In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 29/10/2018 alle 11:35:58mi ritengo un ciclista ''disciplinato, esco con la bici da corsa ''da solo'',per cui posso solo stare in ''fila'', nonostante questo molte volte ho rischiato di essere investito da automobilisti che chiamare ''indisciplinati'' sarebbe un complimento,strombazzamenti inutili, velocita' elevate, sfioramenti pericolosissimi, nessuna precedenza anche se dovuta.Quindi penso che in ogni categoria di utenti stradali esistano i ''buoni'' e i ''meno buoni''( e mi limito) pero quando un automobilista diversamente intelligente investe un ciclista questo ha sempre la peggio,percio' smettiamo di sostenere tesi assurde ,esistono ciclisti indisciplinati cosi come automobilisti indisciplinati .E gli automobilisti indisciplinati che non sopportano i ciclisti stiano a casa
Chi stabilisce se ''le condizioni lo richiedano''? LE CONDIZIONI STRADA/TRAFFICO!! Se la strada è stretta e c'è molto traffico i ciclisti se ne stiano in fila indiana!! Se non lo fanno? peggio per loro! Ma non si lamentino,poi, se subiscono danni!! Usare il clacson in città è vietato, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo!! Per esempio ciclisti indisciplinati che non rispettano semafori, stop, precedenze e che viaggiano affiancati ingombrando sede stradale stretta rendendo pericoloso l'invadere l'altra carreggiata! TITOLO V - NORME DI COMPORTAMENTO Art. 156. Uso dei dispositivi di segnalazione acustica. 1. Il dispositivo di segnalazione acustica deve essere usato con la massima moderazione e solamente ai fini della sicurezza stradale. La segnalazione deve essere la più breve possibile. 2. Fuori dei centri abitati l'uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di sorpasso. Durante le ore notturne ovvero di giorno, se ne ricorre la necessità, il segnale acustico può essere sostituito da segnali luminosi a breve intermittenza mediante i proiettori di profondità, nei casi in cui ciò non sia vietato. 3. Nei centri abitati le segnalazioni acustiche sono vietate, salvo i casi di effettivo e immediato pericolo. Nelle ore notturne, in luogo delle segnalazioni acustiche, è consentito l'uso dei proiettori di profondità a breve intermittenza. 4. In caso di necessità, i conducenti dei veicoli che trasportano feriti o ammalati gravi sono esentati dall'obbligo di osservare divieti e limitazioni sull'uso dei dispositivi di segnalazione acustica. 5. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168.
In risposta al messaggio di morodirho del 29/10/2018 alle 14:16:06Nulla da eccepire !
mi ritengo un ciclista ''disciplinato, esco con la bici da corsa ''da solo'',per cui posso solo stare in ''fila'', nonostante questo molte volte ho rischiato di essere investito da automobilisti che chiamare ''indisciplinati''sarebbe un complimento,strombazzamenti inutili, velocita' elevate, sfioramenti pericolosissimi, nessuna precedenza anche se dovuta.Quindi penso che in ogni categoria di utenti stradali esistano i ''buoni'' e i ''meno buoni''( e mi limito) pero quando un automobilista diversamente intelligente investe un ciclista questo ha sempre la peggio,percio' smettiamo di sostenere tesi assurde ,esistono ciclisti indisciplinati cosi come automobilisti indisciplinati .E gli automobilisti indisciplinati che non sopportano i ciclisti stiano a casa
In risposta al messaggio di ziodani del 29/10/2018 alle 13:35:56Io invece negli ultimi due anni mi sono dato al vintage (settore dove il neofita deve darsi una calmata, altrimenti ne risente inesorabilmente il portafoglio: un appassionato che si rispetti possiede almeno una decina di biciclette)
Sulla mtb uso il campanello perchè utile in montagna a segnalare il mio arrivo... Comunque il mio agonismo è riferito alla partecipazione a marathon o granfondo.... fisicamente non sono proprio longilineo
In risposta al messaggio di morodirho del 29/10/2018 alle 14:16:06In linea generale hai ragione.
mi ritengo un ciclista ''disciplinato, esco con la bici da corsa ''da solo'',per cui posso solo stare in ''fila'', nonostante questo molte volte ho rischiato di essere investito da automobilisti che chiamare ''indisciplinati''sarebbe un complimento,strombazzamenti inutili, velocita' elevate, sfioramenti pericolosissimi, nessuna precedenza anche se dovuta.Quindi penso che in ogni categoria di utenti stradali esistano i ''buoni'' e i ''meno buoni''( e mi limito) pero quando un automobilista diversamente intelligente investe un ciclista questo ha sempre la peggio,percio' smettiamo di sostenere tesi assurde ,esistono ciclisti indisciplinati cosi come automobilisti indisciplinati .E gli automobilisti indisciplinati che non sopportano i ciclisti stiano a casa
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 29/10/2018 alle 14:53:57Il codice della strada prevede luci e catadiottri solo in caso di scarsa luminosità , quindi al tramonto.
In linea generale hai ragione. Ma solo in linea generale. Per mia esperienza, dovendo circolare in zone dove la bicicletta è utilizzata in modo massiccio (Pesaro, Rimini, Ferrara, ecc..), posso asserire che la percentualedi INDISCIPLINATI è mille volte più alta tra i ciclisti (e anche pedoni) che se ne fregano delle regole del traffico. A Pesaro, quasi 20 anni fa, in ZTL una sessantenne ci lasciò le penne per le conseguenze di non aver rispettato senso unico e precedenza schiantandosi sulla mia auto. Oltre a morire sei mesi dopo l'incidente - dopo anni di cause - gli eredi dovettero anche risarcirmi tutti i danni materiali e morali, le spese legali e gli interessi. La ia esperienza è proprio quella che pochissimi ciclisti sono RISPETTOSI delle regole! Tu sarai certamente uno dei pochi, ma... la tua bicicletta da corsa ha montati luci anteriore e posteriore? Catadiottro posteriore? Catadiottri gialli sui pedali? Catadiottri gialli laterali? Campanello o avvisatore acustico? So che per i ciclisti con bici da corsa parlare di questi accessori suona come una bestemmia!!
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 29/10/2018 alle 15:01:13Non mi sembra che il CdS consenta la circolazione senza luci durante il giorno, ma posso sbagliarmi.
Il codice della strada prevede luci e catadiottri solo in caso di scarsa luminosità , quindi al tramonto. Personalmente ho il campanello su tutte le bici in mio possesso , compresa quella da corsa, e giro sempre con il casco(prodotto serio e sicuro visto che la testa è la mia e serve forse fino a velocità di 30 kmh). Resta il problema che molti pedoni che percorrono le piste ciclabili/pedonali hanno gli auricolari con la musica a tutto volume !
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 29/10/2018 alle 15:59:41non mettero' mai sulla bici da corsa quegli inutili''orpelli'' visto che ( data la non piu giovane eta') mi limito a viaggiare sulle piste ciclabili,numerosissime e percorribili nella Lombardia,ma quando mi capita di percorrere tratti stradali ( sempre in condizioni meteo ottimali,) indosso un giubbino di tipo automobilistico ,catarinfrangente e penso che sia piu che sufficiente.,anche perchè se fossi dotato di tutte queste cose non sarebbero sufficienti a fermare certi automobilisti
Non mi sembra che il CdS consenta la circolazione senza luci durante il giorno, ma posso sbagliarmi. L'art 68: 1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché: a) per la frenatura: di un dispositivo indipendenteper ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote; b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello; c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati. 2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall'art. 152, comma 1. Leggiamo l'art. 152 comma 1: 1. I veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati ed i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, quali definiti rispettivamente dall'articolo 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 marzo 2002, anche durante la marcia nei centri abitati, hanno l'obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro. Fuori dei casi indicati dall'articolo 153, comma 1, in luogo dei dispositivi di cui al periodo precedente possono essere utilizzate, se il veicolo ne e' dotato, le luci di marcia diurna. Fanno eccezione all'obbligo di uso dei predetti dispositivi i veicoli di interesse storico e collezionistico. 2. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168 (1). Posso sbagliarmi, ma non vedo deroghe specifiche per le biciclette che devono avere sempre tutti i dispositivi pronti all'uso!
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 29/10/2018 alle 15:59:41Riprendo il comma di cui hai evidenziato alcune parti in grassetto:
Non mi sembra che il CdS consenta la circolazione senza luci durante il giorno, ma posso sbagliarmi. L'art 68: 1. I velocipedi devono essere muniti di pneumatici, nonché: a) per la frenatura: di un dispositivo indipendenteper ciascun asse che agisca in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote; b) per le segnalazioni acustiche: di un campanello; c) per le segnalazioni visive: anteriormente di luci bianche o gialle, posteriormente di luci rosse e di catadiottri rossi; inoltre, sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati. 2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall'art. 152, comma 1. Leggiamo l'art. 152 comma 1: 1. I veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati ed i ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli, quali definiti rispettivamente dall'articolo 1, paragrafo 2, lettere a), b) e c), e paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2002/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 marzo 2002, anche durante la marcia nei centri abitati, hanno l'obbligo di usare le luci di posizione, i proiettori anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro. Fuori dei casi indicati dall'articolo 153, comma 1, in luogo dei dispositivi di cui al periodo precedente possono essere utilizzate, se il veicolo ne e' dotato, le luci di marcia diurna. Fanno eccezione all'obbligo di uso dei predetti dispositivi i veicoli di interesse storico e collezionistico. 2. Chiunque viola le disposizioni del presente articolo e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168 (1). Posso sbagliarmi, ma non vedo deroghe specifiche per le biciclette che devono avere sempre tutti i dispositivi pronti all'uso!
In risposta al messaggio di morodirho del 29/10/2018 alle 16:26:03Da un anno e qualche mese a questa parte utilizzo sistematicamente le luci (Moro, le uso anche quando esco con la Masi Special allestita con il Cinquantenario: so che è irriverente e dissacratorio, ma la mia sicurezza prima di tutto).
non mettero' mai sulla bici da corsa quegli inutili''orpelli'' visto che ( data la non piu giovane eta') mi limito a viaggiare sulle piste ciclabili,numerosissime e percorribili nella Lombardia,ma quando mi capita di percorreretratti stradali ( sempre in condizioni meteo ottimali,) indosso un giubbino di tipo automobilistico ,catarinfrangente e penso che sia piu che sufficiente.,anche perchè se fossi dotato di tutte queste cose non sarebbero sufficienti a fermare certi automobilisti
In risposta al messaggio di chorus del 29/10/2018 alle 17:17:25L’art. 153, comunque, mi sembra superato da altro articolo che impone utilizzo di luci fidi posizione e in città e anabbaglianti si strade extraurbane.
Riprendo il comma di cui hai evidenziato alcune parti in grassetto: 2. I dispositivi di segnalazione di cui alla lettera c) del comma 1 devono essere presenti e funzionanti nelle ore e nei casi previsti dall'art. 152,comma 1. L'art. 152, co. 1, non parla di ore e casi, lo fa invece il successivo art. 153 sempre al primo comma. Non vorrei che nel tempo ci siano state delle modifiche per le quali sia slittato il n. dell'articolo e non ci sia stato un aggiornamento dell'articolo 68. Art. 377 co. 4 del regolamento al cds: Da mezz'ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell'oscurità e di giorno, qualora le condizioni atmosferiche richiedano l'illuminazione, i velocipedi sprovvisti o mancanti degli appositi dispositivi di segnalazione visiva, non possono essere utilizzati, ma solamente condotti a mano.
In risposta al messaggio di navarre del 29/10/2018 alle 18:57:35Dovremo pazientare un po', ma sono convinto che il nostro legislatore arriverà a quanto da te auspicato.
Per scelta e per fortuna io e la mia famiglia usiamo mtb preferibilmente su percorsi fuoristrada, quindi i rischi sono ridotti al minimo (spostamenti). Però molto spesso uso la bici anche in città come mezzo di trasportoe penso anche io che sia ora di aggiornare il CDS, redatto in un epoca giurassica dove il Dio Auto spadroneggiava e tutti gli altri utenti della strada erano un disturbo. Io però sono avanti con i tempi e, come fanno da tempo in nord Europa, vado contromano, passo col rosso, vado sui marciapiedi, attraverso sulle strisce in sella e vado appaiato quando sono con mio figlio (ah, già questa cosa è già possibile ma quasi nessuno lo sa!). Di luci ne ho: ho comperato dei faretti cinesi che illuminano peggio degli abbaglianti delle auto e come clacson ho montato l'AIRZOUND, una tromba ad aria compressa (ricaricabile) che ogni tanto qualche vecchietto vagante sulla ciclabile ci rischia l'infarto.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 30/10/2018 alle 01:45:36Togli il condizionale, si tratta di una norma speciale dedicata ai velocipedi
L’art. 153, comunque, mi sembra superato da altro articolo che impone utilizzo di luci fidi posizione e in città e anabbaglianti si strade extraurbane. Il 153 mi sembra un articolo ad adiuvandum. Il fatto chei veicoli possano circolare a luci spente non esiste neppure di giorno! e non leggo deroghe per i ciclisti! Vero che esiste l'art. Art. 377 del regolamento che parrebbe autorizzare la circolazione fino a mezz'ora dopo il tramonto anche se sprovvisti di impianto di illuminazione, ma NON AUTORIZZA a circolare senza campanello o avvisatori acustici. Leggendolo si vedono molte cose INTERESSANTI e scarsamente rispettate dai ciclisti. Art. 377 Circolazione dei velocipedi. 1. I ciclisti nella marcia ordinaria in sede promiscua devono sempre evitare improvvisi scarti, ovvero movimenti a zig-zag, che possono essere di intralcio o pericolo per i veicoli che seguono. 2. Nel caso di attraversamento di carreggiate a traffico particolarmente intenso e, in generale, dove le circostanze lo richiedano, i ciclisti sono tenuti ad attraversare tenendo il veicolo a mano. (...omissis...) 7. Ove le piste ciclabili si interrompano, immettendosi nelle carreggiate a traffico veloce o attraversino le carreggiate stesse, i ciclisti sono tenuti ad effettuare le manovre con la massima cautela evitando improvvisi cambiamenti di direzione.
In risposta al messaggio di kojak1958 del 30/10/2018 alle 10:15:15Caro kojak, ahimè non esiste il supremo buonsenso, il buonsenso oggettivo, ognuno ha il suo.
Secondo me non servono altre regole, basterebbe solo rispettare quelle esistenti e magari aggiungere un pizzico di buon senso. Sono ciclista di mtb e non frequento strade asfaltate, tranne che per piccoli tratti, sui sentieristerrati rispetto gli escursionisti che hanno per me sempre e comunque la precedenza, rallento un colpo di fischietto e tutto fila liscio. Ho molti amici stradisti ai quali ho chiesto il motivo del loro viaggiare a nuvola la risposta é stata: siamo costretti per evitare di esse messi sotto. Se viaggiassimo in fila e a dx non ci sarebbe comunque lo spazio per auto e bici in sicurezza, nel rispetto del codice della strada, servirebbere carreggiate di circa mt.4.5/5 Facendo 2 conti il loro raggionamento sembra sensato. Ciclista 0,5mt. dal ciclio strada ciclista ingombero cm.80/100 mt.1.5 spazio auto da ciclista per sorpasso ingombero medio auto mt.1.75. Stiamo oltre i mt.4. Poi il buon senso di tutti é sempre la regola migliore.
In risposta al messaggio di kojak1958 del 30/10/2018 alle 10:15:15Sapevo che la sdrada fosse di tutti.
Secondo me non servono altre regole, basterebbe solo rispettare quelle esistenti e magari aggiungere un pizzico di buon senso. Sono ciclista di mtb e non frequento strade asfaltate, tranne che per piccoli tratti, sui sentieristerrati rispetto gli escursionisti che hanno per me sempre e comunque la precedenza, rallento un colpo di fischietto e tutto fila liscio. Ho molti amici stradisti ai quali ho chiesto il motivo del loro viaggiare a nuvola la risposta é stata: siamo costretti per evitare di esse messi sotto. Se viaggiassimo in fila e a dx non ci sarebbe comunque lo spazio per auto e bici in sicurezza, nel rispetto del codice della strada, servirebbere carreggiate di circa mt.4.5/5 Facendo 2 conti il loro raggionamento sembra sensato. Ciclista 0,5mt. dal ciclio strada ciclista ingombero cm.80/100 mt.1.5 spazio auto da ciclista per sorpasso ingombero medio auto mt.1.75. Stiamo oltre i mt.4. Poi il buon senso di tutti é sempre la regola migliore.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 30/10/2018 alle 11:47:09scusa prof. con tutto il rispetto ma se trovi un gruppo di ciclisti''a nuvola'' che fai? li metti sotto solo per questo? Non li vedi? sei orbo?
Sapevo che la sdrada fosse di tutti. I ciclisti, quindi, per aututelarsi scelgono di prendersela tutta per loro viaggiando a nuvola? Ottimo! Poi non si lamentino quando accadono delle belle stragi. Anzi... perchéi ciclisti non cominciano a percorrere anche superstrade e autostrade? sono ottime, hanno meno buche e c'è persino corsia di emergenza usabile come pista ciclabile!