In risposta al messaggio di ecostar del 12/05/2019 alle 13:19:04Ciao, avevo lo stesso problema e quindi per risolverlo ho provato diverse soluzioni (cambi sella, fondelli ecc.)... alla fine ho risolto trovando il giusto mix ... sella (quelle con apertura centrale per evitare la compressione palotas) e il fondello per uscite lunghe ( 5/6 ore) ... non so se posso indicare la marca ma ho constatato che per avere la qualità serve spendere qualcosa in più....
l'anno scorso per sfizio ho sostituito la mia ebike con motore sulla ruota anteriore con una di nota marca e motore centrale pagata oltre 2500 euro, io non sono uno sportivo ma mi piace girovagare per le strade di zona pedalandoe con i miei 105 kg se non ci fosse un aiuto alla pedalata avrei non pochi problemi , tuttavia il problema che ho sempre avuto e che ho tutt'ora è il mal di chiappe che dopo una ventina di km puntualmente si presenta e le soste bar causa chiappe doloranti diventano molto frequenti , mi chiedo come diavolo fanno i ciclisti che pedalano per ore e ore senza problemi di chiappe , addirittura a mè capita che a volte non sento neache le due palotas
In risposta al messaggio di dino sauro del 12/05/2019 alle 13:01:02concordo in toto
Io dopo aver fatto molti km con bici da corsa, partecipato a varie ganfondo tra cui quella delle dolomiti, scalato lo Stelvo ecc mi sono dato da anni alla MTB scalando tutti i monti del circondario con relative discesein fuoristrada. Ora alla soglia dei 68 mi sono regalato una biammortizzata ebike Specialized con motore centrale Brose, (ho provato tutti i motori ma per me e' il migliore e piu silenzioso, non lo senti e a motore spento e pedali senza trascinamenti) Il fuoristrada diventa un altro sport, il divertimento e' doppio perche la scalata al monte che prima eri costretto a usare la strada asfaltata ora la fai in fuoristrada divertendoti con salite impossibili alle muscolari e in discesa e' stabile e sicura come una muscolare per via del baricentro basso. La ricomprerei 10 volte
In risposta al messaggio di ecostar del 12/05/2019 alle 13:19:04I problemi che accusi chiappe e gioielli sono tutti riconducibili alla sella.
l'anno scorso per sfizio ho sostituito la mia ebike con motore sulla ruota anteriore con una di nota marca e motore centrale pagata oltre 2500 euro, io non sono uno sportivo ma mi piace girovagare per le strade di zona pedalandoe con i miei 105 kg se non ci fosse un aiuto alla pedalata avrei non pochi problemi , tuttavia il problema che ho sempre avuto e che ho tutt'ora è il mal di chiappe che dopo una ventina di km puntualmente si presenta e le soste bar causa chiappe doloranti diventano molto frequenti , mi chiedo come diavolo fanno i ciclisti che pedalano per ore e ore senza problemi di chiappe , addirittura a mè capita che a volte non sento neache le due palotas
In risposta al messaggio di ecostar del 12/05/2019 alle 13:19:04immagino che utilizzi anche dei pantaloncini tecnici con del soft gel per ammortizzare, molto probabile devi farci il cosi detto callo alle ciapett ...se la inizi ad usare spesso vedrai che il dolore poi svanisce , se proprio non sopporti puoi metterci un copri sella in gel ,c'e' ne sono alcuni ben imbottiti che danno sollievo a questi fastidi
l'anno scorso per sfizio ho sostituito la mia ebike con motore sulla ruota anteriore con una di nota marca e motore centrale pagata oltre 2500 euro, io non sono uno sportivo ma mi piace girovagare per le strade di zona pedalandoe con i miei 105 kg se non ci fosse un aiuto alla pedalata avrei non pochi problemi , tuttavia il problema che ho sempre avuto e che ho tutt'ora è il mal di chiappe che dopo una ventina di km puntualmente si presenta e le soste bar causa chiappe doloranti diventano molto frequenti , mi chiedo come diavolo fanno i ciclisti che pedalano per ore e ore senza problemi di chiappe , addirittura a mè capita che a volte non sento neache le due palotas
In risposta al messaggio di ecostar del 12/05/2019 alle 13:19:04Anch'io che le bici le uso piu o meno una volta o due all anno quando le uso patisco un male tremendo al didietro e mi viene in mente Fantozzi quando salta in sella e la sella non c'era...non penso che il dolore che provo sia tanto inferiore .
l'anno scorso per sfizio ho sostituito la mia ebike con motore sulla ruota anteriore con una di nota marca e motore centrale pagata oltre 2500 euro, io non sono uno sportivo ma mi piace girovagare per le strade di zona pedalandoe con i miei 105 kg se non ci fosse un aiuto alla pedalata avrei non pochi problemi , tuttavia il problema che ho sempre avuto e che ho tutt'ora è il mal di chiappe che dopo una ventina di km puntualmente si presenta e le soste bar causa chiappe doloranti diventano molto frequenti , mi chiedo come diavolo fanno i ciclisti che pedalano per ore e ore senza problemi di chiappe , addirittura a mè capita che a volte non sento neache le due palotas
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di morodirho del 11/05/2019 alle 20:44:21era la stessa cosa che dicevo io finchè non me ne hanno fatta provare una. Ringrazio ancora quel giorno
non smettero' mai di pedalare , fino a che avro' forza, tutta salute, tra l'altro ho amici ottantenni che ancora pedalano e danno filo da torcere a molti ciclisti piu giovani, esco mediamente tre giorni a settimana ed ognivolta percorro circa 60/70 km , quando non uso la bici da corsa uso ''tutti i giorni'' una ex da corsa del 1982 trasformata in city bike semplicemente perfetta .quindi ( ripeto: per me)niente bici elettriche
In risposta al messaggio di SergioRM del 11/05/2019 alle 14:43:42non tutte le Ebike sono uguali, il numero delle velocità in realtà non regola la potenza del motore, ma la velocità oltre la quale cessa l’assistenza. Sulla mia che ha il sensore di pedalata, basta un quarto di giro per fare partire l’assistenza, dipende da quanti magneti sono montati sulla corona che monta il cantatore magnetico. Le batterie al litio, non vanno mai lasciate completamente scariche, non vanno mai lasciate completamente cariche. Nel primo caso si danneggiano perché scendono sotto la loro tensione limite, nel secondo alla lunga si gonfiano e si deformano. Le batterie al litio vanno stoccate per lunghi periodi con una carica residua compresa tra il 30% e il 50% in questo modo non manifestano alcuna criticità e possono rimanere stoccate per tutto l’inverno. Una volta al mese e’ bene controllare che la carica non sia scesa sotto il 30% , ma di solito l’autoscarica e’ minima. Pensate che le batterie al litio dei Dreoni dove l’affidabilita’ è fondamentale, si autoscaricano fino al 30% in modo automatico se lasciate stoccate completamente cariche , proprio per evitare danni alle celle. Lasciare sempre in carica la batteria , anche se collegata ad un caricabatterie intelligente, non e’ assolutamente consigliabile. La carica delle litio (non lifepo4) va sempre effettuata in ambiente controllato e sotto osservazione. Quando si decide di fare un giro in bici , si caricherà la batteria prima di partire.
Tre anni fa a Dinard, in Bretagna, abbiamo faticato non poco con le nostre bici tradizionali: dal campeggio al centro c'erano pochi chilometri con lunghe leggere discese, ma anche con altrettanto lunghe e leggere salite chealla fine ci hanno spezzato le gambe, soprattutto a mia moglie. E così ci siamo dotati di biciclette elettriche, che sono ormai per noi un accessorio imprescindibile. Vorrei condividere quanto abbiamo imparato sull'argomento e che prima ignoravamo. Si fa presto a dire bicicletta elettrica a pedalata assistita, ma le opzioni sono tante e un po' oscure per chi, come eravamo noi, fosse alle prime armi. E così magari qualcuno di voi potrà avere idee un po' più chiare, altri più esperti potranno correggere o integrare quello che abbiamo imparato. Sensore di pedalata o di sforzo? È una distinzione importante, anche se non molto rigorosa. Nelle bici a sensore di pedalata il motore parte quando si compie un giro con i pedali e questo ha alcune conseguenze. Il motore non parte se non si compie quel giro di pedali e questo può rendere un po' scomode le partenze in salita, ma, soprattutto, quando il motore parte scarica tutta la sua potenza: quando parte strappa. Tutta la sua potenza per modo di dire, ovviamente. Si può regolare la potenza del motore scegliendo uno di quattro o cinque livelli e quando si accende viene impostato il primo, che è solo una frazione della potenza massima. Lo strappo può però comunque essere fastidioso. Era così con la bici di mia moglie, che ha preferito il sensore di pedalata. La buona notizia è che si può impostare via software il numeri dei livelli disponibili, agendo sulla centralina che controlla il tutto (si tratta di quell'accrocco con pulsanti e display; usando i pulsanti nel modo descritto dal manuale - che si trova facilmente su Internet - si possono scegliere diverse configurazioni). Diciamo che se i livelli sono quattro col primo si usa un quarto della potenza del motore; portando i livelli a sette, col primo se ne usa solo un settimo e lo strappo è minore. Bastano poche prove per trovare la configurazione con cui ci si trova meglio. L'aspetto positivo è che quando si marcia il motore fa tutto da solo e basta pedalare senza sforzo per confermare a ogni pedalata che vogliamo farci portare da lui. Inciso: Si può regolare anche la velocità massima ed è bene farlo, perché non si possono superare i 25Km/h. Nelle bici a sensore di sforzo, invece, il motore entra in funzione quando esercitiamo uno sforzo sui pedali. Conseguenze: si lavora un po' di più, il motore si limita a ridurre sensibilmente il nostro sforzo senza eliminarlo, ma non ci sono strappi e non è necessario un giro completo di pedali per attivare il motore. In sintesi, una sensazione di maggior controllo. È stata la mia scelta. Motore centrale o sulla ruota? Le bici più economiche hanno il motore sulla ruota, per il motore centrale occorre spendere qualcosa in più. Ne vale la pena? Secondo me sì. I vantaggi sono due: i motori sulla ruota a) sono solo a sensore di pedalata, b) non traggono beneficio dall'uso del cambio proprio perché sono sulla ruota. Batteria Abbiamo comprato la nostra prima bici elettrica presso un importante e ben noto venditore di biciclette di Roma. Gli avevamo esposto qualche nostro dubbio: potremmo non usare le bici per qualche mese, in inverno; che succederebbe alle batterie? Risposta: nessun problema perché sono batterie al litio, senza effetto memoria. Ca@@ata formidabile! Il modo migliore per uccidere una batteria al litio è lasciarla scarica, meglio lasciarla sempre in carica (l'alimentatore rileva lo stato di carica) che dimenticarsela scarica. In pratica, noi portiamo le batterie a casa quando rientriamo e le carichiamo più o meno ogni 15 giorni, comunque almeno una volta al mese, sia se pensiamo di ripartire a breve sia se la vita normale non ce lo consente.
In risposta al messaggio di iw5ci del 12/05/2019 alle 18:34:51effettivamente cosa da non sottovalutare sulle Ebike oltre alle dinamiche già discusse ,sono pure delicate anche sulla pulizia e manutenzione e se parte la batteria poi sono dolori ... senza considerare che le case variano i modelli ogni anni ed è facile che non si trovi più una batteria di ricambio dopo svariati anni dall'acquisto... per questo motivo è sempre bene preferire marche serie e conosciute per avere la garanzia dei pezzi di ricambio nel lungo periodo
non tutte le Ebike sono uguali, il numero delle velocità in realtà non regola la potenza del motore, ma la velocità oltre la quale cessa l’assistenza. Sulla mia che ha il sensore di pedalata, basta un quarto di giroper fare partire l’assistenza, dipende da quanti magneti sono montati sulla corona che monta il cantatore magnetico. Le batterie al litio, non vanno mai lasciate completamente scariche, non vanno mai lasciate completamente cariche. Nel primo caso si danneggiano perché scendono sotto la loro tensione limite, nel secondo alla lunga si gonfiano e si deformano. Le batterie al litio vanno stoccate per lunghi periodi con una carica residua compresa tra il 30% e il 50% in questo modo non manifestano alcuna criticità e possono rimanere stoccate per tutto l’inverno. Una volta al mese e’ bene controllare che la carica non sia scesa sotto il 30% , ma di solito l’autoscarica e’ minima. Pensate che le batterie al litio dei Dreoni dove l’affidabilita’ è fondamentale, si autoscaricano fino al 30% in modo automatico se lasciate stoccate completamente cariche , proprio per evitare danni alle celle. Lasciare sempre in carica la batteria , anche se collegata ad un caricabatterie intelligente, non e’ assolutamente consigliabile. La carica delle litio (non lifepo4) va sempre effettuata in ambiente controllato e sotto osservazione. Quando si decide di fare un giro in bici , si caricherà la batteria prima di partire.
In risposta al messaggio di morodirho del 12/05/2019 alle 19:48:26In linea di massima tutto questo lo puoi fare anche con una Ebike...
il fascino delle bici da corsa non è solo il pedalare, è tutto quello che sta intorno, la preparazione, la scelta del percorso, la scelta del vestiario, gli amici ''il viaggiare a nuvola'' ( come dice l'emerito prof'')chiaccherando ,quando si puo' , le tirate nei tratti che lo permettono ,le fatiche delle salite con le battutine verso i ritardatari ( come me), le soste nei vari posti famosi, trattorie alla buona dove trovi ancora persone socievoli con cui scambiare quattro battute. insomma, tutto quello che gira intorno alle bici e che gli appassionati conoscono benissimo e che sono il sale di questa attivita' che oltre tutto fa bene alla salute
In risposta al messaggio di monsignore del 12/05/2019 alle 21:39:18Ti dirò che la nostra scelta di non esagerare col prezzo deriva proprio da chiacchiere scambiate con una coppia di camperisti di Ravenna, che avevano due belle bici elettriche Cannondale da 3000 euro l'una e ci hanno raccontato che in passato gliene avevano rubate due simili.
Secondo me i problemi delle E-Bike sono essenzialmente 2 1) il costo ..ma qui ci si può sbizzarrire 2) che se le abbandoni fuori da un supermercato / museo/chiesa/ristorante etc.etc. te le fottono immediatamente in qualsiasi nazione ti trovi.
In risposta al messaggio di onabet del 12/05/2019 alle 22:36:17Le danno anche come molto resistenti all'acqua, ma penso sia meglio utilizzare un telo di copertura almeno quando sono posizionate sul porta bici. Chiedo ai possessori di ebike che le trasportano su porta bici esterno se hanno provveduto in tal senso
Da pochissimo ho provveduto ad elettrificare le mie due bici. Ero intenzionato ad acquistare un ciclomotore, ma gli alti costi della polizza assicurativa, cica 1000€ annui, mi hanno fatto desistere. Sono stato a lungoindeciso se comprare due e bike ex novo o acquistare un kit per quelle che già avevo. Alla fine ho deciso per il kit in quanto mi sembrava uno spreco dismettere le bici che mi hanno accompagnato in tanti posti in giro per l'Italia e per l'Europa: una Bianchi ed una Legnano. Dopo varie analisi ho scelto un motore centrale, con discrete caratteristiche e abbastanza economico considerato anche lo scarso utilizzo che ne faccio e che si riduce alle sole uscite in camper. Ho preso un TONGSHENG TDSZ2 con motore da 250 watt 36 volts e batteria da 13 ampere. Avendo trovato in rete un'azienda che lo commercializza non molto distante da casa, l'acquisto l'ho effettuato direttamente in negozio che ha provveduto anche al relativo montaggio. L'installazione non è risultata invasiva e spero anche che i risultati siano soddisfacenti. Al momento ho fatto qualche chilometro con strada mista e sembra rispondere bene. Aspetto la fine di maggio, quando farò il mio solito viaggio primaverile, per poterla testare meglio. Le danno anche come molto resistenti all'acqua, ma penso sia meglio utilizzare un telo di copertura almeno quando sono posizionate sul porta bici. Chiedo ai possessori di ebike che le trasportano su porta bici esterno se hanno provveduto in tal senso e, eventualmente, che modello scegliere. Grazie a chi mi fornirà indicazioni Enzo
codice IP
che attesta il livello di protezione da particelle solide (prima cifra) e da liquidi (seconda cifra); ad esempio, un codice IP55 attesta che il motore resiste alla polvere e a getti d'acqua.qui
).In risposta al messaggio di himmer80 del 12/05/2019 alle 20:55:30avendo avuto un infarto conosco benissimo questi problemi, infatti ho abbandonato le salite e pedalo da solo ,proprio per evitare ''competizioni''con altri appassionati ,sempre possibili quando si pedala in gruppo.Mi permetto di dissentire sul fattore eta' , visto che a 75 anni ( che compiro' martedi 14,) mi sento ancora benissimo e visto che non faccio nessuna fatica a percorrere quei pochi km che faccio regolarmente ad ogni uscita
In linea di massima tutto questo lo puoi fare anche con una Ebike... Concordo con Il fatto che pedalare faccia bene alla salute ma sempre con una certa moderazione evitando di strafare specialmente sulle salite dove siarriva spesso al massimo della frequenza cardiaca consentita rispetto all'età e quando non si e più ragazzini questo fa più male che bene nel tempo e vanno sempre fatti i controlli di rito.. Visita cardiologica. Ecocardio, ecg e prova da sforzo. Personalmente l'Ebike la vedo bene per gli appassionati delle due ruote dopo i 65 anni dove ti puoi concedere di pedalare e quando serve hai la pedalata assistita per evitare sforzi eccessivi sulle salite..