quote:Originally posted by elfetto> 50 ore? ma sei sicuro, mi sembrano un'enormità! quindi conviene sempre ricaricarle prima che arrivano a 11,6 o si rovinano?
Per una ricarica completa, ovvero che il caricabatterie vada in mantenimento, partendo dalla batteria scarica (11,6v), ci vogliono almeno almeno una cinquantina di ore continuative. Elio >
quote:Originally posted by Bartl>Prova! Porta le batterie a misurare, a riposo, 11.6v poi vediamo quanto tempo ci impiega ad andare in fare di mantenimento, ovvero mantenersi a 13.8v dopo aver raggiunto i 14.7 volt! La tensione delle batterie non dovrebbe mai scendere sotto i 12.0 volt. Elio
50 ore? ma sei sicuro, mi sembrano un'enormità! quindi conviene sempre ricaricarle prima che arrivano a 11,6 o si rovinano?>
quote:Originally posted by elfetto> ok allora non scendo sotto ai 12 ed io che pensavo che si rovinassero le batterie a stare sempre attaccate al caricabatterie ovviamente con la 220v non con il generatore.
quote:Originally posted by Bartl>Prova! Porta le batterie a misurare, a riposo, 11.6v poi vediamo quanto tempo ci impiega ad andare in fare di mantenimento, ovvero mantenersi a 13.8v dopo aver raggiunto i 14.7 volt! La tensione delle batterie non dovrebbe mai scendere sotto i 12.0 volt. Elio
50 ore? ma sei sicuro, mi sembrano un'enormità! quindi conviene sempre ricaricarle prima che arrivano a 11,6 o si rovinano?>
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quote:Originally posted by pablito62> I caricabatteria dei nostri mezzi possono essere dei tipi più svariati, dai semplici alimentatori dei camper più vecchi (in grado di alimentare senza grossi problemi gli assorbimenti delle utenze di bordo anche fino a correnti dell'ordine di circa 15A ma non in grado di ricaricare decentemente le batterie, fornendogli correnti molto modeste (circa 2A) ma incontrollate che non permettono né una carica completa in tempi accettabili né la sicurezza di non danneggiare le batterie mantenendo il camper collegato alla 220V per troppo tempo) ai caricabatteria dei camper recenti che adottano strategie di carica sempre più sofisticate e possono fornire correnti di ricarica che, a seconda del modello, possono variare dai 10A ai 20A o addirittura 25A senza però il pericolo di danneggiare la batteria a causa di una carica eccessiva. Indubbiamente l'alternatore è in grado di erogare correnti molto più elevate (a seconda dei modelli si può andare dai 55A dei mezzi più anziani fino ai 160A del sistema di ricarica di alcuni dei mezzi più recenti) e, almeno inizialmente, fornire una carica anche esageratamente rapida, ma, dopo che le batterie sono sotto carica da un poco, essendo la tensione erogabile dal sistema di ricarica mai molto alta ma limitata dal sistema di regolazione, la corrente realmente assorbita dalle batterie scende rapidamente. Indubbiamente, l'alternatore con il relativo sistema di regolazione della tensione non sono il caricabatteria ideale, essendo stati dimensionati dal costruttore per ricaricare rapidamente la relativamente modesta scarica subita all'avviamento dalla batteria e poi svolgere quasi solo la funzione di alimentatore a tensione pressoché costante per tutte le varie utenze del mezzo. Nella maggioranza dei camper esiste un relé (relé del parallelo) che mette brutalmente in parallelo la batteria di avviamento e quelle dei servizi appena il motore viene avviato e l'alternatore inizia a generare; questo può portare, nel caso di batterie dei servizi particolarmente scariche, al transito, seppure per un tempo piuttosto breve, di correnti molto elevate che, oltre a poter causare la bruciatura del fusibile o del relé stesso, non fanno certamente bene alle batterie. Il mio parere strettamente personale è che queste elevate correnti, visto che durano comunque un tempo piuttosto breve, siano più dannose per fusibile e relé che per le batterie, ma resta il fatto che sono "un fuoco di paglia", di durata molto breve, e non garantiscono affatto il raggiungimento in tempi relativamente brevi di una ricarica pressoché completa, per questo motivo, se si pensa di fare del camper un utilizzo molto itinerante, non si hanno pannelli solari e si intende fare essenzialmente sosta libera, è molto opportuno utilizzare quei caricabatteria intelligenti che normalmente vengono chiamati booster. I vari booster, con strategie diverse a seconda della scelta del singolo progettista, eseguono una carica certamente più corretta, limitando la corrente ad un valore inferiore a quello che potrebbe fornire inizialmente il sistema classico del parallelo, ma elevando poi la tensione fornita al fine di mantenere la corrente più elevata fino al raggiungimento di una tensione indicante una carica quasi completa. Se si è dotati di pannelli solari, che quasi garantiscono il completamento della ricarica e l'equalizzazione delle batterie durante le soste in rimessaggio scoperto, e/o si mantiene collegato a lungo il camper alla 220V, in genere il booster è invece, sempre secondo il mio parere, un accessorio utile ma non indispensabile. Ciao, Aldo
Giacchè stiamo in argomento,qualcuno sa per caso quanti ampere erogano normalmente i caricabatteria 220v dei nostri V.R.??? ad occhio mi è sembrato che l'alternatore dia molto di + >
quote:Originally posted by ilnicolaldo> [:D] A furia di leggervi,te M48 e tutti gli altri...stò diventando un esperto anch'io....[:)] Grazie...[;)]
quote:Originally posted by pablito62> I caricabatteria dei nostri mezzi possono essere dei tipi più svariati, dai semplici alimentatori dei camper più vecchi (in grado di alimentare senza grossi problemi gli assorbimenti delle utenze di bordo anche fino a correnti dell'ordine di circa 15A ma non in grado di ricaricare decentemente le batterie, fornendogli correnti molto modeste (circa 2A) ma incontrollate che non permettono né una carica completa in tempi accettabili né la sicurezza di non danneggiare le batterie mantenendo il camper collegato alla 220V per troppo tempo) ai caricabatteria dei camper recenti che adottano strategie di carica sempre più sofisticate e possono fornire correnti di ricarica che, a seconda del modello, possono variare dai 10A ai 20A o addirittura 25A senza però il pericolo di danneggiare la batteria a causa di una carica eccessiva. Indubbiamente l'alternatore è in grado di erogare correnti molto più elevate (a seconda dei modelli si può andare dai 55A dei mezzi più anziani fino ai 160A del sistema di ricarica di alcuni dei mezzi più recenti) e, almeno inizialmente, fornire una carica anche esageratamente rapida, ma, dopo che le batterie sono sotto carica da un poco, essendo la tensione erogabile dal sistema di ricarica mai molto alta ma limitata dal sistema di regolazione, la corrente realmente assorbita dalle batterie scende rapidamente. Indubbiamente, l'alternatore con il relativo sistema di regolazione della tensione non sono il caricabatteria ideale, essendo stati dimensionati dal costruttore per ricaricare rapidamente la relativamente modesta scarica subita all'avviamento dalla batteria e poi svolgere quasi solo la funzione di alimentatore a tensione pressoché costante per tutte le varie utenze del mezzo. Nella maggioranza dei camper esiste un relé (relé del parallelo) che mette brutalmente in parallelo la batteria di avviamento e quelle dei servizi appena il motore viene avviato e l'alternatore inizia a generare; questo può portare, nel caso di batterie dei servizi particolarmente scariche, al transito, seppure per un tempo piuttosto breve, di correnti molto elevate che, oltre a poter causare la bruciatura del fusibile o del relé stesso, non fanno certamente bene alle batterie. Il mio parere strettamente personale è che queste elevate correnti, visto che durano comunque un tempo piuttosto breve, siano più dannose per fusibile e relé che per le batterie, ma resta il fatto che sono "un fuoco di paglia", di durata molto breve, e non garantiscono affatto il raggiungimento in tempi relativamente brevi di una ricarica pressoché completa, per questo motivo, se si pensa di fare del camper un utilizzo molto itinerante, non si hanno pannelli solari e si intende fare essenzialmente sosta libera, è molto opportuno utilizzare quei caricabatteria intelligenti che normalmente vengono chiamati booster. I vari booster, con strategie diverse a seconda della scelta del singolo progettista, eseguono una carica certamente più corretta, limitando la corrente ad un valore inferiore a quello che potrebbe fornire inizialmente il sistema classico del parallelo, ma elevando poi la tensione fornita al fine di mantenere la corrente più elevata fino al raggiungimento di una tensione indicante una carica quasi completa. Se si è dotati di pannelli solari, che quasi garantiscono il completamento della ricarica e l'equalizzazione delle batterie durante le soste in rimessaggio scoperto, e/o si mantiene collegato a lungo il camper alla 220V, in genere il booster è invece, sempre secondo il mio parere, un accessorio utile ma non indispensabile. Ciao, Aldo
Giacchè stiamo in argomento,qualcuno sa per caso quanti ampere erogano normalmente i caricabatteria 220v dei nostri V.R.??? ad occhio mi è sembrato che l'alternatore dia molto di + >
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