In risposta al messaggio di Anto1957 del 04/11/2025 alle 10:10:18L'ho appena letta, grazie, veramente, per averla citata e ricordata.
Quanti conoscono invece la sentenza 3235 del 15.4.2025 del Consiglio di Stato??
In risposta al messaggio di Anto1957 del 04/11/2025 alle 10:10:18
Quanti conoscono invece la sentenza 3235 del 15.4.2025 del Consiglio di Stato??
In risposta al messaggio di chorus del 04/11/2025 alle 12:25:00Faccio presente che con questo mio messaggio replicavo al messaggio cancellato di un altro utente
Le sentenze vanno lette, io l'ho letta, beninteso nella versione integrale e non sulla base di un commento o di una sua estrapolazione. Personalmente sono ancora più preoccupato di quanto non lo sia Anto1957, che ringrazio ancora una volta per averci sottoposto questa sentenza che lui, giustamente, definisce micidiale.
In risposta al messaggio di TheDevil del 04/11/2025 alle 16:16:17I passaggi da te evidenziati riguardano principi procedurali di diritto amministrativo per me difficili da comprendere, nonostante questa sentenza sia scritta in un modo comprensibile anche a un non tecnico come il sottoscritto.
Un sentito ringraziamento per la segnalazione di una sentenza del Consiglio di Stato molto interessante e, direi, risolutiva in materia di giustizia amministrativa sui provvedimenti per la regolamentazione della circolazioneemessi ai sensi dell'art. 5/c.3 del cds. Concordo in particolare sulla dirompente efficacia dei passaggi di seguito evidenziati: Soppresso da tempo il ricorso al Ministero ex art. 37/c.3 del cds, questa sentenza costituisce il de-profundis anche per i ricorsi al TAR, purche' l'ente proprietario della strada sia accorto nello sviluppo delle motivazioni per le proprie ordinanze. E, d'altra parte, proprio sulle motivazioni delle ordinanze si e' espresso il MIT con la lettera prot. 381 del 28 gennaio 2011 diretta a soggetto privato, ed inoltre all'UPI ed all'ANCI:
In risposta al messaggio di chorus del 04/11/2025 alle 17:24:03L'uguaglianza era già decaduta in altre sentenze di Cassazione ad esempio la 28953 del 2024 per un parcheggio a Genova riservato ad autovetture. Anche lì si è "battuto il muso contro il muro".
I passaggi da te evidenziati riguardano principi procedurali di diritto amministrativo per me difficili da comprendere, nonostante questa sentenza sia scritta in un modo comprensibile anche a un non tecnico come il sottoscritto.Ci sono altri passaggi estremamente importanti come ad esempio il seguente: - l'art. 185 deve essere letto assieme all'art, 54, co. 1, lett. m). Ovvero cade l'uguaglianza camper = autovettura, uguaglianza molto, molto cara a noi camperisti
In risposta al messaggio di TheDevil del 04/11/2025 alle 16:16:17Una botta al Ricorso Gerarchico fu dato in illo tempore, anche prima dell'abrogazione, da due sentenze del TAR Lombardia per Basiglio, che portò il MIT presso il TAR ove ebbe una sconfitta ben motivata.
Un sentito ringraziamento per la segnalazione di una sentenza del Consiglio di Stato molto interessante e, direi, risolutiva in materia di giustizia amministrativa sui provvedimenti per la regolamentazione della circolazioneemessi ai sensi dell'art. 5/c.3 del cds. Concordo in particolare sulla dirompente efficacia dei passaggi di seguito evidenziati: Soppresso da tempo il ricorso al Ministero ex art. 37/c.3 del cds, questa sentenza costituisce il de-profundis anche per i ricorsi al TAR, purche' l'ente proprietario della strada sia accorto nello sviluppo delle motivazioni per le proprie ordinanze. E, d'altra parte, proprio sulle motivazioni delle ordinanze si e' espresso il MIT con la lettera prot. 381 del 28 gennaio 2011 diretta a soggetto privato, ed inoltre all'UPI ed all'ANCI:
In risposta al messaggio di TheDevil del 04/11/2025 alle 16:16:17Ricordo alcune discussioni su questo argomento che segue (cartelli privi di ordinanza) che ancora oggi attecchiscono nei camperisti... risolte con citazioni di sentenze dall'Avv. Costa... della serie ... provate a non rispettare uno STOP privo di annotazione di ordinanza a tergo. Bene, il MIT con il passaggio che segue della missiva privata sostenne quanto segue, ben dopo un articolo dell'Avv. Costa dal titolo "al camperista non far sapere..." ... a chi giova?
Un sentito ringraziamento per la segnalazione di una sentenza del Consiglio di Stato molto interessante e, direi, risolutiva in materia di giustizia amministrativa sui provvedimenti per la regolamentazione della circolazioneemessi ai sensi dell'art. 5/c.3 del cds. Concordo in particolare sulla dirompente efficacia dei passaggi di seguito evidenziati: Soppresso da tempo il ricorso al Ministero ex art. 37/c.3 del cds, questa sentenza costituisce il de-profundis anche per i ricorsi al TAR, purche' l'ente proprietario della strada sia accorto nello sviluppo delle motivazioni per le proprie ordinanze. E, d'altra parte, proprio sulle motivazioni delle ordinanze si e' espresso il MIT con la lettera prot. 381 del 28 gennaio 2011 diretta a soggetto privato, ed inoltre all'UPI ed all'ANCI: