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giuseppe1976
giuseppe1976
23/01/2016 136
Rispondi Abuso
Inserito il 29/11/2022 alle: 18:32:26
In risposta al messaggio di salvatore del 29/11/2022 alle 12:12:13

Ciao Giuseppe. Non mi metto neanche a confronto con le tue capacita' Pero' stai affrontando un argomento che mi interessa molto, cioe' la gestione della Combi, nel tuo caso a gas, a distanza. Ho una Combi D e anche io avevo
pensato alla interruzione dell' alimentazione con un termostato wifi, che avrebbe comunque comportato l' utilizzo di un servo rele' di adeguata potenza (l' assorbimento elettrico della Combi D all' accensione e allo spegnimento e' di 10-15 ampere). Mi sono pero' fermato non tanto per questo aspetto, ma perche', quando spengo a mano la combi D, lo spegnimento in realta' avviene dopo un certo numero di secondi, durante i quali continua a funzionare la ventola, suppongo per raffreddare la camera di combustione. Lasciare la camera di combustione a temperatura elevata, secondo me non e' corretto. Lo stesso dovrebbe valere per la tua Combi a gas. Comunque, se non ti dispiace, tienimi informato sulle soluzioni che eventualmente utilizzerai per la stufa. Grazie.
...
Ciao, ti ringrazio per i complimenti, ma – purtroppo - le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime.
Detto ciò, relativamente alla stufa facendo qualche ricerca ho trovato questo

http://www.camperfaidate.it/-/i...


Da quello che ho capito si tratterebbe di mettere una o più resistenze in parallelo al sensore della truma.
Così facendo, la resistenza equivalente dovrebbe essere minore della resistenza dei singoli resistori di tal che la Truma riceverebbe un dato alterato della temperatura ambiente.
Quindi calcolando bene le resistenze si potrebbe far leggere alla stufa una temperatura delle cellula ad esempio di +30° rispetto alla reale.
Quindi nell'ipotesi di una temperatura reale di 10°, a contatto aperto, la Truma rileverebbe il dato reale, a contatto chiuso, rileverebbe invece una temperatura di 40°.
Di conseguenza, anche alimentata, la stufa a contatto chiuso resterebbe inattiva in quanto percepirebbe una temperatura della cellula molto alta, a contatto aperto, lavorerebbe invece secondo la propria logica di funzionamento.
Se ciò fosse possibile si potrebbe, poi, ipotizzare di comandare il contatto con uno shelly.
Quindi, l'attuatore sulla base di apposita automazione oppure tramite input booleano controllerebbe la Truma.
In particolare, il contatto aperto (cioè lo shelly su off) farebbe attivare la Truma – perché la logica di controllo rileverebbe una temperatura inferiore a quella desiderata - il contatto chiuso (cioè lo shelly su on) invece la disattiverebbe con uno switch off simile a quello che si verificherebbe normalmente una volta riscaldata la cellula.
Così potrebbe funzionare?
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 29/11/2022 alle: 19:38:12
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 29/11/2022 alle 18:32:26

Ciao, ti ringrazio per i complimenti, ma – purtroppo - le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime. Detto ciò, relativamente alla stufa facendo qualche ricerca ho trovato questo Da quello che ho capito
si tratterebbe di mettere una o più resistenze in parallelo al sensore della truma. Così facendo, la resistenza equivalente dovrebbe essere minore della resistenza dei singoli resistori di tal che la Truma riceverebbe un dato alterato della temperatura ambiente. Quindi calcolando bene le resistenze si potrebbe far leggere alla stufa una temperatura delle cellula ad esempio di +30° rispetto alla reale. Quindi nell'ipotesi di una temperatura reale di 10°, a contatto aperto, la Truma rileverebbe il dato reale, a contatto chiuso, rileverebbe invece una temperatura di 40°. Di conseguenza, anche alimentata, la stufa a contatto chiuso resterebbe inattiva in quanto percepirebbe una temperatura della cellula molto alta, a contatto aperto, lavorerebbe invece secondo la propria logica di funzionamento. Se ciò fosse possibile si potrebbe, poi, ipotizzare di comandare il contatto con uno shelly. Quindi, l'attuatore sulla base di apposita automazione oppure tramite input booleano controllerebbe la Truma. In particolare, il contatto aperto (cioè lo shelly su off) farebbe attivare la Truma – perché la logica di controllo rileverebbe una temperatura inferiore a quella desiderata - il contatto chiuso (cioè lo shelly su on) invece la disattiverebbe con uno switch off simile a quello che si verificherebbe normalmente una volta riscaldata la cellula. Così potrebbe funzionare?
...
Innanzitutto grazie per la rispostasmiley
"le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime"
Per fortunawink
E' un problema "antico", sul quale si sono cimentati  altri colleghi.
Concettualmente, come tu stesso hai scritto, basterebbe usare un termostato esterno per commutare l' ntc originale con una resistenza di valore inferiore, in maniera da far credere alla stufa che e' stata raggiunta la temperatura desiderata.
Il problema e' che l' elettronica della stufa probabilmente non ragiona cosi'.
Probabilmente lavora sfruttando le minime variazioni dell' ntc.
Lo ha spiegato bene l' amico Roberto (emme48) qui:

https://forum.camperonline.it/t...


Volevo provare, ma ho paura di far danni.
E considerato che la mia Combi e' posizionata in un posto scomodissimo, non sarei per nulla contento di doverci mettere le mani, oltre la spesa, ovviamente.surprise
Magari a te viene qualche altra idea.wink
10
rubylove
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09/06/2015 5482
Rispondi Abuso
Inserito il 30/11/2022 alle: 10:06:24
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 29/11/2022 alle 09:51:01

Dopo aver litigato un po' con il cerbo ho concluso la prima fase del progetto. In particolare (ad eccezione dei livelli dei serbatoi che per il momento ho deciso di non implementare) ora posso controllare le batterie (della
BM però solo il voltaggio mentre delle BS ho il controllo completo), i regolatori solari, le temperature (batterie, cellula, esterno e frigo), il Gps e le correnti sia a 12v (carica e scarica) che a 230v (grid ed inverter). In questo il cerbo ha reso le operazioni molto meno complesse di quello che immaginassi. Ora voglio passare al secondo step ovvero l'aggiunta degli attuatori. In particolare, il cerbo ha già due relay che vorrei utilizzare per comandare i trigger dell'inverter (nds) e di un victron orion smart che è configurato come alimentatore stabilizzato della utenze a 12v (inverter e domotica esclusi). Per il resto – per quanto riguarda la 12v - pensavo di utilizzare gli shelly 1 v3 per comandare due DC/DC e l'accensione/spegnimento del frigo e della stufa. Qui ho il mio primo dubbio. Se di colpo tolgo l'alimentazione alla stufa (Truma combi a gas) che succede? Da quello che vedo quando spengo la stufa cessa subito ogni assorbimento e, quindi, non dovrei fare danni. Però le osservazioni le ho fatte con gli smart shunt victron... L'idea sarebbe quella di settare la stufa ad un determinato valore e quindi tramite uno lo switch farla gestire dalla domotica. Potrebbe funzionare? Qualcuno ha esperienze in merito?
...
Ciao, vi seguo perchè l'argomento automazione per me è sempre interessante, ho allestito il mio camper partendo da un furgone vuoto e l'ho fatto come lo volevo, non mi sono spinto molto con l'automazione ma in futuro potrei farlo.

Non conosco il funzionamento della Truma, conosco un pò il webasto sia nella versione Airtop che Thermotop
Questi apparecchi NON possono essere spenti con il distacco dell'alimentazione, c'è una procedura automatica di pulizia che avviene: ogni qualvolta che si spegne volontariamente, ogni qualvolta che il dispositivo stesso (gestito dal suo software) lo esegue autonomamente, la procedura avviene non solo in spegnimento ma anche in accensione ed è diversa per le due fasi

Credo che la Truma Diesel sia simile al webasto ed Eberspacher a gasolio anche se non ne ho la certezza perche non li ho mai usati mentre il webasto si.

Per quelle a gas non saprei di preciso ma potrebbero avere le stesse necessità di spegnimento con una procedura che richiede il mantenimento dell'alimentazione. forse queste ultime potrebbero essere molto meno complesse, visto che il gas rispetto al gasolio sporca pochissimo

Questo tipo di apparecchi, il piu delle volte sono perennemente collegati all'alimentazione e poi controllati da input di segnale che possono essere analogici o digitali per le versioni più recenti

Quindi il controllo va fatto attraverso la chiusura di micro relè, uscite open collector o direttamente in digitale con il CAN BUS o altri protocolli proprietari

Nel caso del webasto la disattivazione con distacco dell'alimentazione brutale, provoca la non esecuzione della corretta procedura di spegnimento con conseguenze imprevedibili, nella migliore delle ipotesi un blocco momentaneo, nella peggiore un guasto (a me è successo anche se non è accaduto nulla)
Quindi salvo che la Truma a gas lo permetta, vanno attivati/disattivati con i loro segnali di controllo e mantenuti alimentati in modo continuo

Se vuoi disalimentare devi prima spegnere attraverso il controllo, attendere che sia terminato.il ciclo di chiusura e pulizia e poi puoi anche scollegare

Ci sarebbe da dire anche che se si vuole avere un controllo a distanza efficacie sui consumi, si dovrebbero anche poter scollegare elettricamente tutti i dispositivi che rimangono sempre alimentati.
Questi consumano sempre, poco o tanto consumano, compresi riscaldatori, inverter e alcuni elettrodomestici.

Se si vogliono scollegare anche le alimentazioni, dopo lo spegnimento in standby serve una procedura sequenziale e l'uso di relè di potenza che scollegano fisicamente gli apparecchi, che andranno riattivati nel modo inverso

Sul mio camper ho predisposto due livelli di linee di alimentazione, normale e prioritaria, la prioritaria è sempre attiva cascasse il mondo, l'altra no, per ora ci sono comandi locali con rele di vario tipo ma in fututo potrei controllare da qualsiasi sistema digitale
La maggior parte degli elettrodomestici con pannello e/o controllo digitale, se vengono disalimentati, alla ripartenza ripristinano le stesse condizioni che c'erano allo spegnimento ma non tutti, alcuni si mettono in stand by ma non ripartono e anche di questo va tenuto conto.
l'analogico non è il vecchio e il digitale il nuovo, no, non è così! Il digitale è solo un modo per rappresentare l'analogico, la natura, è analogica

Modificato da rubylove il 30/11/2022 alle 13:36:12
9
giuseppe1976
giuseppe1976
23/01/2016 136
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Inserito il 30/11/2022 alle: 19:56:43
In risposta al messaggio di salvatore del 29/11/2022 alle 19:38:12

Innanzitutto grazie per la risposta le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime Per fortuna E' un problema antico, sul quale si sono cimentati  altri colleghi. Concettualmente, come tu stesso hai scritto,
basterebbe usare un termostato esterno per commutare l' ntc originale con una resistenza di valore inferiore, in maniera da far credere alla stufa che e' stata raggiunta la temperatura desiderata. Il problema e' che l' elettronica della stufa probabilmente non ragiona cosi'. Probabilmente lavora sfruttando le minime variazioni dell' ntc. Lo ha spiegato bene l' amico Roberto (emme48) qui: Volevo provare, ma ho paura di far danni. E considerato che la mia Combi e' posizionata in un posto scomodissimo, non sarei per nulla contento di doverci mettere le mani, oltre la spesa, ovviamente. Magari a te viene qualche altra idea.
...
Ho letto la discussione del link e da quello che ho capito i problemi sono diversi:
I) il primo e che per poter modulare la potenza la Truma deve avere una lettura corretta della temperatura ambiente;
II) il secondo è che l'impostazione di una determinata temperatura su un eventuale crono termostato esterno porterebbe a continui on/off che potrebbero danneggiare la stufa.
III) il terzo è che la modulazione della potenza della stufa è anche in funzione del delta tra la temperatura impostata e quella rilevata.
Risolvere i tre problemi con un crono termostato come nel link è impossibile.
A questo punto, sono indeciso tra tre strade che ho trovato:
La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena)

https://github.com/muccc/WomoLI...


La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin

https://github.com/danielfett/i...


La terza strada sarebbe quella delle resistenze sul sensore di temperatura comandate da uno shelly 1 per provare ad avere una approssimazione più o meno decente (al momento è la strada che mi convince di più raffrontando costi/benifici/difficoltà di realizzazione).
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salvatore
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10/08/2003 8935
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Inserito il 01/12/2022 alle: 10:09:23
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 30/11/2022 alle 19:56:43

Ho letto la discussione del link e da quello che ho capito i problemi sono diversi: I) il primo e che per poter modulare la potenza la Truma deve avere una lettura corretta della temperatura ambiente; II) il secondo è che
l'impostazione di una determinata temperatura su un eventuale crono termostato esterno porterebbe a continui on/off che potrebbero danneggiare la stufa. III) il terzo è che la modulazione della potenza della stufa è anche in funzione del delta tra la temperatura impostata e quella rilevata. Risolvere i tre problemi con un crono termostato come nel link è impossibile. A questo punto, sono indeciso tra tre strade che ho trovato: La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena) La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin La terza strada sarebbe quella delle resistenze sul sensore di temperatura comandate da uno shelly 1 per provare ad avere una approssimazione più o meno decente (al momento è la strada che mi convince di più raffrontando costi/benifici/difficoltà di realizzazione).
...
Ciao Giuseppe.
A parte la gestione a distanza, il problema principale della Combi D,  e ' l' impossibilita' di  impostare  un intervallo tra accensione e spegnimento, come accade in tutti i termostati.
In altri termini, pochi minuti dopo lo spegnimento, si riaccende.
Oltretutto e' impossibile tenerla accesa fissa magari al minimo, che risolverebbe in parte il problema.
Purtroppo ad ogni spegnimento e riavvio la stufa consuma circa 12 ampere per due minuti esatti.
Nell' arco di una giornata questo avviene decine di volte.
Con una batteria al litio da 100ah riesco a coprire giusto giusto una notte.surprise
"La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena)"
Non ho capito nulla, ma mi fido della tua "scarsa" preparazione elettronica.wink
"La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin"
Anche qui non ho capito nulla, ma mi fido lo stesso.wink
Battute a parte, ti ringrazio per i link, che naturalmente andro' a studiare, e se riesco a capire qualcosa, ti chiedero' chiarimenti.smiley
Avevo cercato anche notizie all' estero, ma non avevo trovato nulla.
Mi pareva strano che nessuno all' estero si fosse posto il problema.
La terza soluzione, la escluderei, per i motivi che ho evidenziato.

Modificato da salvatore il 01/12/2022 alle 10:12:50
9
giuseppe1976
giuseppe1976
23/01/2016 136
Rispondi Abuso
Inserito il 01/12/2022 alle: 13:07:31
In risposta al messaggio di salvatore del 01/12/2022 alle 10:09:23

Ciao Giuseppe. A parte la gestione a distanza, il problema principale della Combi D,  e ' l' impossibilita' di  impostare  un intervallo tra accensione e spegnimento, come accade in tutti i termostati. In altri termini,
pochi minuti dopo lo spegnimento, si riaccende. Oltretutto e' impossibile tenerla accesa fissa magari al minimo, che risolverebbe in parte il problema. Purtroppo ad ogni spegnimento e riavvio la stufa consuma circa 12 ampere per due minuti esatti. Nell' arco di una giornata questo avviene decine di volte. Con una batteria al litio da 100ah riesco a coprire giusto giusto una notte. La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena) Non ho capito nulla, ma mi fido della tua scarsa preparazione elettronica. La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin Anche qui non ho capito nulla, ma mi fido lo stesso. Battute a parte, ti ringrazio per i link, che naturalmente andro' a studiare, e se riesco a capire qualcosa, ti chiedero' chiarimenti. Avevo cercato anche notizie all' estero, ma non avevo trovato nulla. Mi pareva strano che nessuno all' estero si fosse posto il problema. La terza soluzione, la escluderei, per i motivi che ho evidenziato.
...
In realtà quello dei continui switch on/off penso sia il problema più facilmente risolvibile (anche se concordo con te che un crono termostato sia troppo poco flessibile per farlo).
Si potrebbe per esempio:
- impostare una variabile (x) diciamo temperatura desiderata ed una seconda (t) ovvero la temperatura delle cellula letta da apposito sensore.
- quindi creare due sensori virtuali un primo y= x+2 (come suggeriva emme48 nel link) ed un secondo z=x-2;
- infine creare una automazione per cui quanto t > y lo Shelly andrebbe a chiuderebbe il contatto quando t<z lo aprirebbe.
Quindi impostata la variabile x a 10° la Truma dovrebbe attivarsi a 8° e disattivarsi a 12° (perché con la resistenza in parallelo riterrebbe di aver raggiunto la temperatura desiderata).
Credo che un delta di 4° dovrebbe ridurre in maniera significativa gli switch on/off.
Ovviamente quella di sopra è un'approssimazione (per esempio il coefficiente correttivo 2 non so se sia corretto).
Resterebbe però il problema della modulazione della potenza.
Se nell'esempio di sopra imposti sul display della Truma 20° quando il contatto dello shelly è aperto (e quindi la stufa legge la reale temperatura dell'ambiente supponiamo di 7°) modulerà la propria potenza per raggiungere i 20° e non i 10° della automazione.
Comunque visto il costo non eccessivo ho ordinato questo

https://www.amazon.it/Ricetrasm...


appena recupero un raspberry ci provo.
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salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 04/12/2022 alle: 19:06:11
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 01/12/2022 alle 13:07:31

In realtà quello dei continui switch on/off penso sia il problema più facilmente risolvibile (anche se concordo con te che un crono termostato sia troppo poco flessibile per farlo). Si potrebbe per esempio: - impostare
una variabile (x) diciamo temperatura desiderata ed una seconda (t) ovvero la temperatura delle cellula letta da apposito sensore. - quindi creare due sensori virtuali un primo y= x+2 (come suggeriva emme48 nel link) ed un secondo z=x-2; - infine creare una automazione per cui quanto t > y lo Shelly andrebbe a chiuderebbe il contatto quando t<z lo aprirebbe. Quindi impostata la variabile x a 10° la Truma dovrebbe attivarsi a 8° e disattivarsi a 12° (perché con la resistenza in parallelo riterrebbe di aver raggiunto la temperatura desiderata). Credo che un delta di 4° dovrebbe ridurre in maniera significativa gli switch on/off. Ovviamente quella di sopra è un'approssimazione (per esempio il coefficiente correttivo 2 non so se sia corretto). Resterebbe però il problema della modulazione della potenza. Se nell'esempio di sopra imposti sul display della Truma 20° quando il contatto dello shelly è aperto (e quindi la stufa legge la reale temperatura dell'ambiente supponiamo di 7°) modulerà la propria potenza per raggiungere i 20° e non i 10° della automazione. Comunque visto il costo non eccessivo ho ordinato questo sr_1_1?mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3FNNNJCQIRDTV&keywords=uart+lin&qid=1669895681&qu=eyJxc2MiOiIxLjM1IiwicXNhIjoiMC4wMCIsInFzcCI6IjAuMDAifQ%3D%3D&sprefix=uart+lin%2Caps%2C76&sr=8-1 appena recupero un raspberry ci provo.
...
Ciao Giuseppe.
Sono andato sui link che hai segnalato e, naturalmente, non ho capito nulla.laugh
Sono rimasto comunque impressionato  da quello che gli autori sono riusciti a fare.surprise
Non ho peraltro capito qual' e' il risultato che volevano ottenere o che hanno ottenuto.
Mi pare di aver capito che, comunque, l' intervento puo' essere fatto solo sulle Truma iNet ready, cioe' le piu' recenti.
9
giuseppe1976
giuseppe1976
23/01/2016 136
Rispondi Abuso
Inserito il 05/12/2022 alle: 18:37:26
In risposta al messaggio di salvatore del 04/12/2022 alle 19:06:11

Ciao Giuseppe. Sono andato sui link che hai segnalato e, naturalmente, non ho capito nulla. Sono rimasto comunque impressionato  da quello che gli autori sono riusciti a fare. Non ho peraltro capito qual' e' il risultato
che volevano ottenere o che hanno ottenuto. Mi pare di aver capito che, comunque, l' intervento puo' essere fatto solo sulle Truma iNet ready, cioe' le piu' recenti.
...
Concettualmente è abbastanza semplice.
Lo scopo avuto di mira, infatti, è quello di creare entità in HA.
Per capire meglio, un esempio più semplice sono le integrazioni tramite modbus (in linea di principio analoghe a quelle tramite Lin bus – ovvero il protocollo di comunicazione della Truma).
Poniamo di voler dialogare con un mppt della Victron.
La prima cosa che serve conoscere è l'I.P. dell'hub e, quindi, lo slave dell'apparato che si vuole interrogare.
Poi basta consultare il sito della Victron per scaricare il ModbusTCP Register list dal quale ricavare gli addres su cui l'mppt veicola i dati e, quindi, impostare H.A. perchè legga la variabile che interessa ovvero, in determinati, casi la sovrascriva.
Con la Truma il discorso è simile.
HA verrà impostata per leggere varianti (derivanti dai vari sensori della stufa) ed in determinati casi sovrascriverle (per esempio per impostare la temperatura desiderata).
Il vantaggio è che gestendo il tutto tramite H.A., in primo luogo, è possibile il controllo da remoto ed inoltre avvenendo l'integrazione in un unico sistema è possibile impostare delle automazioni correlate ad ogni altra entità di H.A.
Ovviamente quanto sopra presuppone che la Truma sia capace di dialogare con un master esterno (ovvero l'INET BOX).
22
salvatore
salvatore
10/08/2003 8935
Rispondi Abuso
Inserito il 08/12/2022 alle: 09:38:17
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 05/12/2022 alle 18:37:26

Concettualmente è abbastanza semplice. Lo scopo avuto di mira, infatti, è quello di creare entità in HA. Per capire meglio, un esempio più semplice sono le integrazioni tramite modbus (in linea di principio analoghe a
quelle tramite Lin bus – ovvero il protocollo di comunicazione della Truma). Poniamo di voler dialogare con un mppt della Victron. La prima cosa che serve conoscere è l'I.P. dell'hub e, quindi, lo slave dell'apparato che si vuole interrogare. Poi basta consultare il sito della Victron per scaricare il ModbusTCP Register list dal quale ricavare gli addres su cui l'mppt veicola i dati e, quindi, impostare H.A. perchè legga la variabile che interessa ovvero, in determinati, casi la sovrascriva. Con la Truma il discorso è simile. HA verrà impostata per leggere varianti (derivanti dai vari sensori della stufa) ed in determinati casi sovrascriverle (per esempio per impostare la temperatura desiderata). Il vantaggio è che gestendo il tutto tramite H.A., in primo luogo, è possibile il controllo da remoto ed inoltre avvenendo l'integrazione in un unico sistema è possibile impostare delle automazioni correlate ad ogni altra entità di H.A. Ovviamente quanto sopra presuppone che la Truma sia capace di dialogare con un master esterno (ovvero l'INET BOX).
...
Grazie Giuseppe.smiley
Non conosco i protocolli di comunicazione citati, ma penso di aver compreso la logica del sistema.
Cerchero' ora di capire cosa sono riusciti a fare nel pratico i colleghi stranieri, anche se la mia Combi D e' fuori gioco in quanto non i-Net compatibile.
Alla fine penso che la stufa sfrutta le variazioni di resistenza dell' ntc per funzionare, in particolare per modulare la potenza e quindi e' in qualche modo insostituibile.
Ho visto che su alcuni camper e' gia' installata la Combi D di nuova generazione (si distingue perche' ha lo stesso scarico della Combi a gas).
Dovrebbero aver risolto in buona parte il problema del consumo elettrico, almeno in base a quanto si capisce dalla presentazione.
Magari qualche collega ce l' ha gia' e quindi lo invito a intervenire sul forum.laugh
Sarebbe estremamente interessante.smiley
9
giuseppe1976
giuseppe1976
23/01/2016 136
Rispondi Abuso
Inserito il 12/12/2022 alle: 09:57:44
In risposta al messaggio di salvatore del 08/12/2022 alle 09:38:17

Grazie Giuseppe. Non conosco i protocolli di comunicazione citati, ma penso di aver compreso la logica del sistema. Cerchero' ora di capire cosa sono riusciti a fare nel pratico i colleghi stranieri, anche se la mia Combi
D e' fuori gioco in quanto non i-Net compatibile. Alla fine penso che la stufa sfrutta le variazioni di resistenza dell' ntc per funzionare, in particolare per modulare la potenza e quindi e' in qualche modo insostituibile. Ho visto che su alcuni camper e' gia' installata la Combi D di nuova generazione (si distingue perche' ha lo stesso scarico della Combi a gas). Dovrebbero aver risolto in buona parte il problema del consumo elettrico, almeno in base a quanto si capisce dalla presentazione. Magari qualche collega ce l' ha gia' e quindi lo invito a intervenire sul forum. Sarebbe estremamente interessante.
...
Effettivamente se la Truma non è predisposta, una integrazione completa è impossibile.
Però al posto tuo non escluderei la strada delle resistenze sul termostato.
Secondo me può funzionare abbastanza bene (il problema che ti poni non dovrebbe esserci perchè quando il contatto è aperto la Truma dovrebbe leggere il valore corretto del termostato e quindi funzionare secondo la propria logica).
In ogni caso, questo fine settimana sono riuscito a creare le prime scene per la gestione energetica ottenendo questo:
Panoramica%20%E2%80%93%20Home%20Assistant%20-%20Google%20Chrome%2011_12_2022%2011_17_49.png
Però non essendo esperto non so se i valori impostati siano corretti.
Il prossimo step sarà domotizzare il generatore (dometic 2500).
In particolare vorrei che in rimessaggio si attivasse almeno una volta al mese per una ventina di minuti.
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