In risposta al messaggio di pipporan del 11/07/2020 alle 02:32:12Sapere la capacità residua di una batteria è una cosa talmente utile da indurre diversi produttori a produrre strumenti che la indicano, poco importa se tale strumento non esiste
salve a tutti soliti dubbi sulla misurazione della capacità della batteria ho installato (provvisoriamente) un amperometro che calcola anche potenza e energia (W e W/h), così che ho il conto giornaliero della ricaricadal pannello per fare una stima decente della capacità di batteria consumata e ricaricata, mi segno il voltaggio della batteria dopo che l'ho usata la notte, poi il giorno lo strumento mi segna i W/h ricaricati dal pannello, e dividendo questi W/h per il voltaggio corrente (prima domanda: il voltaggio è quello di ricarica, 13.5v, non quello di utilizzo, da 12.8v in giù?) ho una stima di quanta capacità il pannello mi abbia ricaricato; in seconda battuta, quindi, anche di quella consumata la notte (dal momento che fino alla sera prima le batterie erano completamente cariche, quando il pannello a una certa smette di ricaricare, vuol dire che ha ricaricato esattamente quanto è stato consumato la notte precedente) facendo esempio pratico: ieri notte, da una situazione con batterie cariche (le batterie sono 2, identiche, da 100A/h) a 12.85v, ho consumato fino a 12.15v, per un totale quindi di 0.7v oggi il pannnello, a pieno sole tutto il giorno, ha caricato 670w/h sulla batterie...quindi, dividendo i 670 w/h per i 13.5v (circa) di ricarica, ottengo circa 50Ah, che dovrebbero essere quelli ricaricati dal pannello, ergo gli stessi consumati ieri notte quindi, in ultimo, posso assumere che, con queste due batterie, in questo stato (che cambierà via via col tempo, peggiorandosi), un calo di 0.7v significa circa 50Ah totali del resto, il conto non sarebbe (troppo) lontano dalla teoria: il rapporto tra la differenza di volt massimi (diciamo 12.8v a batterie sane e cariche) e minimi (10.5v, quello preso come standard per considerare una batteria completamente svuotata della sua carica, cioè a 0A/h) e la capacità teorica (nel mio caso 200Ah): 12.8v -10.5v= 2.3v 200/2.3= 87 circa nel conto di ieri: 12.85-12.15= 0.7v 50A (quelli che dovrei aver prima consumato e poi ricarica)/ 0.7= 70 considerando che le batterie per quanto semi-nuove cmq non sono più nuove al 100%, che la temperatura di esercizio è diversa da quella ottimale (30 e oltre gradi il giorno, 10-15 la notte), e altri parametri del genere, posso considerare che tutto questo conto sia attendibile? P.S. mi rendo conto che tutto questo conto non è proprio fondamentale, dato che col solo voltaggio ho già un parametro attendibile di quento sto sfruttando le batterie: cerco di non scendere mai sotto gli 11.5v (ad esagerare) per non sciuparle anzitempo,e amen...però, mi piacerebbe essere più consapevole di come vanno l'impianto e le batterie
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In risposta al messaggio di Emme48 del 11/07/2020 alle 08:11:06
Sapere la capacità residua di una batteria è una cosa talmente utile da indurre diversi produttori a produrre strumenti che la indicano, poco importa se tale strumento non esiste Proviamo a fare qualche considerazioneipotizzando 100 amperora di BS per capire quante amperora contengono realmente: - Se la BS è carica al massimo non sappiamo le amperora totali perchè non conosciamo la capacità della batteria che varia, anche molto, a seconda dell'esemplare e del livello di solfatazione; possiamo solo leggere il numero stampato sopra. - Misurando 20 amperora fornite alla BS non sappiamo quante realmente diventino disponibili dentro la batteria - Se avessimo la certezza di avere esattamente 100 amperora belle cariche, noi potremmo prelevarne 50 in sicurezza, 75 come limite, 100 degradando irreversibilmente la BS, 125 creando danni gravi o 150 distruggendo la batteria. - Possiamo scaricare la BS ESATTAMENTE allo stesso modo prelevando 40 amperora in due ore oppure 50 amperora in 6 ore o 70 amperora però a bassa corrente ma spalmate su 24 ore. - Aggiungi a questo scenario la variabile dovuta alla temperatura. Conoscere quante amperora ci sono realmente in una batteria la vedo dura... Marco
In risposta al messaggio di pipporan del 11/07/2020 alle 02:32:12Dopo che ti hanno detto la realtà nuda e cruda (giustamente), provo a "consolarti" un po.
salve a tutti soliti dubbi sulla misurazione della capacità della batteria ho installato (provvisoriamente) un amperometro che calcola anche potenza e energia (W e W/h), così che ho il conto giornaliero della ricaricadal pannello per fare una stima decente della capacità di batteria consumata e ricaricata, mi segno il voltaggio della batteria dopo che l'ho usata la notte, poi il giorno lo strumento mi segna i W/h ricaricati dal pannello, e dividendo questi W/h per il voltaggio corrente (prima domanda: il voltaggio è quello di ricarica, 13.5v, non quello di utilizzo, da 12.8v in giù?) ho una stima di quanta capacità il pannello mi abbia ricaricato; in seconda battuta, quindi, anche di quella consumata la notte (dal momento che fino alla sera prima le batterie erano completamente cariche, quando il pannello a una certa smette di ricaricare, vuol dire che ha ricaricato esattamente quanto è stato consumato la notte precedente) facendo esempio pratico: ieri notte, da una situazione con batterie cariche (le batterie sono 2, identiche, da 100A/h) a 12.85v, ho consumato fino a 12.15v, per un totale quindi di 0.7v oggi il pannnello, a pieno sole tutto il giorno, ha caricato 670w/h sulla batterie...quindi, dividendo i 670 w/h per i 13.5v (circa) di ricarica, ottengo circa 50Ah, che dovrebbero essere quelli ricaricati dal pannello, ergo gli stessi consumati ieri notte quindi, in ultimo, posso assumere che, con queste due batterie, in questo stato (che cambierà via via col tempo, peggiorandosi), un calo di 0.7v significa circa 50Ah totali del resto, il conto non sarebbe (troppo) lontano dalla teoria: il rapporto tra la differenza di volt massimi (diciamo 12.8v a batterie sane e cariche) e minimi (10.5v, quello preso come standard per considerare una batteria completamente svuotata della sua carica, cioè a 0A/h) e la capacità teorica (nel mio caso 200Ah): 12.8v -10.5v= 2.3v 200/2.3= 87 circa nel conto di ieri: 12.85-12.15= 0.7v 50A (quelli che dovrei aver prima consumato e poi ricarica)/ 0.7= 70 considerando che le batterie per quanto semi-nuove cmq non sono più nuove al 100%, che la temperatura di esercizio è diversa da quella ottimale (30 e oltre gradi il giorno, 10-15 la notte), e altri parametri del genere, posso considerare che tutto questo conto sia attendibile? P.S. mi rendo conto che tutto questo conto non è proprio fondamentale, dato che col solo voltaggio ho già un parametro attendibile di quento sto sfruttando le batterie: cerco di non scendere mai sotto gli 11.5v (ad esagerare) per non sciuparle anzitempo,e amen...però, mi piacerebbe essere più consapevole di come vanno l'impianto e le batterie
In risposta al messaggio di Emme48 del 11/07/2020 alle 08:11:06Scusa Marco , ma con le auto elettriche come fanno? E' vero che si usano batterie al litio, è vero che sono stabilizzate in temperatura, ma lo strumento indica la capacità residua in km (e qui si inseriscono altri parametri di calcolo dell'autonomia, come per le auto termiche) quindi lo strumento esiste e almeno per quanto dicono i possessori di Tesla abbastanza preciso.
Sapere la capacità residua di una batteria è una cosa talmente utile da indurre diversi produttori a produrre strumenti che la indicano, poco importa se tale strumento non esiste Proviamo a fare qualche considerazioneipotizzando 100 amperora di BS per capire quante amperora contengono realmente: - Se la BS è carica al massimo non sappiamo le amperora totali perchè non conosciamo la capacità della batteria che varia, anche molto, a seconda dell'esemplare e del livello di solfatazione; possiamo solo leggere il numero stampato sopra. - Misurando 20 amperora fornite alla BS non sappiamo quante realmente diventino disponibili dentro la batteria - Se avessimo la certezza di avere esattamente 100 amperora belle cariche, noi potremmo prelevarne 50 in sicurezza, 75 come limite, 100 degradando irreversibilmente la BS, 125 creando danni gravi o 150 distruggendo la batteria. - Possiamo scaricare la BS ESATTAMENTE allo stesso modo prelevando 40 amperora in due ore oppure 50 amperora in 6 ore o 70 amperora però a bassa corrente ma spalmate su 24 ore. - Aggiungi a questo scenario la variabile dovuta alla temperatura. Conoscere quante amperora ci sono realmente in una batteria la vedo dura... Marco
In risposta al messaggio di Emme48 del 11/07/2020 alle 08:11:06Ho grande stima del tuo sapere e conoscere ma sulla misurazione della capacità di un accumulatore non sono molto d'accordo accordo ne con te ne con altri seguaci che hanno la stessa idea ma d'altronde se tutti la pensassero allo stesso modo non ci sarebbero discussioni. Trovo molto sensato quanto scrive Anasta in linea più o meno con ciò che penso io.
Sapere la capacità residua di una batteria è una cosa talmente utile da indurre diversi produttori a produrre strumenti che la indicano, poco importa se tale strumento non esiste Proviamo a fare qualche considerazioneipotizzando 100 amperora di BS per capire quante amperora contengono realmente: - Se la BS è carica al massimo non sappiamo le amperora totali perchè non conosciamo la capacità della batteria che varia, anche molto, a seconda dell'esemplare e del livello di solfatazione; possiamo solo leggere il numero stampato sopra. - Misurando 20 amperora fornite alla BS non sappiamo quante realmente diventino disponibili dentro la batteria - Se avessimo la certezza di avere esattamente 100 amperora belle cariche, noi potremmo prelevarne 50 in sicurezza, 75 come limite, 100 degradando irreversibilmente la BS, 125 creando danni gravi o 150 distruggendo la batteria. - Possiamo scaricare la BS ESATTAMENTE allo stesso modo prelevando 40 amperora in due ore oppure 50 amperora in 6 ore o 70 amperora però a bassa corrente ma spalmate su 24 ore. - Aggiungi a questo scenario la variabile dovuta alla temperatura. Conoscere quante amperora ci sono realmente in una batteria la vedo dura... Marco
In risposta al messaggio di alexbio del 11/07/2020 alle 11:45:36Quelle batterie vengono scaricate in maniera controllata e ti assicuro che, in Croazia, ho verificate che l'autonomia di una elettrica veniva... aggiornata continuamente variando anche di parecchio in base allo stile di guida.
Scusa Marco , ma con le auto elettriche come fanno? E' vero che si usano batterie al litio, è vero che sono stabilizzate in temperatura, ma lo strumento indica la capacità residua in km (e qui si inseriscono altri parametridi calcolo dell'autonomia, come per le auto termiche) quindi lo strumento esiste e almeno per quanto dicono i possessori di Tesla abbastanza preciso.
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In risposta al messaggio di Stefino del 11/07/2020 alle 12:30:50Basterebbe la sola variabile che descrive "fino a che tensione è saggio scendere" per vanificare il significato un numero che indica le amperora disponibili.
Ho grande stima del tuo sapere e conoscere ma sulla misurazione della capacità di un accumulatore non sono molto d'accordo accordo ne con te ne con altri seguaci che hanno la stessa idea ma d'altronde se tutti la pensassero allo stesso modo non ci sarebbero discussioni. Trovo molto sensato quanto scrive Anasta in linea più o meno con ciò che penso io.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 11/07/2020 alle 15:24:37Su questo hai ragione , il limite minimo dovrebbe essere 10.6 Volt ma anche questo o qualsiasi limite in tensione può variare di molto anche a parità di tensione solamente variando la quantità di corrente. Sai bene che prelevare ad esempio 15-20 A non fa benissimo ad una batteria da 100 Ah e raggiungere i 10.6 V ma gli fa sicuramente più male portarla a 10.6 con magari 500 mA.
Basterebbe la sola variabile che descrive fino a che tensione è saggio scendere per vanificare il significato un numero che indica le amperora disponibili. 10,5 volt è la tensiona alla quale tantissime centraline staccanoenergia. Ma non sul mio furgonato dove un protettere di batterie scollega il carico se la tensione scende sotto 11,5 volt, quindi la... saggezza del mio impianto è diversa da quella degli impianti standard che, presumo, sia cablata per deludere il meno possibile il cliente e contemporaneamente spianare la strada a frequenti sostituzioni di batterie facendo la gioia dei concessionari. Vedi Stefino, sul mio mezzo posso prlevare tante amperora fino a raggiungere 11,5 volt ma, a mia discrezion, posso facilmente modificare quel valore abbassandolo, per esempio a 11 volt. In quel modo posso contare su qualche amperora in più. Ma la BS è sempre quella e sempre carica allo stesso modo; vario le amperora disponibili solo variano la saggezza che uso per stabilire il concetto di: fin dove e non oltre... Marco
In risposta al messaggio di anasta del 11/07/2020 alle 11:29:28
Dopo che ti hanno detto la realtà nuda e cruda (giustamente), provo a consolarti un po. L'unica cosa che puoi fare , se proprio vuoi soddisfare la tua curiosità, è fare una prova di scarica: dopo aver ben caricato la batteriae atteso che la tensione si stabilizzi (diciamo 1 ora a batteria staccata) attacchi un carico di alcuni ampere , tipicamente una lampada da faro da 55 W, e vedi quante ore ci mette ad arrivare diciamo a 12 V. dato che 55/12=4.5 A circa, se il tempo èsato di 10 ore la capacità misurata è di 45 Ah. E? una prova sperimentale e come tale va presa. Potrai solo dire quel giorno in quelle condizioni la batteria ha erogato xx Ah. Magari i nipotini ti ascolteranno. Meglio godersi la vacanza, quando la batteria sarà troppo scarica potrai guardare le stelle anzichè il televisore (o magari già lo fai...) Andrea
In risposta al messaggio di Stefino del 11/07/2020 alle 15:55:18Ci sono due dip.switc che mi permettono di scegliere tra 4 valori di tensione.
Su questo hai ragione , il limite minimo dovrebbe essere 10.6 Volt ma anche questo o qualsiasi limite in tensione può variare di molto anche a parità di tensione solamente variando la quantità di corrente. Sai bene cheprelevare ad esempio 15-20 A non fa benissimo ad una batteria da 100 Ah e raggiungere i 10.6 V ma gli fa sicuramente più male portarla a 10.6 con magari 500 mA. unica grande variazione di capacità la si ha con grandi variazioni di temperatura. in ogni caso fai benissimo a tenere una soglia più alta che salvaguarda le tue batterie. E anche la possibilità di variazione di tale soglia è utilissima.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 11/07/2020 alle 15:00:19ma questo succede anche con la Benzina Gasolio, se trovi una salita il consumo aumenta e la capacità residua diminuisce come se tutto il resto del percorso che resta da fare sia in salita, poi quando si trova la discesa il consumo diminuisce fino ad arrivare a zero nelle elettriche per poi riaggiornarsi nuovamente in pianura. Non capisco perchè questo non si possa fare con la BS del camper aggiornando i dati al variare dei consumi.
Quelle batterie vengono scaricate in maniera controllata e ti assicuro che, in Croazia, ho verificate che l'autonomia di una elettrica veniva... aggiornata continuamente variando anche di parecchio in base allo stile di guida. Quando guidavo io l'autonomia calava di 20 km ogni 10 km prcorsi... Marco
In risposta al messaggio di alexbio del 13/07/2020 alle 16:07:05Se ti piace conoscere il valore di carica residuo delle batterie, riuscirai sicuramente a trovare chi ti vende lo strumento che desideri.
ma questo succede anche con la Benzina Gasolio, se trovi una salita il consumo aumenta e la capacità residua diminuisce come se tutto il resto del percorso che resta da fare sia in salita, poi quando si trova la discesail consumo diminuisce fino ad arrivare a zero nelle elettriche per poi riaggiornarsi nuovamente in pianura. Non capisco perchè questo non si possa fare con la BS del camper aggiornando i dati al variare dei consumi.
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In risposta al messaggio di alexbio del 13/07/2020 alle 16:07:05Perchè la benzina nel serbatoio è una QUANTITÀ cioè misurabile come massa, volume, livello (nota ad es. l'area di base trovi il volume e via via gli altri). Poi ci puoi fare su dei conti tipo dividerla per una certa portata (anche se ipotetica se è da lì in poi) e trovare una percorrenza alttettanto ipotetica. Ma la quantità è quella che è.
ma questo succede anche con la Benzina Gasolio, se trovi una salita il consumo aumenta e la capacità residua diminuisce come se tutto il resto del percorso che resta da fare sia in salita, poi quando si trova la discesail consumo diminuisce fino ad arrivare a zero nelle elettriche per poi riaggiornarsi nuovamente in pianura. Non capisco perchè questo non si possa fare con la BS del camper aggiornando i dati al variare dei consumi.
In risposta al messaggio di Emme48 del 13/07/2020 alle 15:34:56come mai MPPT, dato che costano una fraccata (nel valutare l'acquisto di un pannello da 285W, costava qualcosa di più il reg MPPT da 30A che il pannello!!)?
W/Ah = 1:1 penso vada bene. Quando potrai misurare un po' di correnti valuteremo meglio. Come sempre le correnti massime non hanno dei confini netti. 20 ampere massime non significa che a 19,9 non succede nulla di male e che a 20,1 esplode... A fine pandemia raddoppierò il mio impianto con un secondo pannello e un secondo regolatore sempre MPPT Marco
In risposta al messaggio di pipporan del 14/07/2020 alle 03:42:30Le tensioni che indichi sono in pieno sole, il problema di un impianto fotovoltaico su un camper sichiama "Gennaio".
come mai MPPT, dato che costano una fraccata (nel valutare l'acquisto di un pannello da 285W, costava qualcosa di più il reg MPPT da 30A che il pannello!!)? a quanto ho capito (che come sempre, è sì e no il minimo indispensabile),l'MPPT è praticamente d'obbligo nel caso di pannelli civili, insomma sopra i 20v, altrimenti con regolatore PWM si perderebbe la maggior parte della carica...viceversa, con un pannello piccolo a 12v (insomma sotto i 20v, come sono spesso quelli sotto i 200w) con un PWM si dovrebbe andar bene comunque...ci sono altri vantaggi nell'avere un MPPT?
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