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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 16:31:33
Bellino, non c'è bisogno di andare all'estero, la DISTRELEC ha in catalogo un modello, empre a 3 LED, già pronto per le prese a passo CEE con bocchettone. Costo una 70tina di euro. Basterebbe che l'omino che ti accompagna in piazzola ne abbia uno con cui testare il cavo prima di innestarlo.
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 16:41:57
A me a leggerti mi vien da piangere ! il tuo Ego è sconfinato ! Ti ho spiegato il metodo, già adoperato da qualche parte, con cui i gestori riusciranno a limitare i consumi e aumentare i guadagni. Metteranno i contatori alle colonnine. Anzi, adopereranno gli strumenti della tecnologia maderna, che con un PLC opportunamente programmato, tiene sotto controllo 8 - 10 prese contabilizzando i consumi. Dovendo pagare CARA l'energia ogni campeggiatore si autolimiterà, solo pochi sfrutteranno la potenzialità totale della presa, e i consumi di energia non subiranno gli apocalittici incrementi e le devastazioni che ipotizzi tu. Ti avevo lanciato una sfida, non mi hai risposto. la rilancio : metteresti la tua firma x dichiarare una conformità che nella realtà fisica non c'è ?
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 17:17:07
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 21/03/2011  16:20:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Riguardo la tua lodevole azione di salvataggio mi piacerebbe sapere chi ha consentito a persone incapaci di accedere all'interno della cabina. Se il datore di lavoro avesse rispettato le NORME allora avrebbe fatto frequentare a questi sciagurati il corso PREVISTO DALLA LEGGE : FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA QUALIFICA DI PERSONA ESPERTA (PES), di PERSONA AVVERTITA (PAV) e di PERSONA IDONEA (PEI) A SVOLGERE LAVORI SOTTO TENSIONE in BT ai sensi degli art. 82 e 83 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. e delle NORME CEI 11-27 e CEI EN 50110. C'è sempre una norma che ci insegna come muoverci quando gli impianti rappresentano un pericolo, poi ci sono quelli che conoscono le norme, quelli che le applicano, quelli che se ne fanno beffe per ignoranza, quelli che non l'appicano per sete di guadagno. Poi ci sono i super EGO che si permettono di scrivere, parlando di eminenti scienziati, in termini di gente senza cranio, oppure che hanno una visione mistica, per arrivare a parlare di follia e di capriccio.(tutti termini che hai appena adoperato ) a...Roma ... ******************
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Roma 1927
Roma 1927
06/06/2007 3911
Inserito il 21/03/2011 alle: 17:35:11
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 21/03/2011  16:41:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Prima cosa ci sono già campeggi e AA che ti fatturano il consumo di energia calcolandoti il consumo reale, ma non per questo ti concedono 16A, seconda cosa gli impianti per essere, come dici tu a norma, vanno dimensionati secondo il fattore di contemporaneità, e non sulla probabilità che il camperista tirchio pagando caro il Kw/h consumi meno di oggi che ha si e no 5A a disposizione. Il mio smisurato ego ha deciso di accontentarti, domani compro 25mt di cavo da 2,5 mm2. Riguardo le dichiarazioni di conformità non è questione di avere o non avere le palle, perchè se fosse tutto in regola gli scempi che si vedono in giro non si capisce da dove hanno origine, tutti sanno che queste cose si comprano...io le venderei? è questo che vuoi sapere? sinceramente è un quesito che non mi sono mai posto tanto è lontano da quello che faccio.
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06/06/2007 3911
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:02:40
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 21/03/2011  17:17:07 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Un conto è la realtà e un conto quello che c'è scritto sui libri delle norme, delle regole ecc ecc...altrimenti non ci sarebbe il lavoro nero, non ci sarebbero una infinità di infortuni sul lavoro e questo mondo sarebbe bello e pulito, dato che io vivo sul pianeta terra, continente europa, nazione italia, regione lazio, città roma sono semplicemente realista...l'ultimo infortunio casalingo mortale per folgorazione che ho seguito con il perito del tribunale, dove purtroppo ci ha rimesso le penne una ragazza giovanissima, mi sono preso la responsabilità di indicare la dinamica, il perchè e quale elettrodomestico era responsabile del fatto davanti a periti della controparte e avvocati agguerriti, quindi quando serve ci metto la faccia e la firma. Tu lo sai che al giudice non gli è fregato nulla del fatto che l'impianto dell'abitazione non avesse il collegamento di terra e ha condannato al risarcimento, oltre al proprietario dell'immobile, anche il produttore della lavatrice per un banale condensatore bucato per la riduzione delle interferenze radio?!?...ecco se non lo sapevi adesso lo sai.
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:21:18
Roma, se aldilà di ogni polemica mi descrivi meglio il fatto, mi fai un piacere perchè mi interessa molto capire e conservare l'informazione. grazie
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massi68
massi68
02/02/2009 5865
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:23:33
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 21/03/2011  16:31:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Certo,...ma quando si può fare dalla fonte è meglio[;)]. Buonaserata a tutti, massi

Modificato da massi68 il 21/03/2011 alle 18:24:14
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:31:07
da come lo descrivi non capisco perchè ti scandalizzi, l'impianto dell'appartamento non era in regola con le norme e il proprietario è stato condannato giustamente. Non capisco dove stà il tuo infervoro, dovè lo scandalo ? Se poi il costruttore ha anche adoperato materiali scadenti, rendendo l'infortunio un fatto non più legato alla fatalità ma al mancato rispetto di norme sui materiali è giusto che paghi pure lui. La sete di guadagno (proprietario e fabbricante) e il volontario disinteresse della norma sono all'origine dell'infortunio.
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camperos
camperos
29/12/2006 4709
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:48:46
concordo con te al 99 per 100 non c'è scritto sulla norma che si devono costruire centrali accanto al campeggio [;)]
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 18:52:25
Camperos, mi piacerebbe eliminare anche quell'1%, me lo riepiloghi così vediamo di trovare il punto di incontro ?
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camperos
camperos
29/12/2006 4709
Inserito il 21/03/2011 alle: 19:04:21
per Roma. come fai a sprezzare così le Norme? anche nel vostro lavoro penso ci siano norme da seguire oltre che calcoli. dalla banale imbragatura, moschettone di sicurezza, tipo di abbigliamento...pedane di tal tipo...ecc.. sembra che siccome lavori su alta tensione il resto sia 12V

Modificato da camperos il 21/03/2011 alle 19:04:54
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Roma 1927
Roma 1927
06/06/2007 3911
Inserito il 21/03/2011 alle: 19:37:22
quote:Risposta al messaggio di camperos inserito in data 21/03/2011  19:04:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> No ti sbagli io le norme le osservo[:o)][:o)][:o)]...magari non tutte...ti posso garantire che nel mio lavoro è molto più pericoloso operare sulla BT che sull'AT, sinceramente non ci vuole un genio per manovrare sul 150.000, tanto meno sull'8400/20000, occorre attenzione questo si ma nulla di complicato o scientifico, il discorso cambia sulla BT, in particolar modo sul 380 dove certe licenze è meglio non prendersele, e ti posso garantire che non è bello chiudere uno scatto rapido con i fusibili API, magari da 400A, su un cavo a 380v guasto. Se si ionizza l'interruttore poi devi sperare che si aprano le protezioni sulla media o sparecchi la cabina. Purtroppo la rete di distribuzione in una città come Roma è in buona parte, in particolare al centro, dei tempi di checco&nina...quello c'è e quello devi far funzionare, hai voglia a parlare di norme.
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camperos
camperos
29/12/2006 4709
Inserito il 21/03/2011 alle: 19:46:20
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 21/03/2011  18:02:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ti racconto una storiella non grave come la tua. fine anni 80, il sig. carrescia e un tale di nome maurella vengono a controllare un impianto da me eseguito... alla domanda ma perchè voi venite a controllare i miei impianti? so che altri colleghi non sanno manco chi siete, risposta: perche sulla nostra scrivania arrivano i modelli B, se non arrivano manco sappiamo che quegli impianti esistono [:(][:(][:(][:(][:(][:(] "attenzione non me ne frega niente di quello che pensate di come lavoravo... vivo bene lo stesso" primo errore: lunghezza cavo dal contatore alla prima protezione 4,30 metri. secondo errore: quadro IP55, canale chiuso in testa e a 3 metri sopra una T da cui partiva la passerella ora è facile scoprire l'errore ma allora (anni 80) si rimaneva basiti. o in 15 giorni si mette a posto o facciamo mettere i sigilli... quindi o si ha le spalle grosse come calosci, o si seguono le norme ciao
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Panzer
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31/05/2005 14933
Inserito il 21/03/2011 alle: 19:51:02
di Claudio Galliani Per l'acquisto e messa in opera dei cavi elettrici non ci vuole poi molta fantasia e molto "know-how", basta rispettare alcune facili regole; cercherò di esprimermi il più semplicemente possibile senza parlare in "tecnichese" e proponendo anche alcune astuzie che possano "toglierci dalle pacche" senza diminuire la sicurezza dell'impianto: 1) sezione del conduttore: almeno da 1,5 mm quadri (oggi la gente ha montati sul camper oltre ai condizionatori anche forni a microonde e tanti altri aggeggi superflui che comunque consumano energia e difficilmente sono alimentabili dalle batterie di bordo) 2) l'isolamento dei cavi: deve essere doppio, per uso esterno e per ambienti umidi (presso ogni rivenditore serio vi sono dei cataloghi che descrivono le caratteristiche dei cavi che oggi poi sono marcati su tutta la loro lunghezza ...quindi non si bara) 3) se si hanno consumi importanti: è consigliabile utilizzare sempre il cavo svolto; so che è molto più comodo lasciarlo sul "rocchettone" ma bisogna tener presente che un cavo avvolto è un'induttanza che "fa bobina", scalda e la sua portata nominale scende parecchio rispetto ad un cavo identico svolto (per 3.500/4.000W che sopporta senza danno un cavo svolto si può arrivare a 1.000/1.200 massimi per il medesimo cavo avvolto sul rocchettone) quindi bisogna "stare all' occhio" con gli assorbimenti e non sottovalutare il problema (ho fatto una prova con l'ultimo condizionatore Dometic da 1.200W usando un cavo da 1,5 mm quadri: avvolto sul rocchettone già scaldava, non in modo preoccupante, ma scaldava). 4) il rocchettone di cavo: meglio sempre farselo da soli e non acquistare quelli già confezionati. Un tanto per rendere il sistema adatto all' uso cui sarà sottoposto. Si acquista il supporto vuoto e si sceglie il cavo più adatto e del metraggio che stia comodo nel rocchettone senza troppa difficoltà anche avvolto male ...quando lo si "fa su" la prima volta tutte le spire cadono giuste, ben tese e "pare" che il cavo ci stia comodamente; in campeggio, al contrario, lo si "fa su" alla svelta e pochissimi (magari se piove) badano a come si dispongono le spire: accavallamenti ed avvolgimenti asimmetrici si sprecano e così il cavo prende molto più posto e magari poi nel rocchettone non ci sta più dentro con comprensibili disagi e scarrucolamenti vari, spire che si impigliano etc etc. Per quanto riguarda le "prese" devono essere omologate (quelle CE blu per capirci a due poli più terra) con ghiera di chiusura (so che esistono quelle identiche e senza ghiera e che costano pure di meno, ma non sono adatte per un uso esterno magari sotto la pioggia ...col sole siamo tutti leoni, ma evitiamo per quanto possibile i rischi ...basta poi che un cane vi faccia la pipì sulla presa ...e non è un evento poi tanto remoto ed improbabile ...ci avevate mai pensato?). 4a) Grandissima attenzione va fatta all' uscita dal rocchettone: la miglior soluzione è una presa femmina volante con tappo a chiusura che esce dal centro del rocchettone con una lunghezza di cavo sufficiente a raggiungere la presa di alimentazione del camper (1 metro, un metro e mezzo e non di più) mettendo il rocchettone protetto sotto il mezzo; questo permette di avere un cavo sempre integro e senza interruzioni e/o "punti deboli"; so che non è molto comodo come sistema perché il tratto che sporge con la femmina volante talvolta si può impigliare quando si "fa su" il cavo e così nella maggior parte dei casi si preferisce applicare una presa femmina da pannello direttamente sul corpo del rocchettone utilizzando poi uno spezzoncino di cavo per arrivare al camper. In questo caso bisogna fare la massima attenzione su come si applica la femmina da pannello che deve tassativamente essere del tipo a chiusura con tappo rotante con guarnizione anti umido (non le solite con il tappino a molla per capirci ed anche il "maschio" che ci va dentro deve avere il serraggio a ghiera ...perché può anche piovere): la parte interna della presa, dopo aver collegato il cavo (i cui terminali vanno sempre stagnati per permettere una presa sicura stringendo le viti di serraggio senza spezzettare i filini di rame ...meglio se si riesce addirittura a stagnare il cavo ai terminali della presa femmina così ci si leva il dubbio da eventuali giunzioni lente, scintillazioni, falsi contatti e quant'altro, ma non con tutte si può poiché, se non si riescono a sfilare del tutto gli elettrodi femmina dalla presa, il calore del saldatore può danneggiare anche gravemente la plastica di cui oggi tutte le prese sono fatte ...i tempi delle mitiche Palazzoli gialle realmente indistruttibili con corpo in alluminio ed isolamento interno in ceramica sono ormai passati da un pezzo) la parte interna della presa va poi protetta dall' umido con abbondanti dosi di silicone (è meglio anche "caricare" di silicone il foro che fa passare il cavo dalla gola del rocchettone al suo centro dove poi quest'ultimo si innesterà nella presa da pannello perchè goccia-goccia se piove la parte centrale del rocchettone, che solitamente è chiusa da un coperchio fissato con 3-4 viti si può riempire d'acqua con conseguenze immaginabili). 5) la protezione del cavo: quando si posa il cavo, meglio farlo passare dove non possa essere calpestato dai mezzi in transito perché potrebbe danneggiarsi anche gravemente, soprattutto dove c'é del ghiaino a spigoli vivi, ...ma non sempre si può... e se non è possibile o è troppo brigoso farlo "passare alto" (almeno a 4 metri da terra) è giocoforza poggiarlo al suolo... ho visto un' astuzia al merito, che, a mio parere, anche se estemporanea e non prevista dai "sacri testi" non va sottovalutata: quando si confeziona il cavo (su rocchettone o libero in matassa non ha importanza) vi si infila all'esterno un tubo di plastica (di quelli da giardinaggio con la retina di rinforzo) lungo non più di quattro metri (bastano e avanzano) e che possa scorrere avanti-indietro lungo il cavo: tale protezione va posizionata sul "passaggio a rischio" e bloccata perché non si sposti da sola lungo il cavo con due giri di nastro alle sue estremità ...vi garantisco che funziona ed il cavo si può comunque avvolgere sul rocchettone perché il tubo esterno di protezione è flessibile ! 6) le prese dei campeggi: certe volte mi verrebbe da considerarle delle "prese per i fondelli": anche se in teoria nei Paesi UE le prese dovrebbero essere tutte unificate ...ciò il più delle volte rimane solo una magnifica teoria! ...lasciamo perdere le "Magic" nelle quali mi sono imbattuto quest'estate e che a mio parere rappresentano un caso patologico, oltre alle prese CE unificate (quelle blu) in Europa possiamo imbatterci almeno in altri quattro tipi di prese: 6a) le Schuco tedesche che bene o male sono discretamente sicure ed hanno una portata più che sufficiente per i nostri usi. 6b) le similSchuco francesi ...che, se non hai la "sua", con quell'accidente di polo di massa che esce dalla femmina, non puoi infilarci quelle tedesche anche se il passo è uguale (per fortuna che su tantissimi elettrodomestici la presa maschio Schuco preconfezionata ha il "buco" per il "chiodo" francese ...e così si può recuperare presa e spezzone di cavo per farsi il raccordo) 6c) quelle francesi a grande portata (sono uniche, hanno un passo stranissimo ed il contatto di massa rettangolare: se non hai la "sua" non ti colleghi ed è giocoforza procurarsi un maschio presso un elettricista locale e farsi il raccordo). 6d) in alcuni posti si trovano ancora quelle "di casa" da 16 A a passo allargato e con i tre fori allineati (massa al centro): non sono adatte all' esterno ...ma ci sono ! 7) la sicurezza elettrica del camper e nel camper: non fatevi "incantare"dal fatto che il gestore del campeggio vi garantisca che le sue prese hanno tutte le protezioni possibili; talvolta è verissimo, ma un noto uomo politico con ragione usava affermare che se a pensar male si fa peccato il più delle volte ci si azzecca: all'imbocco della corrente nel camper e prima di una qualsiasi utenza installate un interruttore automatico, il cosiddetto "salvavita": non su tutti i camper e/o caravan (soprattutto quelli di vecchia generazione) è presente: verificate se c'é e se c'é soprattutto che funzioni ...se non c'é installatene uno subito (vanno benissimo quelli montati nei quadri elettrici di casa, oltretutto sono parecchio più economici rispetto ai "dedicati"). 7a) se fate degli impianti elettrici aggiuntivi sul camper: 7a1) non lesinate sulla sezione dei cavi: se sono troppo piccoli rispetto all' utenza, oltre che abbattere il voltaggio tendono a surriscaldare per la maggior richiesta di amperaggio (a parità di watt richiesti dall' utenza meno volt corrispondono a più ampere per il medesimo impiego e con un risultato sempre mediocre come resa) 7a2) non "nascondete" i cavi: non passateli dietro ad infissi e/o mobili dove siano difficili da raggiungere in caso di emergenza ma lasciateli "fuori" e proteggeteli (anche perché sono veramente brutti a vedersi in giro) con delle canalette in plastica (si trovano anche dello stesso colore della parete interna del camper): in caso di emergenza potrete in un attimo togliere i coperchi delle canalette ed ispezionare l'impianto (ciò vale soprattutto sulle giunzioni dei cavi ed in "zona fusibili" che da sempre sono il punto critico per cavi lenti che scintillano, ossidazioni etc etc.) 7a3) soprattutto non fate accrocchi di cavi: ...che magari all' inizio conoscete solo voi perché li avete fatti ...ma con il passare del tempo anche voi dimenticate dove va un cavo e dove va l'altro: un impianto "pulito" e con cavi di colori diversi per ogni utenza (anche dello stesso colore ma numerati va bene) permette anche a chi "non sa" un' ispezione rapida e sicura facilitando l'individuazione di componenti eventualmente difettosi e/o di punti a rischio.
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 19:53:09
Quello che dici sulle pessime condizioni degli impianti su cui ti obbligano ad operare è grave, anzi gravissimo. Se parli in questi termini vuol dire che ti obbligano a vivere in un contorno di illegalità e magari, per difendere loro interessi, cercano di inoculare nei dipendenti una convinzione di lassismo che poi li porta ad accettare come regola quel mondo e quasi a rifiutar l'altro, il mondo delle regole. Dovreste ribellarvi e non subire. Tu ipotizzi un mondo di cowboys incalliti, che sanno come cavarsela in ogni occasione, che fanno loro la legge. Non ti vuoi rendere conto che questo mondo è finito.
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franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 20:06:52
Embhè Panzer, che vuoi dire ? l'autore ha detto tante cose esatte e condivisibili e una mezza verità, quell'almeno 1,5 lascia supporre che dei dubbi li abbia pure lui. Se fosse reperibile mi piacerebbe che intervenisse personalmente. Può anche darsi che il suo scritto sia antecedente alla norma di cui noi parliamo. Norma che se ancora oggi è poco conosciuta, magari qualche anno fa lo era totalmente sconosciuta. Tutti possono sbagliare, specialmente quelli che esprimono concetti completi, sostenuti da idee e non grugniti.
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franco1945
franco1945
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09/02/2010 5569
Inserito il 21/03/2011 alle: 20:15:49
camperos, tanta acqua è passata sotto i ponti da quell'epoca. Prima con il DPR 447 si parlava solo di luoghi di lavoro, sembrava che tutto il resto del mondo non avesse importanza. Oggi la legge è per tutti, in ogni tipo di impianto, con i suoi distinguo in base alla pericolosità. Purtroppo la legge la applicano gli uomini e allora dobbiamo sopportare tante cose brutte. la peggiore è la corruzione dei pubblici ufficiali. proprio ieri sera ho sentito a rete 3 un servizio dove si parlava di ispettori ASL nei cantieri che facevano comunella con finti consulenti, imponendoli agli imprenditori per redigere falsi piani di sicurezza. Risultato 6 persone in galera ! E quanti ce ne sono così ?
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Roma 1927
Roma 1927
06/06/2007 3911
Inserito il 21/03/2011 alle: 20:16:54
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 21/03/2011  18:21:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Mi chiamò sul posto l'autorità giudiziaria perchè il medico legale ha constatato che questa ragazza era morta folgorata e sospettavano una dispersione sull'impianto a monte dell'interruttore dell'utente, è morta in bagno e stava seduta sulla tazza, aveva due segni del passaggio di corrente, uno sul palmo della mano sinistra e l'altro sul tallone destro, in pratica ha avuto la sfortuna di essere scalza e di toccare con la mano la lavatrice e con il tallone il sifone dello scarico del bagno che era in piombo, l'impianto elettrico chiaramente non aveva la terra collegata e il differenziale c'era solo quello del fornitore di energia, che essendo solo un antifrode è tarato a 0,5A, gli interruttori dell'appartamento dei semplici magnetotermici. Cosa è successo? semplice nella sua fatale banalità, la lavatrice pur essendo spenta aveva una fase piena sulla carcassa, ho misurato 125v verso terra e chiaramente l'impianto era alimentato da un sistema derivato dalla trifase 220/127V, hanno sequestrato la lavatrice e portata al deposito giudiziario. In fase di dibattimento come ben sai gli avvocati e periti si sono dati battaglia, nessuno vuole certe responsabilità, il giudice ha disposto una perizia sulla lavatrice, un perito ha detto che era a posto, mi hanno chiamato a testimoniare e ho insistito che ero sicuro al 100% che la dispersione veniva dalla lavatrice, a quel punto il giudice ha nominato un altro perito e con un tecnico del tribunale, una sorta di giudice sul posto che ha redatto un verbale, abbiamo fatto la prova al deposito giudiziario e ho trovato il guasto, era il condensatore per eliminare i disturbi bucato, ora non ricordo con esattezza tutta la sequenza delle prove ma la cosa strana è stata che con una terra collegata correttamente il differenziale che usammo per la prova non scattava e non si misurava nessuna dispersione sulla carcassa, mi ricordo che ho staccato la terra e ancora nulla, quando tutti mi guardavano con sospetto e ormai sembrava che la lavatrice era ok ho girato il verso della spina, qui l'alimentazione era FN, e come per magia è apparsa la fase netta sulla carcassa, se non ricordo male quel condensatore sta in parallelo con l'alimentazione e la carcassa a terra...ma qui potrei dire un stupidaggine perchè onestamente non mi ricordo tutto alla perfezione.

Modificato da Roma 1927 il 21/03/2011 alle 20:20:32
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camperos
camperos
29/12/2006 4709
Inserito il 21/03/2011 alle: 20:29:24
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 21/03/2011  20:16:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> ma scusa... non potevate usare lo strumento di isolamento... quello che usiamo normalmente per "beccare" le dispersioni, senza troppi casini
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Team di Moderazione
Team di Mode...
10/01/2010 1911
Inserito il 21/03/2011 alle: 20:44:43
Il topic è stato ripulito. Evitate interventi inutilmente sarcastici o denigratori e restate sul tema, ulteriori post di questo tenore verranno eliminati senza preavviso. E' già abbastanza difficile spiegarsi tramite un monitor e una tastiera senza complicare ulteriormente le questioni inasprendo gli animi con commenti inutili. Grazie per la collaborazione. Il Team di Moderazione id="red">
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