In risposta al messaggio di Hunter85 del 03/06/2021 alle 17:57:44Ho aperto la scatola sotto il PV. Ho scollegato il filo rosso e tra il filo rosso e il polo su cui era collegato ho collegato il tester, mentre il nero continuava a fare il suo solito collegamento. Il circuito era tutto collegato con Mppt e batteria
Misurare la corrente di corto circuito significa mettere il tester in serie ai cavi del pannello. Cioè un cavo sul puntale rosso e uno su quello nero... Fargli fare corto TRAMITE IL TESTER. Se ho capito quello che haifatto, non hai misurato la corrente di corto del pannello... Tu hai collegato un puntale al pannello sul positivo e l altro puntale al cavo rosso staccato.. Ma l altro capo del cavo rosso dove andava? E il cavo nero del pannello dove andava ? Cosa chiudeva il circuito? Il regolatore? O non ho capito una mazza? Nel caso scusa... E ho fatto confusione...
In risposta al messaggio di AndreaMonica del 03/06/2021 alle 18:51:54Come pensavo... Non hai misurato la corrente di corto circuito del pannello...
Ho aperto la scatola sotto il PV. Ho scollegato il filo rosso e tra il filo rosso e il polo su cui era collegato ho collegato il tester, mentre il nero continuava a fare il suo solito collegamento. Il circuito era tutto collegato con Mppt e batteria
In risposta al messaggio di Fabius1968 del 03/06/2021 alle 19:55:53Giusta osservazione, però nota che il tuo pannello era del doppio di potenza.. Immagino sempre a 12v(?).
Premettendo che non capisco una mazza di elettronica e quindi mi rimetto sempre a chi ne sa piu' di me... Tempo fa' provai a testare l'ISC di alcuni pannelli che avevo da un bel po' di tempo per fare un calcolo di quantofossero calati di prestazioni . Con il tester digitale , che di scala arriva fino a 10 A , ho quindi posto i due puntali sui cavi di uscita dei singoli pannelli non collegati a nient'altro oltre al tester . Il problema e' stato quello che , col pannello piu' grande da 200 W , ho indugiato un po' troppo e quindi i cavi del tester sono scaldati fino a fondere leggermente la plastica di uno dei due puntali . Di certo il tester non era uno dei piu' costosi ...ma nemmeno il piu' scarso , quindi in caso di medesima misurazione , invito ad essere rapidi nella lettura del valore :) :) . Fabio
In risposta al messaggio di Fabius1968 del 03/06/2021 alle 21:42:53Ah ok.. Si I cavi tester sono sottili, ma dovrebbero reggere 8 a su 10, altrimenti che lo scrivano...
Il fusibile sullo squagliato e' presente , su un'altro tester che ho invece e' indicato 10A unfused ..ed e' per quello che ho prediletto il primo . Era un pannello grossomodo del 2000 , quindi le A rilevate , per vari motivi, erano intorno ad 8 (anche perche' era inverno e stavo facendo una comparativa con altri pannelli , senza aspettare le condizioni ideali di irraggiamento massimo . In realta' non e' che si sia proprio fuso un puntale : stavo esercitando un po' di pressione a questi ultimi per la lettura e mi sono accorto che la plastica si era leggermente ammorbidita e scaldata . ...comunque , le mie dita ed il tester sono sopravvissuti :) Fabio
In risposta al messaggio di Fabius1968 del 03/06/2021 alle 19:55:53
Premettendo che non capisco una mazza di elettronica e quindi mi rimetto sempre a chi ne sa piu' di me... Tempo fa' provai a testare l'ISC di alcuni pannelli che avevo da un bel po' di tempo per fare un calcolo di quantofossero calati di prestazioni . Con il tester digitale , che di scala arriva fino a 10 A , ho quindi posto i due puntali sui cavi di uscita dei singoli pannelli non collegati a nient'altro oltre al tester . Il problema e' stato quello che , col pannello piu' grande da 200 W , ho indugiato un po' troppo e quindi i cavi del tester sono scaldati fino a fondere leggermente la plastica di uno dei due puntali . Di certo il tester non era uno dei piu' costosi ...ma nemmeno il piu' scarso , quindi in caso di medesima misurazione , invito ad essere rapidi nella lettura del valore :) :) . Fabio
In risposta al messaggio di enzov1100 del 04/06/2021 alle 09:55:37Ottima osservazione... Visto che ad esempio il mio pannello economico, e tutti gli altri, promette un degrado non superiore a 20% nei prossimi 25 anni..
La prova che hai fatto è interessante, non per le tue dita , sei riuscito a capire se il pannello si è degradato ed in quanto tempo?
In risposta al messaggio di Fabius1968 del 06/06/2021 alle 23:47:08Ottimo.
Scusate se rispondo solo ora ma sono stato offline... Facendo due conti , mi ricordo che il pannello ha perso circa il 23% che non e' male , considerando che l'ho veramente maltrattato , dopo averlo pure comprato usato :). L'ho acquistato dopo un paio di anni dalla sua uscita ma nel tempo si sono scollati tutti gli adesivi posti sul retro e quindi non mi ricordo la marca ma soltanto che era un made in Usa . Credo che , per l'epoca , perdere soltanto il 23% non sia stato per niente male ...ho effettuato la prova l'anno scorso , dopodiche' l'ho regalato al felicissimo vicino di casa visto che sono passato ad un modello decisamente superiore . PS : forse sono un po' fuori tema , ma visto che ne avevamo parlato precedentemente ho provato a tenere staccato il pannello dal regolatore per vedere se scaldasse ...merito anche una piccola brezza , posso dire che fosse gelido nonostante il sole delle 17 . ...quindi , forse possiamo sfatare anche il fatto che i pannelli non collegati si possano danneggiare a causa della mancanza di carico .
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In risposta al messaggio di enzov1100 del 07/06/2021 alle 09:43:02Grande Enzo !
Beh, non è detto che quei pannelli abbiano studiato le nostre leggi della fisica, e se abbiano comunque voglia di seguirle.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 07/06/2021 alle 09:16:53Io non ho capito perché un pannello scollegato dovrebbe produrre energia...
Ottimo. Non solo hai sfatato un mito, ma ti sei anche candidato per il prossimo premio Nobel per la fisica, smentendo diversi secoli di storia durante i quali un intero pianeta ha creduto nella fake che nulla si crea e nullasi distrugge, tutto si trasforma. La prova scientifica che hai fatto dimostra che l'energia elettrica proveniente dal pannello non si trasforma in calore se non viene utilizzata, ma svanisce nel nulla. Complimenti davvero, ora corro col bianchetto e penna Bic a correggere i miei libri di fisica. Legge di conservazione dell'energia... che assurdità. Un consiglio... prima che qualche utente di COL ti rubi l'idea per prendere lui il Nobel, pubblica i tuoi studi su qualche prestigiosa rivista scientiica. Fabius, ovviamente sto scherzando come fanno tutti i toscani, peggio tutti i fiorentini, ancora peggio, tutti i villici del contado come me, originari di Impruneta capaci di scherzare in tutte le occasioni, funerali compresi. Ecco un modo...un po' diverso per fare la prova chehai fatto te: - Materiale Due pannell solari uguali A e B. Due termometri di precisione attaccati ai due pannelli nello stesso punto. Una resistenza di carico di valore noto abbinata ad un voltmetro - Prova Si collega la resistenza di carico abbinata al voltmetro ad uno dei due pannelli. Durante l'esposizione al sole si rilevano entrambe le temperature e la tensione del voltmetro ad intervalli di tempo fissi. Continuare le letture fino allo stabilizzarsi dei valori di temperatura, leggendo variazioni minori di un valore prestabilito. Ripetere tutto quanto ma collegando la resistenza di carico all'altro pannello. La valutazione delle due tabelle ottenute ti dirà se la fisica va bene cosí com'è, o se dobbiamo correggere tutti i libri del mondo. Scusami ancora.... Marco.
In risposta al messaggio di enzov1100 del 07/06/2021 alle 12:15:15Perfetto...
Le radiazioni dello spettro solare hanno un'ampiezza notevole, passano dagli infrarossi agli ultravioletti. Normalmente, salvo casi particolari, la luce assorbita dai pannelli fotovoltaici rientra nella banda visibile, questaè quella che viene convertita in energia elettrica, ovviamente ricevono anche la parte a più bassa frequenza che è quella che ne provoca il riscaldamento. Il fatto che il pannello solare quando non collegato o comunque non eroghi e non trasformi la luce in energia, per me non implica automaticamente che la luce venga trasformata in calore dal pannello. Esiste anche la luce fredda, quando ha una banda molto ristretta, questa non produce in ogni caso riscaldamento, che sia o meno convertita in energia...poi dove questa vada a finire boh!
In risposta al messaggio di Hunter85 del 07/06/2021 alle 12:54:40Provo a chiarire.
Perfetto... Qui si parla di calore generato da energia non sfruttata. Non vedo questa energia non sfruttata. Il pannello scollegato si scalda per effetto diretto del sole, come un pezzo di vetro nero e silicio inerteche assorbe lauce. Se si chiude il circuito e si produce potenza, secondo me si scalda addirittura un pó di più che scollegato... Per il lavoro per produrre corrente trasformando la luce assorbita in corrente ... Probabilmente a livello impercettibile... Almeno questa è la mia idea così a naso.. Posso benissimo toppare di brutto... Tuttavia non mi è assolutamente chiaro come il non produrre potenza, quindi corrente, quindi lavoro quindi trasformazione, lo faccia scaldare di più.
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In risposta al messaggio di Emme48 del 07/06/2021 alle 13:17:00
Provo a chiarire. L'energia in un pannello solare è quella irradiata dal sole, meno quella che viene riflessa. L'energia assorbita, quindi non riflessa, diventa calore (80%) e corrente elettrica (20%) se c'è un caricocollegato. ... oppure ... Diventa tutto calore (100%) se nessun carico preleva energia dal pannello. In pratica il pannello e una resistenza collegata, sommati tra loro, scaldano esattamente quanto scalderebbe il pannello solare da solo senza carico. Cerca: Principio di conservazione dell'energia Questa legge fisica afferma che, sebbene l'energia possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di essa, in un sistema isolato, non varia nel tempo. Marco.