In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 09:59:12ora, lasciando da parte la legislazione e l'essere schierati dalla parte del ciclista o meno per un attimo, ti sembra normale addossare la colpa ad un oggetto FERMO se qualcuno ci vada a sbattere?
Sei come il prof. che sa tutto? Non siamo noi che dobbiamo decidere di chi è la colpa, ma forse prima o poi lo faccio! Possiamo solo discuterne portando quello di cui siamo a conoscenza.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 07/04/2019 alle 10:12:24A parte che non si può lasciare da parte la legislazione (scusa la repetita iuvant). Vale anche il contrario o no?
ora, lasciando da parte la legislazione e l'essere schierati dalla parte del ciclista o meno per un attimo, ti sembra normale addossare la colpa ad un oggetto FERMO se qualcuno ci vada a sbattere? se invece del ciclista,ci fosse stato un automobilista, sicuramente avreste detto che era distratto magari dal cellulare, cosa che i ciclisti, si sa, non si distraggono mai, rispettano scrupolosamente tutte le leggi e non mettono mai a rischio la propria sicurezza con comportamenti discutibili, vero?
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 10:22:27ci rinuncio, vedo che il buonsenso scarseggia. buona continuazione
A parte che non si può lasciare da parte la legislazione (scusa la repetita iuvant). Vale anche il contrario o no?
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"Viaggio per vedere non per viaggiare"In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 13:13:06Certo con i se e i ma non si va da nessuna parte.
Con i se e con i ma non si va da nessuna parte ! Se mio nonno aveva le ruote era un carretto! Fatti non parole! Aspetto prove concrete circa: la colpa del ciclista; la colpa dell'autista; il concorso di colpa. Spero abbiano fatto il controllo del tasso alcoolico all'autista se presente, perchè solo chi ha un tasso elevato parcheggia così, oppure ha tanti avvocati.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 07/04/2019 alle 14:11:42va bene tutto, prof, pero' le consiglio di dare anche una occhiata agli incidenti causati dagli automobilisti verso i ciclisti, almeno per ''par condicio''
Certo con i se e i ma non si va da nessuna parte. Ci sarà certamente un concorso di colpa. Di certo non è il TIR né la causa né il responsabile del accaduto. Ma il responsabile è sempre e comunque il ciclista.È stato lui a investire il TIR, non il contrario! Non so (e in realtà non mi interessa) sapere come finirà. So solo che se fossi io il camionista o il proprietario del TIR combatterei fino alla fine, come feci con quella ciclista che, UNICA RESPONSABILE, morì facendo circa 4000€ di danni alla mia auto. Tutto risarcito, spese legali e danni morali compresi, dagli eredi. La cosa assurda è dover constatare che qua un responsabile di un incidente è trasformato in vittima innocente!! Questo è molto grave! Intanto, proprio stamattina, a Senigallia (TG locale) un ciclista ha sfondato una vetrina di un negozio finendo in codice giallo al pronto soccorso. Ora certamente qualcuno sosterrà che il palazzo era abusivo!!
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 07/04/2019 alle 10:12:24Si, in parte è così, SE il mezzo è fermo dove non poteva stare (e a parte Calosci che ha sempre ragione siamo un po'tutti concordi nel dire che "forse" parcheggiare contromano su una strada a due corsie non è propriamente possibile) la colpa è divisa in %.
ora, lasciando da parte la legislazione e l'essere schierati dalla parte del ciclista o meno per un attimo, ti sembra normale addossare la colpa ad un oggetto FERMO se qualcuno ci vada a sbattere? se invece del ciclista,ci fosse stato un automobilista, sicuramente avreste detto che era distratto magari dal cellulare, cosa che i ciclisti, si sa, non si distraggono mai, rispettano scrupolosamente tutte le leggi e non mettono mai a rischio la propria sicurezza con comportamenti discutibili, vero?
In risposta al messaggio di morodirho del 07/04/2019 alle 14:25:30Quello che al Prof. non entra in testa è che i ciclisti, come qualsiasi parte più debole degli utenti della strada, hanno o dovrebbero avere PIÙ diritti degli automobilisti, non esiste che ci sia "uguaglianza"!
va bene tutto, prof, pero' le consiglio di dare anche una occhiata agli incidenti causati dagli automobilisti verso i ciclisti, almeno per ''par condicio'' ,quando i ciclisti INNOCENTI ci hanno rimesso le ''penne '',non il paraurti ,la portiera, i fanali o altre qatsate del genere, che sono riparabili
In risposta al messaggio di morodirho del 07/04/2019 alle 14:25:30Chi causa un incidente ne paga le conseguenze.
va bene tutto, prof, pero' le consiglio di dare anche una occhiata agli incidenti causati dagli automobilisti verso i ciclisti, almeno per ''par condicio'' ,quando i ciclisti INNOCENTI ci hanno rimesso le ''penne '',non il paraurti ,la portiera, i fanali o altre qatsate del genere, che sono riparabili
In risposta al messaggio di navarre del 07/04/2019 alle 14:32:12Più diritti?
Quello che al Prof. non entra in testa è che i ciclisti, come qualsiasi parte più debole degli utenti della strada, hanno o dovrebbero avere PIÙ diritti degli automobilisti, non esiste che ci sia uguaglianza! Perché come tu dici si parla di bozzi alla carrozzeria contro ossa rotte, graffi alla vernice contro vite umane.
In risposta al messaggio di Prof. Antonio Calosci del 07/04/2019 alle 15:29:07posso contraddirla facilmente ,purtroppo ( i ciclisti) moltissime volte sono vittime incolpevoli di automobilisti ''colleoni'' che ,,anche se assicurati e targati, sempre colleoni rimangono,quindi poco c'entra la targa o l'assicurazione , un pirla rimane sempre un pirla ( ciclista o automobilista che sia ) , assicurato, o targato che sia.
Chi causa un incidente ne paga le conseguenze. Proprio perché anello debole il ciclista deve essere doppiamente rispettoso delle regole! No viaggio a nuvola, non contromano, no senza luci,... e invece tendi a fare peggio degli altri!
In risposta al messaggio di morodirho del 07/04/2019 alle 16:00:11Se per questo anche il classico “vaffåncūlø” non è reato stando ad alcune sentenze della Cassazione.
posso contraddirla facilmente ,purtroppo ( i ciclisti) moltissime volte sono vittime incolpevoli di automobilisti ''colleoni'' che ,,anche se assicurati e targati, sempre colleoni rimangono,quindi poco c'entra la targao l'assicurazione , un pirla rimane sempre un pirla ( ciclista o automobilista che sia ) , assicurato, o targato che sia. ps le ricordo che una sentenza del tribunale ho sostenuto che la definizione PIRLA non è considerata una offesa
In risposta al messaggio di dielle6971 del 07/04/2019 alle 16:31:12C è qualcosa che non torna. Se hanno fatto la contravvenzione al bus, quantomeno c' era concorso di colpa. In assenza di feriti le assicurazioni fanno quello che vogliono. Probabilmente all'altro hanno detto la stessa cosa e hanno intascato l'aumento del premio da entrambi
Del caso specifico ci capisco davvero poco ma vorrei riportare una cosa successa A ME personalmente : qualche inverno fa scendevo lungo una strada di montagna, a due corsie delimitata da regolari strisce su asfalto ( mezzeriae laterali ). Proprio dietro ad una curva trovo un pulmino ( trasporto sciatori di uno sci club locale ) che stava mettendo le catene perchè la strada era innevata con neve battuta. Non procedevo veloce ma non sono riuscito a fermare il mio veicolo in tempo ( un defender ) ed ho sbattuto nel pulmino. Esso era parcheggiato dal lato per lui contromano ( stava salendo ed io scendendo ) ma aveva sostato li per mettere le catene perchè vi era un po' di margine libero a bordo strada. Pur andando piano ho preso il muso del bus per circa i due terzi di esso. Bene, è finita così : forza pubblica intervenuta su richiesta del conducente del bus. Io con torto in quanto il bus, pur contromano era fermo ed io avrei dovuto usare ogni accorgimento per evitare l'impatto, dovendo avere in ogni momento ed in ogni caso il controllo del mio mezzo. Avrei dovuto anche montare le catene ( secondo i CC ) pur avendo le regolari antineve. Ma a fare la differenza è stato il fatto che il bus era FERMO e poco ha importato dove e come : io avrei dovuto mantenere il controllo del mio mezzo ed evitare l'incidente. Al conducente del bus è stata elevata contravvenzione ( non so quale ma così disse l'agenzia dove sono assicurato ) ma il torto era e rimaneva mio. Diverso il caso in cui il bus avesse invaso, durante la marcia, la mia corsia ma non era così.
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 16:40:58Non si dicano castronerie (per non dire ca77ate)!!
C è qualcosa che non torna. Se hanno fatto la contravvenzione al bus, quantomeno c' era concorso di colpa. In assenza di feriti le assicurazioni fanno quello che vogliono. Probabilmente all'altro hanno detto la stessa cosa e hanno intascato l'aumento del premio da entrambi
In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 16:40:58Potrebbe essere. Io sono abbastanza certo che i CC abbiano elevato contravvenzione al conducente del bus per l'assenza delle catene montate ad inizio salita ( non so l'articolo contestato ) perchè ricordo che era parte della documentazione comprovante l'incidente. La cosa mi è stata confermata poi dalla agenzia dove sono assicurato.
C è qualcosa che non torna. Se hanno fatto la contravvenzione al bus, quantomeno c' era concorso di colpa. In assenza di feriti le assicurazioni fanno quello che vogliono. Probabilmente all'altro hanno detto la stessa cosa e hanno intascato l'aumento del premio da entrambi
In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 16:40:58Non si dicano castronerie (per non dire cåzzate)!
C è qualcosa che non torna. Se hanno fatto la contravvenzione al bus, quantomeno c' era concorso di colpa. In assenza di feriti le assicurazioni fanno quello che vogliono. Probabilmente all'altro hanno detto la stessa cosa e hanno intascato l'aumento del premio da entrambi
In risposta al messaggio di dielle6971 del 07/04/2019 alle 17:32:40Non so cosa dirti, le assicurazioni concordano tra di loro e fare un ricorso non è sempre conveniente se non ci sono stati i rilievi dell'incidente in assenza di feriti.
Potrebbe essere. Io sono abbastanza certo che i CC abbiano elevato contravvenzione al conducente del bus per l'assenza delle catene montate ad inizio salita ( non so l'articolo contestato ) perchè ricordo che era parte delladocumentazione comprovante l'incidente. La cosa mi è stata confermata poi dalla agenzia dove sono assicurato. Pero' la colpa dell'incidente è stata attribuita a me ( 100% ) in quanto l'altro veicolo era fermo, anche se in zona tutt'altro che idonea al parcheggio. Magari avrei potuto ricorrere ma non l'ho mai fatto. Mi hanno spiegato che sarebbe stata la stessa cosa andando a sbattere contro un'auto parcheggiata sul bordo della strada lasciata lì per andare a sciare ( nella stazione più a monte ) : io cercavo di difendermi portando a mia discolpa che il conducente era palesemente fermo contromano per montare le catene, perdipiù dietro ( per me che scendevo ) un curvone. Questo accadde nel 2015. Ancora oggi pago l'aumento...
Servo per Amikeco by IPA
"Viaggio per vedere non per viaggiare" In risposta al messaggio di ezio59 del 07/04/2019 alle 19:24:16Premesso che no scio, avrei fatto ricorso contro la contravvenzione elevata al pullman se la strada (cosa che l’amico non ci ha riferito) avesse avuto riga discontinua al centro.
Non so cosa dirti, le assicurazioni concordano tra di loro e fare un ricorso non è sempre conveniente se non ci sono stati i rilievi dell'incidente in assenza di feriti. Sicuramente se al posto tuo ci fosse stato il prof.avrebbe vinto e lo avrebbero risarcito completamente anche per il violino se va a sciare con il violino a tracolla e lo suona per farsi strada. Hops, ho detto una ca°°°°ta?