In risposta al messaggio di magis del 26/10/2018 alle 13:32:29In numero superiore a due,allora in due si può viaggiare.
la legge esiste, ed e' normata dall'art. 182 del CDS. scritto all'italiana, ovviamente: Art. 182. Circolazione dei velocipedi. 1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazionelo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro. chi decide quali sono le circostanze che lo richiedono ?
In risposta al messaggio di edo1450 del 27/10/2018 alle 08:24:59Non leggere la norma come ti pare.
In numero superiore a due,allora in due si può viaggiare. Io non ho mai trovato un automobilista che mi ha dato la precedenza sulle strisce per pedoni e biciclette,secondo mè ci sono più automobilisti scorretti che non ciclisti
In risposta al messaggio di gio 60 del 27/10/2018 alle 09:33:11La mia età mi dice che andare in bicicletta è diventato molto , ma molto pericoloso sulle strade normali e anche sulle piste ciclabili. Purtroppo sulle strade chi vince è sempre il più grosso ... anche se hai la precedenza e tutte le ragioni del mondo. Sulle piste ciclabili l'ignoranza domina. Qualche giorno fa un "poveretto" veniva contromano , tutto spostato sulla sua sinistra, perchè armeggiava sui comandi della bici elettrica senza guardare davanti !
Vado in auto e camper e non sopporto i ciclisti maleducati che viaggiano a nuvola per strade strette dove è obiettivamente molto complicato superare, quelli che sfrecciano sulle strisce pedonali (non ciclabili) senza scenderee tutti quelli che di notte sono invisibili. Però questa mattina, come quasi tutte le mattine, mi sono fatta i miei 10 km. per andare a fare spesa in bicicletta, ho rischiato di essere investita 5 volte, purtroppo la pista ciclabile non c'è, avevo il giacchetto giallo anche se era giorno e stavo rigorosamente a destra rasentando l'erba. Questo succede quasi tutte le mattina. Ciao Giovanna.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 27/10/2018 alle 12:52:11A dir la verità dovrebbero anche mantenere la distanza di sicurezza tra l'uno e l'altro. Se trovi 50 ciclisti che vanno in fila indiana , fanno una fila di 150 metri e sorpassarli è "tecnicamente" impossibile.
Non leggere la norma come ti pare. Ora ti evidenzio alci passaggi: «Art. 182. Circolazione dei velocipedi. 1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedanoe, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.» Per cui i ciclisti DEVONO viaggiare sempre SU UNICA FILA.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 27/10/2018 alle 12:52:11Leggi anche le parole che non hai evidenziato in grassetto
Non leggere la norma come ti pare. Ora ti evidenzio alci passaggi: «Art. 182. Circolazione dei velocipedi. 1. I ciclisti devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedanoe, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila, salvo che uno di essi sia minore di anni dieci e proceda sulla destra dell'altro.» Per cui i ciclisti DEVONO viaggiare sempre SU UNICA FILA.
In risposta al messaggio di edo1450 del 27/10/2018 alle 08:24:59Devo dire che abbastanza spesso alcuni automobilisti e anche qualche camionista si fermano per far passare i ciclisti su un attraversamento solo pedonale in mezzo al nulla su una strada molto trafficata in cui c'è il normale limite dei 90 Kmh. Questo attraversamento si trova a circa 7-800 metri da una rotonda , quindi i veicoli hanno una già una certa velocità. E' ovvio che essendo un attraversamento relativo ad una pista ciclabile è segnalato solo come attraversamento pedonale. Sulla rotonda invece c'è il segnale di attraversamento pedonale/ciclabile ma non viene mai rispettato neanche a veicoli fermi o quasi !
In numero superiore a due,allora in due si può viaggiare. Io non ho mai trovato un automobilista che mi ha dato la precedenza sulle strisce per pedoni e biciclette,secondo mè ci sono più automobilisti scorretti che non ciclisti
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 27/10/2018 alle 14:23:18Art. 149, co. 1 cds:
A dir la verità dovrebbero anche mantenere la distanza di sicurezza tra l'uno e l'altro. Se trovi 50 ciclisti che vanno in fila indiana , fanno una fila di 150 metri e sorpassarli è tecnicamente impossibile.
In risposta al messaggio di chorus del 27/10/2018 alle 14:29:16Allora suggeriscimi cosa avrei saltato.
Leggi anche le parole che non hai evidenziato in grassetto
In risposta al messaggio di Clint del 27/10/2018 alle 18:08:16Non è questione di ego, dove esistono ciclabili serie vengono usate e molto volentieri, è questione che sulle nostre , tranne alcune rare eccezioni, è impossibile andare in bici, oltre al fatto che coprono poche centinaia dimetri e quindi non risolvono il problema.
Trovo assurdo non obbligare i ciclisti ad utilizzare le ciclabili quando ci sono, invece di rompere gli zebedei e continuare sulla starda normale. Probabilmente utilizzando la cliclabile ne verrebbe sminuito il loro ego e verrebbero paragonati alle famigliole in gita domenicale.
In risposta al messaggio di bradipo66 del 27/10/2018 alle 18:15:46Questa mattina percorrevo una strada a Torino, dove accanto alla sede stradale hanno fatto una bellissima ciclabile, 2 ciclisti tutti tappati da fighetti, continuavano imperterriti sulla stada piena di buche e spostandosi per evitarle intralciando il traffico, mentre era tranquillamente utilizzabile la ciclabile con un asfalto liscio come un biliardo, direi che ogni ulteriore commento è del tutto superfluo.
Non è questione di ego, dove esistono ciclabili serie vengono usate e molto volentieri, è questione che sulle nostre , tranne alcune rare eccezioni, è impossibile andare in bici, oltre al fatto che coprono poche centinaia dimetri e quindi non risolvono il problema. Provate prima di parlare.
In risposta al messaggio di chorus del 27/10/2018 alle 14:37:49La bicicletta è un veicolo !
Art. 149, co. 1 cds: Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoliche precedono. Ed inoltre, art. 182 cds: I ciclisti devono procedere su unica fila. Non leggo alcuna norma che quantifichi la distanza di sicurezza, mentre leggo che i ciclisti devono procedere in fila. In fila non significa ad una distanza di 10 metri uno dall'altro, in fila significa vicini uno all'altro.
In risposta al messaggio di Clint del 27/10/2018 alle 18:21:54Sicuramente non è l'unico esempio , e molto spesso è la norma.
Questa mattina percorrevo una strada a Torino, dove accanto alla sede stradale hanno fatto una bellissima ciclabile, 2 ciclisti tutti tappati da fighetti, continuavano imperterriti sulla stada piena di buche e spostandosiper evitarle intralciando il traffico, mentre era tranquillamente utilizzabile la ciclabile con un asfalto liscio come un biliardo, direi che ogni ulteriore commento è del tutto superfluo.
In risposta al messaggio di Clint del 27/10/2018 alle 18:21:54Non conosco la realtà di Torino (sarebbe interessante sapere quanto è lunga e se riservata alla bici, nel caso comunque 2 geni), se vieni a trovarmi, vicino a Lecco, oltre a scoprire un bellissimo territorio ( ti faccio volentieri da guida) e percorrere una stupenda ciclopedonale ( non sempre ben tenuta) che collega Milano a Lecco ( adatta al cicloturismo, non ad allenamenti) ti mostro perchè non utilizzo le ( poche e corte) ciclopedonali ( ho usato apposta la definizione ciclopedonale perchè le ciclabili dovrebbero essere distinte dai percorsi pedonali).
Questa mattina percorrevo una strada a Torino, dove accanto alla sede stradale hanno fatto una bellissima ciclabile, 2 ciclisti tutti tappati da fighetti, continuavano imperterriti sulla stada piena di buche e spostandosiper evitarle intralciando il traffico, mentre era tranquillamente utilizzabile la ciclabile con un asfalto liscio come un biliardo, direi che ogni ulteriore commento è del tutto superfluo.
In risposta al messaggio di bradipo66 del 27/10/2018 alle 19:07:18Scusami ma se tu dici che le piste ciclabili non sono adatte agli allenamenti quindi non vengono utilizzate, allora il pilota di rally può percorrere una strada di montagna a 200km/h fare curve in controsterzo perché si allena? Ma che discorsi sono se si circola sulla pubblica strada ci si deve attenere alle regole dal codice e alle regole del buon senso. Fare una discesa in bicicletta a 70 km/h tagliare le curve fino ad arrivare contromano è un comportamento corretto? Un mio amico è morto in bici scontrandosi con una moto su una curva che ci passano tranquillamente due autoarticolati ancora mi domando come è stato possibile.
Non conosco la realtà di Torino (sarebbe interessante sapere quanto è lunga e se riservata alla bici, nel caso comunque 2 geni), se vieni a trovarmi, vicino a Lecco, oltre a scoprire un bellissimo territorio ( ti facciovolentieri da guida) e percorrere una stupenda ciclopedonale ( non sempre ben tenuta) che collega Milano a Lecco ( adatta al cicloturismo, non ad allenamenti) ti mostro perchè non utilizzo le ( poche e corte) ciclopedonali ( ho usato apposta la definizione ciclopedonale perchè le ciclabili dovrebbero essere distinte dai percorsi pedonali).
In risposta al messaggio di chorus del 26/10/2018 alle 20:08:14Se non l'hai capito, è inutile che te lo spieghi... sarebbe tempo perso.
E perché non il contrario? Dove sta scritto il supremo diritto a circolare degli automobilisti a scapito dei ciclisti? Me lo spieghi per favore? Ti ringrazio
In risposta al messaggio di Motore 71 del 27/10/2018 alle 20:32:18Non travisiamo le parole. Ho più volte ribadito che quando si viaggia su strada, indipendentemente da come, bisogna rispettare il cds e il buonsenso. Io mi fermo ai semafori rossi, viaggio in fila indiana ( non faccio parte di squadre sportive, ma quando accompagno mio figlio con la sua squadra di mtb si rispettano le regole), mi fermo agli stop, in discesa si limita la velocità in modo tale da tenere limiti di sicurezza ( così come in moto o in auto), quanto vado sui sentieri do la precedenza ai pedoni ( come previsto dalle regole) e ringrazio quando mi fanno passare. Mi spiace per il tuo amico, ma io non scendo a 70 all'ora in strada., ma non posso neanche fermarmi ogni 3 per 2 perchè ci sono ( giustamente) pedoni, bambini, animali, auto che escono da strade senza rispettare gli stop sulle ciclabili ecc. Chi sgarra va punito e pesantemente, d'altra parte chi sgarra in bici ci va di mezzo lui, chi lo fa con moto ( i limiti di velocità esistono anche per loro?), auto o altri mezzi mette a repentaglio anche gli altri. Non facciamo di tutta un'erba un fascio ( altrimenti fai come quelli che denigrano i camperisti perchè qualche coyotes scarica in giro). Inoltre quello che ho detto è che le piste ciclopedonali ( non le ciclabili pure) non sono adatte a chi si allena, ma anche a chi si sposta per farsi un giro in bici o per altri motivi ( io mi sposto anche per commissioni o lavoro senza usare l'auto con tutti i pro che ne conseguono). Io sono pro ciclabili, ma quelle costruite in modo sensato e intelligente, no mettere un cartello blu per dire che c'è, non risolveremmo comunque il problema essendo limitatissime. Comunque, secondo te cosa dovremmo fare, eliminare le bici dalla faccia della terra per poter scorrazzare libero e felice per strada? I motociclisti potrebbero dire lo stesso degli automobilisti e così via ( penso ad es. gli automobilisti che parcheggiano sui marciapiedi, davanti ai cancelli o sulle stesse piste ciclabili). Io rispetto gli altri e pretendo rispetto. Estendo comunque l'invito a visitare le bellezze delle mie parti e fare insieme una bella passeggiata in bici sulle belle ( alcune veramente belle che potrebbero, se adeguatamente valorizzate, creare una risorsa per il territorio) ciclopedonali intorno.
Scusami ma se tu dici che le piste ciclabili non sono adatte agli allenamenti quindi non vengono utilizzate, allora il pilota di rally può percorrere una strada di montagna a 200km/h fare curve in controsterzo perché siallena? Ma che discorsi sono se si circola sulla pubblica strada ci si deve attenere alle regole dal codice e alle regole del buon senso. Fare una discesa in bicicletta a 70 km/h tagliare le curve fino ad arrivare contromano è un comportamento corretto? Un mio amico è morto in bici scontrandosi con una moto su una curva che ci passano tranquillamente due autoarticolati ancora mi domando come è stato possibile.
In risposta al messaggio di bradipo66 del 27/10/2018 alle 22:49:06Per le piste ciclabili esistono solo delle raccomandazioni su larghezza , raggio delle curve etc. Purtroppo , per ottenere finanziamenti per far lavorare qualcuno , si costruiscono pezzi di ciclabili ogni tanto , non raccordate fra loro e molto spesso più pericolose delle strade aperte al traffico. E' altrettanto vero che i centri storici italiani sono molto "storici" .... e in cittadine abbastanza grosse dove non esiste trasporto pubblico non si può bloccare il traffico delle automobili.
Non travisiamo le parole. Ho più volte ribadito che quando si viaggia su strada, indipendentemente da come, bisogna rispettare il cds e il buonsenso. Io mi fermo ai semafori rossi, viaggio in fila indiana ( non faccio partedi squadre sportive, ma quando accompagno mio figlio con la sua squadra di mtb si rispettano le regole), mi fermo agli stop, in discesa si limita la velocità in modo tale da tenere limiti di sicurezza ( così come in moto o in auto), quanto vado sui sentieri do la precedenza ai pedoni ( come previsto dalle regole) e ringrazio quando mi fanno passare. Mi spiace per il tuo amico, ma io non scendo a 70 all'ora in strada., ma non posso neanche fermarmi ogni 3 per 2 perchè ci sono ( giustamente) pedoni, bambini, animali, auto che escono da strade senza rispettare gli stop sulle ciclabili ecc. Chi sgarra va punito e pesantemente, d'altra parte chi sgarra in bici ci va di mezzo lui, chi lo fa con moto ( i limiti di velocità esistono anche per loro?), auto o altri mezzi mette a repentaglio anche gli altri. Non facciamo di tutta un'erba un fascio ( altrimenti fai come quelli che denigrano i camperisti perchè qualche coyotes scarica in giro). Inoltre quello che ho detto è che le piste ciclopedonali ( non le ciclabili pure) non sono adatte a chi si allena, ma anche a chi si sposta per farsi un giro in bici o per altri motivi ( io mi sposto anche per commissioni o lavoro senza usare l'auto con tutti i pro che ne conseguono). Io sono pro ciclabili, ma quelle costruite in modo sensato e intelligente, no mettere un cartello blu per dire che c'è, non risolveremmo comunque il problema essendo limitatissime. Comunque, secondo te cosa dovremmo fare, eliminare le bici dalla faccia della terra per poter scorrazzare libero e felice per strada? I motociclisti potrebbero dire lo stesso degli automobilisti e così via ( penso ad es. gli automobilisti che parcheggiano sui marciapiedi, davanti ai cancelli o sulle stesse piste ciclabili). Io rispetto gli altri e pretendo rispetto. Estendo comunque l'invito a visitare le bellezze delle mie parti e fare insieme una bella passeggiata in bici sulle belle ( alcune veramente belle che potrebbero, se adeguatamente valorizzate, creare una risorsa per il territorio) ciclopedonali intorno.