In risposta al messaggio di enzo44 del 01/01/2017 alle 17:11:21
Ciao, il booster ha lo scopo di ingozzare la BS, la potenza disponibile dall'alternatore è enorme, spesso supera le 100 A, le batterie, il genere, assorbono molta corrente all'inizio della carica per poi addormentarsi, si accontentano di poco e poco vogliono per lungo tempo per caricarsi a dovere, le esigenze del camperista sono diverse, spesso non c'è tempo per caricare le batterie, ed ecco che ci pensa il booster innalzando la tensione dell'alternatore, ripeto che la potenza disponibile è enorme, quindi nessun problema per il generatore, diverso per delle batterie, ma questo è un'altro discorso, non ho il booster e non lo ritengo necessario per le mie esigenze. Un saluto Enzo
Hai scritto:
il "booster" ha lo scopo di "ingozzare" la BS, la potenza disponibile dall'alternatore è enorme, spesso supera le 100 A, le batterie, il genere, assorbono molta corrente all'inizio della carica per poi "addormentarsi", Magari fosse vero che la potenza disponibile dall'alternatore fosse enorme! Ma, forse, è meglio così, per la salvaguardia delle batterie! Poi spiego perché non ritengo indispensabile il booster ma, per esempio, ieri pomeriggio, alla partenza per il ritorno a casa dal ponte di Capodanno, dopo 4 notti (oltre 100 ore di Eberspaecher a 22° gradi interni ed esterna tra -4 e 10°), con la tensione ieri mattina, a 12.1 volt e, alla partenza, a 12.7 volt, portata su da 185 watt di pannelli fotovoltaici con camper al sole, in queste condizioni, il mio alternatore maggiorato, forniva 28A alle batterie servizio (due da 100Ah cad.): quindi, la potenza disponibile dall'alternatore non è enorme. Nel mio caso, è quella giusta, 25A su due batterie in parallelo (così dotato all'origine dall'allestitore) su due batterie rispetta la regola del 10% della potenza disponibile (25A su 200Ah).
Sin da quando avevo 13 anni, col mio primo lavoro nel ramo elettrico, mi insegnarono che ci poteva essere tensione senza corrente ma non poteva esserci corrente senza tensione: la corrente viene spinta dalla tensione, come l'acqua viene spinta dal dislivello del corso del fiume. Nel nostro caso, che spinge la corrente dall'alternatore alle batterie (motore e servizi, al momento in parallelo diretto tramite il relè parallelatore) è la differenza di tensione tra quella fornita dall'alternatore (normalmente 14.4 volt) e quella risultante dal parallelo delle batterie. Più questa differenza di potenziale (tensione) è alta, più corrente transita ma la corrente transitante non può materialmente superare quella che l'alternatore può fornire. Quindi il booster non può aumentare la potenza fornita dall'alternatore.
Il problema è che, man mano che viene fornita corrente alle batterie, queste aumentano la tensione risultante dal parallelo per cui diminuisce la differenza di potenziale tra queste e l'alternatore e, di conseguenza, anche la corrente che vi può transitare. Il booster è un dispositivo che praticamente aumenta (in modo controllato, ovvio) la tensione fornita dall'alternatore affinché quella differenza di potenziale risulti tale da far transitare più corrente verso le batterie e la massima carica disponibile duri più a lungo, con il vantaggio che, in viaggio, le batterie si ricarica in minor tempo.
Due considerazioni, poi la smetto. Primo, secondo me è deleterio nel caso di una sola batteria servizi perché la sevizierebbe con potenze troppo alte (25A, circa); secondo, se viaggio comunque le batterie si ricaricherebbero egualmente, magari con qualche ora in più ma se sono fermo, non cambia nulla e se parto con batterie scariche, il guadagno è quasi insignificante. Per esempio, di quei 25A sparati, le batterie potrebbero immagazzinare effettivamente 15 (Ah in un'ora) su due batterie; se il sistema sparasse 15A le batterie potrebbero immagazzinare effettivamente 12 (Ah in un'ora) su due batterie: maggiore è la carica e minore è l'effettivo rendimento della carica. Per questo è bene ricaricare le batterie con pochi A perché quasi tutti resterebbero nelle batterie e le stesse non sarebbero sottoposte a stressanti reazioni chimiche.
Giovanni