In risposta al messaggio di Sergione66 del 12/10/2021 alle 12:16:55Nel kit proponevano l’incollaggio del pannello con del biadesivo, ma quando gli telefonai e gli mandai le foto del cupolino dissero che in quella posizione non avrebbe tenuto (era una soluzione più che altro per le barche). Così mi proposero un altro sistema di aggancio che però costava quasi come il pannello semi flessibile da 160 W. Ho già costruito una cellula abitativa da montare sul pick-up con cui sono andato anche a Capo Nord. La manualità non mi manca e potrei anche studiare una soluzione fai-da-te con supporti che farei in vetroresina o in carbonio incollati al cupolino con l’epossidica addensata. Ora però non ho tempo e per lavorare all’esterno con l’epossidica le temperature cominciano ad essere troppo basse. Comunque, come ho già detto, non ho fretta e voglio studiare la soluzione sotto tutti i punti di vista.
Dovendo installare il pannello sul cupolino curvo tieni in considerazione che i pannelli semi flessibili hanno meno protezioni ed in quella posizione sarebbe più esposto .
In risposta al messaggio di enzov1100 del 12/10/2021 alle 14:48:03Sì, infatti con il biadesivo veniva fornito un supporto per favorire il raffreddamento (una specie di tappetino per la circolazione dell’aria che andava posizionato sotto il pannello). Con la soluzione a piedini, che sollevavano il pannello di circa 2 cm, dissero che non era necessario. Era però anche previsto di irrigidire i lati lunghi del pannello semi-flex (esposti nel senso di marcia) con una righetta di alluminio da 2 o 3 mm di spessore.
Nel mio impianto ne ho due flessibili curvati sul fronte marcia, per ora non ho avuto problemi nemmeno con grandine, tieni però presente che appoggiarli direttamente sul tetto ti creerà, in quella zona, un aumento dellatemperatura di 5°/8° del soffitto, ed al pannello la mancanza di ventilazione sotto non fa bene. I miei sono rialzati di 1 cm, ma non basta, minimo 2, meglio 3.
In risposta al messaggio di camperoide del 12/10/2021 alle 15:05:29Grazie a tutti quindi conviene metterli come da soluzione 3 di armando per meglio ottimizzare la resa dei 3 pannelli qualora uno è 8n ombra.
Sì, infatti con il biadesivo veniva fornito un supporto per favorire il raffreddamento (una specie di tappetino per la circolazione dell’aria che andava posizionato sotto il pannello). Con la soluzione a piedini, che sollevavanoil pannello di circa 2 cm, dissero che non era necessario. Era però anche previsto di irrigidire i lati lunghi del pannello semi-flex (esposti nel senso di marcia) con una righetta di alluminio da 2 o 3 mm di spessore. Ovviamente anche questo sarà un aspetto da approfondire bene
In risposta al messaggio di camperoide del 13/10/2021 alle 06:43:24Leggi bene:
A proposito di “generatori che non gradiscono una corrente di ritorno” (Emme48 - Inserito il 12/10/2021 alle: 08:31:35) Sul manuale di istruzioni del mio regolatore (58 pagine più della metà per ingegneri elettrici!)si dice “soltanto” (anche con un disegno) di installare un fusibile sul positivo della batteria, ma non viene presa in considerazione l’ipotesi che questa possa essere collegata ad altri generatori, come ovviamente nei camper. Sempre nel manuale c’è anche scritto che il regolatore ha una protezione per “ricarica notturna inversa” che “impedisce alla batteria di scaricarsi attraverso il modulo fotovoltaico durante la notte”. Mi chiedo allora se questa protezione valga anche per correnti di ritorno dall’alternatore o dal caricabatterie collegato alla 220V oppure se, in via precauzionale, sia il caso di inserire sulla batteria (oltre al fusibile) anche un diodo di non ritorno verso il sistema fotovoltaico. Alternatore e caricabatterie 220V dovrebbero già avere un sistema che li protegge a vicenda quindi anche da correnti di ritorno dal generatore fotovoltaico…. almeno così credo di aver capito guardando lo striminzito schema elettrico riportato sul manuale del camper (qui, se volevano risparmiare su carta e inchiostro, ci sono invece riusciti egregiamente…..) Grazie per eventuali chiarimenti
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In risposta al messaggio di enzov1100 del 13/10/2021 alle 15:00:07... però se vedo un diodo so riconoscere dal collegamento se è di non ritorno o di bypass.
Non voglio fare polemica eh, ma la tua convinzione non è un metodo, il mio si, anche se per le prove fatte non ho documentazione fotografica od altro perché servono a me, non a dimostrare qualcosa; se hai letto la miadocumentazione dei costruttori che ho postato, puoi ritrovarla, io non ho voglia di andare a ricercarla, M48 può essere un ottimo elettronico, non mi pare abbia una grande esperienza sul fotovoltaico.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 13/10/2021 alle 17:39:58"A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne un vecchio PWM."
... però se vedo un diodo so riconoscere dal collegamento se è di non ritorno o di bypass. Nei miei LG da 380 Watt i diodi ci sono ma sono tutti di bypass perché entrambi i capi del diodo sono collegati a due connessioni,se fossero di blocco almeno una parte del diodo sarebbe collegata a una sola connessione, cioè il cavo (positivo o negativo non cambia nulla). Nella documentazione LG il diodo di non ritorno non è menzionato e io ho verificato che effettivamente non c'è e non ci deve essere... mica lo sanno come voglio collegare il pannello. ... inoltre ... Parlando col tecnico progettista dei pannelli sagomati Moscatelli mi disse che i loro flessibili hanno una sola stringa con un diodo di bypass che è inutile in caso di un singolo pannello collegato, ma diventa utile in caso di pannelli in serie, mentre il diodo di non ritorno non c'era. A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) ne un vecchio PWM. Abbiamo concordato che loro facessero in fabbrica delle prove col Western VMARINE10 che ha dentro un booster, cioè è in grado di elevare la tensione del pannello fotovoltaico e di ricaricare una batteria a 12 Volt anche se il pannello eroga solo 6 Volt. Ancora non ho notizie dell'esito di questa prova. Una cosa va detta e che pochi dicono, il diodi di non ritorno è bene metterli molto sovradimensionati in modo che la corrente di lavoro sia una minima percentuale di quella che il diodo può sopportare, questo permette di avere una soglia diretta (caduta di tensione) molto bassa, ininfluente nei momenti critici, cioè a basse potenze. Guarda Enzo... prendiamo il diodo a sinistra... l'Anodo (quello senza fascetta) è collegato sia alla stringa che al filo, il Katodo (Catodo per i pignoli) è collegato ad una stringa e ad un altro diodo. Questo indica che siamo di fronte ad un diodo di bypass perché nessuno dei lati di questo componente risulta collegato SOLO al cavo di uscita. Un indizio importante per capire se c'è il diodo di non ritorno è questo; deve esserci un morsetto NON collegato a nessuna stringa con solo il filo che ci arriva e il diodo che riparte per andare alle stringhe/diodi del pannello. Nessun altro diodo o stringa deve essere collegato a questo morsetto. Comunque il mio primo pannello solare l'ho realizzato a 15 anni aprendo col seghetto un transistor 2N3055 e usando la giunzione più drogata delle due, cioè Base/Emettitore. Era solo dimostrativo, ma mettendolo al sole un LED diventava leggermente luminoso. Marco.
In risposta al messaggio di il tornitore del 13/10/2021 alle 17:55:37Si è quello il problema.
A dire il vero mi disse che avevano problemi con alcuni impianti nautici (vela) a causa degli ombreggiamenti dei pannelli che hanno una tensione molto bassa, in certe situazioni non andava ne il loro MPPT (molto valido) neun vecchio PWM. Consigliali i Genasun.. Partono a lavorare con tensione in ingresso pari a 5 V fino a 60 V; oltretutto da quanto so, sono i più veloci nel trovare l'MPP (velocità dichiarata pari a 15 Hz).
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In risposta al messaggio di enzov1100 del 13/10/2021 alle 18:29:00Hanno avuto solo qualche problema, ma non ho capito a che pannelli e regolatori si riferisse.
Io ho infatti parlato dei pannelli che ho installato, che sono 20Voc e li ho descritti nel funzionamento 32/36 celle in serie oppure due serie di 32/36 semicelle. Strano che Moscatelli abbia problemi, se avesse messo ildiodo di non ritorno come i miei ed utilizzato l'Epever, problemi non ne avrebbe, in considerazione che la parabola mi copre 1/4 di un pannello (su 7 dell'impianto posteriore) quando ripiegata e non ho mai avuto problemi, nel senso che il rendimento era basso all'inizio ed è basso anche dopo un anno, ma non dipende dall'ombra perché resta basso anche se alzo la parabola e non va in ombra. Il problema del basso rendimento del mio impianto, dopo varie prove l'ho capito, ed ora che lo risolverò, sposterò anche il padellone più esterno, per far lavorare anche il pannello che ora è parzialmente coperto a parabola abbassata.
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