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Mar COL
Mar COL
11/09/2014 30
Inserito il 16/06/2016 alle: 22:04:58

mah... non so come fare... una batteria sotto al sedile con caricabatteria al suo fianco che impedisce di andare ad aggiugnerne una seconda.
inverter e seconda batteria finirebbero nella panchetta della dinette subito dietro al sedile... mi sembra davvero l'unica soluzione.
ho letto spesso che si dice di mettere sempre tutto vicino, provo a farlo ma più di così senza stravolgere l'impianto originale non so che fare... metterlo sotto l'altro sedile non fa guadagnare spazio, rischia di essere più lontano.
non so, si dice di mettere sempre tutto vicino, ma nella panca della dinette passano i cavi da 10mm² portati dall'allestitore che vanno ancora più lontano. è così sbagliato?

grazie a chi mi consiglierà...

 
mar
15
franco1945
franco1945
rating

09/02/2010 5569
Inserito il 17/06/2016 alle: 12:05:55
leggo adesso l'intervento di Dash dove scrive, papale - papale :
"La risposta generale (valida sempre) per un fusibile è:  Metti il fusibile uguale alla massima corrente prevista in condizione normale di uso. Se pensi di lavorare sempre vicino al valore massimo, e non vuoi stare sempre lì a cambiare fusibili, aumenta questo valore di un 10-15%."

mi sono morso le mani, la lingua e la tastiera, ho legato le braccia alla poltrona, ma alla fine ho ceduto. Non posso tollerare che si divulghino liberamente simili scempiaggini e devo forzatamente intervenire.

La scelta di un fusibile ha essenzialmente lo scopo di evitare le nefaste conseguenze del corto circuito. Essa non va fatta mai a casaccio e meno che mai "a membro di segugio" come da istruzioni Dash.  Essa va eseguita in rispettosa pedissequa osservanza delle norme CEI che stabiliscono - ope legis - il rispetto della seguente relazione :
Ib < In < 0,9 Iz   dove :

Ib è la corrente nominale prevista in ordinario assorbimento dal carico e dalla linea che lo alimenta.

In è la corrente nominale di non intervento del fusibile di protezione. Superato il valore di In il fusibile deve intervenire secondo una curva parzialmente a tempo inverso per cui sarà tanto più rapido quanto più elevato il valore della corrente.

Iz è un parametro che gli elettrauto non conoscono non avendo mai praticato seri studi di elettrotecnica. Ora ve lo spiego rapidamente.

per ogni sezione di filo e per ogni differente tipo di isolante esistono dei valori tabellati dalle norme CEI_UNEL per la MASSIMA CORRENTE TOLLERABILE - definita appunto Iz
ATTENZIONE - ATTENZIONE - ATTENZIONE
questi valori sono solo teorici e si riferiscono solo al caso ipotetico che il nostro cavo sia
SOLITARIO senza nulla intorno
LIBERO in aria libera di dissipare il calore prodotto per effetto joule
FRESCO perchè esposto a temperature ambiente di 30 °C 

sono inoltre VALORI LIMITE ASSOLUTI, ovvero se si dovessero raggiungere e mantenere l'isolante si porterebbe a regime ad una temperatura di pre-fusione perdendo gran parte del suo potere isolante. La buona tecnica impone di non stressare l'isolante e di tenersi distanti da quelle condizioni al limite del guasto.

Non vi sfuggirà il fatto che le condizioni ideali di posa nella realtà non si realizzano MAI.
I nostri cavi sono sempre riuniti in fasci di parecchi conduttori, le temperature sempre vicine ai 50 °C, passati in strette intercapedini termo-isolanti senza un filo d'aria, spesso contorti con strette curvature. 
Scientificamente e tecnicamente questo comporta che la IZ vera da tenere in conto, per una serie di moltiplicatori ( fattori di correzione per le condizioni di posa tutti inferiori all'unità e applicati in cascata) si attesta tranquillamente in una frazione della Iz terorica.
Senza annoiarvi con numeri tenete conto che la VERA IZ se va bene non supera il 60% della Iz teorica.

Faccio un esempio numerico facile facile:
un cavo PVC da 6 mmq ha una Iz teorica tabellare di 41 A
lo stesso cavo in un camper rimaneggiato avrà una IZ realistica di 25 A
il mio fusibile di protezione NON PUO' E NON DEVE AVERE UNA CORRENTE NOMINALE SUPERIORE A 20 A
La Ib, corrente nominale del carico a regime deve essere inferiore a 20 A.

Se non lo è ci vuole il cavo da 10 mmq e la verifica e la scelta del fusibile questa volta ve la fate voi. 
L'importante, vi prego, non seguite il metodo " a membro di segugio" ma usate il cervello.

In internet ci sono tante fonti e forum dove altri professionisti titolati vi spiegano meglio ( ma in 10 pagine) quello che io ho riassunto in 10 righe, se ve le andate a leggere capirete che certi metodi spicci e alla carlona alla corrente elettrica non si devono adoperare.


 
Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant .M.T. Cicerone - Roma A.D. 70 a C.)
f.gifr.gifa.gifn.gifc.gifo.gif

Modificato da franco1945 il 17/06/2016 alle 12:12:01
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Mar COL
Mar COL
11/09/2014 30
Inserito il 17/06/2016 alle: 12:34:28
In risposta al messaggio di franco1945 del 17/06/2016 alle 12:05:55

leggo adesso l'intervento di Dash dove scrive, papale - papale : La risposta generale (valida sempre) per un fusibile è: Metti il fusibile uguale alla massima corrente prevista in condizione normale di uso. Se pensi di
lavorare sempre vicino al valore massimo, e non vuoi stare sempre lì a cambiare fusibili, aumenta questo valore di un 10-15%. mi sono morso le mani, la lingua e la tastiera, ho legato le braccia alla poltrona, ma alla fine ho ceduto. Non posso tollerare che si divulghino liberamente simili scempiaggini e devo forzatamente intervenire. La scelta di un fusibile ha essenzialmente lo scopo di evitare le nefaste conseguenze del corto circuito. Essa non va fatta mai a casaccio e meno che mai a membro di segugio come da istruzioni Dash.  Essa va eseguita in rispettosa pedissequa osservanza delle norme CEI che stabiliscono - ope legis - il rispetto della seguente relazione :Ib < In < 0,9 Iz   dove : Ib è la corrente nominale prevista in ordinario assorbimento dal carico e dalla linea che lo alimenta. In è la corrente nominale di non intervento del fusibile di protezione. Superato il valore di In il fusibile deve intervenire secondo una curva parzialmente a tempo inverso per cui sarà tanto più rapido quanto più elevato il valore della corrente. Iz è un parametro che gli elettrauto non conoscono non avendo mai praticato seri studi di elettrotecnica. Ora ve lo spiego rapidamente. per ogni sezione di filo e per ogni differente tipo di isolante esistono dei valori tabellati dalle norme CEI_UNEL per la MASSIMA CORRENTE TOLLERABILE - definita appunto Iz ATTENZIONE - ATTENZIONE - ATTENZIONE questi valori sono solo teorici e si riferiscono solo al caso ipotetico che il nostro cavo sia SOLITARIO senza nulla intorno LIBERO in aria libera di dissipare il calore prodotto per effetto joule FRESCO perchè esposto a temperature ambiente di 30 °C  sono inoltre VALORI LIMITE ASSOLUTI, ovvero se si dovessero raggiungere e mantenere l'isolante si porterebbe a regime ad una temperatura di pre-fusione perdendo gran parte del suo potere isolante. La buona tecnica impone di non stressare l'isolante e di tenersi distanti da quelle condizioni al limite del guasto. Non vi sfuggirà il fatto che le condizioni ideali di posa nella realtà non si realizzano MAI. I nostri cavi sono sempre riuniti in fasci di parecchi conduttori, le temperature sempre vicine ai 50 °C, passati in strette intercapedini termo-isolanti senza un filo d'aria, spesso contorti con strette curvature.  Scientificamente e tecnicamente questo comporta che la IZ vera da tenere in conto, per una serie di moltiplicatori ( fattori di correzione per le condizioni di posa tutti inferiori all'unità e applicati in cascata) si attesta tranquillamente in una frazione della Iz terorica. Senza annoiarvi con numeri tenete conto che la VERA IZ se va bene non supera il 60% della Iz teorica. Faccio un esempio numerico facile facile: un cavo PVC da 6 mmq ha una Iz teorica tabellare di 41 A lo stesso cavo in un camper rimaneggiato avrà una IZ realistica di 25 A il mio fusibile di protezione NON PUO' E NON DEVE AVERE UNA CORRENTE NOMINALE SUPERIORE A 20 A La Ib, corrente nominale del carico a regime deve essere inferiore a 20 A. Se non lo è ci vuole il cavo da 10 mmq e la verifica e la scelta del fusibile questa volta ve la fate voi.  L'importante, vi prego, non seguite il metodo a membro di segugio ma usate il cervello. In internet ci sono tante fonti e forum dove altri professionisti titolati vi spiegano meglio ( ma in 10 pagine) quello che io ho riassunto in 10 righe, se ve le andate a leggere capirete che certi metodi spicci e alla carlona alla corrente elettrica non si devono adoperare.   Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant .M.T. Cicerone - Roma A.D. 70 a C.)
...

grazie franco per il tempo speso a spiegare, dal mio punto di vista sono stati una conferma di ciò che avevo capito.
dal momento che hai scelto proprio il cavo da 6mm² per fare il tuo esempio se vogliamo tornare alla mia domanda iniziale in cui volevo usare due cavi da 6mm² al posto di uno da 10mm² perché più pratico mi viene da pensare che se il fusibile utilizzato è da 20A è realistico pensare di accorpare i cavi con un solo fusibile... se invece io prevedessi passaggi di corrente anche di 30A sarebbe opportuno usare un fusibile per filo da 6mm² di dimensioni minori o uguali a 20A.

cercherò volentieri le tabelle.

grazie.
mar
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