quote:Originally posted by nomade51> Bene, leggi qui:
Il Senato oggi ha approvato una norma inserita nella Finanziaria che consentirà ai consumatori di intraprendere azioni collettive (class action)nei confronti dei produttori. Bisognerà valutarne la stesura ma in tutti i casi ritengo sia un passo decisamente importante per la tutela dei nostri diritti. che ne pensate? >
http://www.turismoitinerante.co...
quote:Originally posted by TheDevil> Non bastano le associazioni resgistrate presso il ministero della attività produttive in base alla Legge 30/7/1998 nr. 281 "Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti"?
Ci saranno da aspettare almeno 180 giorni (ma si parla di portare il differimento a 300 giorni) dall'approvazione definitiva della Finanziaria, prima di designare le organizzazioni che saranno abilitate a rappresentare i consumatori nelle "azioni collettive". Uno dei requisiti abilitanti dovrebbe essere l'iscrizione di almeno 30mila persone. In ogni caso si dovra' verificare la coerenza della normativa nazionale rispetto alla Direttiva che il Consiglio UE si accinge ad emanare in materia. >
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Aspettiamo a lèggere la G.U. Non si capisce bene al momento (oppure non ho capito io) se la nuova disposizione: 1) faccia "piazza pulita" del passato e si riparta da zero per l'abilitazione dei promotori di azioni collettive; 2) salvaguardi invece le organizzazioni gia' riconosciute ed il "paletto" dei 30mila iscritti valga soltanto per eventuali ulteriori organizzazioni che vogliano accedere al settore (che si preannuncia "florido"!!!).
Non bastano le associazioni registrate presso il ministero della attività produttive in base alla Legge 30/7/1998 nr. 281 "Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti"?>
quote:Originally posted by TheDevil> Io penso insistano per le associazioni di consumatori secondo i crismi già noti. Anche questi soggetti devono assicurare una certa serietà.
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Aspettiamo a lèggere la G.U. Non si capisce bene al momento (oppure non ho capito io) se la nuova disposizione: 1) faccia "piazza pulita" del passato e si riparta da zero per l'abilitazione dei promotori di azioni collettive; 2) salvaguardi invece le organizzazioni gia' riconosciute ed il "paletto" dei 30mila iscritti valga soltanto per eventuali ulteriori organizzazioni che vogliano accedere al settore (che si preannuncia "florido"!!!).
Non bastano le associazioni registrate presso il ministero della attività produttive in base alla Legge 30/7/1998 nr. 281 "Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti"?>
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