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Sergione66
Sergione66
13/01/2017 4197
Rispondi Abuso
Inserito il 12/10/2021 alle: 12:16:55
Dovendo installare il pannello sul cupolino curvo tieni in considerazione che i pannelli semi flessibili hanno meno protezioni ed in quella posizione sarebbe più esposto .
Sergio - Genova - Carthago Liner 65LE (Jeegolino)
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camperoide
camperoide
07/07/2015 35
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Inserito il 12/10/2021 alle: 14:18:02
In risposta al messaggio di Sergione66 del 12/10/2021 alle 12:16:55

Dovendo installare il pannello sul cupolino curvo tieni in considerazione che i pannelli semi flessibili hanno meno protezioni ed in quella posizione sarebbe più esposto .
Nel kit proponevano l’incollaggio del pannello con del biadesivo, ma quando gli telefonai e gli mandai le foto del cupolino dissero che in quella posizione non avrebbe tenuto (era una soluzione più che altro per le barche). Così mi proposero un altro sistema di aggancio che però costava quasi come il pannello semi flessibile da 160 W. Ho già costruito una cellula abitativa da montare sul pick-up con cui sono andato anche a Capo Nord. La manualità non mi manca e potrei anche studiare una soluzione fai-da-te con supporti che farei in vetroresina o in carbonio incollati al cupolino con l’epossidica addensata. Ora però non ho tempo e per lavorare all’esterno con l’epossidica le temperature cominciano ad essere troppo basse. Comunque, come ho già detto, non ho fretta e voglio studiare la soluzione sotto tutti i punti di vista.
Grazie comunque per l’osservazione :)
 

Modificato da camperoide il 12/10/2021 alle 14:19:19
enzov1100
enzov1100
-
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Inserito il 12/10/2021 alle: 14:48:03

Nel mio impianto ne ho due flessibili curvati sul fronte marcia, per ora non ho avuto problemi nemmeno con grandine, tieni però presente che appoggiarli direttamente sul tetto ti creerà, in quella zona, un aumento della temperatura di 5°/8° del soffitto, ed al pannello la mancanza di ventilazione sotto non fa bene.
I miei sono rialzati  di 1 cm, ma non basta, minimo 2, meglio 3.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.

Modificato da enzov1100 il 12/10/2021 alle 19:51:12
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camperoide
camperoide
07/07/2015 35
Rispondi Abuso
Inserito il 12/10/2021 alle: 15:05:29
In risposta al messaggio di enzov1100 del 12/10/2021 alle 14:48:03

Nel mio impianto ne ho due flessibili curvati sul fronte marcia, per ora non ho avuto problemi nemmeno con grandine, tieni però presente che appoggiarli direttamente sul tetto ti creerà, in quella zona, un aumento della
temperatura di 5°/8° del soffitto, ed al pannello la mancanza di ventilazione sotto non fa bene. I miei sono rialzati  di 1 cm, ma non basta, minimo 2, meglio 3.
...
Sì, infatti con il biadesivo veniva fornito un supporto per favorire il raffreddamento (una specie di tappetino per la circolazione dell’aria che andava posizionato sotto il pannello). Con la soluzione a piedini, che sollevavano il pannello di circa 2 cm, dissero che non era necessario. Era però anche previsto di irrigidire i lati lunghi del pannello semi-flex (esposti nel senso di marcia) con una righetta di alluminio da 2 o 3 mm di spessore.
Ovviamente anche questo sarà un aspetto da approfondire bene
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evum
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29/03/2009 119
Rispondi Abuso
Inserito il 13/10/2021 alle: 00:26:57
In risposta al messaggio di camperoide del 12/10/2021 alle 15:05:29

Sì, infatti con il biadesivo veniva fornito un supporto per favorire il raffreddamento (una specie di tappetino per la circolazione dell’aria che andava posizionato sotto il pannello). Con la soluzione a piedini, che sollevavano
il pannello di circa 2 cm, dissero che non era necessario. Era però anche previsto di irrigidire i lati lunghi del pannello semi-flex (esposti nel senso di marcia) con una righetta di alluminio da 2 o 3 mm di spessore. Ovviamente anche questo sarà un aspetto da approfondire bene
...
Grazie a tutti quindi conviene metterli come da soluzione 3 di armando per meglio ottimizzare la resa dei 3 pannelli qualora uno è 8n ombra.
 
10
camperoide
camperoide
07/07/2015 35
Rispondi Abuso
Inserito il 13/10/2021 alle: 06:43:24


A proposito di “ generatori che non gradiscono una corrente di ritorno”
(Emme48 - Inserito il 12/10/2021 alle: 08:31:35)
 
Sul manuale di istruzioni del mio regolatore (58 pagine più della metà per ingegneri elettrici!) si dice “soltanto” (anche con un disegno) di installare un fusibile sul positivo della batteria, ma non viene presa in considerazione l’ipotesi che questa possa essere collegata ad altri generatori, come ovviamente nei camper.
Sempre nel manuale c’è anche scritto che il regolatore ha una protezione per “ricarica notturna inversa” che “impedisce alla batteria di scaricarsi attraverso il modulo fotovoltaico durante la notte”.
 
Mi chiedo allora se questa protezione valga anche per correnti di ritorno dall’alternatore o dal caricabatterie collegato alla 220V oppure se, in via precauzionale, sia il caso di inserire sulla batteria (oltre al fusibile) anche un diodo di non ritorno verso il sistema fotovoltaico.
 
Alternatore e caricabatterie 220V dovrebbero già avere un sistema che li protegge a vicenda quindi anche da correnti di ritorno dal generatore fotovoltaico…. almeno così credo di aver capito guardando lo striminzito schema elettrico riportato sul manuale del camper (qui, se volevano risparmiare su carta e inchiostro, ci sono invece riusciti egregiamente…..)
 
Grazie per eventuali chiarimenti
 

Modificato da camperoide il 13/10/2021 alle 06:45:24
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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 13/10/2021 alle: 08:43:23
In risposta al messaggio di camperoide del 13/10/2021 alle 06:43:24

A proposito di “generatori che non gradiscono una corrente di ritorno” (Emme48 - Inserito il 12/10/2021 alle: 08:31:35)   Sul manuale di istruzioni del mio regolatore (58 pagine più della metà per ingegneri elettrici!)
si dice “soltanto” (anche con un disegno) di installare un fusibile sul positivo della batteria, ma non viene presa in considerazione l’ipotesi che questa possa essere collegata ad altri generatori, come ovviamente nei camper. Sempre nel manuale c’è anche scritto che il regolatore ha una protezione per “ricarica notturna inversa” che “impedisce alla batteria di scaricarsi attraverso il modulo fotovoltaico durante la notte”.   Mi chiedo allora se questa protezione valga anche per correnti di ritorno dall’alternatore o dal caricabatterie collegato alla 220V oppure se, in via precauzionale, sia il caso di inserire sulla batteria (oltre al fusibile) anche un diodo di non ritorno verso il sistema fotovoltaico.   Alternatore e caricabatterie 220V dovrebbero già avere un sistema che li protegge a vicenda quindi anche da correnti di ritorno dal generatore fotovoltaico…. almeno così credo di aver capito guardando lo striminzito schema elettrico riportato sul manuale del camper (qui, se volevano risparmiare su carta e inchiostro, ci sono invece riusciti egregiamente…..)   Grazie per eventuali chiarimenti  
...
Leggi bene:
Un pannello solare è un generatore e quindi si usano tutte le accortezze riservate ai i generatori che sono progettati per fornire energia, non per riceverla.

Gli altri generatori (caricabatterie, Efoy, Zeus, uscita del regolatore fotovoltaico ecc... ) hanno già al loro interno un sistema che li protegge dalle correnti di ritorno, i pannelli non lo hanno di fabbrica perché potresti collegarne uno solo oppure due o più in serie, ma se li metti in parallelo deve essere tua cura proteggerli con dei diodi di non ritorno.
Ma se non lo fai nessuno ti arresta e la normativa è rispettata... contento te...

Marco.
Marco

http://www.m48.it

10
camperoide
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07/07/2015 35
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Inserito il 13/10/2021 alle: 09:12:43

“Gli altri generatori (caricabatterie, Efoy, Zeus, uscita del regolatore fotovoltaico ecc... ) hanno già al loro interno un sistema che li protegge dalle correnti di ritorno”
 
Ok. Grazie infinite del chiarimento. Chiedevo solo conferma se avevo capito e, al momento (avendo solo un pannello), fatto bene :)
Quando poi ci sarà anche il secondo pannello allora saranno adottate tutte le precauzioni suggerite. Su questo non ci piove :) :)
 

Modificato da camperoide il 13/10/2021 alle 09:13:01
enzov1100
enzov1100
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Inserito il 13/10/2021 alle: 09:24:33

I pannelli che vengono attualmente venduti sul mercato hanno già il diodo, dichiarato dai costruttori e verificato.
Esempio, un pannello semplice a 20Voc con 32/36 celle è composto da una singola serie di celle da 0,6V o 0,55V ed ha un diodo nella junction box, un pannello con celle half cut, sempre 20voc ha due serie di 32/36 semicelle che escono in parallelo ed ha due diodi, i pannelli più grandi che hanno 3 serie di celle, hanno tre diodi, sono come più pannelli messi insieme, ognuno dei quali esce in parallelo con altro/i, poi ci sono altre configurazioni.
Inserire un diodo aggiuntivo in caso di collegamento in parallelo, non fa altro che far perdere al sistema 0.3V che abbassa il rendimento di un paio di punti percentuali.
Nel caso invece invece di configurazione di pannelli in serie è opportuno inserire un diodo di bypass per ogni pannello, per evitare che se uno dei panelli della stringa va in ombra e quindi non eroga, blocchi gli altri della stringa, è abbastanza semplice.
 
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.
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Armando
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11/08/2003 7401
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Inserito il 13/10/2021 alle: 12:22:40
Ti spiacerebbe Enzo riportarci la dichiarazione dei costruttori? L'avevi già scritta ma non so dov'è. Peraltro non mi pareva dicesse come sostieni ora, o magari ricordo male?

Io penso che tu ti sbagli.
Nelle scatole di giunzione mi risulta siano presenti due diodi di bypass per i pannelli a stringa singola (ad es. i 36 celle) e in genere tre per quelli a stringa singola ma da 60-72 celle. Questo per parzializzare un numero ragionevole di celle per volta.
I pannelli Half Cut sono di fatto due pannelli in parallelo, quindi suppongo abbiano nella scatola di g.  anche due diodi di blocco oltre a quelli di bypass che hanno tutti.

Avevo detto in un messaggio precedente "ragionandoci un po", cioè: non ha senso mettere un diodo di blocco in un pannello che non si sa se verrà messo in parallelo oppure in serie oppure usato singolo. E poi perché due o tre nei p. a stringa singola dato che ne basterebbe uno? (A meno che i costruttori facciano cose che non servono, anzi creino più caduta di tensione, e buttino via soldi .. ma non mi pare). Mentre i diodi di BP servono in tutti i pannelli, anche se usati in singolo, quindi ha senso munirne il pannello in fabbrica. Su serie di pannelli lavorano comunque i bypass interni quindi non serve mettere un d. bypass a ogni pannello.

Poi che all'utilizzatore o al sistemista, quando connette in parallelo dei pannelli, serva o no mettere i diodi di blocco a ogni stringa in parallelo ad altre, è un altro discorso, legato al numero di pannelli e all'entità delle correnti inverse, alla probabilità di guasti o hot spots ecc. ... ma non perché ci siano già nelle scatole d.g.

Dico questo non per convincerti o per "dimostrare di avere ragione" ma solo per non lasciare pubblicate, in un ambito di cui "mi importa", cose che ritengo inesatte senza nemmeno precisare quel che mi risulta corretto. Sempre pronto a cambiare idea se sbaglio.
 
 
_____________ Armando

Modificato da Armando il 13/10/2021 alle 13:35:27
enzov1100
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Inserito il 13/10/2021 alle: 13:57:27

Quello che ho scritto io, riguardo i pannelli 20Voc, non può essere inesatto, è suffragato rispetto a quello che dite voi, dalle prescrizioni scritte dei costruttori e da prove pratiche mie che ne confermano l'attendibilità, potrebbe essere al limite incompleto riguardo ad altri pannelli, ma se le protezioni le mettono su questi economici, mi aspetto, a maggior ragione, che ci siano anche su quelli di prestazione e costi più elevati.

Prima di dire che io mi sbaglio, dovresti aver fatto verifiche in tal senso ed avere documentazione rilasciata dai costruttori dei pannelli a cui tu ti riferisci, diversamente è solo una tua opinione/supposizione personale, che lascia il tempo che trova...
Infatti scrivi ragionandoci un po', sono solo tue supposizioni non avvalorate.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.

Modificato da enzov1100 il 13/10/2021 alle 14:03:25
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Armando
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11/08/2003 7401
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Inserito il 13/10/2021 alle: 14:37:59
In effetti la mia convinzione viene dall'aver letto più volte quanto dico, sulle specifiche dei pannelli. Ma certo in 25 anni di fotovoltaico non ho salvato dei documenti per convincere te oggi.
Il "ragionarci" sopra era "in più", per ricavare qualche elemento supplementare, per chi è in grado di farlo. Se si rifiuta il metodo, già è significativo.
Noto anche che parli di "prescrizioni scritte dei costruttori" ma ne parli soltanto e non dai, ad es., i riferimenti che ti ho chiesto sopra wink.


Comunque per chi avesse dei dubbi consiglio di leggere varie schede tecniche dei pannelli o alcune divulgazioni serie sul fotovoltaico. In Rete se ne trova. Da lì emerge quel che c'è nelle scatole di giunzione. Oppure la necessità o meno dei diodi di blocco nei vari casi.
Io l'ho fatto e quel che ne ho ricavato l'ho esposto sopra. Mi pare che anche altri (ad es. M48) la vedano allo stesso modo.

​​​​​​
 
_____________ Armando

Modificato da Armando il 13/10/2021 alle 14:43:03
enzov1100
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Inserito il 13/10/2021 alle: 15:00:07

Non voglio fare polemica eh, ma la tua convinzione non è un metodo, il mio si, anche se per le prove fatte non ho documentazione fotografica od altro perché servono a me, non a dimostrare qualcosa; se hai letto la mia documentazione dei costruttori che ho postato, puoi ritrovarla, io non ho voglia di andare a ricercarla, M48 può essere un ottimo elettronico, non mi pare abbia una grande esperienza sul fotovoltaico.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.

Modificato da enzov1100 il 13/10/2021 alle 15:01:45
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25/08/2015 5810
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Inserito il 13/10/2021 alle: 16:23:14
Per quanto ne posso capire io, i diodi di blocco hanno senso se il pannello non ha i diodi di blocco nella scatola di giunzione e il sistema ha più di 2 stringhe uguali (tenendo conto della tolleranza) in parallelo. Perciò su un impianto con 1 solo regolatore e solo 2 pannelli in parallelo uguali non ha senso mettere i diodi di blocco in quanto possono essere visti come 2 stringhe ognuna composta da un solo modulo. L'importante è che la corrente di cortocircuito della stringa guasta deve essere al massimo pari (sempre tenendo conto della tolleranza) a quella della stringa funzionante. Io forse metterei i diodi di blocco solo se sono in presenza di almeno 3 stringhe (quasi) uguali oppure già su 2 stringhe se sono molto diverse collegate allo stesso regolatore.
Concordo con quanto detto da enzov1100 in merito al collegamento in serie di diversi pannelli.. Torna utile mettere i diodi di bypass ad ognuno.

Mi chiedo come mai certi spingono molto sui diodi di blocco anche quando non servono... Come mi chiedo perchè non adottano dei fusibili di stringa, così da ridurre le perdite, invece che adottare i diodi come si fa per gli impianti residenziali?
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
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13/01/2006 24154
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Inserito il 13/10/2021 alle: 17:39:58
In risposta al messaggio di enzov1100 del 13/10/2021 alle 15:00:07

Non voglio fare polemica eh, ma la tua convinzione non è un metodo, il mio si, anche se per le prove fatte non ho documentazione fotografica od altro perché servono a me, non a dimostrare qualcosa; se hai letto la mia
documentazione dei costruttori che ho postato, puoi ritrovarla, io non ho voglia di andare a ricercarla, M48 può essere un ottimo elettronico, non mi pare abbia una grande esperienza sul fotovoltaico.
...
... però se vedo un diodo so riconoscere dal collegamento se è di non ritorno o di bypass.
Nei miei LG da 380 Watt i diodi ci sono ma sono tutti di bypass perché entrambi i capi del diodo sono collegati a due connessioni, se fossero di blocco almeno una parte del diodo sarebbe collegata a una sola connessione, cioè il cavo (positivo o negativo non cambia nulla).
Nella documentazione LG il diodo di non ritorno non è menzionato e io ho verificato che effettivamente non c'è e non ci deve essere... mica lo sanno come voglio collegare il pannello.

... inoltre ...

Parlando col tecnico progettista dei pannelli sagomati Moscatelli mi disse che i loro flessibili hanno una sola stringa con un diodo di bypass che è inutile in caso di un singolo pannello collegato, ma diventa utile in caso di pannelli in serie, mentre il diodo di non ritorno non c'era.
A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne un vecchio PWM.
Abbiamo concordato che loro facessero in fabbrica delle prove col Western VMARINE10 che ha dentro un booster, cioè è in grado di elevare la tensione del pannello fotovoltaico e di ricaricare una batteria a 12 Volt anche se il pannello eroga solo 6 Volt.
Ancora non ho notizie dell'esito di questa prova.

Una cosa va detta e che pochi dicono, il diodi di non ritorno è bene metterli molto sovradimensionati in modo che la corrente di lavoro sia una minima percentuale di quella che il diodo può sopportare, questo permette di avere una soglia diretta (caduta di tensione) molto bassa, ininfluente nei momenti critici, cioè a basse potenze.

Guarda Enzo...
1367415125%5B1%5D.jpg
prendiamo il diodo a sinistra...
l'Anodo (quello senza fascetta) è collegato sia alla stringa che al filo, il Katodo (Catodo per i pignoli) è collegato ad una stringa e ad un altro  diodo.
Questo indica che siamo di fronte ad un diodo di bypass perché nessuno dei lati di questo componente risulta collegato SOLO al cavo di uscita.

Un indizio importante per capire se c'è il diodo di non ritorno è questo; deve esserci un morsetto NON collegato a nessuna stringa con solo il filo che ci arriva e il diodo che riparte per andare alle stringhe/diodi del pannello.
Nessun altro diodo o stringa deve essere collegato a questo morsetto.

Comunque il mio primo pannello solare l'ho realizzato a 15 anni aprendo col seghetto un transistor 2N3055 e usando la giunzione più drogata delle due, cioè Base/Emettitore.
Era solo dimostrativo, ma mettendolo al sole un LED diventava leggermente luminoso.

Marco.
Marco

http://www.m48.it

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il tornitore
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25/08/2015 5810
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Inserito il 13/10/2021 alle: 17:55:37
In risposta al messaggio di Emme48 del 13/10/2021 alle 17:39:58

... però se vedo un diodo so riconoscere dal collegamento se è di non ritorno o di bypass. Nei miei LG da 380 Watt i diodi ci sono ma sono tutti di bypass perché entrambi i capi del diodo sono collegati a due connessioni,
se fossero di blocco almeno una parte del diodo sarebbe collegata a una sola connessione, cioè il cavo (positivo o negativo non cambia nulla). Nella documentazione LG il diodo di non ritorno non è menzionato e io ho verificato che effettivamente non c'è e non ci deve essere... mica lo sanno come voglio collegare il pannello. ... inoltre ... Parlando col tecnico progettista dei pannelli sagomati Moscatelli mi disse che i loro flessibili hanno una sola stringa con un diodo di bypass che è inutile in caso di un singolo pannello collegato, ma diventa utile in caso di pannelli in serie, mentre il diodo di non ritorno non c'era. A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne un vecchio PWM. Abbiamo concordato che loro facessero in fabbrica delle prove col Western VMARINE10 che ha dentro un booster, cioè è in grado di elevare la tensione del pannello fotovoltaico e di ricaricare una batteria a 12 Volt anche se il pannello eroga solo 6 Volt. Ancora non ho notizie dell'esito di questa prova. Una cosa va detta e che pochi dicono, il diodi di non ritorno è bene metterli molto sovradimensionati in modo che la corrente di lavoro sia una minima percentuale di quella che il diodo può sopportare, questo permette di avere una soglia diretta (caduta di tensione) molto bassa, ininfluente nei momenti critici, cioè a basse potenze. Guarda Enzo... prendiamo il diodo a sinistra... l'Anodo (quello senza fascetta) è collegato sia alla stringa che al filo, il Katodo (Catodo per i pignoli) è collegato ad una stringa e ad un altro  diodo. Questo indica che siamo di fronte ad un diodo di bypass perché nessuno dei lati di questo componente risulta collegato SOLO al cavo di uscita. Un indizio importante per capire se c'è il diodo di non ritorno è questo; deve esserci un morsetto NON collegato a nessuna stringa con solo il filo che ci arriva e il diodo che riparte per andare alle stringhe/diodi del pannello. Nessun altro diodo o stringa deve essere collegato a questo morsetto. Comunque il mio primo pannello solare l'ho realizzato a 15 anni aprendo col seghetto un transistor 2N3055 e usando la giunzione più drogata delle due, cioè Base/Emettitore. Era solo dimostrativo, ma mettendolo al sole un LED diventava leggermente luminoso. Marco.
...
"A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne un vecchio PWM."
Consigliali i Genasun.. Partono a lavorare con tensione in ingresso pari a 5 V fino a 60 V; oltretutto da quanto so, sono i più veloci nel trovare l'MPP (velocità dichiarata pari a 15 Hz).
Il Fai Da Te a Opera d'Arte - Marco
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13/01/2006 24154
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Inserito il 13/10/2021 alle: 18:04:31
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/10/2021 alle 17:55:37

A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne
un vecchio PWM. Consigliali i Genasun.. Partono a lavorare con tensione in ingresso pari a 5 V fino a 60 V; oltretutto da quanto so, sono i più veloci nel trovare l'MPP (velocità dichiarata pari a 15 Hz).
...
Si è quello il problema.
Un pannello solare in una barca a vela è una disperazione per gli ombreggiamenti... specialmente con alcuni pannelli flessibili che hanno un numero di celle abbastanza limitato e quindi tensione bassa.

Marco.
Marco

http://www.m48.it


Modificato da Emme48 il 13/10/2021 alle 18:09:51
enzov1100
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Inserito il 13/10/2021 alle: 18:29:00

Io ho infatti parlato dei pannelli che ho installato, che sono 20Voc e li ho descritti nel funzionamento 32/36 celle in serie oppure due serie di 32/36 semicelle.
Strano che Moscatelli abbia problemi, se avesse messo il diodo di non ritorno come i miei ed utilizzato l'Epever, problemi non ne avrebbe, in considerazione che la parabola mi copre 1/4 di un pannello (su 7 dell'impianto posteriore) quando ripiegata e non ho mai avuto problemi, nel senso che il rendimento era basso all'inizio ed è basso anche dopo un anno, ma non dipende dall'ombra perché resta basso anche se alzo la parabola e non va in ombra.
Il problema del basso rendimento del mio impianto, dopo varie prove l'ho capito, ed ora che lo risolverò, sposterò anche il padellone più esterno, per far lavorare anche il pannello che ora è parzialmente coperto a parabola abbassata.
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Modificato da enzov1100 il 13/10/2021 alle 19:07:53
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13/01/2006 24154
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Inserito il 13/10/2021 alle: 18:49:18
In risposta al messaggio di enzov1100 del 13/10/2021 alle 18:29:00

Io ho infatti parlato dei pannelli che ho installato, che sono 20Voc e li ho descritti nel funzionamento 32/36 celle in serie oppure due serie di 32/36 semicelle. Strano che Moscatelli abbia problemi, se avesse messo il
diodo di non ritorno come i miei ed utilizzato l'Epever, problemi non ne avrebbe, in considerazione che la parabola mi copre 1/4 di un pannello (su 7 dell'impianto posteriore) quando ripiegata e non ho mai avuto problemi, nel senso che il rendimento era basso all'inizio ed è basso anche dopo un anno, ma non dipende dall'ombra perché resta basso anche se alzo la parabola e non va in ombra. Il problema del basso rendimento del mio impianto, dopo varie prove l'ho capito, ed ora che lo risolverò, sposterò anche il padellone più esterno, per far lavorare anche il pannello che ora è parzialmente coperto a parabola abbassata.
...
Hanno avuto solo qualche problema, ma non ho capito a che pannelli e regolatori si riferisse.
Forse erano addirittura vecchi pannelli da 30 celle, a quel punto ce ne vogliono due in serie, uno solo è troppo critico.

Marco.
Marco

http://www.m48.it

enzov1100
enzov1100
-
Rispondi Abuso
Inserito il 13/10/2021 alle: 19:05:23

Ma infatti il l'errore più comune che tutti commettiamo (me compreso), è quello di generalizzare troppo e dare informazioni su quello che si sta facendo che non è detto che sia così simile a quello che sta facendo un altro.
Qualcuno aveva detto che le leggi della fisica rispetto a quelle legali sono univoche, in realtà noi tecnici sappiamo che le variabili in gioco sono tantissime.
In questo thread l'autore ha parlato di pannelli da 100W flessibili o meno, ma simili ai miei, non di civili a centocelle.
In soldoni, i problemi di Moscatelli possono venire da tantissimi motivi, senza avere dati non è certo possibile nemmeno avvicinarsi ad una soluzione, generalizzare non va mai bene, perché potremmo avere ragione tutti o nessuno.
I say what I think that is what I do. La pratica spesso supera la matematica.

Modificato da enzov1100 il 13/10/2021 alle 19:12:56
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