A beneficio di tutti gli utenti di COL (ed anche per essere più preciso[:I]), ho cercato in rete ed ho trovato le seguenti definizioni:
Tipologia dell'agente estinguente contenuto e capacità di spegnimento dei vari combustibili
A) Estintori ad anidride carbonica (CO2): L'anidride carbonica è normalmente conservata in recipienti allo stato liquido e l'estintore è dotato di una valvola di sicurezza che, ad una pressione superiore ai 170 bar, permette la depressurizzazione facendo fuoriuscire l'estinguente che, passando dallo stato liquido allo stato solido, a causa del raffreddamento genera particelle denominate "neve di anidride carbonica" o "ghiaccio secco", tant'è vero che il tubo al quale è collegato il diffusore è dotato di un'impugnatura per evitare ustioni da freddo all'utilizzatore. Infatti, la fuoriuscita repentina del gas provoca un brusco abbassamento della temperatura (- 79°); negli estintori con 2 Kg di carica il diffusore è collegato direttamente alla valvola di intercettazione. L'efficacia dell'anidride carbonica all'aperto è notevolmente ridotta e va usata con cautela in ambienti chiusi, a causa del suo effetto asfissiante. Questa tipologia di estintori agisce per soffocamento e per raffreddamento del combustibile ed ha il grande vantaggio di non lasciare residui, pertanto, risulta utilizzabile su fuochi che interessano meccanismi delicati o preziosi.Sono, altresì, idonei per lo spegnimento di incendi di classe B e C (liquidi infiammabili e gas infiammabili) ma non sono adatti per incendi di classe A, poiché il gas contenuto, evaporando, non riuscirebbe a spegnere le braci prodotte dall'incendio. Sono utilizzabili su apparecchiature elettriche sotto tensione.
B) Estintori a polvere: contengono polveri costituite principalmente da composti salini, quali bicarbonato di potassio o bicarbonato di sodio (per classe di incendio B e C), solfato di ammonio e fosfato monoammonico (per incendi di classe A, B e C). L'azione che espleta la polvere sull'incendio è il soffocamento, il raffreddamento e l'inibizione chimica. Le polveri polivalenti (polveri A, B, C) sono l'agente estinguente più utilizzato per l'universalità dell'impiego e l'elevata efficacia, possono essere utilizzate su apparecchiature ed impianti elettrici sotto tensione (normalmente fino a 1000 V), materiali di classe A (legno, tessuti, carta, plastica, ecc...), liquidi infiammabili (alcol, benzina, ecc...);
C) Estintori idrici: Contengono acqua come estinguente ed agiscono per raffreddamento del combustibile, inoltre, l'acqua vaporizzando, a causa del calore generato dall'incendio, genera un'azione di soffocamento. È indicato in incendi di classe A e non è utilizzabile su apparecchiature e impianti sotto tensione, se non in casi particolari (superamento di specifiche prove previste dalla norma tecnica UNI EN 3-7). Analogamente non è utilizzabile per lo spegnimento di incendi di classe B (liquidi infiammabili) e, in assenza di additivi anticongelanti, a temperature inferiore a 0 °C;
D) Idrocarburi alogenati (estintori ad halon): Ormai in disuso, perché sono tra i responsabili del buco dell'ozono e dell'effetto serra, sono utilizzabili in incendi di classe A-B-C;
E) Estintori a schiuma: Sono adatti per fuochi di classe A e B e generalmente non sono idonei su apparecchiature ed impianti sotto tensione, poiché le schiume contenute sono diluite in soluzioni acquose.
Come accennato, l'idoneità dell'estintore per lo spegnimento dei vari tipi di fuoco è indicata mediante dei pittogrammi.
Con la Norma EN 2 del 2005, il CEN (Comitato Europeo di Nazione) ha individuato le tipologie dei fuochi, esse sono:
A- Fuochi generati da materiali solidi che formano braci (legno, carta, plastica, tessuti, gomma, ecc...)
B- Fuochi generati da liquidi infiammabili (benzina, gasolio, alcool, ecc...)
C- Fuochi generati da gas infiammabili;
D- Fuochi generati da metalli (zinco, magnesio, titanio, ecc...)
E- (non prevista dalla classificazione CEN) indica l'utilizzabilità dell'estintore su apparecchiature elettriche sotto tensione
F- (introdotta nel 2005) fuochi che interessano oli e grassi in apparecchi di cottura.
La classe E è indicata con la scritta "utilizzabile su apparecchi elettrici in tensione" e non con pittogramma. Ad ogni classe di fuoco per la quale l'estintore è idoneo è associato un numero che ne indica la capacità estinguente.
Quanto maggiore è il numero posto a fianco della rispettiva classe, tanto maggiore sarà la capacità estinguente (ad esempio un estintore di classe 34 A 233 BC è più efficace di un estintore 13 A 89 BC).
Salutoni. Mauro[;)]

Nuvola, Dante e Cleo, i miei cuccioli pelosi....