quote:Risposta al messaggio di qwertyz inserito in data 16/01/2013 14:57:06 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Esatto, ne scarichi una completamente invece che due per metà e così facendo la rovini. Le batterie non sono mica serbatoi che puoi svuotare e riempire a piacimento, quelle se le mandi molto giù si rovinano. Marco.
quote:Risposta al messaggio di plinio inserito in data 16/01/2013 14:36:53 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> nessuna indicazione?[;)] www.simonezanza.altervista.org
quote:Risposta al messaggio di qwertyz inserito in data 16/01/2013 16:00:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se non conosci la materia segui sempre i consigli della pubblicità. [;)] Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 16/01/2013 17:56:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Marco...postaaaaaaaa!![;)]
..prima in Camper poi in Vespa..... quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 16/01/2013 17:34:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ti ringrazio [;)] www.simonezanza.altervista.org
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 15/01/2013 07:09:33 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Giovanni, grazie per avermi risposto,non so come mai,ma avevo intuito che si trattasse di normalissimi accumulatori da avviamento,in fin dei conti,sono stati proprio loro a darmi soddisfazione. Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di blackdog inserito in data 16/01/2013 20:08:20 (> Due AGM? Direi parallelo diretto senza nulla in mezzo (spero siano vicine tra loro). Se proprio vuoi spendere 10 euro guarda qui...Visualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://www.m48.it/backupcamper.htm
Marco.quote:Risposta al messaggio di charlie60 inserito in data 16/01/2013 22:26:24 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Domande più che lecite... Ecco lo schema della PowerBox, una delle centraline che ho progettato/costruito per il mio camper:
Lo strumento è un millivoltmetro che scrive 100.00 sul display se gli dai 75 millivolt in ingresso.
i 3 shunt danno 75 millivolt se ci passano 50 ampere quindi apparentemente inadatti a quello strumento.
Le resistenze che vedi marcate 220 (ohm) sono allo 0,5% di precisione (mi sembra però che le ho messe di valore diverso da 220 ma non ha importanza) e a quel punto ho realizzato 5 punti elettrici A - B - C - D - E (il segnale E è realizzato con shunt da 50 A partizionato, nel disegno c'è un errore ma equivale a uno shunt da 100A/75 mV).
Se guardi i partitori al 50% formati da coppie di resistenze vedi che tra C e D misuro appunto la differenza di corrente di due batterie in parallelo.
In realtà ho un po' barato (poco, poco) perché la corrente differenziale effettivamente oscillava, l'ho fotografata quando era ZERO ma ti assicuro che la differenza di corrente tra le due BS è veramente insignificante.
Come vedi le due BS sono denominate B1 e B2 e non BS1 e BS2 perché per ciascuna delle due posso decidere se farla lavorare come BS o come BM di emergenza aprendo S4 [;)]
Il relè che mi sposta il carico tra BS in sosta e BM/alternatore in viaggio è un mostro da 120 ampere.
Diodo da 60 ampere + resistenza da 0,9 Ohm / 50 watt per tenere carica la BM.
Per te e per qwertyz, provate a dare un'occhiata qui: http://www.m48.it/batterie.htm
Per ora vi anticipo che due batterie in parallelo (teoria dei generatori di tensione in parallelo) devono solo avere la stessa tensione e possibilmente la stessa filosofia di ricarica.
Si possono quindi accoppiare PB e AGM magari con un fusibile da 20 o 30 ampere sulla PB.
In realtà si può mettere in parallelo anche una GEL, la ricarica col 220 e col pannello solare magari non sarà corretta ma visto che l'alternatore è uguale per tutti e soprattutto non settabile PB/GEL la cosa è meno tremenda di quello che potrebbe sembrare.
Anche la GEL avendo come la PB la possibilità di andare in corto è saggio collegarla tramite il solito fusibile.
Marco.
quote:Risposta al messaggio di qwertyz inserito in data 16/01/2013 21:52:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Alle prime due domande ti ho già risposto. Parliamo dell'alternatore: Purtroppo ce la fa e da correnti esagerate ad una batteria profondamente scarica. Con due in paralello le cose migliorano abbastanza perchè abbiamo più caduta di tensione nei cablaggi nella delicata fase iniziale della ricarica cioè a batterie profondamente scariche. In pratica una sola BS si becca una botta da 30 ampere nei minuti iniziali dopo aver messo in moto, due in parallelo invece (forse) se la cavano con botte da 20 ampere per colpa (o meglio: grazie a...) della caduta di tensione sui taccagni cablaggi dell'allestitore. Infatti il mio Enegy Power Evolution (oggetto veramente fantastico) lo uso non per "ricaricare più velocemente" come dice la pubblicità ma per "limitare" la corrente nella fase iniziale (15 ampere a batterie) e per terminare la ricarica alla fine passando a 13,8 volt quando entrambe le batterie assorbono meno di 2 ampere - il che vuol dire molto più cariche di una sola batteria per volta. 2 ampere con la singola batteria contro 1 ampere con due in parallelo quindi MOLTO più cariche. Ricordate tutti che il problema si ha solo nei primissimi minuti di ricarica, poi le correnti scendono e potremmo ricaricare 10 batterie in parallelo senza problemi. Limitare la "botta iniziale" gli fa solo bene. Tanto per capirci... se per esempio un caricabatterie a 220 da 10 ampere ricarica una batteria in 3 ore, uno da 20 ampere (il doppio) la ricarica in 2 ore e 45 minuti perché è solo all'inizio che si hanno delle (dannose) correnti elevate, poi si lavora più col tempo che con le ampere. Marco.
quote:Risposta al messaggio di maxime inserito in data 17/01/2013 08:09:15 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nessuno è mai stato arrestato per aver messo un fusibile in più. Diciamo che il fusibile è obbligatorio quando si parte da qualcosa che potenzialmente è in grado di fornire uno tzunami di corrente. DEVI quindi SEMPRE partire da una batteria protetto da fusibile collegandoti al positivo con uno spezzone cortissimo, talmente corto che se si sfila il capocorda non riesce a raggiungere nessuna massa. Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 17/01/2013 07:09:58 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Lo schema è chiaro, e la tua spegazione pure. Un paio di considerazioni e poi una proposta. Mi piace l'idea del doppio shunt, e non solo per il fatto di poter misurare la corrente differenziale. Magari bisognerebbe trovare il modo di poter compensare le differenze tra uno shunt e l'altro onde non rischiare di renedere inutile la precisione delle resistenze di 220 ohm (almeno per quello che voglio proporre). Poi mi piace il fatto che la potenza dissipata sia comunque modesta, per un sistema praticamente "passivo". Passando alla proposta, direi che se ai punti A, B, C, D ed E ci mettiamo gli ingressi analogici di un controllerino a basso consumo (non ho fatto il conto dei bit che ci vorrebbero, perdonami [;)]) possiamo tranquillamente capire se, in QUALUNQUE momento della vita delle batterie si verifica uno scostamento della corrente differenziale al di sopra di un livello, assoluto o percentuale, che potrebbe indicare l'avaria di una batteria. In tal caso potremmo accendere qualche led che indica il tipo di allarme. Volendo strafare si potrebbe anche pensare ad un attuatore che isoli la batteria alla quale si imputa il gusto. Ma forse è meglio di no. Non vorrei si guastasse l'attuatore...[xx(]. charlie60