Inserito il 19/02/2015 alle: 22:08:25
Ho premesso che è necessario un minimo di fiducia tra le parti... e quando è toccato a me come acquirente (luglio 2014) mi ci sono scervellato per giorni.
Rimango OT, ma ho voglia di raccontare com'è andata la mia storia.
Innanzitutto, come compratore, ho avuto l'ottima impressione di un signore che mi ha accompagnato al rimessaggio e, dopo aver spento il telefono di lavoro, mi ha fatto vedere tutto quello che gli ho chiesto, e per essere tranquillo di controllare tutto mi sono presentato con una checklist di nove pagine nove.
Dopo tipo tre ore dove ho massacrato il venditore con ogni tipo di domanda, siamo andati per continuare la trattativa in un posto che
- aveva un'insegna (non piccola) col nome del venditore;
- 4 furgoni con il logo dell'azienda e di nuovo il nome (NON applicato di recente[8D])
- un magazzino di almeno 400m2 pieno di roba (idraulica)
- qualcosa come 6 persone che lo chiamavano capo e a cui lui chiedeva conto della giornata
Diciamo che l'impressione era favorevole, o che almeno con il costo di una simile sceneggiata se mi avesse truffato l'intero importo ci avrebbe pure perso! [:D]
Nella trattativa mi ha detto chiaro e tondo che un suo caro amico aveva venduto il camper tramite assegno circolare e aveva poi perso giorni per spiegare all'agenzia dell'entrate i movimenti bancari derivanti dall'improvviso ingresso nel conto aziendale di (tanti) liquidi (marca del venduto: Carthago).
Quindi mi ha chiesto di pagare tramite bonifico con causale dettagliata.
Ora,ero ben disposto a pagare tramite bonifico, perché rimane una traccia pressoché eterna dal punto di vista fiscale, cosa che a me non dispiace affatto.
Rimane il problema dei tempi, e infatti non mi andava di pagare tutto anticipato... siamo arrivati a un accordo per gli ultimi 6000 euro tramite circolare al passaggio, cifra comunque importante.
Se mi avesse truffato rifiutando la vendita, sarei stato esposto per oltre 25000 euro, lo so.
Però avevo, oltre all'eccellente impressione, la pressoché certa conoscenza di fior di luoghi dove andarlo a prendere per "chiarire la situazione".
Manco a dirlo, è andato tutto bene! [:D]
Concludo ritornando alla mia risposta a orizen.
Quello che ho descritto è un modo per tutelare un venditore che mi è sembrato, senza alcuna offesa, non molto preparato sull'argomento.
Le tutele e/o le clausole legate a un contratto sono, dal mio punto di vista, oggetto di negoziazione tra le parti. Quello che ho suggerito è ovviamente a esclusiva tutela di chi vende, ritenendo che chi compra pensi per sè, accettando vincoli onesti, oppure facendo controproposte ragionevoli o ancora tentando manovre strane che dovrebbero far suonare campanelli d'allarme.
E'inevitabile un rischio di perdere il mezzo senza i soldi in mano, e questo rischio deve essere minimizzato con tutte le predisposizioni del caso.
Personalmente, se trovassi un sedicente compratore che si oppone a ogni compromesso e pretende esclusive tutele per se, interromperei ogni trattativa e gli direi che per lui il mezzo non è più in vendita.
Do ut des, è commercio; e poi di rogne me ne piovono abbastanza senza dovermele andare a cercare.
Infine: ho esplicitamente citato di evitare il resto su assegno circolare (a quel punto facilmente falso o estero) perché è una truffa molto diffusa, e volevo mettere in guardia.
Roberto
Laika Kreos 3002 (35C17-2005)