quote:Risposta al messaggio di qwertyz inserito in data 30/11/2013 11:12:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per come l'ho capita io, ma chiedi a Marco (non che sia l'oracolo, ma dobbiamo riconoscergli una notevole esperienza e competenza) per conferma è così: nel parallelo colleghi positivo con positivo e negativo con negativo. Il cavo del negativo, anche dovesse staccarsi a finire a massa non è un problema, ovviamente. Il cavo del positivo può staccarsi da due parti, entrambi sul polo positivo e se questo succede potrebbe andare a massa e fare un cortocircuito. Quindi ci deve essere nell'ordine: -polo positivo batteria 1 -spezzone di cavo il più corto possibile (con capocorda) -portafusibile -cavo -portafusibile -spezzone di cavo il più corto possibile (con capocorda) -polo positivo batteria 2 Lo spezzone di cavo cortissimo serve perché se si staccasse dal portafusibile non deve riuscire a toccare la massa. Io però non sono un esperto e riporto quello che ho letto mille volte sul forum e penso (e spero! [:D]) di aver capito, anche andando a logica.
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 30/11/2013 12:34:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Giovanni,
quote:Se la linea di collegamento del parallelo (positivo/positivo) è corta e senza pericolo di contatti a massa del conduttore (per esempio, come nel mio caso, che sono adiacenti) il fusibile non è necessario.>> quando hai ragione, come vedi te la do[;)][;)][;)] www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 30/11/2013 14:31:25 Posted - 30/11/2013 : 14:31:25 I fusibile si mettono per 3 motivi: 1) per proteggere gli utilizzatori che quindi vanno tarati sulla massima corrente di questi ultimi, ... 3) per proteggere dal corto di una batteria. Quindi avete tutti detto una parte della verità parziale.>>Puoi, cortesemente, fare un esempio semplice per il punto 1 e chiarire il significato di 'corto di una batteria' per il punto 3? Anche se la domanda, così com'è posta, può sembrare polemica, ti assicuro che non lo è nelle mie intenzioni, è solo che mi sono svegliato di soprassalto e meglio non riesco a fare! Abbi un poco di pazienza nei miei confronti. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 30/11/2013 15:06:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Il fusibile di protezione degli utilizzatori sono quelli ad esempio che hai nella centralina del boiler mentre per corto di una batteria intendo quando all'interno della batteria la piastra positiva finisce in contatto con quella negativa. In quest'ultimo caso la batteria pasa dai 12 V nominali a 12V (un elemnto è in corto) e se si ha un'altra batteria in parallelo la batteria riverserà tutta la cusa carica su quello rotta con il riultato di surriscaldarla. Una batteria AGM avendo le piastre separate d pannelli assorbenti di fibra di vetro riducono sensibilmente il rischio che possa andare in corto un elemento ma non del tutto.
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 30/11/2013 15:49:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per la prima parte è esattamente come da te descritto. Per quanto riguarda la corrente che può circolare tra 2 batterie in parallelo con una in corto? Anche centinaia di amper, per tarare il fusibile deve essere in grado di sopportare la metà (se hai messo 2 batterie in parallelo) della corrente che pensi di dover prelevare. Io non avendo necessità particolari ne ho messo 2 da 30A.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 30/11/2013 17:36:04 Per quanto riguarda la corrente che può circolare tra 2 batterie in parallelo con una in corto? Anche centinaia di amper, per tarare il fusibile deve essere in grado di sopportare la metà...>>Qui credo si sta parlando di una batteria che 'perde' un elemento e fra i due laterali si crea una continuità conduttiva. Solitamente avviene che un elemento si 'stacchi' dalla serie ed in questo caso la batteria diventa assente al circuito perché il circuito stesso è aperto. Raramente, invece, un elemento si 'attacca' all'elemento oltre quello accanto per cui la serie di sei elementi diventa una serie di cinque elementi. Credimi, in questo caso, che ritengo quello oggetto della discussione, non passano certo centinaia di ampere. Inoltre, il fusibile non dovrebbe sopportare solo la metà del carico perché potrebbe verificarsi il caso che una delle due perda un po' di capacità per cui collaborerebbe al carico in misura ridotta: se il fusibile fosse a metà del carico salterebbe spesso. Convengo che sarebbe opportuno che questo fusibile non fosse al 100% del carico perché avvertirebbe se la prima batteria (non la seconda, ovvio!) stesse cedendo per obsolescenza od altro. E' naturale che sto scrivendo 'fusibile' ma si intendono i ben noti 'due fusibili'. Con tutto questo, sia ben chiaro, sto esponendo solo le mie conoscenze ed esperienze in merito e non è detto assolutamente che sia così. E' uno scambio di opinioni che rispetto e ritengo lecite, anche se da me non condivise pienamente. Ma io non sono nessuno e non ho titoli per giudicare; mi arrogo il diritto di discuterne! Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 30/11/2013 18:15:16 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In realtà il fenomeno del c.c. di un'elemento è molto più frequente di quello che si immagini: le batterie che segnano 10 V invece che 12 V o sono profonamente scariche o hanno un elemento in corto. Ora se uno ha una sola batteria il rischio è quello di restare al senza corrente ma se ne hai 2 in parallelo il rischio e pririo quello che la bateria buona si scarichi su quella guasta. La corrente quanto vale? Provo a farti ragionare: - la resistenza interna di una batteria è nell'ordine di decine di milliohm, - dalla legge di ohm la corrente è data dalla differenza di tensione, diciamo 2V (12V della batteria buona meno i 10V di quella guasta) diviso la resistenza. PS: le mie 2 batterie in parallelo hanno la stessa capacità per questo ho messo 2 fusibili uguali, ovviamente come hai fatto notare tu se così non fosse i 2 fusibili dovrebbero essere diversi.
..prima in Camper poi in Vespa... quote:Risposta al messaggio di popotamus inserito in data 30/11/2013 19:24:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>
quote:se l'impianto originale garantisce il servizio con conduttori da 6 mm2 lo stesso sarà anche ora che l'impianto è stato "allungato" di 70 cm!>> che l'impianto del mezzo inteso come assorbimenti dovuti alle utenze di bordo sia in grado di sopportare bene i consumi quanto prima non vi è dubbio. Non è detto che in fase di ricarica le cose non cambino; se con UNA batteria il cavo che porta la tensione dal parallelatore è abbastanza grosso da sopportare 30-40A per la ricarica, installando la 2^ batteria dovrà sopportare più corrente. Con tutta probabilità lo farà per breve tempo, ma facciamo un esempio con numeri inventati per far capire meglio. Una batteria tendenzialmente scarica assorbe certamente un numero elevato di Ampere nel momento in cui avvieremo il motore, diciamo 30A. Ora con la 2^ batteria da quello stesso cavo passeranno anche gli Ampere per ricaricare la l'altra batteria, per cui se PRIMA passavano "solo" 30A, ora ne passeranno 30+30=60; questo non accadrà per tanto tempo, ma certamente accadrà. Per questo motivo è meglio verificare bene la sezione del cavo che porta i 14V per la ricarica. ciao www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 30/11/2013 14:11:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Tutto esatto; disposizione dei componenti e motivazione. Solo se fra i poli delle batterie non c'è collegamento volante (mi riferisco alla possibilità di collegare i poli fra loro con una barra rigida contenente fusibile e della lunghezza massima di 5-5 cm (batterie attaccate fra loro e collegamento rigido) possimo permetterci un solo fusibile. Per precisare: i fusibili vengono installati per vari motivi. I principali sono: protezione dell'utilizzatore; protazione del cavo; protazione della batteria. Spesso i motivi sono correlati fra loro, quindi per porre un fusibile è necessario tener conto di vari fattori. Meglio comunque un fusibile un pò troppo sottile o preciso che uno abbondante.
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 30/11/2013 12:50:30 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io ho le batterie attaccate e collegate con un cavo da 6 mmq lunghi 1 metro (ma forse meno) senza fusibili. Capisco che per qualcuno questo possa essere scandaloso ma a volte un fusibile fa più danni che altro. Il fusibile deve essere messo a regola d'arte, perchè, anche se è una protezione, a volte diventa un'insidia, poco tempo fa abbiamo visto foto di portafusibili fusi. Lo so che la sfiga ci vede benissimo ma uso questo sistema (paralllelo secco con cavi corti senza fusibili) da diversi anni, la protezione c'è ed è sull'a.tra batteria verso gli utilizzatori. Questo non significa che dovete fare uguale a me ma anche le concessionarie non vi mettono il fusibile, figuriamoci se doppi. Impanti industriali con batterie collegate in parallelo non ho mai visto fusibili (è vero che nin si muovono però...) Camion con batterie in serie o parallelo che escono dalla casa costruttrice senza fusibili (tra le batterie). ------------------------------------------------------------------------------------------------------
quote:Risposta al messaggio di Grinza inserito in data 30/11/2013 21:45:42 Impanti industriali con batterie collegate in parallelo non ho mai visto fusibili (è vero che nin si muovono però...) >> Anche io negli impianti industriali li ho visti sempre senza, ma come dici tu non si muovono, e quindi non ci sono rischi di disconnessioni accidentali.
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 30/11/2013 22:37:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi fai un'esempio di impianto industriale?
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 01/12/2013 08:41:05 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> UPS.
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 01/12/2013 08:46:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> UPS con batterie al piombo AGM, giusto?