quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 28/06/2011 11:38:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> L'Enel non ha nessun obbligo di fornire protezione al tuo impianto, l'interruttore, elettronico o meccanico che sia, è solo un limitatore di potenza e nulla di più...dal morsetto del misuratore in avanti è solo ed esclusivamente impianto privato...per utenze superiori a 20Kw trifase 220V e 30Kw trifase 380V l'Enel o chi per essa non mette nemmeno il limitatore di potenza, questo è quanto è sempre stato e non è mai cambiato, laddove il distributore di energia prevede un differenziale sul punto di fornitura, normalmente da 0,5A, è solo per evitare le frodi. Per quanto riguarda le protezioni sulla rete AT, MT e BT sono regolate dalle norme in materia, questa tua personale interpretazione dei 6mt non centra nulla con l'Enel e nemmeno porta nessun beneficio.
quote:Risposta al messaggio di Roma 1927 inserito in data 02/07/2011 15:48:37 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non sono affatto d'accordo. Nella Legge 46/90 e s.m.i. si esenta l'ENEL, allora ente parastatale, dall'applicare protezioni d'impianto. L'esenzione delle protezioni doveva essere a carico utenza solo nei contratti a prelievo libero (oltre 20 Kw) e solo per ovvi motovi tecnici. Concordo con Emme48 sulla perplessità per la mancanza di protezione nei primi metri d'impianto.
quote:Risposta al messaggio di franco49tn inserito in data 28/06/2011 10:54:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> e se 20 metri di cavo non sono sufficienti che si fa ? si va fuori norma o non ci si attacca alla colonnina 230 V ?
quote:Risposta al messaggio di girolibero inserito in data 02/07/2011 19:57:23 (> ci sono anche campeggi con pineta al mare e spazi ampi, ero in uno bello a latina l'anno scorso.Visualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://www.campingpineta.it
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 28/06/2011 11:38:20 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>NON E? COSI'. la normativa prevede la posssibilità di non inserire protezioni magnetotermiche SOLO per brevi tratti di linea non superiori a metri TRE e sempre e comunque se contemporaneamente per la stessa tratta, sono state adottate altre precauzioni e tecnologie per evitare i pericoli da folgorazione e da incendio. Ergo, questo significa che questa particolarissima situazione si può applicare solo se adoperiamo cavi e componenti A DOPPIO isolamento inoltre questi devono risultare protetti da paratie inamovibili e quindi resi non sono accessibili, inoltre è esclusa la vicinanza di parti combustibili. In tutti gli altri casi TUTTE le installazioni elettriche devono prevedere SEMPRE a monte adeguate protezioni contro i pericoli da folgorazione e/o da incendio. Questa deroga è di fatto applicata nelle cabine elettriche per il brevissimo tratto di collegamento tra la bassa tensione di un trasformatore e il quadro di protezione più prossimo, talvolta per il brevisimo tratto di collegamento tra la consegna ENEL in b.t. e il gruppo misura dell'utente, che deve disporre di proprie adeguate e coordinate protezioni.
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 02/07/2011 20:46:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>...la confusione regna sovrana...nelle cabine secondarie Enel ci sono normalmente un SF6 Mt con tre interrutori, due dei quali dedicati alla linea entra-esci senza nessuna funzione di protezione, uno dedicato al TR con fusibili MT a protezione dello stesso, dal TR escono i cavi BT 380_-220 che vanno alla batteria di interruttori magneto termici da 250A, dal TR agli interruttori non c'è protezione. Da ogni interruttore BT esce un cavo da 95mm2 che serve le varie utenze, non vi sono ulteriori protezioni fino ai misuratori. Questo è quanto. I misuratori con relativi interruttori NON hanno funzioni di protezione verso l'utente, utente che ha l'obbligo di proteggersi seguendo le normative vigenti. Altre deduzioni o ipotesi sono solo fantasie personali e nulla hanno a che fare con la realtà . Franco ho quotato te ma la risposta é rivolta a chi non sa di cosa parla.
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 02/07/2011 20:46:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> RILEGGI MEGLIO IL MIO INTERVENTO. Io non assericso cose diverse dalla normativa ma semplicemente la critico perchè secondo me scaturisce da motivi commerciali con sfondo tecnico. Se la protezione massima conosciuta si chiama "magnetotermico differenziale" (tipo e sensibilità opportune ecc...) allora che sia a bordo del contatore Enel il che rappresenterebbe sicuramente un miglioramento della sicurezza rispetto alla tecnologia del "cavo inespugnabile" citata dalle norme che voi (e non solo voi) conoscete benissimo. Come mai non si è fatta una legge simile ma ci si è inventato un metodo tecnico a carico dell'utente per rendere "un po' più sicuro" quel tratto di linea? Non era meglio renderlo "completamente sicuro" obbligando a fornire energia protetta da cortocircuiti e da dispersioni? E' per questo che io critico la normativa, non certo per il suo rigore ma per il "qui c'importa poco" che puntualmente salta fuori qando chi deve spendere per la sicurezza è ricco e potente. Siete in due a venerare religiosamente la normativa come se fosse stata stilata dal Padre Eterno non tollerando le critiche ad essa che servirebbero eventualmente a migliorarla. Ma la normativa è una legge divina incontestabile o si può anche criticare? In questo momento sto attaccando il forno in casa di mia figlia ad una presa dedicata protetta da magnetotermico da 16 ampere alimentata da fili antifiamma da 2,5 mm quadri (impianto a norme fatto l'anno scorso). Il forno comprato nuovo è equipaggiato da fili di 1 mm quadro.[}:)] E' tutto a norme, rispetta la legge, voi due approvate e io cerco di capire quante tangenti hanno dato le case costruttrici di elettrodomestici per rendere regolare una porc..ata simile. Tutto qui... Cordialmente, MArco.
quote:Risposta al messaggio di Delta36 inserito in data 03/07/2011 15:11:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Delta, ti rispondo anche se ignorante in materia, anzi approfitto per sollecitare una risposta al mio post di cui sopra... per 30 metri di cavo neoprene 3 x 2,5mmq ho speso circa 2,5 euro a metro, acquistato presso una rivendita per materiali elettrici della mia zona. Salutoni. Mauro[;)]
quote:Risposta al messaggio di Delta36 inserito in data 03/07/2011 15:11:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Il cavo 3 x 2.5mm deve riportare la sigla H07RN-F, lo riconosci perchè al tatto è morbido. Lo puoi comprare al metro e con maschio + femmina CEE blu ti costruisci la prolunga fai-da-te oppure lo trovi nei market già spinato. Sfatiamo il mito che si spendono più di 100 euro, da un noto market di Magenta si trova a 60 euro, lungo 25 metri. ------ Matteo
quote:Risposta al messaggio di girolibero inserito in data 02/07/2011 19:57:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> come vedi un utente ha il problema perchè ha 10 m di cavo in più e un supermercato lo vende 5 m troppo lungo... meglio lungo o fuorinorma ? [:D]
quote:Risposta al messaggio di Delta36 inserito in data 03/07/2011 15:11:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Marco, che il tuo forno sia a norme" lo dici tu, ma su che basi ? conosci le norme di prodotto ( ove ci siano)? o ti basi sulla marcatura CE ? Se sei nella seconda ipotesi sappi che la marcatura CE è liberamente impressa da ciascun costruttore ( anche dai pirati cinesi) e moltissimi prodotti sono purtroppo CE solo per finta e la marcatura impressa in modo farlocco per trarre in inganno gli acquirenti. Diverso il caso degli IMQ dove l'Istituto Italiano del Marchio di Qualità VERIFICAVA sperimentalmente su campioni la rispondenza e la qualità. Nulla di strano che il tuo forno sia CE solo sulla carta, ci sono tantissimi prodotti in libera vendita che sono CE piratati. Il costruttore ( o l'importatore ) del tuo forno meriterebbe una visita dei NAS che si occupano anche di queste cose. Altro argomento da qualche tempo, nelle costruzioni nuove, e quindi con presunzione di perfetta rispondenza alle norme impiantistiche, con montanti da 6 mmq separate ( tubi diversi) per ciascuna unità abitativa, il dispositivo protettore dell ENEL alla consegna è normativamente ritenuto idoneo alla protezione al montante. NESSUN ONERE AGGIUNTIVO PER L'UTENTE. Infine la questione del collegamento breve privo di protezione è materia specialistica applicata in ambito esclusivo delle cabine e quadri principali, non ha riflessi sul comportamento dell'utente ordinario che deve sempre e comunque, in qualunque situazione, luogo, attività, adottare protezioni adeguate e coordinate ai tutti i suoi impianti e installazioni. sempre cordialmente Franco
quote:Risposta al messaggio di Otocototo inserito in data 03/07/2011 15:26:57 (>Se riuscite a raggiungere questa pagina trovate tutto circa il cavo da adottareVisualizza messaggio in nuova finestra
)>
http://www.prysmian.it/export/s...
in ogni caso il NEOPRENE non c'entra per nulla ed è utile in altri campi. Secondo il prof. Vito Carrescia, ordinario di sicurezza elettrica presso il politecnico di Torino, editore della rivista TNE, nella sua collana intitolata "Impianti a norme CEI", la lunghezza massima del cavo per utenze mobili non deve superare i metri 30 ed essere di sezione minima 3x2,5mmq.