In risposta al messaggio di Alexanto05 del 16/09/2025 alle 15:07:38Di solito chi vende (alternatori) cerca di pubblicizzare numeri meravigliosi.
Che c'entrano gli alternatori intelligenti? Non capisco. E non capisco nemmeno perché sposti il discorso sulla mia situazione personale, dato che la domanda era del tutto generica. 70 su 120 sono il 58%. Qual'è la percentuale da non superare?
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 16/09/2025 alle 15:07:38Nulla di personale, probabilmente non hai capito cio che intendevo..
Che c'entrano gli alternatori intelligenti? Non capisco. E non capisco nemmeno perché sposti il discorso sulla mia situazione personale, dato che la domanda era del tutto generica. 70 su 120 sono il 58%. Qual'è la percentuale da non superare?
In risposta al messaggio di Emme48 del 16/09/2025 alle 16:24:06Non ho capito: intendi che in condizioni normali l'alternatore rende il 60% del dato di targa oppure che bisogna avere un fabbisogno medio complessivo (veicolo+cellula) contenuto entro il 60% del dato di targa dell'alternatore?
Di solito chi vende (alternatori) cerca di pubblicizzare numeri meravigliosi. 120 Ampere potrebbe essere a 3000 giri al minuto e 25 gradi centigradi, se consideri che certe correnti sono di picco e solo in un certo scenario,più un doveroso margine che ogni buon progettista inserisce nei suoi calcoli, superare di poco la metà degli Ampere dichiarati è un saggio consiglio. 60% della corrente teorica dell'alternatore va bene. Se poi qualcuno vuole andare da un elettrauto e visionare un alternatore aperto sul banco, magari si rende conto della sezione dei fili interni all'alternatore e capisce come collegare un filo da 50 mmq a quei fili interni potrebbe essere una cosa sbilanciata. A proposito, sembra che ci sia la nuova moda di inserire componenti e cablaggi per sentito dire, in un progetto le correnti si calcolano in modo esatto, oppure lasciando le tolleranze a vantaggio della sicurezza, solo da quello emerge quali componenti utilizzare e che cablaggi allestire.
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 17:02:01intendi che nel tuo mezzo (datato, quindi a basso consumo elettrico per il veicolo) con alternatore da 95 hai "ucciso" un alternatore nuovo per via del grosso carico del dc-dc ? da quanto era il dc-dc ?
Nulla di personale, probabilmente non hai capito cio che intendevo.. Non so se hai possibilità di aumentare la corrente di carica ne se puoi bypassare i BMS delle tue batterie, quest'ultimo proprio non credo a meno chetu non,le apra comunque in quel caso il tuo attuale alternatore potrebbe erogare tutti i 150A a condizione di tenerlo costantemente al suo massimo dei giri però, ti fidi a farlo lavorare in quel modo per 3-4 ore continue? Leggo che hanno risposto anche m48 ed il tornitore a tal proposito. Comunque per ritornare nel discorso più generico, prelevare costantemente 80A da un'alternatore da 120A significa tenerlo costantemente su di giri, probabilmente intorno ai 2800 giri, non ho sottomano tutte le schede tecniche degli alternatori per essere preciso però, ritengo che stare entro il 60 massimo 65% sia solo un bene. Io ho provato a spremere al massimo un alternatore nuovissimo da 95A purtroppo dopo breve tempo lo statore ha dato la sua triste sentenza. Ciro.
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:08:25Nessun DC-DC solo un banale relè da 200A.
intendi che nel tuo mezzo (datato, quindi a basso consumo elettrico per il veicolo) con alternatore da 95 hai ucciso un alternatore nuovo per via del grosso carico del dc-dc ? da quanto era il dc-dc ?
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 17:10:07perdonami, non ci arrivo e avrai capito che sono ignorante: per quello che so io un relè apre/chiude un circuito (in questo caso immagino limitando la corrente a 200ah), ma non provoca un assorbimento come un utilizzatore.
Nessun DC-DC solo un banale relè da 200A. Ciro.
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:05:42No devi guardare quando e tutto bello, oro e luccicoso col tuo alternatore da 55A, considera piuttosto uno scenario simile:
Non ho capito: intendi che in condizioni normali l'alternatore rende il 60% del dato di targa oppure che bisogna avere un fabbisogno medio complessivo (veicolo+cellula) contenuto entro il 60% del dato di targa dell'alternatore?immagino che quanto dici sulla resa comunque valga anche per l'alternatore di primo equipaggiamento, non solo per quello after market e questo mi porta a dire, pur capendo la grossolanità del mio ragionamento, che io proprietario del veicolo o io elettrauto non posso, prima dell'acquisto, testare gli alternatori in vendita nelle condizioni reali (regime medio del motore ben inferiore ai 3000/min e temperature a 80°, ad esempio); quindi che alternativa c'è a comparare dati di targa con dati di targa sperando siano un minimo omogenei? nel mio caso se passassi da 55 a 90 avrei un aumento (teorico, mi rendo conto) di 45 e credo / spero ci sia posto per un dc-dc da 30-40. consideriamo che nei 55 attuali c'è già una quota destinata alla cellula, mentre la parte veicolare mantiene inalterati i suoi consumi elettrici (molto bassi nel mio veicolo)
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:13:46Non se l'utilizzatore e' una batteria litio mediamente scarica e con impostata una corrente di carica a 100A.
perdonami, non ci arrivo e avrai capito che sono ignorante: per quello che so io un relè apre/chiude un circuito (in questo caso immagino limitando la corrente a 200ah), ma non provoca un assorbimento come un utilizzatore. come e perchè ha cotto l'alternatore ?
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 17:20:42correggimi se sbaglio, se hai impostato (suppongo tramite bms) la batteria per chiedere 100 e il relé dava via libera fino a 200, è successo esattamente quello che doveva succedere
Non se l'utilizzatore e' una batteria litio mediamente scarica e con impostata una corrente di carica a 100A. E' un test che ho fatto a mie spese ma che mi ha permesso di non ritrovarmi in uno scenario del genere in futuro.Ora, con oltre 600Ah di batterie ho un DC-DC da 50A (che uso molto raramente) il quale in viaggio si occupa solo delle batterie, però ho creato diversi profili di ricarica a seconda delle condizioni meteo, un relè in marcia sposta i comuni carichi che poi sono qualche luce, qualche presa 12V o anche USB, la pompa dell'acqua ed altre cosucce sull'alternatore. Ciro.
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:24:45Utilizzando normalmente il camper per alcune settimane, ad un certo punto ha ceduto.
correggimi se sbaglio, se hai impostato (suppongo tramite bms) la batteria per chiedere 100 e il relé dava via libera fino a 200, è successo esattamente quello che doveva succedere la domanda diventa: quanto ha iimpiegatol'alternatore da 95 per morire davanti a una richiesta superiore al suo valore di targa? minuti, ore, giorni, settimane...? è un test che fai in marcia o in qualche modo a banco (non so immaginarmi come ma le vie dell'inventiva sono infinite) ?
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 17:17:56certo, capisco e condivido che bisogna largheggiare
No devi guardare quando e tutto bello, oro e luccicoso col tuo alternatore da 55A, considera piuttosto uno scenario simile: E' notte ed e' anche freddino, piove sei in viaggio quindi luci, tergicristalli e stufa accesa,magari non proprio a manetta, dulcis in fundo hai la BS semi-scarica, come si comporterà il povero alternatore? In quelle condizioni meteo sei certo di poter viaggiare schiacciando sull'acceleratore? Ciro.
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:55:10Intanto bisogna vedere la meccanica del mezzo, se non erro il tuo e' simile al Colibrì (su Iveco 2500) di Marco M48, egli sostitui proprio l'allora alternatore da 55A con uno da 80A, come caricabatterie DC-DC mi sembra abbia un Power Service da 25A, magari un suo intervento potrebbe delucidare meglio la situazione.
certo, capisco e condivido che bisogna largheggiare intanto descrivo la mia soggettiva situazione ho viaggiato anche in inverno, anche in quota sui 1000 metri. faceva freddo, garantisco. in quelle condizioni il frigo potràessere spento nel mio mezzo se sposto la leva del riscaldamento cabina sul caldo senza accendere il ventilatore la temperatura diventa insopportabilmente calda nel giro di poco la cellula è separata da una paratia di legno con una porta che posso aprire e chiudere a piacimento. sempre che ci siano passeggeri in cellula (capiterà sempre meno, i figli crescono...), ho due scelte: 1) webasto (che di energia ne mangia, lo so, ma che a frigo spento non sembra avere problemi) 2) un altro sistema di riscaldamento che credo sia una specie di estensione del riscaldamento veicolare: in dinette, sotto il tavolo, c'è una sorta di stufa che contiene un radiatore e tramite un pulsante si può azionare una ventola (consumo presumibile attorno a 10A) per forzare l'aria. quando acceso scalda come un forno. francamente non ho capito che cosa riscaldi quel radiatore. non ho visto fili elettrici e se fosse una resistenza elettrica sarebbe enorme, con pari consumo e necessità di un cavo importante. mi è venuto il dubbio che in qualche modo sia prolungato lo scambiatore del riscaldamento veicolare. non so come, però; forse bisognerebbe smontare il pavimento per scoprirlo. fatto sta se accendo questo riscaldamento con motore al minimo non rilevo cali significativi nè su bm nè su bs. detto tutto questo, condivido il principio di pensare allo scenario peggiore e non migliore. quindi cosa dovrei prendere in considerazione come fabbisogno e alternatore?
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 18:04:20turbodaily 49-12 del 1996, cilindrata 2.8
Intanto bisogna vedere la meccanica del mezzo, se non erro il tuo e' simile al Colibrì (su Iveco 2500) di Marco M48, egli sostitui proprio l'allora alternatore da 55A con uno da 80A, come caricabatterie DC-DC mi sembra abbia un Power Service da 25A, magari un suo intervento potrebbe delucidare meglio la situazione. Ciro.
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 18:21:31Prova a dare un'occhiata ad uno di questi:
turbodaily 49-12 del 1996, cilindrata 2.8 se Emme48 riesce con un alternatore da 80 sono sollevato: non so cosa sia il power service, ma pagine indietro lui ha scritto di avere un dc-dc da 30A, quindi se si trova benecon un alternatore da 80A mi pare che siamo grosso modo allineati come esigenze e corrente disponibile altro tema, oltre l'alternatore, è la cinghia che lo muove e quindi la puleggia a una trapezoidale vecchio stile non si possono chiedere miracoli suppongo
https://www.auto-doc.it/pezzi-d...
In risposta al messaggio di skr91 del 16/09/2025 alle 17:05:42Provo a spiegare ancora...
Non ho capito: intendi che in condizioni normali l'alternatore rende il 60% del dato di targa oppure che bisogna avere un fabbisogno medio complessivo (veicolo+cellula) contenuto entro il 60% del dato di targa dell'alternatore?immagino che quanto dici sulla resa comunque valga anche per l'alternatore di primo equipaggiamento, non solo per quello after market e questo mi porta a dire, pur capendo la grossolanità del mio ragionamento, che io proprietario del veicolo o io elettrauto non posso, prima dell'acquisto, testare gli alternatori in vendita nelle condizioni reali (regime medio del motore ben inferiore ai 3000/min e temperature a 80°, ad esempio); quindi che alternativa c'è a comparare dati di targa con dati di targa sperando siano un minimo omogenei? nel mio caso se passassi da 55 a 90 avrei un aumento (teorico, mi rendo conto) di 45 e credo / spero ci sia posto per un dc-dc da 30-40. consideriamo che nei 55 attuali c'è già una quota destinata alla cellula, mentre la parte veicolare mantiene inalterati i suoi consumi elettrici (molto bassi nel mio veicolo)
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 18:29:58grazie, ma la mia occhiata vale poco...
Prova a dare un'occhiata ad uno di questi: Ciro.
In risposta al messaggio di Emme48 del 16/09/2025 alle 16:24:06Come ben dici, l'ingegnere che progetta un prodotto deve tenersi dei margini.
Di solito chi vende (alternatori) cerca di pubblicizzare numeri meravigliosi. 120 Ampere potrebbe essere a 3000 giri al minuto e 25 gradi centigradi, se consideri che certe correnti sono di picco e solo in un certo scenario,più un doveroso margine che ogni buon progettista inserisce nei suoi calcoli, superare di poco la metà degli Ampere dichiarati è un saggio consiglio. 60% della corrente teorica dell'alternatore va bene. Se poi qualcuno vuole andare da un elettrauto e visionare un alternatore aperto sul banco, magari si rende conto della sezione dei fili interni all'alternatore e capisce come collegare un filo da 50 mmq a quei fili interni potrebbe essere una cosa sbilanciata. A proposito, sembra che ci sia la nuova moda di inserire componenti e cablaggi per sentito dire, in un progetto le correnti si calcolano in modo esatto, oppure lasciando le tolleranze a vantaggio della sicurezza, solo da quello emerge quali componenti utilizzare e che cablaggi allestire.
In risposta al messaggio di Szopen del 16/09/2025 alle 18:29:58Ciro, vanno visti gli attacchi, questi sono a "ore quattro", cioè con le staffe a 120 gradi come le due lancette dell'orologio alle 4 in punto.
Prova a dare un'occhiata ad uno di questi: Ciro.
http://www.m48.it
In risposta al messaggio di Emme48 del 16/09/2025 alle 18:37:14ti ringrazio
Provo a spiegare ancora... Devi considerare il mondo reale e considerare come sono fatti gli oggetti. Un alternatore è progettato per reintegrare quelle 2 Amperora consumate per mettere in moto, tenere accesi tergicristallie fari, più altre poche cose. La corrente erogata produce un surriscaldamento che, se eccessivo, può rompere l'alternatore, ma non pensare di essere tranquillo a 119 Ampere e rompere tutto a 121 Ampere, il mondo reale non funziona così. Devi fare dei calcoli, non si progetta a caso, chi non sa fare calcoli eviti di fare progetti. Fai così Reperisci la versione originale dell'alternatore della meccanica, quegli Ampere (con margine di sicurezza) sono già prenotati, non contare su di loro. Gli Ampere IN PIÚ installati sono a disposizione, un buon metodo di progetto suggerisce di usarne 2/3, sia per i casi di bassi giri ed alta temperatura, sia per lasciare un doveroso margine di sicurezza che poi si traduce il maggiore affidabilità. Il mio Iveco 4x4 ha un alternatore di serie da 53 Ampere ma montavano anche il 45 Ampere 8 Ampere le ho recuperate eliminando il giunto elettromeccanico che collegava la ventola ad una puleggia (che ora gira fissa a consumo elettrico zero), quindi considero 36 Ampere per la meccanica. Ho installato un alternatore da 80 Ampere, quindi il mio DC DC Charger da 30 Ampere, quando lo attivo, può disporre di 44 Ampere, oltre non mi spingo, comunque di solito non ricarico mai da alternatore. I progetti si fanno così