In risposta al messaggio di Armando del 13/10/2021 alle 22:04:14Armando.. Lo sapevo già che i pannelli avevano i diodi di bypass; i residenziali almeno 3, gli unici con 4 sono i Panasonic...
Dato che il metodo del ragionamento non rientra nella gamma di opzioni, copio qui estratti di alcuni documenti sul FV facilmente trovati in Rete cercando diodi bypass. Si vede la fonte sul link in slto anche se riportatoparziale. Più le specifiche di un pannello Panasonic 330 W. ... mentre i diodi di blocco: (Notare il i diodi di blocco.. vanno inseriti sul positivo e sul negativo di ciascun pannello; mentre quelli di. Bypass .. vedi immagine precedente) Specifiche Panasonic 330W Potrei trovare di più o di meglio, ma mi pare che per convincersi che nelle scatole di giunzione, o a bordo dei pannelli, ci sono diodi di bypass e non di blocco (che vanno collegati dopo, se servono) possa bastare. (Sempre in attesa delle specificazioni dei fabbricanti che dicono il contrario) X TornitoreSE si parte dall'assunto (e personalmente non ho dubbi) che in un pannello ci sono già, in antiparallelo sulle sottostringhe, 2 o 3 o 4 diodi di bypass, allora penso che mettendo in serie più pannelli sia inutile o ridondante mettere ulteriori diodi di BP, ognuno su un intero pannello, dato che in caso intervengono già quelli di fabbrica interni.
In risposta al messaggio di Armando del 14/10/2021 alle 09:29:09Per chi vuole informarsi correttamente sui PV:
Naturalmente o .. errore di battitura Era solo per evidenziare le frasi salienti del testo sopra per distinguere d. blocco da d. bypass, non che volessi dare istruzioni di montaggio. Spero più che altro si capisca cosa c'è nella scatola di giunzione.
https://www.pveducation.org/pvc...
http://www.portalsole.it/fotovo...
http://forum.portalsole.it/view...
]https://risen.it/incentivi-foto...
In risposta al messaggio di enzov1100 del 19/10/2021 alle 15:40:33Benissimo Enzo, hai riportato lo stesso articolo che avevo linkato in un precedente dialogo sulla necessità o meno dei diodi di blocco. L'ho cercato un po' poco fa .. ma si perde troppo tempo.
Ho ripensato ancora al discorso diodi di blocco e sono venuto alla conclusione della validità dei consigli fornitami dai quattro fornitori spiegandoli così: perché la corrente dovrebbe tornare indietro dal pannello inombra che comunque resta alto di tensione anche se fornisce poca corrente? Perché i mie pannelli non si sono danneggiati nonostante uno sia quasi perennemente parzialmente in ombra? Perché i quattro fornitori mi hanno sconsigliato di installare i diodi di blocco, anche se erano a mio carico ed a mio impegno? Le teorie per me sono importanti, le leggende metropolitane da evitare, ma quello che mi fa decidere veramente per una soluzione è il test pratico sul campo; ricercando ho finalmente trovato una prova sperimentale molto meglio documentata della mia, che è solo una valutazione a posteriore di mancanza di guasto e di verifica di funzionamento effettuata coprendo alternativamente i pannelli, salvo uno, o coprendone alternativamente solo uno e misurando solo la corrente erogata. Test pannelli/stringhe in parallelo a diversi irraggiamenti. Ovvero i diodi di blocco servono davvero? Ho fatto un piccolo esperimento per chiarire il comportamento elettrico di 2 pannelli fotovoltaici identici posti in parallelo e in condizioni di irraggiamento molto diversi. Questo per verificare se e' davvero utile mettere i diodi di blocco per evitare eventuali correnti inverse tra il pannello piu' soleggiato verso quello in ombra. Allo scopo ho appoggiato ad una scala i due pannelli in modo che avessero un orientamento opposto, in particolare uno rivolto a SUD e l'altro a NORD. I pannelli sono degli Isofoton I110 24 V; come carico ho usato una lampadina da 100 Watt/24 Volt alogena . La tensione di MPP di tali pannelli e' di 34,8 Volt La corrente di MPP di 3,16 A. In figura a lato e' visibile come e' stato organizzato l'esperimento fatto il 1 Gennaio 2008 alle ore 11 circa, in una giornata soleggiata e fredda ( circa 0 gradi ). Come prima operazione ho rivelato alcuni dati sui 2 pannelli in 'solitaria'; il pannello A ( quello posto a SUD ) ha una Tensione a vuoto di 44,5 Volt e una corrente di CC. pari a 2,30 A. Il pannello B ( quello posto a NORD ) una tensione a vuoto di 35,4 Volt e una corrente di CC. pari a 0,131 A. Da questi dati si evince subito che : il pannello orientato a SUD ha un irraggiamento solare 18 volte superiore a quello orientato a NORD. Si puo dire senza ombra di smentita che siamo in condizioni di FORTE sbilanciamento luminoso tra i 2 pannelli ; condizioni difficilissime da realizzarsi nella realta'; basti pensare che il pannello orientato a Nord oltre a non ricevere nessun contributo di energia diretta e' fortemente penalizzato anche per quella diffusa, per via del suo tilt esageratamente inclinato. Successivamente li ho posti i parallelo con il carico (lampadina alogena ) ed ho effettuato altre misure; in particolare : Tensione sul carico : 24,66 Volt IA= corrente in uscita da A : 2,29 A IB= corrente in uscita da B : 0,09 A Potenza dissipata dal carico : 58,69 Watt. Si puo notare che contrariamente a quanto purtroppo molti ancora credono, NON SUSSISTONO correnti inverse tra il pannello A e il pannello B nonostante il forte sbilanciamento luminoso tra essi, ANZI il pannello B continua a produrre e a contribuire con la sua quota di energia verso il carico. I diodi di blocco, che molto spesso vengono montati tra le stringhe di pannelli in parallelo, hanno uno scopo protettivo in caso di guasti o corto circuiti MA NON SERVONO ad evitare correnti inverse nel qualcaso sussistano differenti irraggiamenti o differenti orientamenti, tra le stringhe. Le funzioni di protezione assolte dai diodo di blocco possono egregiamente essere svolte da fusibili appositamente dimensionati che, differentemente dai diodi, costano meno e non determinano perdite di energia elettrica. In questo esperimento si e' enfatizzato esageratamente lo sbilanciamento luminoso, che in tale misura non puo avvenire mai realmente a meno di non coprire deliberatamente i pannelli di una stringa; inoltre il carico era puramente resistivo e non era rappresentato da un moderno inverter GRID con ricerca del punto di massima potenza ( MPTT ). Questo determina che in condizioni reali con un carico MPP, sia davvero IMPOSSIBILE avere situazioni che giustifichino l'uso dei diodi di blocco che hanno, sembra, l'unico scopo di aumentare i costi , rendere gli impianti piu' fragili, per via delle rotture tipiche di questi componenti, senza offrire nessuna controparte che ne giustifichi l'uso. [E' possibile approfondire questo argomento sul forum, qui : ]
In risposta al messaggio di Armando del 20/10/2021 alle 01:15:43
È un metodo come un altro. Anche a me nel 1995 i tecnici della Helios dissero di collegare i miei due pannelli in parallelo senza mettere nulla. E non ho mai messo nulla, su due pannelli. Se avessi più di 3-4 pannelli in//, dato che alcuni che ne sanno molto più di me, compresa pare una norma CEI, dicono di mettere in quel caso un diodo di blocco sui ogni ramo, cercherei almeno di capire perché lo dicono .. o magari perché si sbagliano. Ma fortunatamente non è un problema mio. E ho anche cose più pressanti, tipo aggiustare l'oblò che il vento mi ha scardinato a Creta. Ad maiora
https://forum.camperonline.it/t...
In risposta al messaggio di Armando del 12/10/2021 alle 07:58:35Armando, scatola, non scatolo. Scatolo è solo uno strafalcione linguistico, un errore marchiano.
Non sono M48 ma dato che ho tempo rispondo in via provvisoria. È stato detto più volte che i diodi nello scatolo sono diodi di bypass (montati in antiparallelo per bypassare una parte di pannello in caso di hot spot, innumero di due per pannello sui pannelli 12 V). NON hanno la funzione di antiritorno in caso di tensione inversa, come ha un diodo di blocco. Sui diodi di blocco, anche senza l'errore di ritenerli presenti nello scatolo: 1) c'è chi ne fa a meno ..e per due o tre pannelli in parallelo pare non succeda nulla. 2) C'è chi (anche una norma CEI, ho letto) li consiglia a partire da 4 pannelli, caso in cui la corrente inversa su uno eventualmente non illuminato potrebbe iniziare ad essere sensibile. 3) C'è chi li consiglia comunque, anche per due, come ulteriore sicurezza se si guastasse il regolatore (che ha già la funzione di blocco nelle ore notturne, quando i pannelli hanno V più bassa della batteria) e fosse un guasto che lo lascia in conduzione. 4) C'è chi consiglia un regolatore per pannello, per il discorso sull'ottimizzazione della funzione mppt come detto sopra .. ma se ci si vuol garantire dal guasto del regolatore con corrente inversa notturna ecc. anche così allora servirebbe un diodo di blocco per ogni ramo. Con 3 pannelli da 110 W, secondo me se si vuol essere prudenti si può stare sulla configurazione 3)
In risposta al messaggio di ligurt del 03/01/2025 alle 20:39:07Sicuramente hai ragione.
Armando, scatola, non scatolo. Scatolo è solo uno strafalcione linguistico, un errore marchiano.