quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 06/01/2014 12:35:17 (> ti serve questo:Visualizza messaggio in nuova finestra
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http://www.ndsgroup.it/camper/e...
www.susezzapasa.itquote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 11:36:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Definiti come: I(n):= la corrente nell'istante t(n), dt=t(n+1)-T(n) l'intervallo tra le due misure l'integrale la somma di: sommatoria(I(n+1)*dt) nel limite che dt tenda a zero che nel caso specifico millisecondi confrontate con le ore è una buona approssimazione. Comunque ti metto sotto un'estratto nel codice Arduino: #define AVG_NUM 32 // numbero di iterazioni per la lettura media #define BS_VOLT_CHAN 2 // adc pin di lettura analogica float CAPACITA = 200.0; // capacita nominale batteria (C20) float amper_ora = CAPACITA; // capacità residua batteria float k = 1.4; // esponente di Peukert float rendimentoRicarica = 0.95; // efficienza in ricarica /* funzione per la lettura della tensione */ int read_adc(int channel){ int sum = 0; int temp = 0; int i; for (i=0; i<AVG_NUM; i++) { temp = analogRead(channel); sum += temp; } return(sum / AVG_NUM); } /* funzione per la lettura della corrente */ float read_current(){ float sum = 0.0; float temp; int i; for (i=0; i<AVG_NUM; i++) { // loop through reading raw adc values AVG_NUM number of times temp = monitor.shuntCurrent() * BS_AMPER_SCALE + amper_offset; // read the input INA219 sum += temp; // store sum for averaging } return(sum / AVG_NUM); // divide sum by AVG_NUM to get average and return it } /* funzione per la lettura della tensione di riferimento dell'Arduino */ long readVcc() { long result; // Read 1.1V reference against AVcc ADMUX = _BV(REFS0) | _BV(MUX3) | _BV(MUX2) | _BV(MUX1); attendi(2); // Wait for Vref to settle ADCSRA |= _BV(ADSC); // Convert while (bit_is_set(ADCSRA,ADSC)); result = ADCL; result |= ADCH<<8; result = 1126400L / result; // Back-calculate AVcc in mV return result; } /* funzione per il caloclo della corrente di Peukert*/ float CurrentPeukert(float c){ float temp = 0.0; float temp1=0.0; temp = -1.0*c; temp1 = (pow(temp, k)/pow(CAPACITA/20.0, k-1.0)) * -1.0; if (temp1 * -1.0 < temp) { temp1 = temp * -1.0; } return temp1; } void setup() { // iniliziazione } void loop() { float temp; temp = read_adc(BS_VOLT_CHAN); voltBS = temp/1023.0*readVcc()/1000*5.0; Current = read_current(); time = millis(); intervallo_tempo = (time - old_time)/1000.0/3600.0; old_time = time; if (Current >= 0.0 && (amper_ora < CAPACITA)) { amper_ora = (intervallo_tempo * Current) * rendimentoRicarica + old_amper_ora; } else { if (Current < 0.0) { amper_ora = (intervallo_tempo * CurrentPeukert(Current)) + old_amper_ora; } } old_amper_ora = amper_ora; }
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 06/01/2014 11:40:34 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ti assicuro che non confondo A con Ah! Nel mio algoritmo ho ipotizzzato una efficenza del 95% del rendimento della corrente in ricarica, le batterie sono nuove di zecca mentre per la corrente prelevata in scarica ho fatto uso della legge di Peukert.
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 06/01/2014 11:55:51 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Le batterie sono oggetti difficili ma non paranormali, come tutto seguono le leggi della Fisica. I cicli di vita di una bateeria Accu Haze sono stati pubblicati dal costruttore:
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 15:40:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Va bene... Hai fornito ad Arduino: capacità nominale della batteria, capacità residua, esponente di Peukert, efficenza in ricarica, ...ecc... Se sei convinto che nel tempo questi dati rimangano invariati, hai fatto una grande invenzione. Roba da brevetto mondiale. ...strano che nessuno ci abbia pensato prima di Te... _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 16:01:17 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ovviamente sono tutti parametri che cambieranno con la vita della batteria ma posso ipotizzare che se faccio una settimana di vacanza con il camper non cambieranno molto a meno di distruggere le batterie. Lo scopo di questi oggetti è proprio quello di sapere nell'uso del camper l'andamento della carica; quello che a me serve sapere è proprio dopo due notti quanta carica ho prelevato e quanta ne ho rifornito viaggiando magari guidando 3 ore o quanto ne ha rifornito il pannello solare. Come detto prima non ho inventato nulla in quanto basta navigare sui siti dei barcaioli per vedere che ne fanno uso.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 16:09:28 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> quanta ne ho rifornito viaggiando magari guidando 3 ore o quanto ne ha rifornito il pannello solare.id="blue"> Sono capitato sulla casella 58 del gioco dell'oca: lo scheletro, e sono retrocesso alla casella 1... la partenza. Non puoi stabilire quanta corrente assorbe in carica un accumulatore. E' l'accumulatore che decide quanta glene serve. Quindi non puoi stabilire il livello di carica dopo 3 ore di viaggio, e/o la fornitura del pannello solare. Nessun strumento ha la possibilità di "guardare" dentro un accumulatore. Se poi ti accontenti di dati empirici, è un altro paio di maniche. Ma non dare quei numeri per scontati. _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 16:28:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Nella mia ipotesi il 95% della corrente che entra viene utilizzata per la reazione chimica e il 5% dissipato in calore, ho fatto questa ipotesi perchè le batterie sono nuove mentre fra qualche anno porterò il parametro all'80%. Comunque ripeto che anche le batterie al piombo sono soggette alle leggi della Fisica!
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 16:33:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ho capito... è tutta un'ipotesi... finalmente ho letto la parolina magica. Nulla di scientificamente provato, e nulla da brevettare. Solo dati empirici messi in Arduino. Nel tempo non potrai mai avere un quadro attendibile, non conoscendo la vera capacità della batteria... nemmeno a nuovo... P.S. non capisco l'ultima frase, e la parola "ripeto", non ho mai parlato di batterie al piombo, ma solo di batterie... generalizzando, e alcune volte di accumulatore. Sono accumulatori al piombo: le acido libero (penso quelle che chiami piombo), le AGM, le GEL... _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 16:43:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non sono solo dati empirici ma dati sperimentali che è molto diverso. Comunque non capisco la tua obiezione, come tu stesso hai detto i parametri sono lo stato di carica effettivo quando la batteria risulta carica ai caricabatterie e l'efficienza della corrente di ricarica che pur essendo non direttamente misurabili sono rilevabili da misure indirette cosa che nel pieno rispetto del metodo sperimentale ho rilevato.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 16:51:01 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Se ipotizzi (parola scritta da Te), sono dati empirici e non scientifici. E qui non ci piove. Ci puoi girare attorno quanto vuoi, l'"aggeggio" ha la stessa validità e utilità del booster, argomento del topic. Ha i pulsanti e un dispay alfanumerico, lo hai messo assieme e ne sei orgoglioso. Ma quello che ti rimanda non può essere lo stato istantaneo della tua batteria... e non può essere preso per buono. _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 16:33:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> quel che a me interessa è proprio la misura del 95% che tu prendi per ipotesi.
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 16:59:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non è per orgoglio che presento il mio lavoro ma solo per fornire dei dati di sperimentali e non empirici come li definisci tu. Ho buone prove sperimentali per dire ritornando all'argomento che con un booster da 25A si possono caricare 100Ah in 2 batterie in parallelo con capacità nominali da 210Ah scariche circa il 50/55%. La formazione ricevuta mi impone di avere dubbi ma per poterli esaminare in modo scientifico dovresti argomentarli meglio, non è sufficiente dire che non non esistono strumenti per la misura della carica residua solo perchè non esiste una misura diretta. Ad esempio i nostri occhi non ponno vedere i raggi UV ma tramite una misura indiretta diventa possibile misurarli.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 17:16:18 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Beh... che dire ulteriormente... Hai ragione, i tuoi dati hanno una solida base scientifica... come è vero che ieri sera la Roma ha vinto 3 a 0 sulla Juve... Ops... non sapevo che si potessero caricare 100Ah con il booster da 25A in due batterie in due ore. Sai, non riesco a quantificare l'Ah in un accumulatore. Scusa per l'ignoranza. _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 06/01/2014 17:15:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> L'ho ricavato in modo sperimentale facendo cosi: 1- preso una batteria da 110Ah è l'ho caricata per bene per 24 ore, 2- ho prelevato 30 Ah con una lampadina da faro rilevando ogni 5 minuti la corrente (ovviamente tutto in automatico), 3- ho lasciato riposare la batteria per circa 18 ore, 4- ho ricaricato la batteria come al punto 1 misurando la corrente di carica ogni 5 minuti. Ebbene per riportare la batteria nella condizione iniziale ho dovuto cedere circa 32/33 Ah da cui deduco un rendimento del 95%. La stessa prova fatta con una vecchia batteria che avevo tolto dalla macchina perchè non mi dava più affidamento mi ha portato al 75% di rendimento infatti durante la carica scaldava.
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 17:29:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> e chi ha detto in due ore? in 6/7 ore si può.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 17:32:31 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> grazie, è quel che mi interessava. dovrebbero costruire dei caricabatteria che fanno questa misura (scaricando prima la batteria con una resistenza) così da poter misurare facilmente questi dati. un criterio per capire se una batteria ha finito la sua vita potrebbe essere proprio se scalda a caricarla.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 17:35:02 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> E' tutto il pomeriggio che leggo che togli e metti Ah in accumulatori. Addirittura riesci a togliere esattamente 30Ah con una lampadina... e a rimetterli con un caricabatterie. Sei un mago? Per di più riesci a conoscere esattamente la percentuale di scarica in Ah di un accumulatore, opperbacco! Tutto partendo dai dati di targa dell'accumulatore nuovo, senza sapere per quanto tempo è stato immagazzinato prima della vendita. P.S. come ho scritto in altri topic, gli accumulatori me li faccio costruire da un artigiano. Le mette assieme davanti ai miei occhi. Posso dire che quelle batterie sono nuove. Le altre... chi lo sa... P.P.S. non c'è metodo peggiore per rovinate un accumulatore, che usare una lampada per scaricarla. P.P.P.S. il 2 ore l'ho aggiunto io... per darmi uno spunto sulle osservazioni sopra. _____________
[;)]73 de alvaro IZ2MHT quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 06/01/2014 17:32:31 L'ho ricavato in modo sperimentale facendo cosi: 1- preso una batteria da 110Ah è l'ho caricata per bene per 24 ore, 2- ho prelevato 30 Ah con una lampadina da faro rilevando ogni 5 minuti la corrente (ovviamente tutto in automatico), 3- ho lasciato riposare la batteria per circa 18 ore, 4- ho ricaricato la batteria come al punto 1 misurando la corrente di carica ogni 5 minuti. Ebbene per riportare la batteria nella condizione iniziale ho dovuto cedere circa 32/33 Ah da cui deduco un rendimento del 95%. La stessa prova fatta con una vecchia batteria che avevo tolto dalla macchina perchè non mi dava più affidamento mi ha portato al 75% di rendimento infatti durante la carica scaldava.>>Sarebbe più onesto se dichiarassi: 'a me non interessa sapere quanta autonomia ho, quanti Ah sono ancora disponibili alle mie batterie; interessa solo sapere quanti Ah prelevo dalle batterie e quanti Ah le mie batterie ricevono'. Punto. Oltre a questo è pura congettura, fantasia, ipotesi che non hanno nessuna possibilità di verifica scientifica. Non può farlo la Nasa (e come vorrebbe poterlo fare!) con le batterie sui suoi satelliti e tu pensi di poterlo fare sul tuo camper con Arduino? Su, dai, riflettici! Giovanni
quote:Risposta al messaggio di alva.it inserito in data 06/01/2014 18:00:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Scusa Alva ma propio non riesco a capirti, ti trovo geniale in molti casi (vedi l'antenna) ma in questo caso le tue osservazioni mi sembrano dei dogmi. Per molti anni della mia vita mi sono occupato di fisica sperimentale e quindi conosco bene le procedure da mettere in campo quando si eseguono delle osservazioni sperimentali. Nella misura ho sempre parlato di delta di Ah e non di valori assoluti. Non mi vorrai dire che non si può misurare la carica che circola in un amperometro? Basta integrare nel tempo la corrente. La prova della lampadina è distruttiva solo se scarichi completamente la batteria ma come ho scritto prima ho prelevato 30Ah su una batteria da 110Ah, meno del 30%. Nel caso della batteria ad acido libero è ormai da me usata solo come cavia, non mi fido ne ad usarla come batteria da avviamento ne come batteria dei servizi.