quote:Risposta al messaggio di pedro66 inserito in data 27/11/2009 15:31:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si,anche il mio fa tutto da solo e non devo più preoccuparmi... Ho da sempre due AGM in parallelo e sono contento....e come si dice..chi sia accontenta gode. Gianluca
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 27/11/2009 17:40:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Come fai a dire che un'alternatore carica 5 batterie quando nasce per la batteria motore e quella servizi. Più amper avrò da caricare e più tempo ci metterà? Mi puoi chiarire questo dubbio! Grazie
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 27/11/2009 17:40:32 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Caro Marco o Emme48, hai perfettamente ragione, quando l'alternatore gira il D+ fa eccitare un relè che mette in parallelo BM e BS. Questo è quello che avviene normalmente. Quindi, in base a ciò che tu stesso dici, le due batterie si autoregoleranno in base alle loro caratteristiche, vecchiaia e quant'altro e si caricheranno. Se una è di maggiore capacità rispetto all'altra, quella maggiore non raggiungerà mai lo stato di massima carica, almeno questo mi è stato insegnato. Proprio per questo motivo io, per ottimizzare le cariche, ho interposto il Power Service, quindi le due batterie (BM e BS) non saranno mai in parallelo. Avendo in linea, poi, una BS alla volta, ottimizzo pure la carica di queste ultime. Tutto ciò è stata una mia scelta, che risponde a criteri logici e di ottimizzazione delle risorse, almeno per me. Io non critico affatto le scelte degli altri, di chi addirittura ha tre BS in parallelo e che dice di essersi trovato sempre bene. Nessuno ha mai detto che chi mette le BS in parallelo si debba trovare male! Sono due criteri diversi per ottenere risultati diversi e che rispondono a volontà diverse dei rispettivi interessati. Non credo che qui qualcuno possa affermare di "possedere il verbo", però non si possono far passare le scelte altrui come non buone se, basate su principi coerenti, non rispondono solamente ai personali propri punti di vista. Forse "l'elettrotecnica ad personam" è quella che ti inventi tu, se di ciò accusi altri. Giuseppe.
quote:Risposta al messaggio di PanzaNova inserito in data 27/11/2009 18:03:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Si ti chiarisco il dubbio e anche l'errore che hai scritto al post prima. Se usi una batteria per volta l'energia non è come pensi "usata al 100%", quella è solo la frase scritta su alcune pubblicità. Usandone una alla volta hai due controindicazioni: 1) tiri il collo ad una batterie prima di passare all'altra e magari con due "mezze" potevi fare invece ti ritrovi con una carica e una inutilmente completamente scarica. 2) le amperora accumulate in una batteria dipendono dal tempo di scarica, se ne "svuoti velocemente una" e poi "svuoti velocemente l'altra" avrai meno amperora che non a usarle in contemporanea dimezzando la corrente prelevata e raddoppiando il tempo (leggi le caratteristiche del costruttore delle batterie e vedrai che le amperora aumentano all'aumentare del tempo di scarica). Ora parliamo dell'alternatore: L'alternatore NON è un caricabatterie ma un alimentatore più o meno stabilizzato a circa 14,5 volt limitato ad una corrente piuttosto esagerata e cioè anche 160 ampere. Quando metti in moto è tutto in parallelo: Alternatore, luci (che consumano), tergiristallo (che consuma), batteria del motore (che si ricarica), stereo (che consuma), batteria dei servizi (che si ricarica). Dall'alternatore escono 14,5 volt, la corrente consumata dei fari dipende dalla potenza dei fari, la corrente assorbita da ciascuna batteria dipende da quanto è grossa e da quanto è scarica quindi te non "dai corrente" affatto, te mettendo in moto "dai tensione" e ognuno dei componenti in parallelo assorbe in base ai suoi parametri (watt dei fari o livello di scarica della batteria) infischiandosene degli altri oggetti collegati in quel momento. Spero di essere stato chiaro. Poi come dice carapace c'è la possibilità di non collegare un "alimentatore" (alternatore) alle batterie da ricaricare ma di collegarci un "caricabatterie" (booster), così ha fatto lui e così hanno fatto in tanti me compreso, ma tirare il collo ad una batteria per tenere l'altra a guardare non è una cosa che non farò mai indipendentemente dalla pubblicità di chi vende quegli oggetti però compensata dagli allestitori che invece le mettono in parallelo secco (tedeschi soprattutto). Dubito che per trasportare un peso elevato qualcuno di voi usi un solo btraccio tenendo l'altro in tasca, poi quando il braccio è dolorante cominciare ad usare l'altro. Ricordiamo che le correnti massime di carica e di ricarica delle batterie sono numeri dai quali stare lontani, non da cercare di raggiungere. Dimezzate le correnti raddoppiando i tempi col parallelo diretto e le batteria non si avvicineranno mai pericolosamente ai loro limiti strutturali. Cordialmente, Marco.
quote:Risposta al messaggio di PanzaNova inserito in data 27/11/2009 20:45:13 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> No guarda non funziona così. Mandare a 11,5 una batteria fa male alla batteria. L'alternatore ALIMENTA quante batterie vuoi (lampade, fari ec...). Le batterie ALIMENTATE a tensione fissa si RICRICANO. Un caricabatterie invece è una cosa completamente diversa. Lavora SOLO sulle batterie e non certo sui fari e sul tergicristallo e soprattutto VARIA la tensione di uscita in funzione della tensione della batteria, della corrente assorbita e del tempo trascorso passando automaticamente in mantenimento (13,8 volt) a fine carica. Questo "modo di pensare" dei caricabatterie evoluti si chiama "curva di ricarica" il che si riferisce alla logica elettronica interna che segue particolari strategie per ottimizzare la ricarica. Che le batterie vadano trattate come dici te i costruttori di batterie non lo conbsigliano. Poi è chiaro che con 200 amperora l'energia c'è comunque anche se uno si ingegna a trattarle il peggio possibile. Te dici "strassate in contemporanea", no non sono asolutamente daccordo, quella è la frase pubblicitaria mai spiegata da un punto di vista elettrotecnico/scientifico che però purtroppo fa presa (non sugli elettronici industriali però...[:D]). Le batterie le "stressi" col superlavoro, non certo dimezzando loro il lavoro da svolgere. Tornando alla tua affermazione, anche io non ci guadagno nulla se la gente collega le batterie in parallelo [:D] a parte qualche amico in più... Cordialmente, Marco.
quote:Risposta al messaggio di cananni inserito in data 27/11/2009 22:11:29 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Le "prove scientifiche" sona una cosa molto più complicata. L'unica cosa sicura è che le mie batterie sono da 120 amperora se le scarico completamente in 20 ore invece possono darmi 132 amperora se decido di scaricarle in 40 ore. Questi sono i dati del costruttore assolutamente in linea con i dati di tutti gli altri costruttori di batterie. Qui sul forum a volte cerchamo soprattutto di "capire" in alternativa al "leggere la pubblicità". Chi vende decanta il proprio prodotto perchè ci guadagna, cerchiamo magari di non farci raccontare le frottole come quella che girava negli anni 80 dove i costruttori di giradischi raccontavano che un braccio a "S" a differenza di uno dritto eliminava la forza centrifuga generata dall'LP sul piatto. Una simile affermazione fatta in sede di esame universitario farebbe reintrodurre il "rogo mediavale" con esecuzione immediata. Eppure vendevano a prezzi maggiorati questi giradischi, poi solo anni più tardi qualcuno si accorse che in realtà era lo stesso. Io invece ritengo che un braccio ad "S" richieda più materiale di uno dritto aumentando quindi la massa del braccio e peggiorando la funzionalità del giradischi. A meno di una smentita direi che negli anni 80 ci hanno venduto come rivoluzionari delle cose non solo inutili ma addirittura peggiorative. Marco.