quote:Risposta al messaggio di marcucciolo inserito in data 30/11/2012 13:05:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciao [:)] si sono AGM a dimenticavo...spengo tutto, tornano a 12,8 [:0] non melo dire..ma allora convengono ancora quelle normali...che io sappia x esperienza durano di + e costano - (era la prima esperienza con le AGM) grazie comunque x la risposta[:)] Pit
quote:Risposta al messaggio di pittore 035 inserito in data 30/11/2012 16:40:50 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Come sono collegate tra loro le due batterie e che regolatore fotovoltaico hai? MArco.
quote:Risposta al messaggio di lusimassi inserito in data 30/11/2012 17:11:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Davvero con una batteria normale sei andato avanti 9 anni col Webasto in sosta libera invernale? [:)] Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 30/11/2012 17:06:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ciao (se posso[:I]) le batterie sono il parallelo x il regolatore del fotovoltaico... orpo mi sto grattando la testa...ho un pannello da 75 pit[:)]
quote:Risposta al messaggio di pittore 035 inserito in data 30/11/2012 17:22:45 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mi spiego... 12,8 significa che sono sane... 11,5 dopo poco significa che sono scariche... Che entrambe siano solfatate fino a questo punto ci credo poco tendente al nulla, sembrano semplicemente non cariche a dovere. Ovviamente la prova ideale sarebbe collegarle al 220 oppure vedere se in pieno sole vanno un po' più su. Se il regolatore per pannello fotovoltaico fa il suo dovere col sole un pannello da 75 watt porta le batterie alla tensione di mantenimento che come minimo è 13,5 volt. Quindi 12,8 spero siano stati al buio altrimenti è la ricarica solare che non va. Se poi frugando tra la tua roba saltasse fuori un tester degno di tale nome male non sarebbe. Marco.
quote:Risposta al messaggio di Secondavita inserito in data 30/11/2012 18:10:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ma quale guru, ma per favore... [:D] Il solver' un apparecchio che genera impulsi ASSORBENDO energia dalla batteria per cui per definizione il consumo è minimo altrimenti la scaricherebbe e quindi anche la resa non è certo consistente. Altro conto sono i caricabatterie con effetto desolfatante, quelli si che sono dei bei watt impulsivi forniti, mica milliwatt prelevati. Due solver? Prendi due giradischi in vinile, accendili entrambi con due dischi identici e dimmi se i due suoni sono sincronizzati tra loro o se senti un gran macello. Secondo me un solo solver funziona meglio di due, ma è solo teoria, non ho mai provato. Oltretutto come si prova, mica si vede se i cristalli si sciolgono o se la batteria riprende vigore per altri motivi, la ricarica per esempio. Due solver lavorano collegando le batterie tra loro con fili lunghi e sottili per separare un po' gli impulsi emessi dai due apparecchi, l'opposto di quello che va fatto.[xx(] Sul mio ho due batterie in AGM da 120 amperora tenute in salute dal pannello fotovoltaico e per ora (sgrat sgtat) vanno alla grande. Niente solver ma pannello solare con regolatore MPPT molto serio (no cinesata da 9,99 euro), Energy Power Evolution per limitare la corrente iniziale di ricarica con l'alternatore e andare in mantenimento alla fine della ricarica. Caricabatterie a 220 con curva di ricarica IUoU con soli, o meglio, con addirittura 10 ampere (240 amperora al giorno, hai voglia...). Protettore di batterie con selezione della tensione di intervento che io ho impostato a 11,8 volt e non 10,5 come le tardive centraline commerciali. Insomma, le mie batterie le tratto bene. [:)] Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 30/11/2012 17:41:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> per digerire meglio[:D] son passato di nuovo a controllare...13 volt al buio allora ho ancora speranza[:D],domani gli dò una botta di 220[^] vediamo come si comportano [:I] grazie delle risposte[^] incrocio le dita buona serata Pit
quote:Risposta al messaggio di lusimassi inserito in data 30/11/2012 17:11:47 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> la risposta è molto semplice per delle batterie che durano 9 anni e sono addirittura al piompo... NON SI USANO! fine dei canditi. www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di bruno b inserito in data 30/11/2012 23:47:00 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Io ho scritto: "porta le batterie alla tensione di mantenimentoid="red">" che significa che il regolatore passa a 13,5 volt solo a BS cariche e cioè quando alla massima tensione di ricarica (di solito 14,4 volt) la corrente assorbita scende sotto un certo valore il che vuol dire "batteria carica". Con due BS in parallelo la ricarica è migliore perché la corrente minima assorbita è data da due e non da una sola batteria quindi la tensione di mantenimento scatta non a batterie cariche ma a batterie MOLTO cariche ognuna delle quali assorbe la metà della corrente alla quale è considerata carica. Concordo con le misure... La buio prima dell'alba si vede la tensione "stabile" delle batterie senza ricarica, più tardi si vede se il regolatore eroga una tensione abbastanza elevata da garantir la ricarica. Se sul palcoscenico di questa commedia intervenisse un attore di nome "tester serio" la cosa sarebbe gradita.[;)] Marco.
quote:Risposta al messaggio di pittore 035 inserito in data 01/12/2012 11:38:23 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Va bene. La ricarica a 220 è avvenuta a 14 volt e passa e poi a fine ricarica il tuo caricabatterie è passato alla tensione di mantenimento. Questi valori però indicano solo che la ricarica è corretta ma non ci dicono se le batterie sono solfatate ed equivalgono ormai a batterie da soli 10 amperora. Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 01/12/2012 12:15:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> aiuto...quindi... che prova devo fare[?] sono in possesso del tester[:)](attore) grazie Pit
quote:Risposta al messaggio di pittore 035 inserito in data 01/12/2012 13:15:19 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Mettilo sulla portata 20 Volt in corrente continua (scritto DC) e misura in maniera precisa le tensioni. Al buio, col 220 collegato, dopo un'ora che c'è il 220 collegato e quando con tutto scollegato attacchi qualcosa che consuma e in altre situazioni a tua fantasia. Almeno avremo un quadro chiaro delle reali tensioni che tu misurerai direttamente sui poli della batterie (per essere sicuri). Marco.