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Batterie in parallelo secco con AH diversi

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Kurt
Kurt
-
Inserito il 17/12/2016 alle: 19:49:07
Fattomi una cultura smanettando sulla rete, si  ci stavo arrivando..
Ma allora non torna il discorso istruzioni delle batteria stessa ,dato che  dice di caricarla ad  14:,7 volts
​Questo voltaggio  si avvicina solo se  sposto il micro swich su gel(  su gel arriva a 14.3, mentre su piombo 14.1.) questi dati sono anche confermati dalla CBE che equipaggia il mio veicolo
​ Ora parlando di puro voltaggio dovrei sceglire quello Gel( anche se non lo sono) ma sembra che la carica al gel abbia  come  contropartita un ciclo che mal digerisce la AGM
Per capire meglio ho scritto alla NDS.. vediamo cosa ci dice.
​( è un enigma..).
​slt
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.

Modificato da Kurt il 17/12/2016 alle 20:41:10
19
alva.it
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16/02/2006 13380
Inserito il 17/12/2016 alle: 20:00:24
In risposta al messaggio di Kurt del 17/12/2016 alle 19:49:07

Fattomi una cultura smanettando sulla rete, si  ci stavo arrivando.. Ma allora non torna il discorso istruzioni delle batteria stessa ,dato che  dice di caricarla ad  14:,7 volts ​Questo voltaggio  si avvicina solo
se  sposto il micro swich su gel(  su gel arriva a 14.3, mentre su piombo 14.1.) questi dati sono anche confermati dalla CBE che equipaggia il mio veicolo ​ Ora parlando di puro voltaggio dovrei sceglire quello Gel( anche se non lo sono) ma sembra che la carica al gel abbia  come  contropartita un ciclo che mal digerisce la AGM Per capire meglio ho scritto alla NDS.. vediamo cosa ci dice. ​( è un enigma..). ​slt Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
...

Kart, l'enigma sarà la risposta di nds...
Visto che le batterie che commercializza sono " Selected By..." e non costruite da nds...
_____________ 73 de

alvaro IZ2MHT

Kurt
Kurt
-
Inserito il 17/12/2016 alle: 20:42:36
La colpa è mia aver deciso all ultimo  momento di prendere la seconda batteria.. non trovando la Zenith, che fin ora mia ha stra-soddisfatto.
​slt
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
18
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 18/12/2016 alle: 03:58:40

Ciao Giovanni , 

si fa presto a dire  " LITIO " 

Ne esistono in molteplici varianti e quelle più adatte al modellismo sono quelle ai polimeri di litio e/o agli ioni di litio ...anche se più irascibili laugh

La tecnologia è nata per tutte quelle applicazioni estreme , il modellismo è solo una piccolissima branca , ad esempio sono state impiegate in tutte quelle applicazioni che richiedevano tensioni costanti e carica/scarica veloci , ottima riserva di potenza e tempi di stoccaggio lunghissimi , quindi ottime in tutte quelle circostanze in cui serve tanta energia disponibile con bassi pesi e ingombri 

Vedi :

Apparecchiature militari 

Telefonia e informatica ( il mio portatile Mac ne possiede una e dopo un anno la conta dei cicli è solo a 5 ) surprise

L avviamento e il funzionamento di apparecchiature di velivoli leggeri  

Le auto/moto/bici elettriche 

Etc. 

Adesso volendo possiamo usufruirne anche noi , di certo non siamo obbligati , non lo prescrive il medico laugh



Mar..cucciolowink

 
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marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 18/12/2016 alle: 04:10:23

​// Ho avuto ( ed ancora è presente  ) una Zenith BluRossa AGM da 100 ah 20 hr Znc.120078... che fin ora ha fatto il su porco lavoro alla grande ed ancora è in ottima forma // 

Ciao , 

sono da sempre un sostenitore del parallelo secco e del collegamento senza alcun fusibile , essendo persona attenta e che sa cosa fare 

Anche il parallelo fra batterie diverse non mi ha mai intimorito , anche se fossero di capacità diversa 

L' unico problema potrebbe presentarsi se la vecchia batteria ( vecchia quanto ? )  , non fosse più in piena forma come credi , anche perché le batterie al piombo funzionano bene e spesso non danno alcun segno di cedimento al calduccio ...col freddo cambia tutto enlightened

Allora , forse ci penserei a far lavorare due batterie assieme se una delle due segna il passo , ma ciò non lo posso sapere io e probabilmente nemmeno tu frown

Ps 
Le due batterie sono verosimilmente entrambe Agm e il caricabatterie Cbe lo setterei anch io su  " Gel "  



Mar..cucciolowink

 

Modificato da marcucciolo il 18/12/2016 alle 14:24:19
Kurt
Kurt
-
Inserito il 19/12/2016 alle: 20:24:15
Risposta del produttore della batteria.
​Settare il carica-batterie sul voltaggio maggiore o almeno quella che si avvicina di + 14,7 volts indipendentemente  dal quel che suggerisce il costruttore del caricabatterie, Sono contrari a mettere le batterie in parallelo dato che  tra le due ci sarebbe un continuo scambio corrente che le porterebbe ad un deterioramento  precoce.
​Slt
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
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marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 19/12/2016 alle: 20:41:50
In risposta al messaggio di Kurt del 19/12/2016 alle 20:24:15

Risposta del produttore della batteria. ​Settare il carica-batterie sul voltaggio maggiore o almeno quella che si avvicina di + 14,7 volts indipendentemente  dal quel che suggerisce il costruttore del caricabatterie, Sono
contrari a mettere le batterie in parallelo dato che  tra le due ci sarebbe un continuo scambio corrente che le porterebbe ad un deterioramento  precoce. ​Slt Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
...

// Sono contrari a mettere le batterie in parallelo dato che  tra le due ci sarebbe un continuo scambio corrente che le porterebbe ad un deterioramento  precoce.// 

Ciao Kurt , 

ho cercato di spiegarti tecnicamente cosa potrebbe accadere nel tuo caso di specie , in tutti gli altri casi il parallelo secco è il miglior collegamenti per far lavorare bene e a lungo più batterie , senza l'interferenza di alcun accrocco 

Tra l altro due batterie che lavorano in parallelo , scaricate con identico carico , avranno una resa migliore , sia nell immediato che a lungo termine 

Sono contrari e lo si sapeva ...devono venderti un altro accrocco per gestire le batterie 

Come chiedere all oste se il suo vino è buono laugh

Una curiosità ...quanto misura a vuoto e sotto carico la tua vecchia batteria ?? 

Rinnovo anche la precedente domanda ....vecchia di quanto ? 



Mar..cucciolowink


 
sergiozh
sergiozh
-
Inserito il 19/12/2016 alle: 20:46:08
Ora sappiamo gia' perche' la batteria verde avra' vita corta aime'. Tutta colpa del parallelo secco.
Kurt
Kurt
-
Inserito il 19/12/2016 alle: 21:06:07
Ragazzi volevate la risposta ed io ve la ho quotata.. senza aggiunte senza omissioni.
La vecchia a vuoto  segna i 12,6 volts
​Ad ottobre sono stato 5 giorni fermo con stufa accesa a 2.5 /3/ (3,5all' occorrenza di notte ), temp esterne tra  3 gradi (notte )  e 10 gradi ( Norimberga)
​Ha tirato 5.5 kg di gas ( bombola pesata sulla bilancia )
Mai messo in moto se non per rientrare a Fiumicino... e allo stremo  era a 11,6 volts.
​Vedremo la nuova cosa combina
​Io  per stare + tranquillo ho deciso di usare la vecchia e tenere all occorrenza la nuova disponibile , insomma usarle come le bombole .. finita una,attacco l'altra .
​( nb no televisore disponibile in Germania.. vista la lingua ostrogota,  solo  luci , pompa acqua,  e qualche carica batterie telefonini via inverter )
​slt
Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
18
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 19/12/2016 alle: 21:55:46
In risposta al messaggio di Kurt del 19/12/2016 alle 21:06:07

Ragazzi volevate la risposta ed io ve la ho quotata.. senza aggiunte senza omissioni. La vecchia a vuoto  segna i 12,6 volts ​Ad ottobre sono stato 5 giorni fermo con stufa accesa a 2.5 /3/ (3,5all' occorrenza di notte
), temp esterne tra  3 gradi (notte )  e 10 gradi ( Norimberga) ​Ha tirato 5.5 kg di gas ( bombola pesata sulla bilancia ) Mai messo in moto se non per rientrare a Fiumicino... e allo stremo  era a 11,6 volts. ​Vedremo la nuova cosa combina ​Io  per stare + tranquillo ho deciso di usare la vecchia e tenere all occorrenza la nuova disponibile , insomma usarle come le bombole .. finita una,attacco l'altra . ​( nb no televisore disponibile in Germania.. vista la lingua ostrogota,  solo  luci , pompa acqua,  e qualche carica batterie telefonini via inverter ) ​slt Chi ha troppi diritti ne sta togliendo uno a te.
...

// Io  per stare + tranquillo ho deciso di usare la vecchia e tenere all occorrenza la nuova disponibile , insomma usarle come le bombole .. finita una,attacco l'altra .//


Farei lo stesso yes


Mar..cucciolowink

9
sergioalde
sergioalde
04/02/2016 15
Inserito il 20/12/2016 alle: 11:53:27
Il parallelo secco di due generatori (batterie) è un sistema facilmente realizzabile e impiantisticamente molto economico, perciò largamente sfruttato. E' opportuno però analizzare ciò che comporta, non solo nella fase di guasto delle batterie (interruzione o corto di un elemento),  cosa che peraltro potrebbe non verificarsi mai nella loro vita,  ma come si comporta il circuito nel funzionamento normale. L'analisi tecnica è sopra riportata, la conclusione detta in parole è che se si viene a manifestare una differenza di tensione tra le batterie si instaura una corrente di circolazione che vale la differenza di tensione diviso la somma delle resistenze interne delle batterie. Cioè le batterie si scaricano una sull'altra  Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie con resistenza interna di 0,1 ohm porta ad una corrente 1/0,2=5 A; corrente di scarica caratteristica in 20 ore di una batteria da 100Ah . Le correnti di circolazione non sono mai ne rilevate ne controllate pertanto non si è in grado di quantificare  la loro incidenza sulla vita delle batterie; ci si limita a cambiarle quando non sono più efficienti, salvo lamentarsi della loro qualità quando si ritiene siano durate troppo poco, senza porsi ulteriori interrogativi. Quindi per continuare a sfruttare i vantaggi del parallelo secco nella maniera più proficua è buona norma mantenere le tensioni delle batterie il più livellate possibile tenendole sotto carica, anche  di mantenimento quando non sono utilizzate, attraverso pannelli fv o rete a 230 v oppure quando ciò non sia possibile, per lunghi periodi di inattività, sezionandole in modo da limitare alla sola autoscarica il loro abbassamento di tensione, e qui si apre il capitolo degli stacca batterie-commutatori..... ma questa è un'altra storia.
Buon Natale a tutti   
sergio
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 20/12/2016 alle: 12:30:37
In risposta al messaggio di sergioalde del 20/12/2016 alle 11:53:27

Il parallelo secco di due generatori (batterie) è un sistema facilmente realizzabile e impiantisticamente molto economico, perciò largamente sfruttato. E' opportuno però analizzare ciò che comporta, non solo nella fase
di guasto delle batterie (interruzione o corto di un elemento),  cosa che peraltro potrebbe non verificarsi mai nella loro vita,  ma come si comporta il circuito nel funzionamento normale. L'analisi tecnica è sopra riportata, la conclusione detta in parole è che se si viene a manifestare una differenza di tensione tra le batterie si instaura una corrente di circolazione che vale la differenza di tensione diviso la somma delle resistenze interne delle batterie. Cioè le batterie si scaricano una sull'altra  Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie con resistenza interna di 0,1 ohm porta ad una corrente 1/0,2=5 A; corrente di scarica caratteristica in 20 ore di una batteria da 100Ah . Le correnti di circolazione non sono mai ne rilevate ne controllate pertanto non si è in grado di quantificare  la loro incidenza sulla vita delle batterie; ci si limita a cambiarle quando non sono più efficienti, salvo lamentarsi della loro qualità quando si ritiene siano durate troppo poco, senza porsi ulteriori interrogativi. Quindi per continuare a sfruttare i vantaggi del parallelo secco nella maniera più proficua è buona norma mantenere le tensioni delle batterie il più livellate possibile tenendole sotto carica, anche  di mantenimento quando non sono utilizzate, attraverso pannelli fv o rete a 230 v oppure quando ciò non sia possibile, per lunghi periodi di inattività, sezionandole in modo da limitare alla sola autoscarica il loro abbassamento di tensione, e qui si apre il capitolo degli stacca batterie-commutatori..... ma questa è un'altra storia. Buon Natale a tutti    sergio
...

Hai scritto:
L'analisi tecnica è sopra riportata, la conclusione detta in parole è che se si viene a manifestare una differenza di tensione tra le batterie si instaura una corrente di circolazione che vale la differenza di tensione diviso la somma delle resistenze interne delle batterie. Cioè le batterie si scaricano una sull'altra  Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie con resistenza interna di 0,1 ohm porta ad una corrente 1/0,2=5 A; corrente di scarica caratteristica in 20 ore di una batteria da 100Ah .

Leggo continuamente di questo "parallelo secco di due generatori (batterie) è un sistema..."; permettetemi di ragionare un po' su questa affermazione. Solo ragionare ad alta voce. Se due generatori in parallelo fossero due classici scoppiettanti e puzzolenti generatori, o due centrali idroelettriche o, ancora, due centrali nucleari, certamente quella più debole, in grado di fornire solo una tensione inferiore, potrebbe arrecar danno a quella più forte se non opportunamente protetta.

Nelle batterie in parallelo secco, secondo il mio modesto parere di emerito ignorante (ignorante = che ignora, non sa, non conosce), il discorso potrebbe essere diverso e, direi, fondamentale: qualora una batteria in parallelo presentasse una tensione inferiore all'altra batteria, ci sarebbe ovviamente un passaggio di corrente dall'una all'altra ma quella che riceve corrente alzerebbe la sua tensione per cui le tensioni si livellerebbero e cesserebbe teoricamente il passaggio di corrente. Se la batteria più debole non riuscisse a mantenere la tensione forzata da quella forte, ci sarebbe un passaggio di corrente minimo, quel tanto che basta a mantenere quella tensione; ovviamente, in questa operazione, la batteria buona perderebbe un po' di carica ma non certo, secondo me, per i valori che tu hai indicato. Ed il passaggio di corrente cesserebbe quando la tensione risultante dal sistema è uguale alla tensione che la batteria più debole è in grado di mantenere.

Discorso diverso, ovviamente, se ad una batteria andasse in corto un elemento (corto e non interruzione, che, quest'ultima, non arrecherebbe alcun danno), perché in questo caso la batteria soccombente non potrebbe mai arrivare alla tensione di quella buona per cui si avrebbe un incessante travaso di corrente portando alla morte anche quella buona ed in breve tempo e con correnti superiori a quanto da te indicato. E, discorso sempre diverso, se una delle due stesse tirando le cuoia per cui l'altra sarà chiamata a caricarla continuamente ma, secondo me, a correnti molto inferiori a quelle che tu indichi. Il risultato finale non cambierebbe, cambierebbero i tempi.

Sbaglio in qualcosa, nel mio ragionamento?

Giovanni
18
marcucciolo
marcucciolo
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18/12/2007 9053
Inserito il 20/12/2016 alle: 14:05:52
In risposta al messaggio di sergioalde del 20/12/2016 alle 11:53:27

Il parallelo secco di due generatori (batterie) è un sistema facilmente realizzabile e impiantisticamente molto economico, perciò largamente sfruttato. E' opportuno però analizzare ciò che comporta, non solo nella fase
di guasto delle batterie (interruzione o corto di un elemento),  cosa che peraltro potrebbe non verificarsi mai nella loro vita,  ma come si comporta il circuito nel funzionamento normale. L'analisi tecnica è sopra riportata, la conclusione detta in parole è che se si viene a manifestare una differenza di tensione tra le batterie si instaura una corrente di circolazione che vale la differenza di tensione diviso la somma delle resistenze interne delle batterie. Cioè le batterie si scaricano una sull'altra  Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie con resistenza interna di 0,1 ohm porta ad una corrente 1/0,2=5 A; corrente di scarica caratteristica in 20 ore di una batteria da 100Ah . Le correnti di circolazione non sono mai ne rilevate ne controllate pertanto non si è in grado di quantificare  la loro incidenza sulla vita delle batterie; ci si limita a cambiarle quando non sono più efficienti, salvo lamentarsi della loro qualità quando si ritiene siano durate troppo poco, senza porsi ulteriori interrogativi. Quindi per continuare a sfruttare i vantaggi del parallelo secco nella maniera più proficua è buona norma mantenere le tensioni delle batterie il più livellate possibile tenendole sotto carica, anche  di mantenimento quando non sono utilizzate, attraverso pannelli fv o rete a 230 v oppure quando ciò non sia possibile, per lunghi periodi di inattività, sezionandole in modo da limitare alla sola autoscarica il loro abbassamento di tensione, e qui si apre il capitolo degli stacca batterie-commutatori..... ma questa è un'altra storia. Buon Natale a tutti    sergio
...

// Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie..// 

Ciao , 

forse volevi scrivere  ESTREMIZZANDO sad


I generatori infatti devono avere tensioni uguali 



Mar..cucciolowink

17
masivo
masivo
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24/08/2008 15227
Inserito il 20/12/2016 alle: 15:06:28
Condivido ciò che ha scritto Giovanni,..... parlare di differenze di un volt tra 2 batterie in parallelo è solo teorico,  in parallelo si bilanceranno, e se le teniamo ben caricate..wink...rimane il problema cedimento dell'elemento, per questo è meglio siano AGM,.....ovvio che una controllatina ogni tanto dei volt a batterie staccate va fatta.

Poi se una batteria carica sta a 12,8 e l'altra a 11,8 vuol dire che: o la seconda è scarica e va caricata prima di metterla in parallelo oppure la batteria è da buttare e non va messa in parallelo, perciò le differenze tra 2 buone batterie potranno essere potenzialmente  al massimo 0,2-0,3 Volt.

 
Ivo---------- Spesso non cerchiamo la verità ma la conferma della nostra opinione.

Modificato da masivo il 20/12/2016 alle 15:12:31
19
alva.it
alva.it
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16/02/2006 13380
Inserito il 20/12/2016 alle: 16:25:09
In risposta al messaggio di sergioalde del 20/12/2016 alle 11:53:27

Il parallelo secco di due generatori (batterie) è un sistema facilmente realizzabile e impiantisticamente molto economico, perciò largamente sfruttato. E' opportuno però analizzare ciò che comporta, non solo nella fase
di guasto delle batterie (interruzione o corto di un elemento),  cosa che peraltro potrebbe non verificarsi mai nella loro vita,  ma come si comporta il circuito nel funzionamento normale. L'analisi tecnica è sopra riportata, la conclusione detta in parole è che se si viene a manifestare una differenza di tensione tra le batterie si instaura una corrente di circolazione che vale la differenza di tensione diviso la somma delle resistenze interne delle batterie. Cioè le batterie si scaricano una sull'altra  Esemplificando una differenza di tensione di un volt tra batterie con resistenza interna di 0,1 ohm porta ad una corrente 1/0,2=5 A; corrente di scarica caratteristica in 20 ore di una batteria da 100Ah . Le correnti di circolazione non sono mai ne rilevate ne controllate pertanto non si è in grado di quantificare  la loro incidenza sulla vita delle batterie; ci si limita a cambiarle quando non sono più efficienti, salvo lamentarsi della loro qualità quando si ritiene siano durate troppo poco, senza porsi ulteriori interrogativi. Quindi per continuare a sfruttare i vantaggi del parallelo secco nella maniera più proficua è buona norma mantenere le tensioni delle batterie il più livellate possibile tenendole sotto carica, anche  di mantenimento quando non sono utilizzate, attraverso pannelli fv o rete a 230 v oppure quando ciò non sia possibile, per lunghi periodi di inattività, sezionandole in modo da limitare alla sola autoscarica il loro abbassamento di tensione, e qui si apre il capitolo degli stacca batterie-commutatori..... ma questa è un'altra storia. Buon Natale a tutti    sergio
...

Ciao Sergio,

una cosa...
la resistenza interna delle batterie, è variabile, e mai fissa. Dipende dallo stato di carica.
Quindi è meglio che le due resistenze in serie ai generatori di tensione siano variabili.
Il che ti fa rifare i conti...

P.S.
ho in parallelo una batteria da 110 Ah, con i tappi, con una sigillata da 65 Ah.
Vanno come treni.
_____________ 73 de

alvaro IZ2MHT

19
Topolone
Topolone
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19/12/2006 12096
Inserito il 20/12/2016 alle: 20:47:03
In risposta al messaggio di alva.it del 20/12/2016 alle 16:25:09

Ciao Sergio, una cosa... la resistenza interna delle batterie, è variabile, e mai fissa. Dipende dallo stato di carica. Quindi è meglio che le due resistenze in serie ai generatori di tensione siano variabili. Il che ti fa rifare i conti... P.S. ho in parallelo una batteria da 110 Ah, con i tappi, con una sigillata da 65 Ah. Vanno come treni. 73 de

Delinquente ....
Scommetto che non hanno neanche etichette uguali,

A vapore ?  Non sapevo che la Rapidò fosse tornata a questa tecnologia.
 
19
alva.it
alva.it
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16/02/2006 13380
Inserito il 21/12/2016 alle: 00:06:19
In risposta al messaggio di Topolone del 20/12/2016 alle 20:47:03

Delinquente .... Scommetto che non hanno neanche etichette uguali, A vapore ?  Non sapevo che la Rapidò fosse tornata a questa tecnologia.  

Gabriel,

ovviamnte non hanno etichette identiche.
La 65 Ah è una Bosch tolta dall'auto andata in demolizione della moglie.
La 110 Ah non ha etichetta, è una costruzione artigianale.

Ma che vapore..., ad olio pesante. Una tecnologia antica ancora tutta da sviluppare.
_____________ 73 de

alvaro IZ2MHT

9
sergioalde
sergioalde
04/02/2016 15
Inserito il 21/12/2016 alle: 19:57:51
Forse non si è voluto leggere quello che ho scritto, io ho parlato di batterie in parallelo in senso generale e generico non ho fatto riferimento a batterie di capacità marche eta costruzioni ecc. ecc diverse ma semplicemente batterie che quando messe in parallelo, in caso di differenza di tensione,  danno luogo ad una corrente di circolazione. E questo è un fatto incontestabile sia dal punto di vista teorico che pratico che si possa verificare durante gli anni di vita delle batterie ; per rendere più facile la comprensione della cosa anche ai non addetti ai lavori avevo fatto un esempio numerico con dei valori semplici che potessero dare un ordine di grandezza apprezzabile da tutti e che non sono la regola di quello che si verifica, avrei potuto scrivere 0,1v/0,1ohm=1a oppure 0,1v/0,01ohm=10a  ,oppure qualsiasi altro valore numerico, il concetto non sarebbe cambiato, sempre una corrente di circolazione ci sarebbe stata. Avevo poi detto che la cosa è difficilmente valutabile e quantificabile, proprio per non entrare nel merito della  quantità e qualità  dei parametri presenti, che davo per scontato conosciute dagli addetti, e che avrebbero solo fatto complicare il discorso per i non addetti; dato che l'effetto è generato dalla sola differenza delle tensioni. Concludevo poi dicendo che queste correnti di circolazione  a lungo andare avrebbero potuto dare fastidio alle batterie e che la miglior cosa era di mantenere le batterie sempre in carica. 
A questo punto se c'è chi considera che la cosa non assuma valori tali da recare fastidi a me sta benissimo ognuno si regola come vuole esiste il libero arbitrio, e ognuno utilizza i suoi mezzi come ritiene più opportuno, a me interessava soltanto, visto che il thread si intitolava batterie in parallelo secco di portare a conoscenza di tutti sopratutto i non elettrotuttologi, di cosa avviene in realtà quando si mettono in parallelo le batterie, senza poi consigliare l'utilizzo di quello che viene definito accrocchio per il controllo del parallelo od altre soluzioni strane ma semplicemente raccomandando di mantenerle sempre cariche cosa che d'altra parte non fa altro che bene alle batterie.
A chi con una punta di sarcasmo mi suggerisce di rifare i calcoli perchè le resistenze interne delle batterie sono variabili, non posso far altro che ringraziarlo per la preziosa informazione, e dirgli che anche la corrente di circolazione variera' di conseguenza; e che le differenze di tensione possono essere dovute anche a cause non intrinseche alle batterie ma da cdt dovute a resistenze di contatto per morsetti mal stretti, capocorda a compressione schiacciati con la pinza o il martello, cavi di diverse lunghezze o sezioni ecc. ecc.
Di nuovo buon natale a tutti
PS: per rispetto di copyright devo dire che la dimostrazione teorica sul mio precedente intervento è stata fatta, per velocizzare, con il copia incolla da una dispensa universitaria del corso di elettrotecnica
 
sergio
19
Topolone
Topolone
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19/12/2006 12096
Inserito il 22/12/2016 alle: 09:00:56
In risposta al messaggio di sergioalde del 21/12/2016 alle 19:57:51

Forse non si è voluto leggere quello che ho scritto, io ho parlato di batterie in parallelo in senso generale e generico non ho fatto riferimento a batterie di capacità marche eta costruzioni ecc. ecc diverse ma semplicemente
batterie che quando messe in parallelo, in caso di differenza di tensione,  danno luogo ad una corrente di circolazione. E questo è un fatto incontestabile sia dal punto di vista teorico che pratico che si possa verificare durante gli anni di vita delle batterie ; per rendere più facile la comprensione della cosa anche ai non addetti ai lavori avevo fatto un esempio numerico con dei valori semplici che potessero dare un ordine di grandezza apprezzabile da tutti e che non sono la regola di quello che si verifica, avrei potuto scrivere 0,1v/0,1ohm=1a oppure 0,1v/0,01ohm=10a  ,oppure qualsiasi altro valore numerico, il concetto non sarebbe cambiato, sempre una corrente di circolazione ci sarebbe stata. Avevo poi detto che la cosa è difficilmente valutabile e quantificabile, proprio per non entrare nel merito della  quantità e qualità  dei parametri presenti, che davo per scontato conosciute dagli addetti, e che avrebbero solo fatto complicare il discorso per i non addetti; dato che l'effetto è generato dalla sola differenza delle tensioni. Concludevo poi dicendo che queste correnti di circolazione  a lungo andare avrebbero potuto dare fastidio alle batterie e che la miglior cosa era di mantenere le batterie sempre in carica.  A questo punto se c'è chi considera che la cosa non assuma valori tali da recare fastidi a me sta benissimo ognuno si regola come vuole esiste il libero arbitrio, e ognuno utilizza i suoi mezzi come ritiene più opportuno, a me interessava soltanto, visto che il thread si intitolava batterie in parallelo secco di portare a conoscenza di tutti sopratutto i non elettrotuttologi, di cosa avviene in realtà quando si mettono in parallelo le batterie, senza poi consigliare l'utilizzo di quello che viene definito accrocchio per il controllo del parallelo od altre soluzioni strane ma semplicemente raccomandando di mantenerle sempre cariche cosa che d'altra parte non fa altro che bene alle batterie. A chi con una punta di sarcasmo mi suggerisce di rifare i calcoli perchè le resistenze interne delle batterie sono variabili, non posso far altro che ringraziarlo per la preziosa informazione, e dirgli che anche la corrente di circolazione variera' di conseguenza; e che le differenze di tensione possono essere dovute anche a cause non intrinseche alle batterie ma da cdt dovute a resistenze di contatto per morsetti mal stretti, capocorda a compressione schiacciati con la pinza o il martello, cavi di diverse lunghezze o sezioni ecc. ecc. Di nuovo buon natale a tutti PS: per rispetto di copyright devo dire che la dimostrazione teorica sul mio precedente intervento è stata fatta, per velocizzare, con il copia incolla da una dispensa universitaria del corso di elettrotecnica   sergio
...

Dopo un transitorio di pochi secondi, vedi millisecondi, se le batterie sono sane non ci sarà nessuna corrente tra le due batterie messe in parallelo.
 
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16/02/2006 13380
Inserito il 22/12/2016 alle: 09:46:20
In risposta al messaggio di sergioalde del 21/12/2016 alle 19:57:51

Forse non si è voluto leggere quello che ho scritto, io ho parlato di batterie in parallelo in senso generale e generico non ho fatto riferimento a batterie di capacità marche eta costruzioni ecc. ecc diverse ma semplicemente
batterie che quando messe in parallelo, in caso di differenza di tensione,  danno luogo ad una corrente di circolazione. E questo è un fatto incontestabile sia dal punto di vista teorico che pratico che si possa verificare durante gli anni di vita delle batterie ; per rendere più facile la comprensione della cosa anche ai non addetti ai lavori avevo fatto un esempio numerico con dei valori semplici che potessero dare un ordine di grandezza apprezzabile da tutti e che non sono la regola di quello che si verifica, avrei potuto scrivere 0,1v/0,1ohm=1a oppure 0,1v/0,01ohm=10a  ,oppure qualsiasi altro valore numerico, il concetto non sarebbe cambiato, sempre una corrente di circolazione ci sarebbe stata. Avevo poi detto che la cosa è difficilmente valutabile e quantificabile, proprio per non entrare nel merito della  quantità e qualità  dei parametri presenti, che davo per scontato conosciute dagli addetti, e che avrebbero solo fatto complicare il discorso per i non addetti; dato che l'effetto è generato dalla sola differenza delle tensioni. Concludevo poi dicendo che queste correnti di circolazione  a lungo andare avrebbero potuto dare fastidio alle batterie e che la miglior cosa era di mantenere le batterie sempre in carica.  A questo punto se c'è chi considera che la cosa non assuma valori tali da recare fastidi a me sta benissimo ognuno si regola come vuole esiste il libero arbitrio, e ognuno utilizza i suoi mezzi come ritiene più opportuno, a me interessava soltanto, visto che il thread si intitolava batterie in parallelo secco di portare a conoscenza di tutti sopratutto i non elettrotuttologi, di cosa avviene in realtà quando si mettono in parallelo le batterie, senza poi consigliare l'utilizzo di quello che viene definito accrocchio per il controllo del parallelo od altre soluzioni strane ma semplicemente raccomandando di mantenerle sempre cariche cosa che d'altra parte non fa altro che bene alle batterie. A chi con una punta di sarcasmo mi suggerisce di rifare i calcoli perchè le resistenze interne delle batterie sono variabili, non posso far altro che ringraziarlo per la preziosa informazione, e dirgli che anche la corrente di circolazione variera' di conseguenza; e che le differenze di tensione possono essere dovute anche a cause non intrinseche alle batterie ma da cdt dovute a resistenze di contatto per morsetti mal stretti, capocorda a compressione schiacciati con la pinza o il martello, cavi di diverse lunghezze o sezioni ecc. ecc. Di nuovo buon natale a tutti PS: per rispetto di copyright devo dire che la dimostrazione teorica sul mio precedente intervento è stata fatta, per velocizzare, con il copia incolla da una dispensa universitaria del corso di elettrotecnica   sergio
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Probabilmente, caro Sergio, non sei stato attento negli anni passati, batterie e affini sono state sviscerate in tutti i modi possibili. Ora uso il sarcasmo, nel mio intervento precedente ero serio, molto serio.

Sono tanti anni che discuto su come si comportano le batterie collegate in parallelo, alcune volte anche in serie, su come devono essere i cavi, le climpature, i morsetti e gli eventuali fusibili.
Solo gli "ignoranti", che non sanno - non capiscono, hanno usato parole come quella che hai usato tu nel tuo lungo intervento, non dando poi una spiegazione logica e scientifica alla mia "sarcastica" domanda.
Se ti senti in qualche modo offeso, perchè ti ho invitato a rifare i conti, non era mia intenzione.

In questo forum siamo tutti amici, siamo tutti sulla stessa linea: siamo camperisti. Chi con esperienze scolastiche e lavorative afferrate in una certa branca, chi in altre branche.
Chi si sente "superiore" di solito viene emarginato. Non vorrei ti succedesse dopo il terzo intervento (il primo due mesi e mezzo fa, gli altri due in questo topic).

P.S.
mi spiace, ha ragione Gabriel, anche se non sfodera testi universitari.
_____________ 73 de

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