In risposta al messaggio di Hecktor2 del 11/05/2025 alle 15:47:09
non è terrorismo, ho anch’io il climatizzatore a tetto con pompa di calore, funziona solamente con rete 230 allacciata, per tenere in funzione un climatizzatore 4/5 ore al giorno, sai quanta corrente ti serve? se la ricavi dalle batterie, sai quanti A ti servono? tutto questo accumulo se va in cortocircuito, tu sai cosa succede? io lo immagino, in un’altro post parlano di supercondensatori, non dico nulla, l’Enel li aveva e li ha tolti, sono molto pericolosi, se metti mano all’impianto devi metterli a terra, scaricarli, altrimenti senti una bella scossa, per morire bastano 50 volt che passano per il cuore, qui si sta prendendo tutto con molta leggerezza, forse chi da consigli non è del mestiere, questo non posso saperlo, però trovo giusto informare cosa potrebbe succedere, che succeda è un’altro discorso
Indicativamente servono tra i 45 ed i 50A per fare funzionare un climatizzatore, una batteria litio da 280Ah riesce a farlo funzionare in modo continuativo per circa 6 ore, una seconda batteria uguale alla prima permette di poter utilizzare i resto degli dispositivi presenti in camper, una buona dotazione di pannelli, diciamo un buon 500 Watt di picco, riescono a reintegrare completamente l'energia consumata il giorno precedente ma, c'è un ma, il o i pannelli, producono anche nel momento in cui viene utilizzato il climatizzatore quindi, e' lecito pensare che almeno la metà dell'energia richiesta da quest'ultimo può essere fornita dallo stesso fotovoltaico.
Per quanto riguarda la 230V invece, ripeto, l'Impianto elettrico del mezzo è già correttamente dimensionato e' protetto, per cui se io alimento il climatizzatore dall'inverter dotato di un suo differenziale puro o dalla rete esterna 230V, non vedo differenze in termini di pericolosità.
C'è una normativa di riferimento in cui si evince che l'Impianto elettrico del camper dev'essere cablato ed adeguatamente protetto per sopportare in tutta sicurezza una corrente di 16A a 230V, se poi gli allestitori o chi per essi non procedono rispettando i i requisiti richiesti o comunque qualche "smanettone" faccia di testa propria "ammesso ne abbia una" allora e' un altro discorso ma, dire a priori che e' pericoloso o che non sia possibile alimentare diversamente "da fonte alternativa alla rete elettrica 230V" un climatizzatore in libera, non lo trovo corretto.
Ciro.
nomade analogico e fanciulla all'imbrunire. Non ho nulla da vendere nè consigli da dare, solo qualche piccolo suggerimento da prendere con le pinze, possibilmente, amperometriche. Buoni Km a tutti e......... rammentate sempre che....... TESTAR NON NUOCE!
Modificato da Szopen il 12/05/2025 alle 14:59:29