In risposta al messaggio di il tornitore del 20/10/2025 alle 23:57:13Le batterie si comprano già fatte è una affermazione che ovviamente non può coprire il 100% delle casistiche, fino a poco tempo fa in tanti si cimentavano nel fai-da-te pur non avendo le nozioni e l'attrezzatura per farlo.
Link della 460 Ah (che poi è 4s2p con celle da 230 Ah) Non concordo ancora pienamente su Le batterie si comprano già fatte, non ha più molto senso costruirsele. per vari motivi: - compressione celle - spesso BMS utilizzatoda 150 o 200 A (non 300 A) senza guardare se bilanciatore attivo (ulteriore scrematura che porta a pochissimi prodotti) ed eventualmente che permetta di collegare altre batterie in parallelo. - posizione celle non sempre verticale - meno scelta sulle celle e anche motivi dimensionali ... Vedo facoltativa la scelta del box apribile, ad alcuni utile ad altri meno. Sicuramente 3-4 anni fa o più conveniva senza dubbio assemblarle, ora molto meno... C'è chi si accontenta e non bada a certe caratteristiche fondamentali ed altri sì, ognuno adotta la sua logica... Per cui ora si propende alla soluzione già assemblata e spesso al minor prezzo tranne casi di brand blasonati. ... Ma del resto condivido compreso l'aspetto di spendere qualcosa in più ma avere effettivamente qualche certezza in più. ... Allettano molto anche quelle a 51,2 V (peccato per la posizione celle non verticale) per un fotovoltaico domestico off-grid con ATS così da usarlo anche se si è allacciati a rete. A questi prezzi può aver senso anche accumulo (generoso opportunamente dimensionato... Non solo da 8-10-15 kWh a prezzi folli) a casa.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 21/10/2025 alle 07:58:35Ci si sta inesorabilmente avvicinando, finalmente, al tempo in cui le batterie al litio saranno tra i normali prodotti "consumabili" sui quali più nessuno più si domanderà cosa c'è dentro. In crollo dei prezzi, una indubbia maggior qualità diffusa e una soddisfacente resa nel tempo, ne stanno facendo un accessorio senza più segreti, e suppongo saranno presto acquistabili senza problemi anche nella grande distribuzione. Un piccolo sforzo devono ancora farlo gli allestitori, nell'offrire un sistema litio di default sul nuovo, ma è solo un fatto culturale più che altro.
Le batterie si comprano già fatte è una affermazione che ovviamente non può coprire il 100% delle casistiche, fino a poco tempo fa in tanti si cimentavano nel fai-da-te pur non avendo le nozioni e l'attrezzatura per farlo.Questo... passo più lungo della gamba scaturiva dall'abisso di prezzo che c'era tra farsi una litio o comprarla in... gioielleria. Mesi fa ManYi ha dato un segno chiaro al mercato proponendo una litio in kit ad un prezzo leggermente superiore a quella già fatta. Tuttavia tra comprarla a scatola chiusa e sapere cosa c'è dentro la differenza è notevole, sapere come sono posizionate le celle e il BMS utilizzato trovo che siano informazioni lecite da chiedere. Se queste informazioni non sono disponibili può significare celle sdraiate e BMS economico, ma anche che chi compra batterie non valuti questi aspetti misteriosi, basta che sia litio e che ci si possa vantare con gli amici di quanto abbiam speso poco.
In risposta al messaggio di Leocamp del 21/10/2025 alle 09:51:50Le batterie al litio sono già da decenni sdoganate in tutti gli usi.
Ci si sta inesorabilmente avvicinando, finalmente, al tempo in cui le batterie al litio saranno tra i normali prodotti consumabili sui quali più nessuno più si domanderà cosa c'è dentro. In crollo dei prezzi, una indubbiamaggior qualità diffusa e una soddisfacente resa nel tempo, ne stanno facendo un accessorio senza più segreti, e suppongo saranno presto acquistabili senza problemi anche nella grande distribuzione. Un piccolo sforzo devono ancora farlo gli allestitori, nell'offrire un sistema litio di default sul nuovo, ma è solo un fatto culturale più che altro. 1€ per un Ah è il prezzo giusto che il mercato sta decretando, inesorabilmente. Rimarranno forse in vita un paio di prodotti da gioielleria, giusto per soddisfare l'esigenza di coloro che solo nella consapevolezza di aver speso molto, trovano la sicurezza di aver speso bene; ma è una tipologia di clientela in via di estinzione, in un mondo sempre più globalizzato, e conseguentemente consumistico, dove solo i dazi possono temporaneamente rallentare questo processo evolutivo.
In risposta al messaggio di banoyo del 18/10/2025 alle 14:47:17Esistono batterie senza alcun BMS o elettronica varia, non hanno una certificazione CE eppure sono e sono state utilizzate per decenni in totale sicurezza.
La marchiatura può essere fatta da chiunque. Assembli la batteria e con l'elenco componenti, elenco materiali, disegni di progetto e SW/FW vai nei laboratori accreditati a effettuare i test. Se superi i test quella batteriaè certificata, ma in produzione non puoi modificare nulla rispetto al prototipo che hai testato e che ha ottenuto la certificazione, i documenti consegnati vengono archiviati. In pratica certifichi l'insieme non ogni singolo componente. La marchiatura di una Lifepo4 è ben più complicata di una AGM, il fatto di avere a bordo oltre alle celle, scheda elettronica, Software e anche bluetooth che è un dispositivo radio, rende tutto più difficile e costoso (soprattutto per cene, pranzi e cesti natalizi ).
https://www.nothnagel-marine.de...
In risposta al messaggio di Szopen del 21/10/2025 alle 10:42:37I limiti e le caratteristiche che servono ad ottenere le marchiature, tutte la marchiature, sono riportate su documenti normativi redatti da tecnici.
Esistono batterie senza alcun BMS o elettronica varia, non hanno una certificazione CE eppure sono e sono state utilizzate per decenni in totale sicurezza. 20WB-LP12V90AHA%20Winston-Lithium-ion%20Batterie.pdf Possiamo ancheottenere come descrivi una certificazione del prodotto finito, questo porterà a regolarizzare il prodotto per il mercato europeo ma, il cuore resterà sempre indefinito. Prendiamo ad esempio una di quelle costose batterie da vetrina, dove per produrle sono stati acquistati ed importati dalla Cina interi lotti di celle da 30Ah senza certificazione alcuna se non quelle che ne consentono il trasporto, quanto tempo impiegheranno a degradarsi rispetto a celle della stessa tipologia ma di capacità ben superiore? Ovviamente utilizzandole con carichi gravosi. Ciro.
In risposta al messaggio di The Illusionist del 21/10/2025 alle 10:21:37Definire "batterie al litio" è generico... Sui camper si usano le LFP, mentre esempio sulle auto si è partiti (attorno al 2010, compresa la tua Leaf) con le NMC/NCA che sono ben diverse e nessuno penserebbe mai di montare una NMC come BS e soprattutto di assemblarla da zero. Oppure batterie dei telefoni/smartphone o portatili etc sono LiPo oppure LCO/LMO, tecnologie del litio tra le più pericolose seppur con altri vantaggi.
Le batterie al litio sono già da decenni sdoganate in tutti gli usi. Solo in questo forum, a causa dei soliti noti, si è in titardo. Leggo sopra che le 51,2V hanno celle sdraiate, forse Non sanno costruire betterie e lefanno scadenti o che durano poco. Truffando tutti. 10000 cicli sono 27 anni di un ciclo al giorno, 100 anni per uso camperistico medio e si guarda se le celle sono sdraiate.... E si insiste pure nel farlo presente come fosse una necessità. Tra 27 anni la batteria sarà al 40/50% della sua capacità e la buttermo per qualcosa di migliore a minor prezzo. Quando leggo farle durare di più mi vengono i brividi. Mania da AGM radicata profondamente.
In risposta al messaggio di Emme48 del 21/10/2025 alle 07:58:35Mi hanno risposto e dicono che le batterie a 12,8V native hanno il bilanciatore passivo; da catalogo le 12,8V hanno come optional riscaldamento e bilanciatore attivo... Idem su quelle da 24 e 48V per sistemi residenziali oltre alla possibilità di avere raffreddamento attivo e sistema "fire protection".
Le batterie si comprano già fatte è una affermazione che ovviamente non può coprire il 100% delle casistiche, fino a poco tempo fa in tanti si cimentavano nel fai-da-te pur non avendo le nozioni e l'attrezzatura per farlo.Questo... passo più lungo della gamba scaturiva dall'abisso di prezzo che c'era tra farsi una litio o comprarla in... gioielleria. Mesi fa ManYi ha dato un segno chiaro al mercato proponendo una litio in kit ad un prezzo leggermente superiore a quella già fatta. Tuttavia tra comprarla a scatola chiusa e sapere cosa c'è dentro la differenza è notevole, sapere come sono posizionate le celle e il BMS utilizzato trovo che siano informazioni lecite da chiedere. Se queste informazioni non sono disponibili può significare celle sdraiate e BMS economico, ma anche che chi compra batterie non valuti questi aspetti misteriosi, basta che sia litio e che ci si possa vantare con gli amici di quanto abbiam speso poco.
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/10/2025 alle 14:49:47Per avere sempre la stessa compressione, con qualunque temperatura e deformazione, mi vengono in mente solo le molle.
BMS e display arrivati. Celle parzialmente caricate e bilanciate in vista del montaggio; ora sono: 1 cella a 3,2917 V e 3 a 3,2914 V a 17°C. Ora si pensa al sistema compressivo... O semplici barre filettate (penso M8, credon°6) calcolando la spinta data coppia di serraggio oppure con molle a tazza opportune (forse modo più semplice senza dover fare tanti conti). Confermo che i 3 kN (max 7 kN) sono riferiti alla faccia della cella e non al mq; penso che la forza che adotterò sarà sui 3-3,5 kN con celle a riposo a SOC intermedio. Probabilmente adotterò anche busbar flessibili e non rigide (vista la molto probabile dilatazione che possono avere le celle anche se compresse, sia per temperatura che variazione SOC, così da non creare tensioni a taglio sui poli oltre a vibrazioni date dal trasporto); infine con foro tondo per M6 e non ad asola (maggior superficie di contatto). Se riuscirò farò un test sulla dilatazione, o spanciamento, della cella nel ciclo di carica/scarica utilizzando un comparatore... Ipotizzo una variazione di max 0,6-0,8 mm non compresse e max 0,3 mm da compresse; se così fosse con 4 celle attaccate è una variazione non di poco conto con busbar rigide specie con celle non compresse. Tali aspetti (compressione, dilatazione, posizionamento celle verticale) per il mio punto di vista portano ad una sorta di obsolescenza programmata delle batterie LFP. ... Certamente per alcuni saranno finezze (per non dire altro) superflue...
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In risposta al messaggio di Emme48 del 23/10/2025 alle 16:27:25Per me 4 barre son poche sulle MB56 (però adatte per dire nelle MB31), infatti anche da scheda tecnica c'è il disegno dove loro usano 6 barre di M8 e piastre in acciaio da 15 mm (per me eccessivo, basta uno spessore inferiore ma con nervature così da ridurre il peso).
Per avere sempre la stessa compressione, con qualunque temperatura e deformazione, mi vengono in mente solo le molle. Di barre filettate ne bastano 4 mettendole sopra e sotto a 1/4 e 3/4 della larghezza della cella da 628Ah.. Rubi 2 cm sotto e nulla sopra perche comunque ci sono i pioli elettrici che ingombrano... Due piastre con bordi piegati a L, come un tappo di una scatola da scarpe, dovrebbero irrobustire le piastre senza appesantirle.
In risposta al messaggio di il tornitore del 23/10/2025 alle 20:04:02
Per me 4 barre son poche sulle MB56 (però adatte per dire nelle MB31), infatti anche da scheda tecnica c'è il disegno dove loro usano 6 barre di M8 e piastre in acciaio da 15 mm (per me eccessivo, basta uno spessore inferiorema con nervature così da ridurre il peso). ... Poi bisogna tener conto che la superficie delle celle non è perfettamente planare (nelle MB56 si vede ad occhio) e soli 4 punti dove esercitare la forza per me non sono sufficienti, si rischia di concentrare la forza nei punti più sporgenti della faccia. Non è necessario avere una compressione costante, basta che sia dentro il range di 3-7 kN come da datasheet; inoltre anche con le molle elicoidali la compressione non è costante. Che si parli di molle a tazza o elicoidali non cambia nulla dal punto di vista compressivo, non sarà mai costante data la dilatazione già delle sole celle. Esempio ho fatto una simulazione con un modello di molla a tazza con Dint da 8,2 mm e Dest da 23mm con opportuna configurazione mista serie/parallelo dove ipotizzando anche 1,2 mm di dilatazione delle 4 celle, la compressione aumenta di 1,06 kN rispetto ai 3,5 kN iniziali e mi rimane ancora una corsa utile di 1,1 mm circa perciò non sono a pacco; sono ampiamente dentro ai 7 kN. Lunghezza del sistema molla circa 19,2 mm, compressa a 3,5 kN circa 15,2 mm. L'unico difetto che ogni molla a tazza presa in simulazione costa circa 1,1 €... Rimane una prima simulazione, non è la soluzione definitiva che adotterò; probabilmente trovo una soluzione comunque adatta ma di dimensioni ridotte. Soluzione con molle elicoidali la trovo più ingombrante.
In risposta al messaggio di Steu851 del 23/10/2025 alle 23:39:04Non tutte le celle sono uguali; la cosa certa, secondo datasheet delle ultime celle, è che senza compressione hanno una vita più corta.
Giusto per cronaca, questo è la mia batteria con celle da 200Ah senza compressione in servizio sul camper da agosto 2021, bms Daly da 150A, bilanciatore attivo da 1,5A. Caricata principalmente da solare (prima 240W ora360W) saltuariamente con dc-dc da 30A, raramente con cb da 15A. Normali utilizzi da camper, frigo a compressore, truma D, phon e da quest'anno air fryer (per entrambi assorbimento max 80A) e dal prossimo viaggio anche mini piastra induzione da 800W. Elettronica tutta victron con inverter da 1200VA. Solo fortuna? Io mi sbaglierò ma ritengo che la compressione sia necessaria in ambito automotive o altri ambiti con forti correnti di scarica e carica da più C.
In risposta al messaggio di il tornitore del 24/10/2025 alle 00:13:29Ciao Marco,
Non tutte le celle sono uguali; la cosa certa, secondo datasheet delle ultime celle, è che senza compressione hanno una vita più corta. La dilatazione delle celle, fenomeno interno chiamato delaminazione, avviene non soload alte correnti di carica/scarica ma anche quando si raggiunge la carica completa (chiaramente la dilatazione aumenta all'aumentare del SOC). Online si trovano test esempio sulle EVE da 280 Ah dove, prendendo come 0 la misura con cella scarica a 2,5 V, ha una dilatazione di oltre 0,5-0,6 mm a fine carica (3,65 V) senza compressione seppur con una corrente di carica costante di soli 40 A ovvero 0,14C senza variazione evidente di temperatura della cella. Con compressione di 300 kg la dilatazione è sui 0,15 mm a pari fattori, mentre con C-rate di circa 0,5C passa a 0,2 mm (sempre compressa) probabilmente in parte causa anche temperatura e quindi dilatazione termica visto che la cella è aumentata di 15°C. PS: Da vedere dalla foto, per quanto si capisce, 1 o 2 celle spanciano; finchè la batteria funziona, tutto bene. Ognuno faccia come meglio crede, io semplicemente ho fatto presente aspetti oggettivi e non soggettivi inerenti alle LFP.
In risposta al messaggio di Szopen del 24/10/2025 alle 02:23:13Si devono leggere le schede tecniche fornite dal produttore, senza tralasciare nulla ma soprattutto senza inventarsi cose che il produttore non dichiara.
Ciao Marco, potrebbe essere utile definire meglio questa vita più corta. 4 celle 280-320Ah (produzioni varie) vengono a casa con una cifra intorno ai 250 euro, soldi che normalmente in tanti spendono dopo un paio d'anniper una Agm da Vetrina che se un po' maltrattata passa subito a miglior vita. Penso che con le nostre modalità d'utilizzo una durata delle celle di 5-6 anni, possiamo già considerarla come un'onorata carriera. Ciro.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 24/10/2025 alle 05:49:18Prescindendo il fatto che le batterie vengono da ormai decenni utilizzate in impianti civili, con correnti in ambedue i versi ben superiori a quelle comunemente utilizzate in camper, pacchi batterie composto anche con 16 celle, dove le stesse sono piu che altro tenute assieme senza alcuna forma di compressione, non credo che i produttori producono e commercializzano un prodotto cui non sanno nemmeno loro come sarà il comportamento o le criticità che possono verificarsi nel tempo a seconda dello stato di tenuta o mantenimento fisico delle stesse, penso che dei test adeguati anche per queste problematiche siano stati eseguiti e forse portati a termine.
Si devono leggere le schede tecniche fornite dal produttore, senza tralasciare nulla ma soprattutto senza inventarsi cose che il produttore non dichiara. A volte leggo che le celle sdraiate o non compresse perdono qulcosama che comunque avremo anni e anni di onorato servizio e che se invece di 20 anni la batteria ne dura 18 va bene lo stesso. Queste affermazioni sono completamente inventate, pura fantasia, il costruttore delle celle non fornisce informazioni su cosa succedea non ripettare la scheda tecnica, i guai che ne derivano hanno valenza statistica e non possono essere fornite certezze. Chi produce celle, milioni di celle, ti dice che vanno posizionate in vericale e compresse in un certo modo, nessuna indicazione viene fornita sui rischi che si corrono facendo di testa propria, questo vale sia per i privati che per gli assemblatori. Non compresse e sdraiate durano semplicmente un po' meno? Completamente inventato. Oltre che dicharare che va bene tutto vorrei avere copia della scheda tecnica del costruttore di celle che lo garantisce oppure i risulati fatti in modo scientifico su alcune centinaia di impianti che comprendano tutti gli scenari possibili.
In risposta al messaggio di Emme48 del 24/10/2025 alle 05:49:18Emme non sono così convinto che le tue richieste possano essere esaudite; ci sono delle regole che un costruttore detta in base alle proprie esperienze, test, ecc. ecc. che non è tenuto a giustificare, ma sono così e basta, un po' come accade con l'olio di un motore; ti consigliano un marchio e una tipologia con tanto di certificazione e se non lo rispetti lo fai a tuo rischio e pericolo.
Si devono leggere le schede tecniche fornite dal produttore, senza tralasciare nulla ma soprattutto senza inventarsi cose che il produttore non dichiara. A volte leggo che le celle sdraiate o non compresse perdono qulcosama che comunque avremo anni e anni di onorato servizio e che se invece di 20 anni la batteria ne dura 18 va bene lo stesso. Queste affermazioni sono completamente inventate, pura fantasia, il costruttore delle celle non fornisce informazioni su cosa succedea non ripettare la scheda tecnica, i guai che ne derivano hanno valenza statistica e non possono essere fornite certezze. Chi produce celle, milioni di celle, ti dice che vanno posizionate in vericale e compresse in un certo modo, nessuna indicazione viene fornita sui rischi che si corrono facendo di testa propria, questo vale sia per i privati che per gli assemblatori. Non compresse e sdraiate durano semplicmente un po' meno? Completamente inventato. Oltre che dicharare che va bene tutto vorrei avere copia della scheda tecnica del costruttore di celle che lo garantisce oppure i risulati fatti in modo scientifico su alcune centinaia di impianti che comprendano tutti gli scenari possibili.
In risposta al messaggio di Szopen del 24/10/2025 alle 09:22:20Su un camper ci sono le vibrazioni, a volte tante... per non rispettare la scheda tecnica dovrei essere costretto da un moivo molto importante.
Prescindendo il fatto che le batterie vengono da ormai decenni utilizzate in impianti civili, con correnti in ambedue i versi ben superiori a quelle comunemente utilizzate in camper, pacchi batterie composto anche con 16celle, dove le stesse sono piu che altro tenute assieme senza alcuna forma di compressione, non credo che i produttori producono e commercializzano un prodotto cui non sanno nemmeno loro come sarà il comportamento o le criticità che possono verificarsi nel tempo a seconda dello stato di tenuta o mantenimento fisico delle stesse, penso che dei test adeguati anche per queste problematiche siano stati eseguiti e forse portati a termine. Nella maggior parte dei casi le celle sono sempre tenute in piedi, fatta eccezione per quei pochi modelli mal concepiti con celle prismatiche cui si vuole per forza trovargli una inadeguata collocazione come quella nel vano ricavato sotto il sedile di un furgone, io stesso le ho utilizzate nei miei più svariati, nessuna vera compressione ma, posizionate almeno con un po' di criterio, il primo pacco batteria ha quasi 5 anni, se montate oggi su un camper medio nuovo da 80-90K € fra 5 anni buttiamo mal che vada 500 € di batteria ma, teniamo presente che per tutto il camper e la sua naturale svalutazione si saranno perse svariate migliaia di €. Esistono alcuni tipi di celle, non belle blu e lisce, racchiuse in un involucro ben diverso, più spesso e rinforzato, dove un'adeguata compressione potrebbe rendersi anche difficile da fare, un'eventuale dilatazione o delaminazione potrebbe avvenire solo in caso di un guasto, una rottura completa interna alla cella stessa. Purtroppo ad oggi tante informazioni sembrano essere un segreto cinese e le poche che abbiamo sono frutto delle chiacchiere (comprese le mie) riportate dai vari reali utilizzatori in campi e modi diversi. Ciro.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 24/10/2025 alle 05:49:18Sarebbe utile una spiegazione del perché l'azienda produttrice da delle regole di utilizzo ben precise.
Si devono leggere le schede tecniche fornite dal produttore, senza tralasciare nulla ma soprattutto senza inventarsi cose che il produttore non dichiara. A volte leggo che le celle sdraiate o non compresse perdono qulcosama che comunque avremo anni e anni di onorato servizio e che se invece di 20 anni la batteria ne dura 18 va bene lo stesso. Queste affermazioni sono completamente inventate, pura fantasia, il costruttore delle celle non fornisce informazioni su cosa succedea non ripettare la scheda tecnica, i guai che ne derivano hanno valenza statistica e non possono essere fornite certezze. Chi produce celle, milioni di celle, ti dice che vanno posizionate in vericale e compresse in un certo modo, nessuna indicazione viene fornita sui rischi che si corrono facendo di testa propria, questo vale sia per i privati che per gli assemblatori. Non compresse e sdraiate durano semplicmente un po' meno? Completamente inventato. Oltre che dicharare che va bene tutto vorrei avere copia della scheda tecnica del costruttore di celle che lo garantisce oppure i risulati fatti in modo scientifico su alcune centinaia di impianti che comprendano tutti gli scenari possibili.
In risposta al messaggio di banoyo del 24/10/2025 alle 09:55:54Il mio ragionamento è questo.
Sarebbe utile una spiegazione del perché l'azienda produttrice da delle regole di utilizzo ben precise. Molto spesso certe precauzioni sono legate al tipo di utilizzo. Per esperienza personale in ambito lavorativo ho avutoa che fare con batterie al litio cilindriche che venivano utilizzate per applicazioni differenti. In un caso i pacchi batteria venivano utilizzati con carche/scariche violente e rapide, queste dovevano essere resinati per contenere le dilatazioni, nel secondo caso venivano usati per invertire la polarità di magneti sollevatori, quindi cariche/scariche molto più blande, per questo utilizzo non era necessario nessun tipo di contenimento. I produttori non sanno quale utilizzo verrà fatto delle loro batterie, sicuramente le indicazioni che danno sono indirizzate a garantire il buon funzionamento in tutte le condizioni possibili. Quindi è probabile che in alcuni casi certe precauzioni possano essere superflue. Questa è una mia interpretazione personale, che in mancanza di info certe non vuole invogliare a non rispettare le direttive date dalle schede tecniche, anzi, sono da seguire fino a che non si avranno info certe.
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