In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 24/05/2024 alle 13:08:32
non mi risulta un tempo limite per i parcheggi disabili
In risposta al messaggio di salito del 24/05/2024 alle 14:03:37Questo è un altro discorso
no di certo ma l educazione la comprensione il condividere una disgrazzia con altro simile ... e posteggiare il camper per tutta la giornata su uno stallo che un residente userebbe con l auto per un paio di ore mi sembra una azione da ....(scrivetici voi la definizione )
In risposta al messaggio di Giovanni del 24/05/2024 alle 13:55:40Ti hanno spiegato male. Il veicolo condotto da un disabile munito di tagliando, può entrare in una ZTL oppure ha diritto a sostare in zone vietate ad altri. Il motivo è semplice, la difficoltà di deambulare del guidatore. La trovo una pratica ragionevole, oltre a quanto sancito dal cds. Però, per quanto riguarda la circolazione, temo che non ci possano essere agevolazioni,un disabile alla guida, può percorrere la corsia di marcia normale mentre sarebbe di intralcio a percorrere la corsia destinata a bus e mezzi di soccorso. Tutte le autorizzazioni in deroga concesse ai possessori di autorizzazione, sono sempre rese con la dicitura " quando il fatto non costituisca intralcio" . Ovviamente , per fare un esempio, un veicolo condotto da un disabile lungo una corsia preferenziale di avvicinamento ad un ospedale, sarebbe di intralcio ad un'ambulanza che arrivasse da tergo ed inoltre,non essendovi nessuna urgenza, non vedo perchè dovrebbe marciare in quella corsia. Però può tranquillamente entrare nelle ZTL.
Quando anni fa sono stato interessato al problema parcheggio invalidi per un familiari, m'era stato spiegato che con quel tagliando ero autorizzato a fare tutto ciò che poteva fare un qualsiasi veicolo di qualsiasi serviziodi categoria pari o superiore alla mia. Quindi potevo percorrere le corsie bus, taxi, forze di polizia, parcheggi, ecc. rispettando ovviamente le norme relative a questi mezzi: tipo velocità, divieto di sosta, limiti di portata, ecc., e le stesse regole per i parcheggi ove regolamentati con stalli. Quindi trasbordare da uno stallo non sarebbe ammesso. Giovanni
In risposta al messaggio di 2assi del 27/05/2024 alle 18:30:47
Ti hanno spiegato male. Il veicolo condotto da un disabile munito di tagliando, può entrare in una ZTL oppure ha diritto a sostare in zone vietate ad altri. Il motivo è semplice, la difficoltà di deambulare del guidatore.La trovo una pratica ragionevole, oltre a quanto sancito dal cds. Però, per quanto riguarda la circolazione, temo che non ci possano essere agevolazioni,un disabile alla guida, può percorrere la corsia di marcia normale mentre sarebbe di intralcio a percorrere la corsia destinata a bus e mezzi di soccorso. Tutte le autorizzazioni in deroga concesse ai possessori di autorizzazione, sono sempre rese con la dicitura quando il fatto non costituisca intralcio . Ovviamente , per fare un esempio, un veicolo condotto da un disabile lungo una corsia preferenziale di avvicinamento ad un ospedale, sarebbe di intralcio ad un'ambulanza che arrivasse da tergo ed inoltre,non essendovi nessuna urgenza, non vedo perchè dovrebbe marciare in quella corsia. Però può tranquillamente entrare nelle ZTL.
In risposta al messaggio di Giovanni del 27/05/2024 alle 18:45:50In teoria il "padrone" dovrebbe essere comune a tutti e si chiama Legge. In pratica hai ragione anche tu, lo si legge quotidianamente. Esempio attuale degli autovelox non omologati. Qualcuno li ha fatti spegnere in attesa di sentenza di chiarimento, altri, continuano imperterriti a scrivere per sapendo che uno su 100 ricorre. In Italia abbiamo troppe leggi e più che altro, troppe leggi che trattano lo stesso argomento e spesso in contrasto tra loro dando modo di essere interpretate. Ne basterebbero poche, chiare ed incontestabili. Dulcis in fundo, l'uso improprio dei tagliandi disabili. E una piaga difficile da reprimere. Qualche sera fa, c'era una spider bassa nel parcheggio disabili che per sedersi li dentro, occorre essere atletici, il dubbio mi è sorto... Chi si macchia di una simile infrazione, non dovrebbe subire una sanzione ma dovrebbe lavorare tre mesi gratis in un centro invalidi, veri... sono troppi severo? Siiiiiii
Lungi da me voler contestare quanto affermi ma forse i Vigili Urbani, essendo funzionari di singoli Comuni, non hanno tutti lo stesso padrone, per cui alcuni si comportano in un modo ed altri in modo diverso. Ti assicuroche nella mia città e nel grande comune limitrofo, chi ha il contrassegno invalidi può percorrere le corsie riservate a bus, taxi, ecc. A meno che la questione non sia cambiata negli ultimissimi anni, ma prima era così e lo affermo per esperienza personale diretta. Giovanni
In risposta al messaggio di 2assi del 28/05/2024 alle 00:00:15None che il tagliando lo danno solo a chi non deambula bene
In teoria il padrone dovrebbe essere comune a tutti e si chiama Legge. In pratica hai ragione anche tu, lo si legge quotidianamente. Esempio attuale degli autovelox non omologati. Qualcuno li ha fatti spegnere in attesadi sentenza di chiarimento, altri, continuano imperterriti a scrivere per sapendo che uno su 100 ricorre. In Italia abbiamo troppe leggi e più che altro, troppe leggi che trattano lo stesso argomento e spesso in contrasto tra loro dando modo di essere interpretate. Ne basterebbero poche, chiare ed incontestabili. Dulcis in fundo, l'uso improprio dei tagliandi disabili. E una piaga difficile da reprimere. Qualche sera fa, c'era una spider bassa nel parcheggio disabili che per sedersi li dentro, occorre essere atletici, il dubbio mi è sorto... Chi si macchia di una simile infrazione, non dovrebbe subire una sanzione ma dovrebbe lavorare tre mesi gratis in un centro invalidi, veri... sono troppi severo? Siiiiiii
In risposta al messaggio di 2assi del 28/05/2024 alle 00:00:15
In teoria il padrone dovrebbe essere comune a tutti e si chiama Legge. In pratica hai ragione anche tu, lo si legge quotidianamente. Esempio attuale degli autovelox non omologati. Qualcuno li ha fatti spegnere in attesadi sentenza di chiarimento, altri, continuano imperterriti a scrivere per sapendo che uno su 100 ricorre. In Italia abbiamo troppe leggi e più che altro, troppe leggi che trattano lo stesso argomento e spesso in contrasto tra loro dando modo di essere interpretate. Ne basterebbero poche, chiare ed incontestabili. Dulcis in fundo, l'uso improprio dei tagliandi disabili. E una piaga difficile da reprimere. Qualche sera fa, c'era una spider bassa nel parcheggio disabili che per sedersi li dentro, occorre essere atletici, il dubbio mi è sorto... Chi si macchia di una simile infrazione, non dovrebbe subire una sanzione ma dovrebbe lavorare tre mesi gratis in un centro invalidi, veri... sono troppi severo? Siiiiiii
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 28/05/2024 alle 07:32:38Condivido. Nel 2007 mia moglie ha fatto un anno di chemioterapia e aveva il tagliando invalidi, ma visto che le gambe erano buone (anche se un po fiacche) non abbiamo mai parcheggiato nei posti riservati anche se quelli vicini erano a pagamento.
None che il tagliando lo danno solo a chi non deambula bene Basta essere, ad esempio, cardiopatici per avere il tagliando Che poi , uno che non ha difficoltà a camminare, ha il tagliando e potrebbe parcheggiare nei normaliparcheggi lasciando a chi ha davvero difficoltà, questo è un altro discorso, sta alla sensibilità delle persone Mio padre, cardiopatico e con diabete, pur avendo il tagliando non ha mai quasi usato lo stesso per parcheggiare, diceva che finché non aveva problemi a camminare qualche metro in più, lo faceva tranquillamente , in modo di lasciare libero per chi più sfortunato di lui
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 28/05/2024 alle 10:38:58Tua moglie ed il padre di impiegato de volante, sono persone coscienziose e meritevoli, per fortuna, così ne abbiamo tante ma purtroppo, ci sono anche tanti furbetti. Quanti "nipoti" hanno il tagliando azzurro perché, una volta ogni sei mesi, portano il nonno disabile a fare una commissione, ma quel tagliando, loro, lo usano 365 giorni all'anno. Purtroppo sanno che è difficile avere il tempo di controllare tutti. E poi, non è un discorso solo di norme, è proprio un discorso di educazione.
Condivido. Nel 2007 mia moglie ha fatto un anno di chemioterapia e aveva il tagliando invalidi, ma visto che le gambe erano buone (anche se un po fiacche) non abbiamo mai parcheggiato nei posti riservati anche se quelli vicini erano a pagamento. Noi avevamo quella scalogna, fortunatamente risolta, ma c'è chi ne ha di peggiori e non risolvibili.