Inserito il 10/01/2007 alle: 07:47:50
Concludendo:
dalla discussione si evincono 2 teorie, che portano a 3 categorie di pensatori della corrente CONTINUA in un circuito semplice.
I POSITIVISTI per i quali in un circuito elementare gli elettroni(-) viaggiano dal polo positivo della batteria al polo negativo attraversando una certa resistenza ( tra questi ci sarei io probabilmente se ho capito bene Raimondo56) per cui è meglio interrompere quanto prima il filo rosso della batteria;
I NEGATIVISTI per i quali la corrente elettrica viaggia con i relativi elettroni negativi dal polo negativo della batteria al polo positivo della batteria (emme48...) per cui è meglio interrompere il filo nero quanto prima.
GLI INDIFFERENTI per i quali o uno o gl'altro filo a me non me ne frega niente [:D](tra questi elfetto)
La corrente elettrica è un qualsiasi flusso di carica elettrica, tipicamente attraverso un filo metallico o qualche altro materiale conduttore. La corrente convenzionale venne definita in precedenza, nella storia dell'elettricità, come il flusso di carica positiva, anche se sappiamo, nel caso della conduzione metallica, che la corrente è causata dal flusso di elettroni con carica negativa nella direzione opposta. Nonostante ciò, l'originale definizione di corrente convenzionale resta valida. Il simbolo normalmente usato per la quantità di corrente (la quantità di carica che scorre nell'unità di tempo) è I, e l'unità di misura nel SI della corrente elettrica è l'ampere. La corrente elettrica viene anche chiamata informalmente amperaggio, per analogia con il termine voltaggio.
Nei conduttori metallici, come i cavi elettrici, la corrente è causata da un flusso di elettroni (particelle a carica negativa), ma non è così nella maggior parte dei conduttori non metallici. La corrente elettrica negli elettroliti è data dal flusso di atomi e/o molecole elettricamente cariche (ioni), che possono essere sia negativi che positivi. Ad esempio, una cella elettrochimica può essere costruita con acqua salata (una soluzione di cloruro di sodio) su un lato della membrana, ed acqua pura dall'altra parte. La membrana fa passare gli ioni di sodio con carica positiva, ma non quelli di cloro con carica negativa, il risultato netto è una corrente. Le correnti elettriche nel plasma, sono flussi di elettroni, così come di ioni positivi e negativi. Nell'acqua ghiacciata e in alcuni solidi elettrolitici, la corrente è costituita da un flusso di protoni.
Esistono anche casi in cui gli elettroni sono la carica che si muove, ma dove ha più senso pensare alla corrente come ai "buchi" positivi (gli spazi che dovrebbero avere un elettrone per rendere il conduttore neutro e vengono chiamati lacune) come quelli in movimento. Questo è il caso dei semiconduttori tipo-p.
Si veda conduzione elettrica per ulteriori informazioni sui meccanismi fisici del flusso di corrente nei materiali.
La corrente elettrica può essere misurata direttamente con un amperometro, ma questo metodo richiede l'interruzione del circuito, che spesso è un inconveniente. La corrente può anche essere misurata senza spezzare il circuito, tramite il rilevamento del campo magnetico da essa generato. Gli strumenti usati per questo comprendono: sensori a effetto Hall, morsetti e spire di Rogowski.