Egregio Signor Sindaco,
e, per conoscenza,
alla Pro Loco Iglesias
Ischia, 23 settembre 2010
il giorno 30 agosto ero alla guida del camper sul quale viaggiavo con mia moglie e mio figlio, eravamo in trasferimento da Bosa a Buggerru ed avevamo in animo di fare una brevissima sosta a Masua per scattare alcune foto ricordo con lo sfondo del Pan di Zucchero.
Seguendo le indicazioni stradali ed un freccia indicante “camper” siamo giunti nel parcheggio sulla parte bassa della costa, parcheggio da dove è ben visibile il Pan di Zucchero. Il parcheggio era quasi del tutto vuoto, ho accostato il veicolo, inserito le 4 frecce, ne sono disceso da solo (mia moglie soffre di frequenti e terribili emicranie ed in quel momento era sofferente, motivo per il quale la sosta doveva essere brevissima). Ho avvicinato la parcheggiatrice (da me riconosciuta perché indossava una casacca gialla) e le ho detto “buongiorno, mi scusi, mi fermo pochi secondi per fare due foto e vado via” ma la signorina (non rispondendo al mio saluto, tra l’altro) mi ha ingiunto con fare stizzoso “guardi, deve andare su nel parcheggio riservato ai camper”. Meravigliato, ho ripetuto alla parcheggiatrice che non dovevo parcheggiare e dovevo fare solo due foto per ripartire. La signorina con fare sempre più stizzito mi ha ingiunto di spostare il veicolo perché, a suo dire, davo fastidio (non ha detto che il camper dava fastidio ma che io davo fastidio).
Mi creda, Signor Sindaco, il mio camper non solo era parcheggiato senza arrecare alcun intralcio alla circolazione, ma vi erano pochissimi veicoli parcheggiati e nessun veicolo circolante; sarei stato il primo ad evitare di intralciare la circolazione, cosa che mi guardo bene dal fare in ogni luogo, con il camper, con l’auto e con la moto. Ho fatto presente alla signorina che lei non poteva in alcun modo ingiungermi disposizioni che sono di competenza di un agente di polizia urbana (il tono di voce della parcheggiatrice era questo) a maggior ragione con una richiesta del tutto infondata; nonostante questo la parcheggiatrice mi ha di nuovo invitato a spostare il veicolo ed a questo punto, considerato il suo atteggiamento le ho risposto che poteva chiamare una pattuglia di polizia urbana e che mi sarei assunto le mie responsabilità (in ogni caso inesistenti perché ero in posizione di non intralcio). Di rimando la signorina ha chiamato un giovanotto in disparte e dopo aver confabulato qualcosa il giovane mi ha raggiunto con un aria da guascone e mi ha chiesto di spostare il camper perché, a suo dire, avrei intralciato la manovra della sua vettura che era parcheggiata a diversi metri di distanza.
Egregio Signor Sindaco, se uno è in vacanza cerca di goderla, soprattutto se è in compagnia di una persona che ha un malessere, ma le assicuro che avrei di gran lunga preferito attendere una pattuglia di polizia urbana e verificare se quella situazione era regolare. Sa invece cosa ho fatto? Vista l’evidente arroganza della parcheggiatrice spalleggiata pretestuosamente dal giovane guascone, ho scattato le mie 4 foto (non le due che mi ero ripromesso) e poi sono andato via, ripromettendomi di non mettere più piede a Masua.
Il sindaco non può certo fare da assistente sociale o da terapista nei confronti di una persona arrogante ed inospitale addetta al parcheggio, ognuno di noi si alza al mattino con la sua luna, storta o diritta che sia, ma educare le persone che trattano con gli ospiti ad una maggiore comprensione e senso di ospitalità credo andrebbe fatto. I parcheggiatori sono spesso il primo approccio che abbiamo quando siamo in giro per il mondo, un po’ di garbo da parte loro ci fa capire che siamo ben accetti in quella località.
Cordiali saluti
Umberto Spurio
Modificato da 956 il 23/09/2010 alle 23:09:30