Questa è la mail che ho scrito agli indirizzi che gentilmente mi ha fornito Antonella:
Agostini Anna
Via *********** – BOLOGNA
e-mail: **************************
Gent.mo Assessore al Turismo Sardegna Sig. Luigi Crisponi,
Gent.mo Assessore al Turismo Comune di Cagliari
Gentilissimi Assessori,
Ve scrivo in quanto ho avuto notizia della recente Ordinanza Comunale n. 644/VI AB del 29/06/2012 riguardante la sosta degli autocaravan (ovvero “camper”) nel territorio Comunale di Cagliari.
Siamo una coppia di bolognesi ormai sessantenni, che da quasi 30 anni trascorriamo le nostre vacanze in camper, e, “stregati” dalle innumerevoli bellezze naturali, archeologiche, storiche ed artistiche della Sardegna, lo facciamo principalmente nella vostra Isola, non solo nel mese di agosto, e non solo lungo le coste.
Oltre ai soggiorni marini, specie nelle località meno gettonate, cosiddette minori, amiamo visitare anche i paesi dell'interno, dove abbiamo l'onore di fare conoscenza con la genuinità e la generosità di chi li abita, passeggiare lungo le montagne fra boschi e rocce, apprezzare le straordinarie cavità speleologiche, (di estremo interesse per chi , come me, fa parte da oltre 25 anni di associazioni di protezione e studio dei territori carsici, quali l' Unione Speleologica Bolognese e la Società Speleologica Italiana), percorrere le vie delle città ricche di cultura e di fresca vitalità, farci guidare fra gli innumerevoli villaggi nuragici, anche e soprattutto quelli meno noti, e gustare le svariate specialità gastronomiche che ogni angolo della Sardegna offre, sempre diverse e genuine.
Amiamo conoscere e vedere ogni volta qualcosa di nuovo, come pure tornare dove siamo già stati, per ricordare ed apprezzare ancora di più. Tutto ciò sempre nel più assoluto rispetto del territorio e di chi lo abita, con l' umiltà di chi sa di essere ospite e non padrone.
Ovviamente, fra le nostre mete, non può mancare, nel caso in questione, la città di Cagliari.
Ebbene, il contenuto di detta ordinanza mi è parso, a dir poco, inquietante.
Devo ammettere che ho l'impressione che l'ordinanza a cui faccio riferimento sia stata emessa in maniera assai superficiale, senza tenere in considerazione diversi fattori, che mi permetto di elencare.
Il cosiddetto “camperista”, nella maggior parte dei casi (ci sono sempre, in ogni categoria, le eccezioni), ha acquisito un particolare rispetto per l'ambiente che lo ospita di volta in volta, proprio grazie al suo avvicendarsi in diversi luoghi e situazioni.
La sua scelta di condurre le vacanze in camper non è dettata da una ricerca del risparmio, anzi! considerato l'investimento in un veicolo costoso all'acquisto, dal valore velocemente deperibile e dalle spese di manutenzione abbastanza onerose, è disposto ad un notevole esborso economico perchè la sua “casa delle vacanze” sia sempre al top della efficienza e della comodità, con cura a volte maniacale della propria igiene e privacy: serbatoi di recupero delle acque reflue, impianto di riscaldamento, a volte di condizionamento, scaldabagno, doccia. Tanto dall'essere completamente agli antipodi, in termini di pulizia ed ordine, rispetto al cosiddetto “nomade” o “rom” che utilizza, in maniera solo apparentemente analoga, la roulotte o il camper come abitazione.
E' in questo senso che l'affermazione citata sull'ordinanza che
“la mancanza di servizi igienici ed acque potabili spinge gli occupanti a servirsi delle aree circostanti per i loro bisogni fisiologici, oltre ad utilizzare l'area pubblica per lo svolgimento delle normali attività quotidiane (lavaggio di vestiario, consumo di alimenti ecc.) che determinano l'accumulo e lo spargimento di rifiuti di vario genere, in precarie condizioni igieniche, determinando situazioni di degrado urbano” non coincide assolutamente con la figura del turista camperista.
L'ordinanza cita la mancanza di aree attrezzate atte ad accogliere il turismo itinerante: questa non è una “colpa” dei turisti, bensì piuttosto una carenza del Comune di Cagliari stesso, che non è in grado di individuare e gestire, o far gestire da privati, apposite aree che potrebbero catalizzare e rendere più appetibile il soggiorno dei turisti itineranti di passaggio, dotate di aree di sosta complete di impianti per il carico e scarico delle acque, così come avviene in altre località ben più piccole e sparpagliate nel territorio della Sardegna (potrei citare ad esempio un'infinità di nomi, ne faccio solo qualcuno, per sintesi: Tuili, Pozzomaggiore, Sant'Antonio Santadi , Oristano, ecc.).
Il turista itinerante, se pure non porta introiti economici alle strutture prettamente alberghiere, di contro è un valido cliente per chi vende carburanti (é portato a viaggiare di più), specialità gastronomiche e ristorazione (il frigo e la dispensa per motivi di spazio hanno scarsa autonomia), visita i musei, acquista oggetti di artigianato da portare a casa o regalare ai famigliari.
Non dimentichiamo che Cagliari è importante scalo dei traghetti da e per il continente, quindi rendere accogliente proprio la città ospite della stazione marittima favorisce il trattenersi e non fuggire immediatamente da Cagliari che merita di essere goduta, così bella, solare, colta com'è.
Un'ordinanza del genere non è certamente un buon biglietto da visita per il turista camperista continentale che, in momenti di crisi economica così pressante, dovendo subire il salasso di un biglietto del traghetto del valore già di per se stesso pari ad una settimana in crociera tutto compreso, inizia a dubitare se scegliere di trascorrere le ferie in Sardegna, e soprattutto, dal momento che trova così poca ospitalità a Cagliari, ritiene opportuno tralasciarne la visita.
Ma se il turista ha la possibilità di decidere, fra il disertare (ingiustamente per la Sardegna ed i Sardi), oppure recarsi a Cagliari ugualmente, mettendo a preventivo l'eventualità di una sanzione di 50,00 euro, parificandola ad una tariffa giornaliera di un campeggio, o una “tassa di soggiorno” un tantino esosa, l'infinità di Cagliaritani che possiedono loro stessi un camper non possono decidere, e si trovano in una situazione ben peggiore.
Essi infatti, leggendo l'ordinanza così come è stata scritta, benchè il camper sia regolarmente immatricolato, assicurato e pagata la tassa di possesso, si troverebbero nell'impossibilità di tenerlo non solo nei parcheggi in strada (in conflitto con l'art. 185 CdS che regola la sosta dei veicoli ricreazionali e che vieta qualsiasi discriminazione ad una categoria specifica senza giustificato motivo), ma nemmeno nel loro eventuale cortile privato, con tanto di sgombero forzoso?
Temo che lo zelo dell'ufficio del Sindaco, probabilmente ispirato ad evitare l'insorgere e lo stazionare di spiacevoli accampamenti di “nomadi” nel territorio, abbia un attimo travalicato, e non abbia considerato e calcolato quanto un divieto troppo generico coinvolgesse e danneggiasse ingiustamente una categoria di turisti, di cagliaritani, di esercenti pubblici a catena.
Spero che l'incarico che avete ha assunto Vi consenta di intervenire perchè questa ordinanza venga riconsiderata , a vantaggio di tutti: turisti, Sardi, Cagliaritani ed innanzitutto della bella Cagliari.
Vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato leggendo questa mia lettera, e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Anna Agostini - Bologna
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Naturalmente non può essere utilizzata per un copia-incolla pari pari, contenendo diversi riferimenti strettamente personali, ma se a qualcuno può servire da spunto...
Ritengo che sia più significativo l'invio da diverse fonti di lettere personalizzate, piuttosto che un unico testo sottoscritto da tanti.
P.S. non inviate il messaggio sull'indirizzo pec, tanto viene rifiutato, a meno che anche voi non abbiate un indirizzo di posta certificata.
Ciao Anna
Modificato da cucciolotto il 05/07/2012 alle 11:38:38