quote:Originally posted by TheDevil> Se gli omosessuali del processo in esame, non sono parenti fra di loro, questo tuo scritto ( se non ho capito male ) rafforza la mia tesi. La cassazione da una parte difende l'omosessualità, dall'altra la condanna in quanto disonorevole. Come si direbbe dalle mie parti "un giorno a grilli un giorno a tordi"
quote:Originally posted by aleandrea> Ho maturato il convincimento che l'equiparazione serva proprio ad intendere l'effettiva portata dell'espressione. I giudici della Cassazione Penale (a sezioni unite) non si sono affatto riferiti al rapporto omosessuale in genere (come da piu' parti frettolosamente inteso) ma soltanto a quello tra due prossimi congiunti. Quindi, al pari del rapporto incestuoso (eterosessuale per definizione), anche il rapporto omosessuale tra due prossimi congiunti va considerato disonorevole.id="red">
Sembra di essere al medievo, la corte equipara il rapporto omosessuale al rapporto incestuoso, bah.>
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http://www.cortedicassazione.it...
I due sono congiunti ma non omosessuali è la corte ad aver equiparato come atto disonorevole, il rapporto omosessuale al rapporto incestuoso "E’ da aggiungere che la tutela accordata dal primo comma riguarda non solo le dichiarazioni previste dall’art. 63 cpp ma anche tutte le altre dichiarazioni dalle quali potrebbero emergere fatti disonorevoli (un rapporto incestuoso; un rapporto omosessuale) per il testimone (richiesto ad esempio di indicare le ragioni per le quali era presente in un certo posto a una certa ora)."quote:Originally posted by aleandrea> [1]id="red"> Preferisco scrivere che non sono riuscito ad esprimermi in modo sufficientemente comprensibile. [2]id="red"> Il fatto disonorevole non e' il rapporto sessuale tra due persone dello stesso sesso ma e' il rapporto sessuale tra due persone tra le quali esiste una stretta consanguineita', a prescindere che sia un rapporto eterosessuale (cioe' incestuoso) oppure omosessuale.
Se gli omosessuali non sono parenti fra di loro, questo tuo scritto (se non ho capito male [1]id="red">) rafforza la mia tesi. La cassazione da una parte difende l'ommosessualità, dall'altra la condanna in quanto disonorevole. [2]id="red"> Come si direbbe dalle mie parti "un giorno a grilli un giorno a tordi">
quote:Originally posted by TheDevil> 1 id="red"> la classe e l'educazione non ti difetta 2id="red"> Si ma in questo caso, se non ho letto male la sentenza, i due sono fratelli, ma non amanti. A meno che la corte, per ovvii motivi di privacy, ha omesso di scriverlo sulla sentenza.
quote:Originally posted by aleandrea> 1id="red"> Preferisco scrivere che non sono riuscito ad esprimermi in modo sufficientemente comprensibile. 2id="red"> Il fatto disonorevole non e' il rapporto sessuale tra due persone dello stesso sesso ma e' il rapporto sessuale tra due persone tra le quali esiste una stretta consanguineita', a prescindere che sia un rapporto eterosessuale (cioe' incestuoso) oppure omosessuale.
Se gli omosessuali non sono parenti fra di loro, questo tuo scritto (se non ho capito male [1]id="red">) rafforza la mia tesi. La cassazione da una parte difende l'ommosessualità, dall'altra la condanna in quanto disonorevole. [2]id="red"> Come si direbbe dalle mie parti "un giorno a grilli un giorno a tordi">
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quote:Originally posted by TheDevil >> La sensazione che ho tratto da questa storia è che come al solito, gli organi di stampa alzano levate di scudi contro la Cassazione, senza neppure avere compreso il senso delle sentenze. Due sole cose. E poi la chiudo con questa storia della Cassazione. 1) La questione dell'omosessualità è trattata incidentalmente quando i giudici parlano della non punibilità della falsa testimonianza al fine di salvare un congiunto (il fratello) da una sicura condanna. Decidono in senso favorevole e quindi assumono una posizione garantista, ritenendo che un congiunto non compie reato (di falsa testimonianza) se testimonia il falso quando testimoniando il vero avrebbe portato in galera il fratello. Poi afferma che la falsa testimonianza non è reato anche (e direi a maggior ragione) quando con questa il testimone dovesse dichiarare circostanze per sè disonorevoli: spiegare che ci faceva in un certo posto avrebbe confessato comportamenti omosessuali o incestuosi. Si dice: essere omosessuali non è disonorevole. Ma magari al testimone non faceva piacere (riteneva disonorevole) fare sapere di essere omosessuale, ed in questo quadro la cassazione ha riconosciuto il suo diritto a dichiarare il falso, senza fare reato. Dov'è lo scandalo? Io ci vedo una garanzia, non uno scandalo. Il testimone certe cose non le voleva dichiarare, e la Cassazione ha detto che questo era un suo diritto. Basta. 2) "obiter dictum" Chi c'ha voglia vada a fare una ricerca su questo concetto. Se un giudice esprime incidentalmente un concetto all'interno di una sentenza, fa cioè un "obiter dictum", questo concetto non assume in alcun modo valore di giudicato. I giudici della Cassazione non hanno detto che il rapporto omosessuale è "disonorevole", hanno solo espresso un concetto all'interno della Sentenza per chiarire un ragionamento. Ma quell'espressione non ha alcun valore di giudicato, perché è un "obiter dictum". Quindi nessuno potrà mai affermare che la Cassazione ha detto che il rapporto omosessuale è disonorevole con valoredi giudicato. Piuttosto, tutti sanno che la Cassazione in tema di comportamenti sessuali ha un orientamento decisamente diverso. E quello è il solo che vale. Il resto sono solo becere strumentalizzazioni, oppure più semplicemente desiderio di far notizia. Ma sono fondate sul nulla. E così per me la questione si chiude. ciao