quote:Originally posted by casalecchio> Ciao Luigi. Ho gia' provato a spiegare questa differenza qui https://www.camperonline.it/for... , con la citazione di un passaggio della Direttiva 92/21/CEE. Nel caso del tuo autocaravan, la massa del prototipo e' stata accertata in 3080 kg. in sede di verifica di omologazione, a fronte di una massa, dichiarata dal costruttore, di 2980 kg. Dal momento che lo scostamento rilevato e' risultato inferiore al 5% di 2980, l'omologazione e' stata rilasciata con la convalida della massa dichiarata (2980 kg.). E 2980 kg. e' infatti la massa indicata nel terzo riquadro della Carta di Circolazione. Resta da dimostrare, a cura della SEA e/o del relativo legale, che il predetto valore corrisponda alla massa a vuoto dell'autocaravan secondo la Direttiva 92/21/CEE e la Norma EN 1646-2id="green"> e non sia invece soltanto la massa dell'autocaravan vuoto.id="red"> Sono andato a rileggermi la nostra corrispondenza, dove mi avevi confermato che la massa del tuo autocaravan era stata misurata in SEA da tre loro ispettori in 3080 kg., ma in condizioni di "appena comperato", quindi senza alcun accessorio, con i serbatoi e gli armadietti completamente vuoti, senza bombole del gas e con circa 10 litri di gasolio e senza alcuna persona a bordo. La Norma EN 1646-2 fornisce invece una dettagliata indicazione sull'entita' dei riempimenti dei vari serbatoi che sono a servizio della parte alloggio di un autocaravan e da considerare in sede di determinazione della massa a vuoto. A questo punto si dovrebbe dedurre che il prototipo sia stato presentato alla verifica di omologazione senza: - serbatoi d'acqua (chiara, grigia, nera); - impianto boiler; - serbatoio del gas, e con un serbatoio per il carburante di capacita' ridotta. Resta valido, purtroppo, il suggerimento di acquisire un ATP sulla massa a vuoto del tuo autocaravan e, sulla scorta dello stesso, valutare l'opportunita' di una causa. ------------------------------ p.s. Ho visto, dai titoli in attesa di mia lettura, che c'e' un argomento relativo a Ivan Perreira e il Min. Di Pietro. Potrebbe essere l'occasione opportuna per "caldeggiare" l'attuazione della proposta n.2 indicata qui https://www.camperonline.it/for... anche se non e' il Ministro direttamente competente.
... ma il peso non può variare di 100 kg. senza riomologare il veicolo.>
quote:Originally posted by casalecchio> SOS Turista, responsabile Dott. Simone Scagliarini, che conosco personalmente, ha una convenzione con le associazioni che citi. Questo dimostra che le associazioni dei camperisti non sono associazioni di consumatori e che per tutelare i proprio iscritti devono appoggiarsi ad una vera associazione di consumatori. Le associazioni di camperisti esistenti non possono essere definite associazioni di consumatori (semmai CRAL ludici) perché raccolgono fondi e li finalizzano a vari scopi ma non esclusivamente alla tutela dei consumatori; cosa che Federconsumatori ed altre associazioni iscritti all'albo ministeriale sono obbligate a fare (quote monodirette alla tutela). Per questi motivi io dico che le associazioni di camperisti non possono essere associazioni di consumatori finché vendono polizze e fanno sconti e convenzioni con controparti dei consumatori. Ho detto più volte che se vogliamo essere tutelati per bene andrebbe fatta Federcamperisti una associazione di soli camperisti aderente (patto federativo) a Federconsumatori. In tal caso l'intera quota-tessera andrebbe alla tutela. Ho detto anche in Facite Ammujna (2004), che questa federazione può essere ottenuta separando la quota di iscrizione legata alla tutela da quella legata a sconti e convenzioni. Tanto per farti un esempio ANCC o anche ACTITALIA, finché non separano la quota di iscrizione tra sconti e convenzioni e polizza assicurativa dalla quota legat SOLO alla tutela dei camperisti e finché non separa l'attività in due branche distinte e separate (anche ACITALIA che gestisce anche un campeggio) non potrebbero definirsi propriamente associazioni di consumatori. Qualcuno, in risposta alle missive di ANCC, potrebbe cominciare a chiederle: chi siete e chi rappresentate e come faccio a sapere quanti ne rappresentate? Uno statuto pubblicato da qualche parte ce lo avete? Qual'è il vostro oggetto sociale? A Federconsumatori, Aduc ed altri non possono rivolgere queste odiose domande, loro sono iscritte all'albo ministeriale. Loro possono fare anche cause collettive e per i pesi una causa collettiva andrebbe fatta oppure ora una class action. Capito la differenza?
Guarda che io sono seguito da s.o.s. turista (federconsumatori) che opera in stretta collaborazione con varie associazioni di camperisti. ciao luigi >
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Antò..., un'associazione, di regola, per statuto, tutela i propri associati (ma anche qualcosa di più, perchè, sempre di regola, le associazioni tutelano interessi collettivi o diffusi, perorando ragioni di rilievo generale, per esempio, grandi battaglie di civiltà, etc.; ma lasciamo perdere questa seconda parte). Ora mi chiedo: quella dei pesi, è una problematica che davvero affligge i camperisti? è una problematica che i camperisti auspicano sia affrontata dalle proprie associazioni? oppure no? E se si, com'è che sono in vendita mezzi con 7 posti letto, ma 4 posti omologati, prodotti che hanno il loro mercato? Facimmo ammuina? Mmmmm, qui si che ci sta a fagiuolo .....
quote:Originally posted by casalecchio> SOS Turista, responsabile Dott. Simone Scagliarini, che conosco personalmente, ha una convenzione con le associazioni che citi. Questo dimostra che le associazioni dei camperisti non sono associazioni di consumatori e che per tutelare i proprio iscritti devono appoggiarsi ad una vera associazione di consumatori. Le associazioni di camperisti esistenti non possono essere definite associazioni di consumatori (semmai CRAL ludici) perché raccolgono fondi e li finalizzano a vari scopi ma non esclusivamente alla tutela dei consumatori; cosa che Federconsumatori ed altre associazioni iscritti all'albo ministeriale sono obbligate a fare (quote monodirette alla tutela). Per questi motivi io dico che le associazioni di camperisti non possono essere associazioni di consumatori finché vendono polizze e fanno sconti e convenzioni con controparti dei consumatori. Ho detto più volte che se vogliamo essere tutelati per bene andrebbe fatta Federcamperisti una associazione di soli camperisti aderente (patto federativo) a Federconsumatori. In tal caso l'intera quota-tessera andrebbe alla tutela. Ho detto anche in Facite Ammujna (2004), che questa federazione può essere ottenuta separando la quota di iscrizione legata alla tutela da quella legata a sconti e convenzioni. Tanto per farti un esempio ANCC o anche ACTITALIA, finché non separano la quota di iscrizione tra sconti e convenzioni e polizza assicurativa dalla quota legat SOLO alla tutela dei camperisti e finché non separa l'attività in due branche distinte e separate (anche ACITALIA che gestisce anche un campeggio) non potrebbero definirsi propriamente associazioni di consumatori. Qualcuno, in risposta alle missive di ANCC, potrebbe cominciare a chiederle: chi siete e chi rappresentate e come faccio a sapere quanti ne rappresentate? Uno statuto pubblicato da qualche parte ce lo avete? Qual'è il vostro oggetto sociale? A Federconsumatori, Aduc ed altri non possono rivolgere queste odiose domande, loro sono iscritte all'albo ministeriale. Loro possono fare anche cause collettive e per i pesi una causa collettiva andrebbe fatta oppure ora una class action. Capito la differenza?
Guarda che io sono seguito da s.o.s. turista (federconsumatori) che opera in stretta collaborazione con varie associazioni di camperisti. ciao luigi >
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quote:Originally posted by cippalippa> Non gliene fotte niente a nessuno dei pesi, come pure di domandarsi, quando ci si iscrive per gli sconti.. ma mia mica, nel conteggio, dirai di rappresentare pure me in quel modo che a me non piace?
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Antò..., un'associazione, di regola, per statuto, tutela i propri associati (ma anche qualcosa di più, perchè, sempre di regola, le associazioni tutelano interessi collettivi o diffusi, perorando ragioni di rilievo generale, per esempio, grandi battaglie di civiltà, etc.; ma lasciamo perdere questa seconda parte). Ora mi chiedo: quella dei pesi, è una problematica che davvero affligge i camperisti? è una problematica che i camperisti auspicano sia affrontata dalle proprie associazioni? oppure no? E se si, com'è che sono in vendita mezzi con 7 posti letto, ma 4 posti omologati, prodotti che hanno il loro mercato? Facimmo ammuina? Mmmmm, qui si che ci sta a fagiuolo .....
quote:Originally posted by casalecchio> SOS Turista, responsabile Dott. Simone Scagliarini, che conosco personalmente, ha una convenzione con le associazioni che citi. Questo dimostra che le associazioni dei camperisti non sono associazioni di consumatori e che per tutelare i proprio iscritti devono appoggiarsi ad una vera associazione di consumatori. Le associazioni di camperisti esistenti non possono essere definite associazioni di consumatori (semmai CRAL ludici) perché raccolgono fondi e li finalizzano a vari scopi ma non esclusivamente alla tutela dei consumatori; cosa che Federconsumatori ed altre associazioni iscritti all'albo ministeriale sono obbligate a fare (quote monodirette alla tutela). Per questi motivi io dico che le associazioni di camperisti non possono essere associazioni di consumatori finché vendono polizze e fanno sconti e convenzioni con controparti dei consumatori. Ho detto più volte che se vogliamo essere tutelati per bene andrebbe fatta Federcamperisti una associazione di soli camperisti aderente (patto federativo) a Federconsumatori. In tal caso l'intera quota-tessera andrebbe alla tutela. Ho detto anche in Facite Ammujna (2004), che questa federazione può essere ottenuta separando la quota di iscrizione legata alla tutela da quella legata a sconti e convenzioni. Tanto per farti un esempio ANCC o anche ACTITALIA, finché non separano la quota di iscrizione tra sconti e convenzioni e polizza assicurativa dalla quota legat SOLO alla tutela dei camperisti e finché non separa l'attività in due branche distinte e separate (anche ACITALIA che gestisce anche un campeggio) non potrebbero definirsi propriamente associazioni di consumatori. Qualcuno, in risposta alle missive di ANCC, potrebbe cominciare a chiederle: chi siete e chi rappresentate e come faccio a sapere quanti ne rappresentate? Uno statuto pubblicato da qualche parte ce lo avete? Qual'è il vostro oggetto sociale? A Federconsumatori, Aduc ed altri non possono rivolgere queste odiose domande, loro sono iscritte all'albo ministeriale. Loro possono fare anche cause collettive e per i pesi una causa collettiva andrebbe fatta oppure ora una class action. Capito la differenza?
Guarda che io sono seguito da s.o.s. turista (federconsumatori) che opera in stretta collaborazione con varie associazioni di camperisti. ciao luigi >
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