In risposta al messaggio di salvatore del 29/11/2022 alle 12:12:13Ciao, ti ringrazio per i complimenti, ma – purtroppo - le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime.
Ciao Giuseppe. Non mi metto neanche a confronto con le tue capacita' Pero' stai affrontando un argomento che mi interessa molto, cioe' la gestione della Combi, nel tuo caso a gas, a distanza. Ho una Combi D e anche io avevopensato alla interruzione dell' alimentazione con un termostato wifi, che avrebbe comunque comportato l' utilizzo di un servo rele' di adeguata potenza (l' assorbimento elettrico della Combi D all' accensione e allo spegnimento e' di 10-15 ampere). Mi sono pero' fermato non tanto per questo aspetto, ma perche', quando spengo a mano la combi D, lo spegnimento in realta' avviene dopo un certo numero di secondi, durante i quali continua a funzionare la ventola, suppongo per raffreddare la camera di combustione. Lasciare la camera di combustione a temperatura elevata, secondo me non e' corretto. Lo stesso dovrebbe valere per la tua Combi a gas. Comunque, se non ti dispiace, tienimi informato sulle soluzioni che eventualmente utilizzerai per la stufa. Grazie.
http://www.camperfaidate.it/-/i...
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 29/11/2022 alle 18:32:26Innanzitutto grazie per la risposta
Ciao, ti ringrazio per i complimenti, ma – purtroppo - le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime. Detto ciò, relativamente alla stufa facendo qualche ricerca ho trovato questo Da quello che ho capitosi tratterebbe di mettere una o più resistenze in parallelo al sensore della truma. Così facendo, la resistenza equivalente dovrebbe essere minore della resistenza dei singoli resistori di tal che la Truma riceverebbe un dato alterato della temperatura ambiente. Quindi calcolando bene le resistenze si potrebbe far leggere alla stufa una temperatura delle cellula ad esempio di +30° rispetto alla reale. Quindi nell'ipotesi di una temperatura reale di 10°, a contatto aperto, la Truma rileverebbe il dato reale, a contatto chiuso, rileverebbe invece una temperatura di 40°. Di conseguenza, anche alimentata, la stufa a contatto chiuso resterebbe inattiva in quanto percepirebbe una temperatura della cellula molto alta, a contatto aperto, lavorerebbe invece secondo la propria logica di funzionamento. Se ciò fosse possibile si potrebbe, poi, ipotizzare di comandare il contatto con uno shelly. Quindi, l'attuatore sulla base di apposita automazione oppure tramite input booleano controllerebbe la Truma. In particolare, il contatto aperto (cioè lo shelly su off) farebbe attivare la Truma – perché la logica di controllo rileverebbe una temperatura inferiore a quella desiderata - il contatto chiuso (cioè lo shelly su on) invece la disattiverebbe con uno switch off simile a quello che si verificherebbe normalmente una volta riscaldata la cellula. Così potrebbe funzionare?
https://forum.camperonline.it/t...
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 29/11/2022 alle 09:51:01Ciao, vi seguo perchè l'argomento automazione per me è sempre interessante, ho allestito il mio camper partendo da un furgone vuoto e l'ho fatto come lo volevo, non mi sono spinto molto con l'automazione ma in futuro potrei farlo.
Dopo aver litigato un po' con il cerbo ho concluso la prima fase del progetto. In particolare (ad eccezione dei livelli dei serbatoi che per il momento ho deciso di non implementare) ora posso controllare le batterie (dellaBM però solo il voltaggio mentre delle BS ho il controllo completo), i regolatori solari, le temperature (batterie, cellula, esterno e frigo), il Gps e le correnti sia a 12v (carica e scarica) che a 230v (grid ed inverter). In questo il cerbo ha reso le operazioni molto meno complesse di quello che immaginassi. Ora voglio passare al secondo step ovvero l'aggiunta degli attuatori. In particolare, il cerbo ha già due relay che vorrei utilizzare per comandare i trigger dell'inverter (nds) e di un victron orion smart che è configurato come alimentatore stabilizzato della utenze a 12v (inverter e domotica esclusi). Per il resto – per quanto riguarda la 12v - pensavo di utilizzare gli shelly 1 v3 per comandare due DC/DC e l'accensione/spegnimento del frigo e della stufa. Qui ho il mio primo dubbio. Se di colpo tolgo l'alimentazione alla stufa (Truma combi a gas) che succede? Da quello che vedo quando spengo la stufa cessa subito ogni assorbimento e, quindi, non dovrei fare danni. Però le osservazioni le ho fatte con gli smart shunt victron... L'idea sarebbe quella di settare la stufa ad un determinato valore e quindi tramite uno lo switch farla gestire dalla domotica. Potrebbe funzionare? Qualcuno ha esperienze in merito?
In risposta al messaggio di salvatore del 29/11/2022 alle 19:38:12Ho letto la discussione del link e da quello che ho capito i problemi sono diversi:
Innanzitutto grazie per la risposta le mie capacità e conoscenze elettroniche sono davvero minime Per fortuna E' un problema antico, sul quale si sono cimentati altri colleghi. Concettualmente, come tu stesso hai scritto,basterebbe usare un termostato esterno per commutare l' ntc originale con una resistenza di valore inferiore, in maniera da far credere alla stufa che e' stata raggiunta la temperatura desiderata. Il problema e' che l' elettronica della stufa probabilmente non ragiona cosi'. Probabilmente lavora sfruttando le minime variazioni dell' ntc. Lo ha spiegato bene l' amico Roberto (emme48) qui: Volevo provare, ma ho paura di far danni. E considerato che la mia Combi e' posizionata in un posto scomodissimo, non sarei per nulla contento di doverci mettere le mani, oltre la spesa, ovviamente. Magari a te viene qualche altra idea.
https://github.com/muccc/WomoLI...
https://github.com/danielfett/i...
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 30/11/2022 alle 19:56:43Ciao Giuseppe.
Ho letto la discussione del link e da quello che ho capito i problemi sono diversi: I) il primo e che per poter modulare la potenza la Truma deve avere una lettura corretta della temperatura ambiente; II) il secondo è chel'impostazione di una determinata temperatura su un eventuale crono termostato esterno porterebbe a continui on/off che potrebbero danneggiare la stufa. III) il terzo è che la modulazione della potenza della stufa è anche in funzione del delta tra la temperatura impostata e quella rilevata. Risolvere i tre problemi con un crono termostato come nel link è impossibile. A questo punto, sono indeciso tra tre strade che ho trovato: La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena) La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin La terza strada sarebbe quella delle resistenze sul sensore di temperatura comandate da uno shelly 1 per provare ad avere una approssimazione più o meno decente (al momento è la strada che mi convince di più raffrontando costi/benifici/difficoltà di realizzazione).
In risposta al messaggio di salvatore del 01/12/2022 alle 10:09:23In realtà quello dei continui switch on/off penso sia il problema più facilmente risolvibile (anche se concordo con te che un crono termostato sia troppo poco flessibile per farlo).
Ciao Giuseppe. A parte la gestione a distanza, il problema principale della Combi D, e ' l' impossibilita' di impostare un intervallo tra accensione e spegnimento, come accade in tutti i termostati. In altri termini,pochi minuti dopo lo spegnimento, si riaccende. Oltretutto e' impossibile tenerla accesa fissa magari al minimo, che risolverebbe in parte il problema. Purtroppo ad ogni spegnimento e riavvio la stufa consuma circa 12 ampere per due minuti esatti. Nell' arco di una giornata questo avviene decine di volte. Con una batteria al litio da 100ah riesco a coprire giusto giusto una notte. La prima più semplice è quella di acquistare un Truma Inet box, un lin serial analyzer e creare una interazione tramite un server mqtt (però spenderei circa 700 euro di componenti e non so se ne valga la pena) Non ho capito nulla, ma mi fido della tua scarsa preparazione elettronica. La seconda, molto meno costosa ma decisamente più complicata, sarebbe quella di emulare il Truma Inet box con un Raspberry Pi ed un convertitore uart lin Anche qui non ho capito nulla, ma mi fido lo stesso. Battute a parte, ti ringrazio per i link, che naturalmente andro' a studiare, e se riesco a capire qualcosa, ti chiedero' chiarimenti. Avevo cercato anche notizie all' estero, ma non avevo trovato nulla. Mi pareva strano che nessuno all' estero si fosse posto il problema. La terza soluzione, la escluderei, per i motivi che ho evidenziato.
https://www.amazon.it/Ricetrasm...
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 01/12/2022 alle 13:07:31Ciao Giuseppe.
In realtà quello dei continui switch on/off penso sia il problema più facilmente risolvibile (anche se concordo con te che un crono termostato sia troppo poco flessibile per farlo). Si potrebbe per esempio: - impostareuna variabile (x) diciamo temperatura desiderata ed una seconda (t) ovvero la temperatura delle cellula letta da apposito sensore. - quindi creare due sensori virtuali un primo y= x+2 (come suggeriva emme48 nel link) ed un secondo z=x-2; - infine creare una automazione per cui quanto t > y lo Shelly andrebbe a chiuderebbe il contatto quando t<z lo aprirebbe. Quindi impostata la variabile x a 10° la Truma dovrebbe attivarsi a 8° e disattivarsi a 12° (perché con la resistenza in parallelo riterrebbe di aver raggiunto la temperatura desiderata). Credo che un delta di 4° dovrebbe ridurre in maniera significativa gli switch on/off. Ovviamente quella di sopra è un'approssimazione (per esempio il coefficiente correttivo 2 non so se sia corretto). Resterebbe però il problema della modulazione della potenza. Se nell'esempio di sopra imposti sul display della Truma 20° quando il contatto dello shelly è aperto (e quindi la stufa legge la reale temperatura dell'ambiente supponiamo di 7°) modulerà la propria potenza per raggiungere i 20° e non i 10° della automazione. Comunque visto il costo non eccessivo ho ordinato questo sr_1_1?mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3FNNNJCQIRDTV&keywords=uart+lin&qid=1669895681&qu=eyJxc2MiOiIxLjM1IiwicXNhIjoiMC4wMCIsInFzcCI6IjAuMDAifQ%3D%3D&sprefix=uart+lin%2Caps%2C76&sr=8-1 appena recupero un raspberry ci provo.
In risposta al messaggio di salvatore del 04/12/2022 alle 19:06:11Concettualmente è abbastanza semplice.
Ciao Giuseppe. Sono andato sui link che hai segnalato e, naturalmente, non ho capito nulla. Sono rimasto comunque impressionato da quello che gli autori sono riusciti a fare. Non ho peraltro capito qual' e' il risultatoche volevano ottenere o che hanno ottenuto. Mi pare di aver capito che, comunque, l' intervento puo' essere fatto solo sulle Truma iNet ready, cioe' le piu' recenti.
In risposta al messaggio di giuseppe1976 del 05/12/2022 alle 18:37:26Grazie Giuseppe.
Concettualmente è abbastanza semplice. Lo scopo avuto di mira, infatti, è quello di creare entità in HA. Per capire meglio, un esempio più semplice sono le integrazioni tramite modbus (in linea di principio analoghe aquelle tramite Lin bus – ovvero il protocollo di comunicazione della Truma). Poniamo di voler dialogare con un mppt della Victron. La prima cosa che serve conoscere è l'I.P. dell'hub e, quindi, lo slave dell'apparato che si vuole interrogare. Poi basta consultare il sito della Victron per scaricare il ModbusTCP Register list dal quale ricavare gli addres su cui l'mppt veicola i dati e, quindi, impostare H.A. perchè legga la variabile che interessa ovvero, in determinati, casi la sovrascriva. Con la Truma il discorso è simile. HA verrà impostata per leggere varianti (derivanti dai vari sensori della stufa) ed in determinati casi sovrascriverle (per esempio per impostare la temperatura desiderata). Il vantaggio è che gestendo il tutto tramite H.A., in primo luogo, è possibile il controllo da remoto ed inoltre avvenendo l'integrazione in un unico sistema è possibile impostare delle automazioni correlate ad ogni altra entità di H.A. Ovviamente quanto sopra presuppone che la Truma sia capace di dialogare con un master esterno (ovvero l'INET BOX).
In risposta al messaggio di salvatore del 08/12/2022 alle 09:38:17Effettivamente se la Truma non è predisposta, una integrazione completa è impossibile.
Grazie Giuseppe. Non conosco i protocolli di comunicazione citati, ma penso di aver compreso la logica del sistema. Cerchero' ora di capire cosa sono riusciti a fare nel pratico i colleghi stranieri, anche se la mia CombiD e' fuori gioco in quanto non i-Net compatibile. Alla fine penso che la stufa sfrutta le variazioni di resistenza dell' ntc per funzionare, in particolare per modulare la potenza e quindi e' in qualche modo insostituibile. Ho visto che su alcuni camper e' gia' installata la Combi D di nuova generazione (si distingue perche' ha lo stesso scarico della Combi a gas). Dovrebbero aver risolto in buona parte il problema del consumo elettrico, almeno in base a quanto si capisce dalla presentazione. Magari qualche collega ce l' ha gia' e quindi lo invito a intervenire sul forum. Sarebbe estremamente interessante.