenza? Stefano
quote:Risposta al messaggio di The Beagle inserito in data 19/01/2011 09:17:35 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non credo ci sia una correlazione. Per tutti i cani, strapuliti e non, sono necessari i trattamenti antipulci ed antizecche e adesso anche anti zanzare che tutti conosciamo, specie se in determinati periodi dell'anno sono soliti andare per prati, nell'erba o in zone praticate da altri cani. A tal proposito, l'anno scorso mi sono fermato in un'area di servizio sull'autostrada nei pressi di Bari per far sgranchire le gambe alle mie cucciole (era primavera inoltrata) e le ho portate in un'aiuola praticamente senza un filo d'erba proprio per evitare che vi si attaccassero zecche. Ero certo che lì non avrebbero corso questo rischio ma, non appena rientrati in camper, fatto il consueto controllo a vista prima di ripartire,mi sono immediatamente reso conto che già sulle zampe ne avevano raccolto almeno una diecina fra tutte e due. Per fortuna, proprio perchè individuate per tempo, sono state immediatamente debellate. Ma, perchè era capitato ciò? Ebbene, la risposta è che non sempre le zecche si nascondono tra l'erba per agganciare il primo vagone che capita ma possono essere presenti a centinaia anche sul mero asfalto o sul nudo cemento se la zona è frequentata da un numero elevato di altri cani. Immagino che il gesto che ho fatto io di portare il cane in quella zona l'avranno dunque fatta altre decine di persone in transito con cani al seguito. Per tornare poi al discorso del lavaggio, diciamo che il sopprimere ed eliminare l'odore tipico che il cane si porta addosso è una pratica inevitabile se deve vivere a stretto contatto con noi, ma una pratica che rimane a nostro esclusivo vantaggio perchè non dimentichiamo che per l'animale il suo "fetore", ancorché intenso e intercettabile a notevoli distanze dai suoi simili, è un linguaggio teso a stabilire gerarchie, posizioni di possesso e di marcatura del proprio territorio, ascrivibile a quei linguaggi tipici dell'animale quale la marcatura tramite pipì o defecazione.