In risposta al messaggio di Alexanto05 del 12/03/2024 alle 07:19:19Ma con fattura e garanzia di certo queste cose non succedono!
Nove o più fusibili dentro una batteria? Una bella resistenza interna... che immagino paghi in caduta di tensione e dissipazione. Nemmeno sulla lifepo4 preferita dai talebani della sicurezza si sono spinti a tanto! Anzi,vediamo 5 celle in parallelo secco, con 4 che si possono scaricare su una in corto in barba al più evoluto dei BMS. Ma con fattura e garanzia di certo queste cose non succedono!
In risposta al messaggio di Laikone del 12/03/2024 alle 08:32:04"ben sappiamo che il famigerato fusibile salta SOLO per due motivi:
ciò che sfugge è che l'eventuale fusibile non mette al riparo da ogni problema... siete troppo convinti che questo accessorio (fusibile) vi pari il sedere in ogni condizione, ma ben sappiamo che così non è. Un fusibilecrea SEMPRE effetti collaterali, a partire dalla crimparura dei cavi, all'introduzione di resistenze e cadute di tensione che non son certo le benvenute nei nostri impianti. La storia riporta tantissimi episodi di impianti andati a fuoco pur essendo dotati di apposite protezioni, perchè ben sappiamo che il famigerato fusibile salta SOLO per due motivi: - per corto circuito - per eccessivo prelievo di corrente in funzione della sua portata Sappiamo altrettento bene, ma facciamo sempre finta di dimenticarcelo, e con tutta probabilità è andata così anche per questo singolo caso, che è il surriscaldamento delle parti interessate nel 99% dei casi a creare problemi per tanti motivi che esulano dall'installazione del fusibile stesso. Ergo, posso avere il fusibile installato, ma la corrente che comunque viene lasciata passare può generare il problema di surriscaldamento sui componenti a valle. Ora qualcuno dirà, eh, metti il fusibile più piccolo così salta... peccato che così facendo vadano a ramengo tutte le favole che ci siamo raccontati sui grandi prelievi che queste batterie dovrebbero concedere. L'unica cosa è quella di utilizzare prodotti di ESTREMA qualità che come ben sapete, con tutta probabilità NON sono disponibili sul mercato per i comuni mortali e comunque vada se anche lo fossero di certo non li trovate su ali e compagnia bella... Dovete mettervelo nella testa prima o poi...
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 11/03/2024 alle 21:41:04
Io penso che quel BMS si sarebbe bruciato anche in presenza di un fusibile da 50A. Dico questo perché il BMS non interveniva durante le scariche a 50A.
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 12/03/2024 alle 11:18:10in caso di corto circuito se non salta è dimensionato male, non vi è altro motivo per cui non debba saltare.
ben sappiamo che il famigerato fusibile salta SOLO per due motivi:- per corto circuito- per eccessivo prelievo di corrente in funzione della sua portata In realtà la mia unica preoccupazione è che un midival da 50A possa non saltare in caso di corto circuito! E ho un certo timore anche a fare un test.
In risposta al messaggio di banoyo del 12/03/2024 alle 11:31:13non mi trovi molto d'accordo con queso ragionamento; perchè, estremizzo... se dopo un dato numero di cicli ok, decidi tu quanti potranno mai essere, al proseguio ti va a fuoco il mezzo non credo sia una gran consolazione il pensare che "beh, almeno tot. cocli li ha fatti bene"...
3 su 4 continuano a funzionare senza problemi...era sicuramente un pezzo difettoso, probabilmente non dissipava bene qualche componente. Questo tipo di problema non è da vedere come mancato intervento delle protezioni,ma un difetto sfuggito al controllo qualità del prodotto. Secondo me se il pacco batteria ed il suo BMS hanno fatto un certo numero di cicli, senza dare problemi, si può stare tranquilli. Le Lifepo4 sono e restano tra le batterie più sicure mai prodotte sino ad oggi.
In risposta al messaggio di Lebowski del 12/03/2024 alle 10:40:30Ho capito perchè hai messo un fusibile da 60A e ti ringrazio.
Il DC-DC carica massimo 40A (potrebbe anche 50A ma l'ho limitato), il fusibile è sul cavo nuovo che ho messo per il DC-DC, sul polo positivo della batteria. In parallelo, sempre sul polo positivo della batteria, va il cavooriginale della centralina del camper, con il suo fusibile da 40A. Poi se uno di questi giorni voglio mettere un inverter valuterò il cavo e il fusibile da mettere, per adesso non ne ho bisogno.
In risposta al messaggio di banoyo del 12/03/2024 alle 11:31:13Quando dici che gli altri funzionano senza problemi cosa intendi? Che non sono ancora esplosi?
3 su 4 continuano a funzionare senza problemi...era sicuramente un pezzo difettoso, probabilmente non dissipava bene qualche componente. Questo tipo di problema non è da vedere come mancato intervento delle protezioni,ma un difetto sfuggito al controllo qualità del prodotto. Secondo me se il pacco batteria ed il suo BMS hanno fatto un certo numero di cicli, senza dare problemi, si può stare tranquilli. Le Lifepo4 sono e restano tra le batterie più sicure mai prodotte sino ad oggi.
In risposta al messaggio di Laikone del 12/03/2024 alle 12:07:46Sì, c'è un altro motivo: fusibile farlocco. Purtroppo esistono e mi preoccupa di più quello che l'eventuale difetto di un bms
in caso di corto circuito se non salta è dimensionato male, non vi è altro motivo per cui non debba saltare. Nel caso in oggetto, non sono comunque convinto sia un problema di corto circuito...
In risposta al messaggio di Laikone del 12/03/2024 alle 12:07:46I midival non sono garantiti per interrompere corti di più di 2000A.
in caso di corto circuito se non salta è dimensionato male, non vi è altro motivo per cui non debba saltare. Nel caso in oggetto, non sono comunque convinto sia un problema di corto circuito...
In risposta al messaggio di Lebowski del 12/03/2024 alle 12:53:10Questa eventualità può essere sterilizzata mettendo due fusibili in serie comprati da canali diversi.
Sì, c'è un altro motivo: fusibile farlocco. Purtroppo esistono e mi preoccupa di più quello che l'eventuale difetto di un bms Nel video si tratta di fusibili senza marca, ma anche comprare fusibili di buona marca eda un fornitore fidato non ti assicura che non sia falsificato (le supply chain sono inescrutabili e infiltrate da chissà chi e anche ditte importanti ci cascano, nessuno si ricorda dei problemi con i condensatori di varie schede madri di qualche anno fa?)
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 12/03/2024 alle 12:43:18I 3 pacchi batteria sono ancora in funzione hanno superato i 28 cicli di carica/scarica, i valori che leggo sulle celle singole sono confortati, restano equilibrate.
Quando dici che gli altri funzionano senza problemi cosa intendi? Che non sono ancora esplosi? Se prendi la singola batteria e ci colleghi l'alimentatore da 200A che succede?
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 12/03/2024 alle 13:06:15la scelta potrebbe anche risultare giusta se si ha la certezza di un buon BMS... Loro sanno cosa montano/comprano, come chi compra sui soliti siti sa che non può avere lo stesso prodotto contenuto dentro a prodotti di indiscussa qualità a prezzi che rasentano il ridicolo.
I midival non sono garantiti per interrompere corti di più di 2000A. Resta da capire quanto debba impegnarsi Murphy per avere tale eventualità in camper. Nds e Victron sembrano non preoccuparsene troppo, lasciando tutto sulle spalle del BMS.
In risposta al messaggio di Lebowski del 12/03/2024 alle 12:53:10non è un problema mio, io non uso prodotti scadenti in nessun contesto che riguarda la sicurezza, nemmeno il fusibile, fermo restando che io di fusibili ne monto in primis il meno possibile proprio per evitare effetti e danni collaterali che spesso sono più frequenti del possibile danno che si vierrebbe a creare (forse mai) utilizzando prodotti intesi come accessori o utenze di qualità.
Sì, c'è un altro motivo: fusibile farlocco. Purtroppo esistono e mi preoccupa di più quello che l'eventuale difetto di un bms Nel video si tratta di fusibili senza marca, ma anche comprare fusibili di buona marca eda un fornitore fidato non ti assicura che non sia falsificato (le supply chain sono inescrutabili e infiltrate da chissà chi e anche ditte importanti ci cascano, nessuno si ricorda dei problemi con i condensatori di varie schede madri di qualche anno fa?)
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 12/03/2024 alle 07:19:19Fusibili ben dimensionati per bloccare la scarica "selvaggia" ma per non introdurre resistenze e cadute di tensione. I produttori non mettono fusibili interni perché costerebbero sia in progettazione che in eventuali sostituzioni dato che sarebbe complicato renderli accessibili in sicurezza dall' involucro esterno.. ho deciso di assemblare proprio vedendo come sono costruite le batterie dei migliori produttori nei vari video di smontaggio..
Nove o più fusibili dentro una batteria? Una bella resistenza interna... che immagino paghi in caduta di tensione e dissipazione. Nemmeno sulla lifepo4 preferita dai talebani della sicurezza si sono spinti a tanto! Anzi,vediamo 5 celle in parallelo secco, con 4 che si possono scaricare su una in corto in barba al più evoluto dei BMS. Ma con fattura e garanzia di certo queste cose non succedono!
In risposta al messaggio di SimoneG del 12/03/2024 alle 23:08:14Ogni cella ha circa 0,3mOhm di resistenza interna e ce ne aggiungi in serie altrettanti di fusibile.
Fusibili ben dimensionati per bloccare la scarica selvaggia ma per non introdurre resistenze e cadute di tensione. I produttori non mettono fusibili interni perché costerebbero sia in progettazione che in eventuali sostituzionidato che sarebbe complicato renderli accessibili in sicurezza dall' involucro esterno.. ho deciso di assemblare proprio vedendo come sono costruite le batterie dei migliori produttori nei vari video di smontaggio..
In risposta al messaggio di Alexanto05 del 13/03/2024 alle 07:55:48Si indubbiamente, ma per quello che volevo ottenere, e considerando le caratteristiche delle litio sul mantenimento delle tensioni sia al variare della capacità residua che al variare dei carichi, il rapporto costo beneficio punta decisamente sul beneficio! Inoltre ho cercato di recuperare questo aggravio sovradimensionando le barre in rame di connessione e lucidando tutte le parti di contatto.. sono convinto che le perdite del mio setup sono alla fine molto simili a quelle di un montaggio "industriale" senza l' uso di queste accortezze..
Ogni cella ha circa 0,3mOhm di resistenza interna e ce ne aggiungi in serie altrettanti di fusibile. Hai praticamente raddoppiato la resistenza interna delle celle, e quindi caduta di tensione sotto carico ed efficienza in carica e scarica. In termini assoluti, parlando di numeri molto piccoli si può soprassedere, in termini relativi è un intervento molto invasivo.
In risposta al messaggio di SimoneG del 13/03/2024 alle 09:42:53SimoneG volevo chiederti se per te può avere senso montare un bilanciatore attivo in aggiunta al BMS, quelli a condensatori per intenderci.
Si indubbiamente, ma per quello che volevo ottenere, e considerando le caratteristiche delle litio sul mantenimento delle tensioni sia al variare della capacità residua che al variare dei carichi, il rapporto costo beneficiopunta decisamente sul beneficio! Inoltre ho cercato di recuperare questo aggravio sovradimensionando le barre in rame di connessione e lucidando tutte le parti di contatto.. sono convinto che le perdite del mio setup sono alla fine molto simili a quelle di un montaggio industriale senza l' uso di queste accortezze..
In risposta al messaggio di banoyo del 13/03/2024 alle 11:05:00Il bilanciamento attivo è sempre la soluzione consigliata rispetto a quello passivo. Solitamente si usa bilanciare nella fase superiore ovvero quasi a termine carica (SOC >95%) così da avere quasi lo stesso SOC a carica completa; viceversa succede con il bilanciamento nella fase inferiore (scarica).
SimoneG volevo chiederti se per te può avere senso montare un bilanciatore attivo in aggiunta al BMS, quelli a condensatori per intenderci. In teoria dovrebbe migliorare il bilanciamento delle celle durante le cariche rapide, ma non ho chiaro se vale la pena. Complimenti x l'assemblaggio, prenderò qualche spunto dalla tua foto. Grazie
In risposta al messaggio di il tornitore del 14/03/2024 alle 14:52:50Grazie della spiegazione dettagliata, mi chiarisce alcuni dubbi
Il bilanciamento attivo è sempre la soluzione consigliata rispetto a quello passivo. Solitamente si usa bilanciare nella fase superiore ovvero quasi a termine carica (SOC >95%) così da avere quasi lo stesso SOC a caricacompleta; viceversa succede con il bilanciamento nella fase inferiore (scarica). La corrente di bilanciamento dipende da diversi fattori: sbilanciamento celle, capacità del pacco batteria, utilizzo dell'accumulo, tempo a disposizione per il bilanciamento celle, C-rate di carica. Sicuramente va bene mettere un bilanciatore attivo, ma bisogna vedere la corrente di bilanciamento. La soluzione a condensatori, spero multipla, è quella più comune... Poi vi è quella a trasformatore, induttore o con circuiti di potenza. Personalmente adotterei una soluzione a condensatori multipla o a trasformatore (ce ne sono su amz..); il bilanciamento non è sempre necessario se il delta di tensione tra celle è entro i 10 mV. Esempio sulle BEV, che sia tecnologia NMC o LFP, il bilanciamento di tipo attivo viene fatto in carica (nel caso della mia BEV con SOC da cdb >99%, reale del 94%) e la potenza di carica viene limitata man mano. La durata dipende da fattori detti sopra, alcune volte impiega 15 minuti altre volte anche 2 ore (dopo alcune cariche fast e senza aver fatto da giorni bilanciamenti) però se la corrente di bilanciamento fosse bassa ci vorrebbe molto più tempo. Per dire sulla mia BEV ora il delta max completamente carica è di 24 mV mentre quando quasi è scarica è circa 6-8 mV. Per il BMS parlano bene del JK-B2A8S20P (modello da 200 A, comprende anche bilanciamento attivo da 1 o 2 A e in caso di necessità prevede la gestione del riscaldamento del pacco batteria con resistenze ausiliarie a parte da 100-200W).
In risposta al messaggio di il tornitore del 14/03/2024 alle 14:52:50Per il BMS parlano bene del JK-B2A8S20P (modello da 200 A, comprende anche bilanciamento attivo da 1 o 2 A e in caso di necessità prevede la gestione del riscaldamento del pacco batteria con resistenze ausiliarie a parte da 100-200W).
Il bilanciamento attivo è sempre la soluzione consigliata rispetto a quello passivo. Solitamente si usa bilanciare nella fase superiore ovvero quasi a termine carica (SOC >95%) così da avere quasi lo stesso SOC a caricacompleta; viceversa succede con il bilanciamento nella fase inferiore (scarica). La corrente di bilanciamento dipende da diversi fattori: sbilanciamento celle, capacità del pacco batteria, utilizzo dell'accumulo, tempo a disposizione per il bilanciamento celle, C-rate di carica. Sicuramente va bene mettere un bilanciatore attivo, ma bisogna vedere la corrente di bilanciamento. La soluzione a condensatori, spero multipla, è quella più comune... Poi vi è quella a trasformatore, induttore o con circuiti di potenza. Personalmente adotterei una soluzione a condensatori multipla o a trasformatore (ce ne sono su amz..); il bilanciamento non è sempre necessario se il delta di tensione tra celle è entro i 10 mV. Esempio sulle BEV, che sia tecnologia NMC o LFP, il bilanciamento di tipo attivo viene fatto in carica (nel caso della mia BEV con SOC da cdb >99%, reale del 94%) e la potenza di carica viene limitata man mano. La durata dipende da fattori detti sopra, alcune volte impiega 15 minuti altre volte anche 2 ore (dopo alcune cariche fast e senza aver fatto da giorni bilanciamenti) però se la corrente di bilanciamento fosse bassa ci vorrebbe molto più tempo. Per dire sulla mia BEV ora il delta max completamente carica è di 24 mV mentre quando quasi è scarica è circa 6-8 mV. Per il BMS parlano bene del JK-B2A8S20P (modello da 200 A, comprende anche bilanciamento attivo da 1 o 2 A e in caso di necessità prevede la gestione del riscaldamento del pacco batteria con resistenze ausiliarie a parte da 100-200W).