quote:Risposta al messaggio di salito inserito in data 11/05/2015 06:31:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nelle città molti condomini hanno il custode, specialmente se sono in centro. Il custode smista la posta, presidia gli ingressi, ritira i pacchi, fa favori vari ai condomini e, spesso, fa le pulizie delle scale e dell'ingresso. Un condominio con un centinaio di appartamenti dotato di portiere che potrebbe costare 25-30 mila euro all'anno, significa, mediamemte, 250-300 euro a condomino. Non ci vedo nulla di strano: a mio parere non è da snob e ciò non rappresenta il bronx. Se poi questi costi raddoppiano, triplicano o quadruplicano perchè c'è una guardiania armata h24, buon per i condomini che, pagando meno di cento euro al mese (tanto per continuare con l'esempio numerico) vedono crollare le possibilità di furto.
quote:Risposta al messaggio di robyexcigs inserito in data 11/05/2015 00:11:52 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Resta un fatto: il regolamento condominiale ha forza di legge tra le parti, ed è utile per mettere ordine alle pretese dei singoli condomini. Ogni mancata osservazione può, giustamente, creare dissapori tra condomini che possono sfociare in veri e propri litigi (beninteso giudiziari). Il regolamento condominiale lo vedo come un decalogo per il quieto vivere all'interno del condominio. Ciao!
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 11/05/2015 11:11:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> potenzialmente potrebbe diventare una cosa semplice traggo dalle parole scritte il regolamento condominiale ha forza di legge tra le parti ogni mancata osservazione può, giustamente, creare dissapori tra condomini... il regolamento vieta espressamente ed in maniera inequivocabile una certa azione: si/no - non è vietato - posso farlo (magari scatenando le ire di qualcuno) è vietato - incorro in sanzioni, multe, ammende... a seconda del caso ma il divieto deve essere univoco e non interpretabile a piacere, pena cascare nell'esempio seguente esempio tratto da un regolamento a caso - è vietato l'uso degli appartamenti e degli altri locali, nonché delle parti comuni, che sia contrario al decoro ed al buon nome dell'edificio potrei anche interpretare che passeggiare (uso dei...) nei corridoi delle cantine (parti comuni) con ciabatte infradito, calzoni sdruciti verdi a pois arancioni, con indosso una maglietta a righe gialle e viola, possa essere indecoroso - e allora come la metto - sono passibile di qualcosa? a voler cavillare non si cava ragno da buco, ognuno a modo suo è convinto di avere ragione, e per voler dimostrare a tutti i costi la propria ragione, presunta o reale che sia, rischia il litigio per un qualcosa per cui era inutile arrivare a tale punto - IMHO
quote:Risposta al messaggio di chorus inserito in data 09/05/2015 19:46:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:Risposta al messaggio di alexbio inserito in data 11/05/2015 18:53:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Innanzitutto non si tratta di un'ordinanza ma di una legge regionale, che titola "Disciplina delle strutture ricettive dirette all'ospitalità": all'art. 1 puoi leggere i principi e l'ambito di applicazione della suddetta legge. Essa disciplina il turismo e non integra la disciplina sociale nell'ambito dell'autotrasporto. Sono due cose completamente diverse. I camperisti sono dei turisti, secondo te i camionisti mentre dormono, sia per esigenze fisiche, sia per rispettare precisi obblighi di legge, sono dei turisti?
quote:Risposta al messaggio di iw5ci inserito in data 12/05/2015 20:04:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Andrea IW5CI mi trovi pienamente d'accordo...! E' esattamente quanto volevo dire nei miei post... Secondo me le varie ordinanze regionali in senso contrario alla libertà da te espressa e, più in generale, delibere limitative della possibilità di pieno e libero godimento di una proprietà sarebbero anticostituzionali quant'anche prese in forza di autonomo potere regolamentare in materia e anche se prese in forza di esclusiva competenza concorrenziale a quella dei poteri centrali... In ultima analisi le amministrazioni locali in nessun caso, anche quando si avvalgono di poteri attribuitigli dalla legge nella regolamentazione di materie di competenza esclusiva possono leggiferare coartando le libertà e i diritti inviolabili sanciti dalla Costituzione.. Gaetano
quote:Risposta al messaggio di iw5ci inserito in data 12/05/2015 20:04:27 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Purtroppo (ma io dico per fortuna) viviamo in un mondo di regole, tutte utili alla comune convivenza. Il più delle volte sono delle convenzioni, nel senso che non sono regole naturali, ma proviamo a pensare cosa accadrebbe se non ci fossero. La fattispecie da te descritta la vedo residuale, non degna di nota: su 60 milioni di abitanti, quanti possono essere quelli nelle condizioni da te descritte? Inoltre, quale sarebbe la tua residenza e la tua dimora abituale? Come contribuiresti a pagare alcuni servizi pubblici essenziali come ad esempio la raccolta dei rifiuti? Così, tanto per citare alcune prescrizioni.
quote:Risposta al messaggio di Gaetano24 inserito in data 12/05/2015 21:59:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si potrebbe aprire una discussione infinita, anche riprendendo i concetti di campeggio tanto cari ad alcune sentenze della Cassazione (ma poi qualcuno mi farebbe notare che dico sempre le stesse cose, dunque meglio soprassedere). In molti casi trovo le ordinanze anticamper e le leggi regionali che regolano l'accesso alle strutture ricettive di grande buonsenso. Naturalmente, come ha fatto ben notare salito, la rigidità di alcuni comuni nei nostri confronti ha come finalità la regolamentazione del nostro modo di fare vacanza che, spesso, rappresenta un disagio per le popolazioni dei comuni ad alta vocazione turistica. Proviamo ad immaginare cosa succederebbe a Cortina durante la settimana di ferragosto o, peggio, durante le festività natalizie, se il sindaco apponesse un cartello con scritto "benvenuti camperisti, Cortina è friendly con voi, fate ciò che volete, parcheggiate ovunque". PS sui diritti costituzionali potremmo aprire un capitolo: a volte ciò che è sacrosanto per me non lo è per gli altri. Prendiamo un articolo a caso della nostra Costituzione, il n. 40 che così recita: "Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano". Non lo ho citato a caso: domani qui a Milano ci sarà lo sciopero del trasporto ed il mio lavoro subirà disagi. Cos'è più importante: il diritto di sciopero dei trasportatori, oppure il mio diritto a muovermi e a lavorare? Buona giornata!