In risposta al messaggio di Bob Plissken del 24/09/2017 alle 23:04:31Buonasera Roberto,
Lo stacco della batteria a minima (o massima) è il minore dei problemi. La vera rogna, dal mio punto di vista, è eliminare (vabbè, ridurre nel tempo) la tensione di mantenimento floating voltage posta solitamente a 13,8V,che è indispensabile per il piombo ma dannosa nel tempo per le LFP. In pratica le batterie LFP andrebbero tenute in un SOC (stato di carica) tra il 20% e il 95%, fuori da questi valori si danneggiano. Al di fuori di questo range, sogno di isolare la LFP e di far lavorare la batteria al piombo. Quindi, parliamo di un SOC>95%, che capita quando il camper è collegato alla 230VAC, oppure in viaggio quando le batterie sono ben cariche. Osservando la parte della scarica, scollegherei per sicurezza con un SOC < 15% (<12,1V) ma parliamo di ipotesi di guasto, dato che sotto i 12,3V parte Efoy. Ovviamente, con un SOC<30% (12,7V) la batteria al piombo inizia a scaricarsi con la LFP, aumentando l'autonomia...
In risposta al messaggio di paegas3 del 26/09/2017 alle 01:07:09Non scherzo se dico che speravo in un bellissimo contributo di pensiero come questo! Grazie Davide!
Buonasera Roberto, inizio, una volta di più, col farti i complimenti. Mi piace il tuo approccio ibrido, anche perché ha la potenzialità di prendere il meglio che le due tecnologie, per molti aspetti complementari, possonooffrire. Come ti dicevo, ho letto il materiale che hai linkato, e lo trovo molto interessante. Provo ad azzardare qualche idea che possa essere utile allo sviluppo del progetto. Fatto salvo lo stacco per sovratemperatura o sovracorrente (si tratta di definire delle soglie, ma è una regolazione on/off) e lo stacco di minima tensione al valore prestabilito, io individuerei quattro possibili situazioni di impiego, discriminabili leggendo il segnale di centralina accesa, la presenza di rete 230V e il D+. 1) rimessaggio senza alimentazione 230V, con pannello solare di backup [centralina spenta, 230V assente, D+ assente] 2) motore avviato (ovviamente senza 230V, per il pannello credo sia ininfluente) [centralina qualsiasi, 230V assente, D+ presente] 3) sosta con allaccio elettrico 230V e pannello solare [centralina accesa, 230V presente, D+ assente] 4) sosta senza allaccio elettrico [centralina accesa, 230V assente, D+ assente] Gestirei il parallelo in modo diverso per ciascuna delle quattro situazioni. Per ognuna di queste sarebbe però di estrema utilità capire quanta corrente assorbe una batteria LFP quando raggiunge un determinato livello di carica. Diciamo, per ora come pura ipotesi, che la corrente assorbita da una LFP quando SOC=90% (per essere cautelativi) sia pari a 0,05C, e sia inversamente proporzionale al valore di SOC. Ipotizzo: 1) Batteria LFP isolata di default. Quando V(LFP) < Vsoglia_min AND V(Pb) > V (LFP) metto in parallelo. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C OPPURE quando V(LFP) < Vsoglia_min 2) Batteria LFP in parallelo, al solo scopo di raggiungere la carica completa. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C 3) Batteria LFP in parallelo, al solo scopo di raggiungere la carica completa. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C Richiudo il parallelo quando (ipotesi credo meramente teorica, guasti a parte) V(LFP) < Vsoglia_min 4) Batteria LFP in parallelo, allo scopo di massimizzare l'autonomia. Con un ulteriore distinguo: 4a) Se pannello solare non eroga corrente, apro il parallelo solo per minima tensione, cioè quando V(LFP) < Vsoglia_min 4b) Negli istanti in cui il pannello eroga corrente, apro il parallelo per minima tensione, oppure quando V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C Se ho aperto per minima tensione, ripristino il parallelo quando V (PB) > (Vsoglia_min + 0.5V) [in teoria vuol dire che il pannello ha ricominciato a caricare] oppure quando la corrente I(PB) diventa positiva (cioè si sta ricaricando grazie al pannello). Se ho aperto per evitare il floating [VLFP > Vsoglia_max AND Icharge (LFP) < 0.05C], ripristino il parallelo quando V (PB) < (Vsoglia_max- 0.3V) oppure quando la corrente I(PB) diventa negativa (cioè PB si sta scaricando) Senza alcuna pretesa di essere esaustivo né tantomeno esatto, è solo il mio contributo per proseguire una discussione che trovo molto interessante. Ti sembra una strada percorribile? Il mio dubbio è se sia individuabile il valore di corrente assorbita per SOC=90%, anche in modo approssimato, per individuare l'approssimarsi della condizione di floating, che è quella che vogliamo evitare.
In risposta al messaggio di champion del 26/09/2017 alle 13:36:32Certo che lo puoi fare ma solo se hai accesso alle singole celle per misurarne costantemente il voltaggio e sapendo esattamente il valore di tensione minimo sopportato.
questo fine settimana mi danno una batteria lifepo con cui giocarci. Qual'è il metodo più semplice (a parte il dichiarato) per capire di quanti Ah dispone? Se collego un carico tipo lampadine e misurando l'assorbimento per le ore di funzionamento può essere corretto? Ci sono altri metodi più veloci?
In risposta al messaggio di Topolone del 26/09/2017 alle 14:27:27la batteria ha dentro un'elettronica che controlla le celle sia in carica che in scarica (lo vedo anche con il cell) e stacca a 10,3V. Volevo prima caricare bene la batteria e poi collegare un carico e vedere per quante ore funziona. E' corretto?
Certo che lo puoi fare ma solo se hai accesso alle singole celle per misurarne costantemente il voltaggio e sapendo esattamente il valore di tensione minimo sopportato. Le celle delle Lifepo4 non tollerano in nessun modotensioni sotto una soglia minima . Se misuri solo la tensione della batteria e non delle 4 celle in serie non saprai mai lo stato di ogni singola cella e la tua prova rischia di finire male...
In risposta al messaggio di champion del 26/09/2017 alle 14:49:44Forse non mi sono spiegato bene.
la batteria ha dentro un'elettronica che controlla le celle sia in carica che in scarica (lo vedo anche con il cell) e stacca a 10,3V. Volevo prima caricare bene la batteria e poi collegare un carico e vedere per quante orefunziona. E' corretto? Se la batteria è una 100Ah dovrei vedere che siano usciti tutti i 100Ah oppure una parte deve rimanere dentro perchè l'elettronica stacca prima? Grazie
In risposta al messaggio di champion del 26/09/2017 alle 14:49:44Se vai sul link sotto c'è un filmato dove prelevano 6 % in più dei 400 Ah teorici da una batteria composta da 4 celle Winston e questa ha ancora una tensione residua di 11,69 V.
la batteria ha dentro un'elettronica che controlla le celle sia in carica che in scarica (lo vedo anche con il cell) e stacca a 10,3V. Volevo prima caricare bene la batteria e poi collegare un carico e vedere per quante orefunziona. E' corretto? Se la batteria è una 100Ah dovrei vedere che siano usciti tutti i 100Ah oppure una parte deve rimanere dentro perchè l'elettronica stacca prima? Grazie
https://www.youtube.com/watch?v...
In risposta al messaggio di Bob Plissken del 12/09/2017 alle 22:28:21Sto seguendo con molto interesse i lavori di questo post ma prendendo in considerazione la spesa mi chiedo dove puoi reperire
Panzer & Grinza Con la differenza in prestazioni tra LiFePO4 e una batteria da 100 euro, è come dire che la Panda va tanto bene, quindi che te ne fai dell'Audi (Mercedes, Maserati, Skoda Superb o quel che vi vienein mente) o di quella macchinona che costa 3,5 o 10 volte la Panda? E' vero che a qualcuno la Panda basta, a qualcuno avanza pure mentre ad altri una macchina di classe media causa conati di vomito, e ci salirebbe solo se legato e caricato di peso a forza. Le batterie Litio ferro Solfato rappresentano una tecnologia recente, che surclassa TOTALMENTE quella degli accumulatori Piombo Acido, purtroppo costando molto di più. Inoltre richiede (idealmente) circuiti diversi per la gestione... che come al solito, quando realizzati DOPO, sono discreti papocchi. Ripeto ancora che, volendo rischiare, sviti una avviti l'altra e sei a posto... per un tot che potrebbe essere però dolorosamente breve. Valutazione costi, e mi ci sto picchiando non poco: 2x Ursus 100Ah > ca 170€, ma non mi ci stanno... 2x Varta 100Ah > ca 280€ (sono più piccole e ci stanno) 1 x Fiamm 220Ah da CAMION (ci sta) >ca 250€ 1x Yuasa 230Ah da CAMION > ca 320€ (deep cycle, Extra Heavy Duty, classe 3 per le vibrazioni) 2x AGM 100Ah marca primaria > ca 450€ 4x CALB LFP 3,2V 100Ah > ca 550 € (+ elettronica autoprodotta, circa 70€) 1x LFB 12V 100Ah > oltre 800€, anche 1500+ Al momento sono indeciso fra Yuasa e CALB, ecco, perché ritengo di saper dove e come mettere le mani, quindi posso accettare i rischi. Però in piena onestà, secondo me fra le AGM e le CALB la differenza di soldi non è poi molta... quella di prestazioni SI. (Non trovo disponibili Winston e Sinopoly, che costano 10% in più) L'ultima voce è invece fuori mercato e do' piena ragione a Grinza.
In risposta al messaggio di hotrod del 26/09/2017 alle 16:44:10Inizio il giro di risposte da te perché... sarò breve!
Sto seguendo con molto interesse i lavori di questo post ma prendendo in considerazione la spesa mi chiedo dove puoi reperire 4x CALB LFP 3,2V 100Ah a 550€. I costi che vedo in giro sono ben superiori e scoraggianti. Vedendoche hai perso le AGM in 3 anni posso chiederti che uso ne hai fatto: Mi stupisce non poco la durata nel tuo caso, le mie hanno 7 anni ormai e per adesso solo la curiosità mi spinge verso nuove tecnologie.
https://forum.camperonline.it/t...
e poi la seconda parte suhttps://forum.camperonline.it/t...
In risposta al messaggio di Topolone del 26/09/2017 alle 15:16:18NON PARLARE DI BILANCIAMENTO! o mi trovo a voler rispondere e non posso vivere attaccato a una tastiera...
Forse non mi sono spiegato bene. La batteria deve staccare se una cella scende sotto un determinato valore indipendentemente dalla tensione totale della batteria che è data dalla somma delle 4 tensioni che non sono mai perfettamenteuguali. Per assurdo puoi avere la batteria a 10,6 Volt ma con una cella che sta scendendo sotto i 2,5 V e si avvicina alla morte precoce... Il 99% dei BMS bilancia le celle solo in alto mentre andrebbero bilanciate, secondo molti, in basso in quanto è più dannosa una sotto tensione che una sovra tensione. Un buon BMS non controlla solo la tensione totale ma anche quella delle singole celle comprese le temperature. Se i valori sono settabili hai un buon BMS e non un compromesso tanto per dire che c'è.... Ci sono BMS da pochi € e BMS che costano quasi come una batteria ... Un BMS fatto come si deve di solito non sgancia la batteria ma dialoga con un relè di potenza che si occupa lui di staccare la linea.
In risposta al messaggio di paegas3 del 26/09/2017 alle 01:07:09Finalmente, eccoci all'intervento clou della giornata.
Buonasera Roberto, inizio, una volta di più, col farti i complimenti. Mi piace il tuo approccio ibrido, anche perché ha la potenzialità di prendere il meglio che le due tecnologie, per molti aspetti complementari, possonooffrire. Come ti dicevo, ho letto il materiale che hai linkato, e lo trovo molto interessante. Provo ad azzardare qualche idea che possa essere utile allo sviluppo del progetto. Fatto salvo lo stacco per sovratemperatura o sovracorrente (si tratta di definire delle soglie, ma è una regolazione on/off) e lo stacco di minima tensione al valore prestabilito, io individuerei quattro possibili situazioni di impiego, discriminabili leggendo il segnale di centralina accesa, la presenza di rete 230V e il D+. 1) rimessaggio senza alimentazione 230V, con pannello solare di backup [centralina spenta, 230V assente, D+ assente] 2) motore avviato (ovviamente senza 230V, per il pannello credo sia ininfluente) [centralina qualsiasi, 230V assente, D+ presente] 3) sosta con allaccio elettrico 230V e pannello solare [centralina accesa, 230V presente, D+ assente] 4) sosta senza allaccio elettrico [centralina accesa, 230V assente, D+ assente] Gestirei il parallelo in modo diverso per ciascuna delle quattro situazioni. Per ognuna di queste sarebbe però di estrema utilità capire quanta corrente assorbe una batteria LFP quando raggiunge un determinato livello di carica. Diciamo, per ora come pura ipotesi, che la corrente assorbita da una LFP quando SOC=90% (per essere cautelativi) sia pari a 0,05C, e sia inversamente proporzionale al valore di SOC. Ipotizzo: 1) Batteria LFP isolata di default. Quando V(LFP) < Vsoglia_min AND V(Pb) > V (LFP) metto in parallelo. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C OPPURE quando V(LFP) < Vsoglia_min 2) Batteria LFP in parallelo, al solo scopo di raggiungere la carica completa. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C 3) Batteria LFP in parallelo, al solo scopo di raggiungere la carica completa. Apro il parallelo quando: V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C Richiudo il parallelo quando (ipotesi credo meramente teorica, guasti a parte) V(LFP) < Vsoglia_min 4) Batteria LFP in parallelo, allo scopo di massimizzare l'autonomia. Con un ulteriore distinguo: 4a) Se pannello solare non eroga corrente, apro il parallelo solo per minima tensione, cioè quando V(LFP) < Vsoglia_min 4b) Negli istanti in cui il pannello eroga corrente, apro il parallelo per minima tensione, oppure quando V(LFP) > Vsoglia_max AND Icharge(LFP) < 0.05C Se ho aperto per minima tensione, ripristino il parallelo quando V (PB) > (Vsoglia_min + 0.5V) [in teoria vuol dire che il pannello ha ricominciato a caricare] oppure quando la corrente I(PB) diventa positiva (cioè si sta ricaricando grazie al pannello). Se ho aperto per evitare il floating [VLFP > Vsoglia_max AND Icharge (LFP) < 0.05C], ripristino il parallelo quando V (PB) < (Vsoglia_max- 0.3V) oppure quando la corrente I(PB) diventa negativa (cioè PB si sta scaricando) Senza alcuna pretesa di essere esaustivo né tantomeno esatto, è solo il mio contributo per proseguire una discussione che trovo molto interessante. Ti sembra una strada percorribile? Il mio dubbio è se sia individuabile il valore di corrente assorbita per SOC=90%, anche in modo approssimato, per individuare l'approssimarsi della condizione di floating, che è quella che vogliamo evitare.
https://it.wikipedia.org/wiki/A...
In risposta al messaggio di Topolone del 26/09/2017 alle 16:17:18azz! veramente si parla di un'altra generazione di prodotti.
Se vai sul link sotto c'è un filmato dove prelevano 6 % in più dei 400 Ah teorici da una batteria composta da 4 celle Winston e questa ha ancora una tensione residua di 11,69 V. Hanno pompato 100 ampere in continuo per più di 4 ore ... La conclusione è una sola : impressionante... Nessuna batteria al piombo può eguagliare una simile prestazione.
In risposta al messaggio di Bob Plissken del 26/09/2017 alle 23:26:14Mi piace la piega che sta prendendo... Ora scusa ma sono io ad essere presissimo, è da ieri sera che non riesco a mettere la testa su quanto hai scritto... ma spero di riuscirci presto perché la cosa mi sta intrigando...
Finalmente, eccoci all'intervento clou della giornata. Il tuo approccio è, giustamente, quello della macchina a stati finiti E'un sistema che adoro perché permette un forte controllo non solo sul singolo stato, masoprattutto su metodo e tipo di transizione da uno stato all'altro. Unendo il tutto con un criterio basico di sicurezza, cioè l'uso del massimo stato energetico (quindi voglio la luce verde per il VIA e non solo la luce rossa per lo STOP) ho un sistema che collegherebbe la LFP solo se tutte le condizioni di sicurezza sono verificate. Mi trovo in grande accordo con il tuo suggerimento di valutare, oltre allo stato dell'interruttore cellula, anche il D+ e la 230VAC, in realtà ci avevo pensato scartando per eccesso di complicazione... ma grazie al tuo intervento ho capito che mi stavo sbagliando, sottovalutando diversi aspetti. Veniamo a noi. Prima piccola osservazione: manca la definizione di una condizione per me essenziale, che è il rimessaggio con 230V. Riflettendoci nei pochi momenti tranquilli di una giornata piena, ho trovato un altro criterio per distinguere tra sosta e rimessaggio: il tempo. Vorrei definire rimessaggio una sosta dove il periodo di centralina spenta superi le 24/48 ore. Perché questa classificazione ulteriore? Perché in rimessaggio voglio poter SCARICARE dolcemente la LFP dal 90+% (dove potrebbe essere) fino al 50% circa, e tenerla lì attorno per realizzare la miglior condizione di conservazione possibile. Quindi abbiamo: STATO RIMESSAGGIO provenienza da stato SOSTA con centralina disconnessa da tempo possibile uscita verso SOSTA o MARCIA. Caratteristiche: - relè LFP DISCONNESSO - if (V(LFP) > 13,10 ) attiva relè di scarica (NA) per scendere di tensione - if (V(LFP) < 12,95 AND V(BAT) > V(LFP)) attiva relè principale per ricaricare un tot (tipo 2h di tempo e poi verifica valore, possibili più cicli) - if (CENTRALINA) STATUS = SOSTA; - if (D+) STATUS = MARCIA; STATO SOSTA provenienza da stato MARCIA o RIMESSAGGIO possibile uscita verso MARCIA o RIMESSAGGIO. Caratteristiche: if (TEMPO_CENTRALINA_OFF > 1giorno) STATUS=RIMESSAGGIO if (230VAC AND CENTRALINA AND I(LFP) < 1A ) CARICA() -la LFP viene caricata al 90% circa, lavoro con alimentatore rete che mantiene batteria al piombo. La LFP rimane quindi scollegata e piena per ogni occorrenza. if (CENTRALINA AND (NOT)230VAC) vuol dire che siamo in sosta senza corrente: LFP sempre connessa e distacco se V(LFP)>=13,3V AND I(LFP)<1A, quindi passo al piombo se la tensione è alta e la batteria è carica (pannello in pieno sole). Procedo a nuovo riattacco per un certo tempo (tipo 30 min) se V(LFP) da staccata <13,1V perché vorrebbe dire che bassa corrente è stata causata da poco sole, non da batteria LFP carica. Trascorso il tempo, nuova verifica. - if (D+) STATUS = MARCIA con CARICA() intendo una sub che attiva relè per ricarica da fonte esterna se V>=13,7V, se V(LFP) < 13,3V e fino a corrente I(LFP)<1A, poi disconnette relè. STATO MARCIA if (D+) CARICA() else STATUS=SOSTA; wait (15 minute) Se ho il D+ carica la LFP; se la batteria risulta carica e sono ancora in marcia, attendi 15 minuti e verifica nuovamente lo stato. Mancano i distacchi di minima (12,1 o 12,0V) e di massima (14,5V), per le supercorrenti monto un fusibile e manca ancora un blocco alla ricarica sotto i 0°C e un blocco al funzionamento per t<-20 e t>50°C. Dovrei aver contemplato i casi principali, semplificando con uno stato in meno e passaggi a mio avviso ben definiti... ma, complice il sonno, non sono poi sicurissimo. Sentitevi liberi di commentare/criticare, anzi ringrazio già chi vorrà perdere del tempo con/per me.
In risposta al messaggio di iw5ci del 27/09/2017 alle 11:09:15Premessa: chiedo perché non so.
Sinceramente non vedo al momento utilizzi sicuri e pratici di queste nuove tecnologie... Uso queste batterie sui miei droni. Le batterie si autoscaricano automaticamente se vengono lasciate cariche. Via software devo impostareun tempo massimo di 10 giorni oltre il quale la batteria si autoscarica portandosi al 25% perche' se rimanesse sempre carica si gonfia e si rovina. Le batterie dei droni DJI hanno questa funzione integrata. Secondo il mio modesto avviso dovrebbero essere sviluppate centraline e regolatori ad HOC, ma resta il problema della sosta prolungata e come gestirla.
In risposta al messaggio di paegas3 del 27/09/2017 alle 20:25:37Non preoccuparti, tanto ho già visto qualche ritocco, ma non connetto abbastanza per definirlo con il necessario rigore.
Mi piace la piega che sta prendendo... Ora scusa ma sono io ad essere presissimo, è da ieri sera che non riesco a mettere la testa su quanto hai scritto... ma spero di riuscirci presto perché la cosa mi sta intrigando...