Inserito il 26/02/2009 alle: 16:46:04
Io a volte, con batterie al gel ho risolto in un modo strano.
Il sistema funziona, a patto di avere disponibile un'alimentatore stabilizzato con soglia di corrente regolabile anche a valori molto bassi, in grado di funzionare per varie ore a corrente limitata ed in grado di tirar fuori anche 24-28V CC.
Il principio si basa sul fatto che le batterie a scarica lenta, se sottoposte a scarica profonda, aumentano a dismisura la loro resistenza interna, quindi non ricevono sufficiente corrente da un normale caricabatterie in grado di erogare 15-16V.
Innanzitutto penso che ti convenga provare con una corrente limitata ad 1 A ( 1/100 della corrente della batteria), collegando l'uscita dell'alimentatore, posto a 12V. Aumentare la tensione gradualmente, fino a far assorbire alla batteria la corrente limitata (avevamo detto 1A).
Osservare il voltmetro che, in genere, tende a scendere di tensione, mentre la corrente assorbita rimane costante, essendo limitata.
Quando la tensione è scesa intorno a 14,5V, la batteria ha riacquistato una buona parte delle sue caratteristiche è può essere ricaricata con un normale caricabatteria.
Naturalmente, anche se non l'ho detto prima, hai bisogno di un voltmetro e di un'amperometro per le misure.
Ho ottenuto ottimi risultati, con tale metodo, su batterie da 1 fino a 18 Ah; non ho mai provato su accumulatori così grandi ma penso che il comportamento sia simile.
Se vedi che la tensione non scende, prova ad aumentare la corrente ma stai attento a non eccedere, soprattutto nel tempo di applicazione e non superare MAI il decimo della corrente nominale della batteria (con 100 Ah max 10A, ma non provare per più di una quindicina di sec.)
Se le batterie sono ancora recuperabili, vedrai il voltmetro che inizierà subito a scendere, anche se lentamente; questo è segno che la resistenza interna si sta abbassando e che la batteria reagisce bene.
Con correnti limitate ad uno o max 2 A, puoi provare per molte ore ma ATTENZIONE! devi usare un'alimentatore fatto per uso continuo, altrimenti il trasformatore si brucia.
Io per queso uso un'alimentatore da laboratorio, dotato di strumenti, con tensione regolabile da 0 a 60V e corrente da 0 a 6A.
Tanto per dire la robustezza dell'apparecchio, sappi che pesa circa trentacinque Kg.