quote:Risposta al messaggio di Spera inserito in data 23/03/2010 13:20:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cosa succede se la potenza è di poco diversa,diciamo quando un pannello è nuovo e l'altro un poco piu vecchio,e quando tra una marca e l'altra la potenza varia di poco? Saluti ED
quote:Risposta al messaggio di Spera inserito in data 23/03/2010 13:49:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Grazie delle spiegazioni. Saluti ED
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/03/2010 14:14:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Assolutamente no come dicevo prima il più performante si adegua al meno performante, nn si sommano mai ma si riduce la conversione al meno produttivo.
quote:Risposta al messaggio di Spera inserito in data 23/03/2010 14:20:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Pannello solare=generatore di corrente Se metti in parallelo 2 fonti che generano corrente, anche se di diversa potenza, alla fine dei cavi avrai sempre la somma delle correnti, nessun generatore si adeguerà a quello meno potente e quindi produrrà di meno... Stessa cosa per quelli che asseriscono che se anche una cella del pannello è ombreggiata, il pannello non produce... Niente di piu falso, le celle sono anch'esse collegate in serie, di conseguenza se una cella non produce corrente (non è detto poi che all'ombra non produca), tutte le altre continueranno a produrre ugualmente. Parlo con cognizione di causa, facendo esperimenti con il mio precedente camper dove avevo 2 pannelli solari, e con del cartone, coprivo parte dei pannelli, oppure un pannello per volta ed andavo a misurare le correnti con il tester...
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/03/2010 15:37:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> che io sappia i pannelli fotovoltaici hanno dei diodi di blocco propio per evitare questo fenomeno, bloccare le correnti inverse che possono girare in caso di ombreggiamenti. ... ma forse mi sbaglio. Ciao
quote:Risposta al messaggio di Spera inserito in data 23/03/2010 14:20:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusa ma non sono d'accordo. Quoto M48 quando chiede una spiegazione del motivo per cui il più potente si dovrebbe adeguare al meno potente. In presenza di un carico ognuno darà il suo contributo, in assenza di carico ci potrebbero essere delle correnti inverse (generate da vari motivi) che però possono essere neutralizzate con dei semplici diodi in serie ai singoli pannelli. Si possono usare anche dei diodi schottky che introducono una caduta di tensione limitata (0,2-0,3 volt). Leggevo comunque in una rivista specializzata che oggi i moduli fotovoltaici possono tranquillamente sopportare correnti inverse anche pari a 7 volte quella nominale... se questo fosse vero si potrebbe fare a meno anche dei diodi. Ciao Davide
quote:Risposta al messaggio di GArca inserito in data 23/03/2010 16:47:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non proprio... I diodi di protezione non sono in serie ma in parallelo e servono SOLO se durante il montaggio dai una tensione opposta (cavi capovolti+centralina guasta), in quel caso i diodi fanno saltare il fusibile. Ovviamente se il fusibile non c'è allora saltano i diodi di solito "aprendosi" e 1/100 di secondo dopo si brucia anche il pannello solare di solito facendo saltare (aprire) una delle 36 celle. In realtà un pannello solare è idealmente immaginabile come un generatore ideale di tensione il cui valore dipende dall'illuminazione solare e dal numero di celle con in più una resistenza in serie tanto più bassa quanto più potente è il pannello. Siccome però il pannello solare è formato da diodi in serie tra loro (le celle) la corrente inversa non è possibile e quindi le energie si possono solo sommare. Se volete fare una prova prendete un vecchio transistor 2N3055 in contenitore metallico TO3 e scoperchiatelo usando un seghetto. Probabilmente dentro troverete un po' di pasta bianca (biossido di berillio) che potrete pulire con l'alcool. E' un transistor NPN da 115 watt teorici e la giunzione più drogata di boro/fosforo delle due, cioè base-emetitore, si comporta come un pannellino solare. Illuminando la giunzione si ha una microscopica produzione di energia. La tensione verrà generata col positivo sull'"emettitore" e il negativo sulla "base". In pratica il + sul + del diodo B-E e cioè "Emettitore" Aggiungo per Davide di utilizzare solo dei diodi shotky (chissà come si scrive...) di elevata potenza perchè il "ginocchio" presenta la tensione di soglia di 0,2 volt anzichè 0,6 di un noirmale diodo al silicio senza metallizzazione sulla giunzione solo fino a 1/3 della corrente nominale, poi si comporta come un normale diodo. Quindi noi del diodo shotky non utilizziamo la sua veloce risposta in frequenza ma questa strana sua caratteristica secondaria di "perdere" un po' meno tensione di un diodo normale. Cordialmente, Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/03/2010 18:52:44 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Marco, come al solito ha dato a tutti noi una lezione. [;)] Io ho solo citato i diodi per ribadire il fatto che SI POSSONO mettere pannelli fotovoltaici diversi in parallelo senza alcun problema. I diodi di cui parli tu sono, di solito, già montati all'interno della scatolina elettrica montata direttamente dietro al pannello stesso e sono in parallelo come hai correttamente detto tu. Io mi riferivo invece alla possibilità di mettere dei diodi in serie al pannello, ed è per questo che citavo i diodi schottky (minore caduta di tensione) per scongiurare ogni possibile ritorno di corrente in caso di carico nullo. Questo collegamento comunque ha un senso solo se si dovessero mettere direttamente in parallelo i due pannelli... ma se ci si affida al regolatore con due ingressi non servono proprio a niente. Ciao Davide
quote:Risposta al messaggio di filipposa inserito in data 21/06/2010 21:28:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Aggiungi il pannello che ti pare il quale lavorerà in parallelo all'altro pannello, al caricabatterie a 220 e all'alternatore quando viaggi. Limitare la corrente verso una batteria già carica o ricaricata da qualcos'altro è compito del regolatore che sarebbe bene fosse un po' più abbondante rispetto alla potenza del pannello che gestisce e soprattutto installato in posizione verticale in un luogo ben ventilato. Marco.