Purtroppo devo prendere atto con amarezza che siamo diventati un popolo di forcaioli. Restringendo il campo all'argomento in cui siamo soliti trattare in questo sito e cioè il Camper, devo registrare una sempre più presa di posizione da parte di altri camperisti nei confronti dei loro stessi (colleghi). Ogni piccolo atteggiamento , una sedia, un tavolo, un gruppo di persone che passano una giornata in compagnia diventano sempre più oggetto di intolleranza. Si vede in certi atteggiamenti l'estremo gesto che farà traboccare il vaso e ci incanalerà (per colpa nostra)all'interno di strutture ricettive create appositamente per noi affinché con i nostri comportamenti (selvaggi)non si deturpi più l'ambiente , si rispettino le regole di chissà quale logica che dovrebbe vedere il camperista perennemente rinchiuso dentro il suo mezzo che essendo dotato di ogni conforto non giustifica più il fatto che una famiglia senta la necessità di tirare fuori un tavolino , qualche sedia, e di pranzare o cenare all'esterno gioendo della natura che lo circonda. Ora tutto ciò sta diventando un quasi reato, e al limite lo si può fare (ma con riserva)all'interno di strutture preposte per questi scopi. Poi però se mi guardo attorno ,continuo a vedere (e con piacere)una grande moltitudine di persone che approfittando del giorno festivo e non possedendo (o non volendo possedere)un camper, si recano fuori città in prossimità di torrenti, o in località montane aprono le loro auto e tirando fuori tavolini sedie, ombrelloni, barbecue, passano una allegra giornata chi in comitiva chi in solitaria senza che nessuno si prenda il disturbo di censurare questi atteggiamenti. Non lo fanno (tranne qualcuno che li definisce merenderos)perchè in questi atteggiamenti non c'è nulla da censurare. Al contrario questo modo di fare , al camperista non è consentito. E sono proprio gli altri camperisti a dolersi di certi modi di fare. Ora ,io sono una persona che disdegna le compagnie e preferisco viaggiare in solitaria, ma allo stesso tempo non mi infastidisco se vedo qualche equipaggio che magari a chiusura di un fine settimana decide di fare una unica tavolata per poi prendere ognuno la propria strada di casa. Il CAMPER, l'AUTO, il FURGONE, sono dei mezzi a motore che ci permettono di spostarci da un luogo ad un altro per poter soddisfare i nostri desideri di vedere, di conoscere, di scoprire, o molto più banalmente di passare una giornata in compagnia. Ritengo quindi che si stia sprecando fiumi di parole inutili che portano solo fieno nella cascina di chi vede in NOI delle galline dalle uova d'oro ma che per una serie di svariati motivi non si è ancora riusciti a ricondurle tutte nell'aia, prima, e nel pollaio subito dopo. Quando in realtà l'unica cosa di cui come categoria, rispetto a chi si sposta con un'auto o altro mezzo ,avremmo bisogno è quel pozzetto che ho inserito nella foto. Basta quello , e non occorrono altri strumenti per garantirci libertà di movimento. Sanzionare gli eventuali (furbi), e salvaguardare la libertà dell'individuo. Chi ,anche tra di noi , desidera ingabbiarci sta percorrendo una strada pericolosa che finirà col trasformare il camper da mezzo nato per la mobilità in una caravan con motore destinata a soggiornare all'interno di strutture preconfezionate che anche se munite di decine di servizi , saranno alla fine strutture simili ad una rete autostradale sulla quale una persona può macinare migliaia di Km senza rendersi conto del cambiamento del panorama che lo circonda. Onde evitare strumentalizzazioni di ciò che sto dicendo, chiarisco che non sto dicendo di fare cena col tavolino aperto seduto di fronte al Louvre. o in piazza S. Pietro. Ma esistono migliaia di luoghi in cui tale pratica si può attuare senza che salti subito fuori il BENPENSANTE di turno a censurare tali atteggiamenti. Per me basta un pozzetto, per quello son disposto a pagare, per l'acqua che riempie i miei serbatoi son disposto a pagare, ma ritengo ingiustificato dover forzatamente pagare e recarmi in un'area attrezzata o in un campeggio per poi vedermi precluso ogni altro modo di vivere il territorio. Qualcuno usa parole pesanti(tipo intolleranza anarchica di tutto ciò che viene regolarizzato)io invece azzardo altri paroloni grossi (restrizione della libertà dell'individuo, o meglio dittatura democratica, per mezzo della quale si finge di dare regole che migliorino le varie situazioni ma in concreto si restringono gli spazi delle persone e quei pochi che rimangono si devono pagare per usufruire di servizi di cui io non sento il bisogno. A me basta Quel POZZETTO. Bruno.id="green"> quote:Originally posted by Da.do> Si pozzetto e niente più! Magari un po' più largo di quello della foto! [:D]
parole sante, anzi parola santa: pozzetto, niente più. >
Troppo? [;)]
Mauro
Già, già... il pozzetto di Ferrara. Io neanche a pagare ho capito come funziona, così ho scaricato in autostrada all'autogrill (3 euro)...
Ah, per i soliti ed in particolare per bruno: dispiace che continui a credre che qualche camperista pensi di rinchiuderci tutti in qualche ranch, perchè allora non hai capito il senso dell battaglia, che va al di là del particolare e punta a creare una normativa più libera. Ma bisogna guardare un po' più in là del proprio naso.
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gilby
quote:Originally posted by Da.do> ahahah[8D] per questo hanno inventato il noleggio...
Anche al Salone di Francoforte le auto sono piene di topone, ma quando le compri, pufff, spariscono... >
quote:Originally posted by bruno b Però non remo nemmeno contro, dicendo parole del tipo : allo stato attuale cari amici che usate o vi approcciate ad un camper non crediate che tutto vi sia consentito, sappiate che comprando un camper le uniche porte che si spalancano per voi per poter vivere legalmente sono quelle dei campeggi e in misura minore e con i giusti aggiustamenti quelle delle AA. >> Questo non è remare contro significa essere realisti e dire le cose come stanno. Se non hai capito nemmeno questo... E proprio affermare questo significa FARE QUALCOSA. Chi afferma le cose che affermi tu non fa altro che edulcorare una realtà che poi non sarà come la si immagina ed oltre ad ingannare chi sta per entrare in questo mondo non fa altro che stabilizzare una situazione attuale fortemente negativa, solo perché si continueranno a vendere far vendere e noleggiare camper ed accessori E POLIZZE, e questo è il principale obiettivo se non l'unico obiettivo di chi tu credi stia dalla nostra parte. Se non hai capito questo non ci capiremo mai e non vedrai mai la soluzione, l'unica che pure avevo proposto in questo forum. Vatti a rileggere i miei interventi. Sulla battaglia legale o altro ho proposto una iniziativa che langue, ma non mi sono limitato a proporla qui. E ti dico che invece che di proporre ricorsi per fare giurispudenza al TAR si preferisce scrivere al ministero per ottenere letterine di doppia interpretazione /double face) perché forse si sa di perdere al TAR. Quindi caro Bruno, non sono io che devo fare qualcosa, nel mio piccolo lo faccio, ma chi incassa 280.000 euro per vendere polizze e non pubblica bilanci dovrebbe essere più trasparente e dare conto delle iniziative per dimostrare davvero che le norme ci consentono di stare dove ci pare come ti pare a te ed ad IVANOP. Io da un po' di tempo mi vergogno a stare in sosta libera ove c'è un divieto di campeggio perché so che quella situazione è quantomeno contestabile. Se ho un diritto lo voglio vedere scritto chiaro chiaro in modo inequivocabile basta che qualcuno con interpretazione autentica (non il ministero per carità) ci dica: La sosta e il soggiorno a bordo dell'autocaravan da parte dell'equipaggio non costituiscono rispettivamente campeggio-attendamento e campeggiare. Ma non potrà mai essere il CDS.
quote:Originally posted by IvanoPP> Ma che cavolo c'entra. Quando ti limiti a sostare con il camper nulla questio; il tema è che pretendi di campeggiare per strada ed io ti dico che mi vergogno perché non ci sarebbe nessuna differenza tra me e "quegli altri", solo la fonte di reddito e l'abbigliamento ma per il CDS queste due cose non sono considerate e non possono essere usate per discriminare un tipo di camperista rispetto ad un altro.
Essi', non capiamo proprio nulla (p.e. tutti i camperisti sono brutti, sporchi e cattivi ed e' giusto che le amm. comunali li discriminino emettendo dei divieti solo a loro rivolti) e ci dobbiamo vergognare di fare sosta libera (d'ora in poi per non vergognarmi anche in auto evitero' i parcheggi gratuiti e andro' solo in quelli a pagamentoid="red"> [:o)]) id="blue"> >
quote:Originally posted by dumito Caro O Nonno, tu questo lo sai benissimo. E' perfettamente inutile esortare i camperisti, qui sul forum, a formulare proposte decenti per la nostra causa perchè sai bene che esse, qualunque sia la loro validità, non passerebbero, nè qui nè, tantomeno, in Parlamento. Fintantochè il legislatore non si "libera" da questi vincoli, che pesano come macigni sull'economia italiana e sulla politica, egli non potrà mai, e dico mai, pensare di avere successo presentando una legge che favorisse i camperisti, e con essi "l'altro" turismo. Hugh...! Elio Vita. >> Oppure noi dovremmo poter pesare talmente tanto da generare una necessità! Il tema è come: Boicottare come fanno i consumatori sani e generare meno vendite?
quote:Originally posted by Da.do> sono a bordo della mia...
Anche al Salone di Francoforte le auto sono piene di topone, ma quando le compri, pufff, spariscono... >
quote:Originally posted by Anto57 - O Nonno> Non credo che questo percorso sia quello giusto perchè boicottando (non credo neppure nell'unità camperista) non si farebbe altro che far diminuire le vendite con conseguente minor "peso" sull'economia turistica. Lasciamo stare gli allestitori, i quali, anche in una ipotesi simile, non farebbero altro che rinchiudersi a riccio nel loro orticello, diminuendo la produzione, magari licenziando maestranze, e andrebbero avanti cosi. Il problema, a mio avviso, non è semplice. I paletti di cui parlavo, e cioè la categoria degli albergatori e, aggiungiamoci pure i campeggi, sono, ora, troppo forti e condizionanti per poter pensare di sovvertire a nostro favore la "considerazione" dei comuni. L'unica cosa che possiamo fare, ora, è quella di "difendere" i nostri pochi, ma evidenti, diritti che ci concede la normativa vigente. Magari con accortezze, da parte nostra, quali evitare scarichi selvaggi, rispettare l'ambiente ed i cittadini che ci ospitano, insomma adottando quei comportamenti civili ed educati che ci potrebbero realmente portare su un altro pianeta in termini di considerazione da parte del pubblico non camperista. E' evidente che agli occhi di taluni sindaci noi possiamo apparire meno appetibili di altre categorie di turisti. Ma, d'altronde, ai tempi del boom economico, quando la gente scoprì il turismo fuori porta in "600", non è che portasse poi chissà quale apporto economico. Era un turismo che oggi definiremmo "mordi e fuggi". L'elite andava in albergo e pochi roulottisti in campeggio. Ma non per questo fu mai chiuso un parcheggio agli automobilisti, anzi. Dobbiamo spogliarci di quell'arroganza che contraddistingue taluni camperisti, i quali "forti" del loro "capitale" su quattro ruote, si "presentano" ai comuni con quella "pretesa", quell'arroganza e quell'invadenza che fa tanto male alla categoria, questo si. Non lo scarico selvaggio (pur aborrendolo) come si vuol far credere, giacchè esso è preso dai comuni come puro e semplice "pretesto" per "liberarsi" di noi arroganti, pretenziosi ed irriverenti dei luoghi. Pertanto io comincerei a "bacchettare" quei camperisti che non tengono un comportamento consono e civile del comune vivere i quali, più dello scarico selvaggio, con i loro comportamenti ci fanno additare come quelli "simili agli zingari". Proprio ieri, dal mio concessionario, notavo una coppia di camperisti di mezza età, li per dei lavori al loro bellissimo Hobby nuovo, lui in giacca e cravatta e lei vestita elegantemente, i quali a bordo del loro mezzo erano semplicemente una bella coppia che hanno scelto la vacanza in camper. Ti assicuro che la vista di quella coppia, vestita elegantemente, a bordo di un camper (bello anch'esso) mostrava un volto nuovo del camperista, affatto fuori luogo o posto. Ecco la considerazione, chi ha mai detto che in camper si debba per forza vestire con tuta da ginnastica, scarpe sportive o, peggio, vestiti da lavoratore da officina (con tutto il rispetto di questi lavoratori che, per "lavoro" devono vestire in modo appropriato). Oggi i nostri mezzi permettono di portarsi dietro vestiti appropriati per ogni occasione. Riserviamo i "vestitacci" alle occasioni (manutenzione in viaggio, cambio ruota, CS e altro) che li richiedono e, invece, vestiamo in modo più "civile" nelle altre occasioni. Lo so, questo discorso può ingenerare discussioni di "praticità" a bordo di un VR. Ma io personalmente a bordo del mio camper vesto come a casa, riservando la tuta (anche da lavoro) alle occasioni che lo richiedono e basta. In giro, diversamente, ho visto camperisti vestiti da veri zingari, in modo del tutto indecente e poco appropriato alle occasioni o luoghi, magari a bordo di camper lussuosi e costosi. Anche questa immagine può farci crescere, perchè no. Cordialità Elio Vita.
quote:Originally posted by dumito Caro O Nonno, tu questo lo sai benissimo. E' perfettamente inutile esortare i camperisti, qui sul forum, a formulare proposte decenti per la nostra causa perchè sai bene che esse, qualunque sia la loro validità, non passerebbero, nè qui nè, tantomeno, in Parlamento. Fintantochè il legislatore non si "libera" da questi vincoli, che pesano come macigni sull'economia italiana e sulla politica, egli non potrà mai, e dico mai, pensare di avere successo presentando una legge che favorisse i camperisti, e con essi "l'altro" turismo. Hugh...! Elio Vita. >> Oppure noi dovremmo poter pesare talmente tanto da generare una necessità! Il tema è come: Boicottare come fanno i consumatori sani e generare meno vendite?
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