quote:Originally posted by cavax76> Il contenuto del tuo messaggio dimostra esattamente quanto ho in precedenza affermato. Patetico ed italiota il comportamento di fronte all'applicazione della legge. Se hai prolemi è un tuo dovere gestirli senza fare affidamendo sul fatto che qualcun altro deve infrangere le regole per venire in contro ad uno che non si programma le sue cose e oltretutto con moglie e figli nelle condizioni che descrivi se ne va a Innsbruck. E tutto ciò nel senso che di fronte ad una multa o ad una applicazione delle norme il nostro italiota comportamento è sempre lo stesso: tengo famiglia, tengo problemi, ci ho il pupone, tengo mille scuse... Questo è il senso del tuo comportamento a Innsbruck e dell'arroganza con cui insisti su argomenti che al pubblico ufficiale di turno non bastano specie se sei in un paese che delle regole ne fa una questione essenziale per il suo vivere civile. Probabilmente da altre parti l'avresti scappotata ma è necessario che per il futuro tu consideri bene il contesto in cui ti trovi e faccia affidamento solo sui tuoi diritti e non anche sul non rispetto dei doveri degli altri. P.S. I commenti non li tengo per me. Se non vuoi leggerli più evita di scrivere in questo forum. Come per il caso di Innsbruck sei responsabile solo delle tue azioni, non anche delle mie.
Rispondo un po' a tutti senza quotare e senza far diventare un lenzuolo lunghissimo questo post. -Conosco bene le lingue e avevo capito benissimo il senso del parcheggio. -La storia della figlia, non è inventata, ma frutto di un problema di mia moglie accertato e avvalorato da diagnosi mediche. Non siamo dei genitori superapprensivi che nn volevano muoversi. NON POTEVAMO! Chi ha scritto "Patetica e tipicamente italiota la citazione dell'allattamento del figlio" si tenga per se certi commenti. Non fa parte del mio vivere inventare sotrie sui figli per risparmiarmi una multa. -Volendo, era impossibile pagare i 50 cent in più, in quanto la macchina non lo consentiva. Ripeto, ho sbagliato io a non togliere il primo tagliando. Ma questa mia "fessaggine", dovrebbe solo avvalorare la tesi che non ero lì per approfittarne. Tra il voler approfittare delle situazioni ed uno stato di necessità, c'è una bella differenza. Con il mio intervento iniziale, non volevo affatto dire che avevo ragione o che è giusto parcheggiare e non pagare. Volevo solo sottolineare che, di fronte ad una situazione di effettivo bisogno, e di fronte anche alla mia volontà di non volerne approfittare, lo zelante controllore se ne è altamente infischiato. Lo "stato di necessità" previsto dal nostro codice penale (art. 54) dovrebbe far riflettere. O quantomeno, dovrebbe far riflettere che anche alcune regole, in caso di necessità, possono essere infrante. Certo, poi si paga se si infrangono, ma in modo commisurato a quanto si è commesso! Io invece avrei dovuto pagare come per uno che aveva parcheggiato una giornata intera senza pagare. Ripeto che, la multa si sarebbe potuta evitare usando solo un po' di buonsenso e di umanità. Sono convinto che se al posto mio ci fosse stato un austriaco, la multa il controllore non la avrebbe fatta. >