In risposta al messaggio di bradipo66 del 25/10/2018 alle 22:15:22Ho girato molto la Germania, ultimamente l'Olanda e ciò che dici è verità. Ciclisti davanti a tutto, strade adeguate, segnaletica adeguata ed educazione stradale ottima. Come già detto in precedenza il paesi menzionati hanno la possibilità di avere città a misura di bici, piste ciclabili separate dalle pedonali e molto altro ancora, mentre in Italia la cosa è molto ma molto dificile.
In Olanda e in Danimarca i ciclisti hanno la precedenza su tutti, pedoni compresi, tutti rispettano le regole (Copenaghen non ha un corpo di polizia municipale perché confidano sull'autodisciplina dei cittadini) e hannobellissime ciclabili capillari e ottimamente tenute ( il territorio pianeggiante aiuta). In città le ciclabili devono esistere e hanno molto senso per evitare contatto tra veicoli a motore e bici, non è vero che vanno a passo d'uomo ( a parte negli orari di punta) e permettono ai ciclisti di viaggiare in sicurezza anche con gli autoveicoli in coda ( sensibilizziamo le persone alla mobilità alternativa, vedi bicipolitana di Pesaro). Per quanto riguarda il fatto che il secondo veicolo in coda possa non vedere l'ostacolo della bici ricordo che quando si effettua un sorpasso bisogna attivare la freccia ( questa sconosciuta)per avvisare chi segue dell'ostacolo e se si mantiene la distanza di sicurezza non ci sono problemi.. Se poi mi fai dei percorsi sicuri, magari vietati alle auto …..
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 25/10/2018 alle 12:47:05Scusate, giusto per curiosità
Ieri sera, mi sono recato per fare delle fotografie in via del Conero (strada che attraversa il parco del Conero e serve per raggiungere Sirolo, Numana, Portnovo). Ho dovuto subire la coda che si era creata a causa di ungruppo di ciclisti in allenamento. Questi oltre a non aver nessun dispositivo luminoso viaggiavano a nuvola creando intralcio tanto in una direzione dove creandosi la fila le auto per superare dovevano invadere la opposta carreggiata quanto nell'altra carreggiata dove le auto dovevano evitare le auto che per sorpassare invadevano la loro carreggiata. Strombazzamenti continui di automobilisti inferociti. GIUSTAMENTE inferociti. Io ho chiamato il 112 che mi riferiva che erano stati già avvisati e che stava arrivando una pattuglia dei Carabinieri. Intanto il sole è tramontato e questi ciclisti continuavano ad impegnare la sede stradale senza luci o altro atto a segnalarne la presenza. Per fortuna, e MI SONO GODUTO LA SCENA perché purtroppo ero accodato a questi rompi-c0gli0ni, sono finalmente intervenuti i Carabinieri che li hanno fermati e impedito loro di proseguire imponendo di farsi da parte in uno spiazzo e farsi venire a prendere da auto appoggio. Spero li abbiano pesantemente multati. Poi i ciclisti si lamentano, viaggiando a nuvola e senza luci, di venire presi sotto! Per quel che mi riguarda la percorrenza (Sirolo-Ancona) - che solitamente faccio in 15-20 minuti - è durata oltre un'ora! BASTA! Quando faranno una legge con sequestro della bicicletta a chi non rispetta le regole della strada sarà sempre troppo tardi! Sarebbe, inoltre, necessario - come per i ciclomotori 48 cc - introdurre un patentino OBBLIGATORIO per usare le bici fuori dai parchi giochi per bambini!
In risposta al messaggio di alexf del 26/10/2018 alle 09:36:45Concordo pienamente, una sera buissima di pioggia mi vedo attraversare la strada dal cartone di una pizza!
Buongiorno, pur non essendo un decente ciclista ho un grandissimo rispetto per questa categoria così come per i pedoni e pure per i motociclisti. Condanno però certi grupponi di ciclisti sportivo/amatoriale che viaggianosenza curarsi del traffico circostante ma questa è solo una questione di educazione. Si trovano però spesso in zone particolari dove non dovrebbe esserci alcuna fretta specialmente per chi non è in bici. Quello che invece mi preoccupa è la loro visibilità nelle ore buie! Come dicevo sono rispettoso ed attendo quando guido ma, proprio l'altra sera, uscendo dal parcheggio di una pizzeria (non bevo alcun alcoolico) non ho visto un ciclista tutto nero e con un grande bosrone nel manubrio altrettanto nero! Complice il buio della strada non l'ho proprio visto e grazie al mio passeggero (ha visto un'ombra) ed alla bassissima velocità non c'è stato alcun pericolo però... Credo proprio ci vogliano dei controlli sull'obblico delle segnalazioni luminose proprio per salvaguardare queste categorie di utenti della strada considerati deboli.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 26/10/2018 alle 10:52:38Certo che un sensore/visore notturno a infrarossi, magari col cicalino, risolverebbe molto. Porca miseria, ormai si possono acquistare pure i preservativi fluorescenti.
Concordo pienamente, una sera buissima di pioggia mi vedo attraversare la strada dal cartone di una pizza! Però attaccato c'era un negro (che non sorrideva ) vestito di nero, con bicicletta nera e senza luci. Non sa didovere la vita a una pizza Luci e gilè catarifrangente (o almeno fascia catarifrangente) di notte dovrebbero essere obbligatori, e il gilè catarifrangente anche per i pedoni sulle strade extraurbane. Un gilè catarifrangente costa due euro, sta tranquillamente in tasca quando non si usa e dovrebbe essere la norma portarselo appresso se si sa di dovere camminare o biciclare di notte.
In risposta al messaggio di DonLimpio del 26/10/2018 alle 11:25:10se si facesse rispettare la legge, la bici che circola dopo il calare del sole senza luci o catarifrangenti regolamenteri andrebbe fermata, impedito di proseguire, chiamato carro attrezzi e fatta portare a un deposito e restituita (dopo pagamento della multa e costi del carro) una volta che sia stata resa regolamentare per circolare.
Art. 68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi.Nuovo codice della strada, decreto legisl. 30 aprile 1992 n. 285 e successive modificazioni. TITOLO III - DEI VEICOLI CapoII - DEI VEICOLI A TRAZIONE ANIMALE, SLITTE E VELOCIPEDI Art. 68. Caratteristiche costruttive e funzionali e dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi. 1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché: a) per la frenatura: di un dispositivo indipendente per ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote; b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello; c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati. 2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall'art. 152, comma 1.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di magis del 26/10/2018 alle 13:32:29Secondo me le condizioni che lo richiedono è quando circolano su strada aperta al traffico veicolare, per non essere di intralcio al flusso del traffico e di pericolo a se stessi.
la legge esiste, ed e' normata dall'art. 182 del CDS. scritto all'italiana, ovviamente: Art. 182. Circolazione dei velocipedi. 1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazionelo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro. chi decide quali sono le circostanze che lo richiedono ?
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di ziodani del 25/10/2018 alle 20:47:02Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendere che vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza...
Eccomi qua... ciclista incallito, agonista, depilato ma poco aereodinamico... purtroppo il mio fisico non mi consente di avere un cx degno di un ciclista serio... Scherzi a parte... sono un automobilista-ciclista, rispettoentrambi le categorie purche entrambi rispettino regole e senso civico. In merito alle normative già qualcosa c'è, ad esempio è stato introdotto il divieto d'uso di smartphone, sia per telefonare, messaggiare o, con gli auricolari, ascoltare musica. Da tempo vige l'obbligo di utilizzo di opportuni fanali e pettorine catarinfrangenti e quello dell'utilizzo delle piste ciclabili ove presenti. Per tornare al tema del topic... Concordo che il reciproco rispetto in strada ci vuole, concordo con la multa per coloro che circolano come greggi, piuttosto che semafori rossi ecc ecc... Però non concordo nel fare di un erba un fascio. Sono tren'anni che vado in bici e mai e poi mai difenderò coloro che si comportano male, ma al contrario difenderò chi si comporta in maniera educata. Nella mia società sportiva sono presenti entrambi i casi, anche se, facendo prevalentemente mtb, ci troviamo spesso soli in mezzo ai monti, quindi con ampi spazi dove stare anche in quattro senza problemi. Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendere che vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza... Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia... Ribadisco che la convivenza è difficile ma non impossibile, basterebbe il reciproco rispetto, immedesimarsi nell'automobilista piuttosto che nel ciclista sarebbe cosa utile se siamo, in quell'occasione, dalla controparte. Un saluto da un camperista-automobilista-ciclista...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 15:43:06penso, che il solo cartello blu con la bicicletta, sulla pista ciclabile, non sia automaticamente anche divieto di circolare sulla strada attigua, ma forse servirebbe il cartelo tondo bordato di rosso raffigurante la bicicletta, oppure sulla strada il cartello blu con disegnata un automobile.
Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendereche vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza... non è una scusa per non utilizzarle, ci sono , si usano. altrimenti io sarei autorizzato ad usare con la moto i marciapiedi e piste ciclabili o corsie d'emergenza, se la strada che sto percorrendo non mi aggrada. Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia.. le leggi vanno anche e sopratutto rispettate , e se c'è un cartello circolare su fondo blu con il disegno di una bici, non è un consiglio l'uso della pista, ma un obbligo, indipendentemente dalle condizioni, e se vuoi far le corse in bici, ti affitti un velodromo.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 26/10/2018 alle 16:10:20non serve, se trovi in strada questo cartello è IMPLICITO che puoi SOLO andare dritto, non ti sogneresti mai di girare.
penso, che il solo cartello blu con la bicicletta, sulla pista ciclabile, non sia automaticamente anche divieto di circolare sulla strada attigua, ma forse servirebbe il cartelo tondo bordato di rosso raffigurante la bicicletta, oppure sulla strada il cartello blu con disegnata un automobile. Mio pensiero, ma non sono mica certo.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 15:43:06Forse mi sono spiegato male. Il discorso delle piste ciclabili era riferito alla costruzione... essa impossibile in alcune zone del nostro bel paese.
Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendereche vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza... non è una scusa per non utilizzarle, ci sono , si usano. altrimenti io sarei autorizzato ad usare con la moto i marciapiedi e piste ciclabili o corsie d'emergenza, se la strada che sto percorrendo non mi aggrada. Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia.. le leggi vanno anche e sopratutto rispettate , e se c'è un cartello circolare su fondo blu con il disegno di una bici, non è un consiglio l'uso della pista, ma un obbligo, indipendentemente dalle condizioni, e se vuoi far le corse in bici, ti affitti un velodromo.
In risposta al messaggio di ziodani del 26/10/2018 alle 16:37:56se non vi è specifico divieto di utilizzo della strada il cartello blu indica solo la pista riservata alle bici piuttosto che ai pedoni, nessun obbligo di utilizzo
Forse mi sono spiegato male. Il discorso delle piste ciclabili era riferito alla costruzione... essa impossibile in alcune zone del nostro bel paese. Per quanto riguarda il discorso dell'uso di piste ciclopedonali, marciapiedio corsie d'emergenza è solo uno sfogo personale in quanto il codice della stada ne vieta l'uso a chi non autorizzato, per cui si infrange la legge. Io non sto difendendo il ciclista, l'automobilista, il pedone o il motociclista che se ne frega del cds, anzi il contrario, ma non approvo lo scagliarsi contro delle persone che nel pieno rispetto delle regole circolano per la strada, chiunque essi siano...
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 16:42:14Ho già corretto in quanto mi sono reso conto dell'errore, faccio mea culpa....
se non vi è specifico divieto di utilizzo della strada il cartello blu indica solo la pista riservata alle bici piuttosto che ai pedoni, nessun obbligo di utilizzo allora mi sa che devi stracciare la patente e rifare l'esame. TUTTI i cartelli circolari su fondo blu, indicano un OBBLIGO
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 16:42:14Sarebbe cosa gradita correggere il tiro nei miei confronti Grazie
se non vi è specifico divieto di utilizzo della strada il cartello blu indica solo la pista riservata alle bici piuttosto che ai pedoni, nessun obbligo di utilizzo allora mi sa che devi stracciare la patente e rifare l'esame. TUTTI i cartelli circolari su fondo blu, indicano un OBBLIGO
In risposta al messaggio di ziodani del 26/10/2018 alle 16:52:57non è uno sfogo, se uno in bici ( ove presente la pista ciclabile in qualsiasi condizione essa sia, sterrata, promiscua, ecc) usa la carreggiata a lui non destinata, un altro utente della strada ( esempio motociclista), deve essere legittimato ad usare la pista ciclabile per esempio se c'è colonna, o ad un automobilista a parcheggiarci.
Sarebbe cosa gradita correggere il tiro nei miei confronti Grazie
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 17:18:29Ora... senza dilungarci troppo perchè a quanto pare stiamo dicendo la stessa cosa... Ho ribadito più volte che io sto con chi rispetta le regole, chiunque esso sia e qualunque mezzo guidi. Chi le infrange va punito, chiunque esso sia e qualunque mezzo guidi.... Non sto giustificando il ciclista che non usa la ciclabile, anzi andrebbe punito, e te lo dice uno che pedala tutto l'anno....
non è uno sfogo, se uno in bici ( ove presente la pista ciclabile in qualsiasi condizione essa sia, sterrata, promiscua, ecc) usa la carreggiata a lui non destinata, un altro utente della strada ( esempio motociclista), deve essere legittimato ad usare la pista ciclabile per esempio se c'è colonna, o ad un automobilista a parcheggiarci.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 26/10/2018 alle 15:43:06Ripeto quanto detto sopra, le piste ciclabili, spesso, non sono regolamentari ( almeno 3 metri se a doppio senso ), pericolose perchè attraversate da strade, uscite private,canali di scolo ecc.. Quando passeggi con un bambino va bene, se appena vai un po più forte è più pericoloso della strada. Spesso sono lunghe poche centinaia di metri , con entrate e uscite a gimcana ( quando con il gradino)e attraversano la sede stradale, ovviamente con strisce che nessun automobilista rispetta. Fintanto che queste sono le ciclabili difficilmente verranno usate. Se vuoi vedere delle ciclabili serie in Italia vai in Trentino Alto Adige, ciclabile dell'Adda, ciclabile tra Peschiera e Mantova e vedrai che sono utilizzate dai ciclisti. Non basta mettere un cartello ciclabile ( spesso affiancata dal pedone ) per fare una ciclabile, piuttosto segnala lo spazio sulla carreggiata ( non è il massimo della sicurezza, ma è qualcosa.
Per quel che riguarda le ciclabili purtroppo il nostro paese per morfologia ha poco spazio da dedicare ad esse, sovente vengono create in spazi risicati al limite della transitabilità in entrambi i sensi, quindi pretendereche vengano create ovunque è forse troppo, anche pretendere che tutto il popolo dei ciclisti, e non solo, visto che molte volte sono da condividere con pedoni, vengano convogliati in esse è fantascienza... non è una scusa per non utilizzarle, ci sono , si usano. altrimenti io sarei autorizzato ad usare con la moto i marciapiedi e piste ciclabili o corsie d'emergenza, se la strada che sto percorrendo non mi aggrada. Le leggi ci sono, basta applicarle e sapiamo bene come funziona in Italia.. le leggi vanno anche e sopratutto rispettate , e se c'è un cartello circolare su fondo blu con il disegno di una bici, non è un consiglio l'uso della pista, ma un obbligo, indipendentemente dalle condizioni, e se vuoi far le corse in bici, ti affitti un velodromo.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 26/10/2018 alle 10:52:38Proponiamo che al cds venga aggiunto un articolo che obblighi le persone di colore a procedere sorridendo di notte.
Concordo pienamente, una sera buissima di pioggia mi vedo attraversare la strada dal cartone di una pizza! Però attaccato c'era un negro (che non sorrideva ) vestito di nero, con bicicletta nera e senza luci. Non sa didovere la vita a una pizza Luci e gilè catarifrangente (o almeno fascia catarifrangente) di notte dovrebbero essere obbligatori, e il gilè catarifrangente anche per i pedoni sulle strade extraurbane. Un gilè catarifrangente costa due euro, sta tranquillamente in tasca quando non si usa e dovrebbe essere la norma portarselo appresso se si sa di dovere camminare o biciclare di notte.