direttiva 20 ottobre 2000 del Min. Infr. e Trasp.

Ho letto sia la direttiva che l'articolo su "Il Viogile Urbano" dal titolo Provvedimenti illegittimi di limitazione della circolazione e divieti di sosta emanati dai comuni. Chi mi conosce sa che da tempo ho delle idee precise sull'argomento. Andiamo con ordine. 1) Entrambi i provvedimenti (Direttiva e Circolare in corso di emanazione) non prendono in esame la definizione di situazione di campeggio in merito ai deflussi. 2) Entrambi i provvedimenti non parlano del comportamento di astensione dei comuni nel caso in cui non vietando espressamente alle autocaravan di fatto ne impediscano la sosta (stalli di dimensioni adatti solo ad autovetture, zone di sosta solo per carico e scarico, zone per la sosta solo dei residenti etc.). 3) Aggiungo io, il problema della fruizione del VR Autocaravan non si risolve con la libertà di circolazione e sosta dato il numero di veicoli in circolazione (in costante aumento). Pretendere ciò significa voler pretendere l'anarchia al di là della buona fede individuale (singolarmente siamo tutti bravi, è la massa che crea il guasto). 4) Non si può sostenere che l'Autocaravan può stare in sosta alcuni giorni, perché autonoma, senza stare in situazione di campeggio. 5) Situazione pesi. Sul punto 1 si può aprire una feroce controversia nel momento in cui i comuni riottosi volessero togliere le autocaravan dalla strada e mandarle in AA e campeggi. I comuni potrebbero avvalersi delle facoltà della polizia municipale e multare chi in sosta tiene frigo a gas acceso, fornelli accesi, stufa accesa. Questo è il motivo per cui Roccaraso se vuole può fare una carneficina l'inverno prossimo e le altre località estive una carneficina l'estate prossima. Sul punto 2 sembra vero che i comuni non possano vietare solo alle autocaravan, lo sostengo anche io, in realtà possono farlo non vietando ma pemettendo DI FATTO solo alle auto con gli stalli di dimensioni previste dal CDS oppure relegando spazi per le autocaravan lì dove loro vogliono ma sempre nel loro comune. Occorre sempre apsttare le sentenze di Numana, qualcuno sa com'è andata a finire? E' vera la direttiva ministeriale e la circolare, ma mettete il caso che la Cassazione dia Ragione a Numana? Come la Mettiamo? Penso qualcuno dovrà dimetteresi. E poi, non basta l’esempio di Castiglione della Pescaia? Vi ricordate gli strali verso il sidnaco? Perché non vi domandate com’è finita lì? Discriminazione? No razionalizzazione della circolazione e qui siamo nel merito occorrerebbe discutere i PUT innanzi ai TAR cosa che non ho mai visto fare a nessuna delle associazioni che si spaccia per paladina dei camperisti. Perché partire allora da Roccaraso e non prendere di petto Castiglione della Pescaia? Sul punto 3 occorre ammettere che non possiamo assembrarci ove vogliamo invadendo le località turistiche anche contro la loro volontà. Non è questo il turismo itinerante o l’abitar viaggiando. Sul punto quattro rimando al punto 1 per i deflussi, ma poi dove carichiamo le acque bianche e dove scarichiamo le cassette e le acque grigie? E’ vero qualcuno potrebbe usare le taniche e scaricare nei bagni pubblici resta però il fatto che molti fanno gli zozzoni e questa situazione danneggia la categoria tutti se ne debbono fare carico. Non possiamo pretendere dai comuni di aumentare a dismisura i propri costi di vigilanza perché noi vogliamo risparmiare 10 euro al giorno dell'AA. E poi non ci si può definire turisti itineranti che portano benefici quando si afferma invece che si vuole stare a scrocco (Più o meno quello che disse Robert Black a Vicenza nel 2005 quanto etichettò i camperisti che in Inghilterra sostavano fuori dai campeggi con il termine di Scrocconi, avete letto bene: SCROCCONI). Sul punto 5 ricordo a tutti che noi siamo in libertà provvisoria. Basta che la polizia per il bene di tutti, la sicurezza stradale è un bene di tutti, controllasse più spesso i pesi portandoci alla bascula ed uno dei problemi che abbiamo sarebbe risolto d’incanto: meno autocaravan in circolazione, migliore progettazione, più attenzione all'occupazione, nuove norme. I comuni potrebbero usare la pesa come deterrente. E ci siamo capiti. Quale soluzione allora. Sto predicando da tempo di abbandonare la questione "vogliamo libertà di circolazione e sosta, vogliamo il rispetto del CDS" (eppure io un tempo ci credevo), ma poi, una volta aperti gli occhi, mi sono convinto che così è come stirare la trippa. Occorre invece favorire la creazione di aree di sosta. Chi sta lavorando a questo è un benemerito oggi anche la vituperata ANFIA sta procedendo con accordi con l’ANCI. La strada è questa non ce ne sono altre. Occorrono aree di sosta attrezzate, come all’estero. Occorre informazione corretta ai camperisti ed a quanti noleggiano i mezzi. Chi fa questo è un benemerito. Chi invece si ostina a dire che le AA sono una facoltà per il camperista non un obbligo mente sapendo di mentire e provoca i guasti che lamentano i comuni. Il resto sono cazzate che a qualcuno possono far raccogliere quote associative, ma non risolvono il vero problema: accoglienza, rispetto, fruizione armoniosa delle risorse locali nelle quali ci proiettiamo.