quote:Originally posted by PinkPauly> .. infatti, lo stesso per me. E se non ti va bene perchè mi hai "radiato" dal tuo thread, Fastland, lamentati pure con i moderatori, così si parla anche di quello. Mi riferisco a un periodo che sintetizza lo schema proposto cioè:
Non volevo piu intervenire ma .............id="Comic Sans MS">id="size4">id="purple"> >
quote:Una semplice serpentina (collocata dentro a un quadro solare) avente all'estremo d'ingresso una valvola di non ritorno , quando viene irraggiata dal sole riscalda l'acqua che aumenta di pressione all'interno del tubo (soprattutto se al posto dell'acqua usiamo un altro fluido tecnico) .A quel punto si sviluppa una spinta dalla valvola di non ritorno in avanti che spinge l'acqua ovunque a seconda di come e' sagomata la tubazione , cioe' se la tubazione e' discendente l'acqua scende aiutata dalla forza peso.>> Cominciamo dal fondo, da un dettaglio piccolo ma significativo. "Aiutata dalla forza peso" assolutamente no. In un circuito chiuso, se un certo volume di acqua viene fatto scendere di qua, altrettanto ne risale di là, dato che il fluido è incomprimibile. Quindi i pesi dei due volumi si bilanciano e la forza peso non aiuta niente, è come se non ci fosse. (Tralasciando che si devono vincere gli attriti, e la spinta idrostatica dell'acqua a diverse densità) Nel vero e proprio problema che ci interessa, qualche considerazione (come già nel frattempo da Pinky): ammettiamo che l'espansione termica dell'acqua avvenga tutta dal lato "di mandata", essendoci all'entrata del pannello la valvola di ritegno. A parte che è numericamente limitata (il coeff. di dilatazione dell'acqua è 2*10^(-4)!!), supponiamo che un centimentro cubo esca e si incanali in giù: un pari volume dovrà anche risalire dall'altra parte, e premerà sulla valvola di non ritorno. La pressione ai lati di questa è uguale (o tutt'al più maggiore dal lato del pannello per le perdite di carico del moto) quindi la valvola non si apre; e allora non circola niente. Ma se anche si aprisse, allora andrebbe tutto a pallino perchè verrebbe a mancare "l'appoggio" che, nelle ipotesi, faceva espandere solo dal lato della mandata: avremmo un'azione che verrebbe ad annullare i presupposti di se stessa. Insomma, per creare una circolazione continua si deve introdurre in qualche punto del circuito una differenza di pressione che abbia carattere di continuità; in questo caso poi deve anche vincere, oltre che i classici attriti sempre presenti, pure l'azione idrostatica che genera la circolazione naturale, che lavora "contro": in genere si usa una pompa che forza nel circuito la sua portata, nella prevalenza richiesta e che si equilibra in base alle perdite di carico. Qui il pannello scalda l'acqua sì, ma manca la trasformazione di calore in energia meccanica. Nicolaldo pensa che forse ci sia modo di fare questa trasformazione .. io al momento non ricordo nulla realizzabile con circuiti semplici e che non costituisca una vera e propria macchina (come ad es. la macchina a vapore) .. potrei non ricordare bene, "se sbaglio mi corriggerete" come disse quel tale. Nel frattempo così per info vediamo qualche schemuccio di quelli che funzionano su serio:
Cioè quando si monta il pannello in alto rispetto all'utilizzatore si ha lo schema
Mentre la circolazione naturale ha schema
In cui l'acqua va a finire più in alto, in un serbatoio dove viene accumulata e da cui può venire spillata, con alimentazione dalla rete di distribuzione dell'acqua.
NB Data la lungaggine a riportare qui estratti dei miei vecchi libri, le immagini vengono da
http://www.carlieuklima.it/Solar/eusolar_PAN_esterno/schema_installazione/schema_installazione.php
e da
http://www.ilportaledelsole.it/index.asp?id_pagina=0011&avanti=true&cat=0025
che sono i primi due siti che si trovano cercando "schemi pannelli solari" su Google .. ma ne trovate quanti ne volete.
Ciao
A.
Ciao, Gianniid="Comic Sans MS">id="size4">id="purple"> quote:Originally posted by Armando Qui il pannello scalda l'acqua sì, ma manca la trasformazione di calore in energia meccanica. Nicolaldo pensa che forse ci sia modo di fare questa trasformazione .. io al momento non ricordo nulla realizzabile con circuiti semplici e che non costituisca una vera e propria macchina (come ad es. la macchina a vapore) .. potrei non ricordare bene, "se sbaglio mi corriggerete" come disse quel tale. >> Premesso che ho sempre molti dubbi circa la realizzazione pratica, io intendevo roprio realizzare una "macchina" in cui il pannello solare (certamente non convenzionale) dovrebbe portare l'acqua o il fluido che si decide di impiegare allo stato di vapore, e il lavoro meccanico sarebbe quello compiuto per innalzare l'acqua fredda (lavoro che la macchina dovrebbe compiere CONTRO la forza peso). Dimensionando opportunamente il tutto sarebbe certamente possibile creare un circuito in cui l'acqua fredda fosse spinta in alto dalla pressione esercitata dal vapore su una superfice più ampia della sezione del tubo che sale e far muovere l'acqua anche senza alcuna valvola (la presenza di una o due valvole di non ritorno agevolerebbe solo l'avvio del sistema). Ovviamente, dovendo resistere a pressioni potenzialmente anche molto elevate, la realizzazione di un sistema del genere è molto più difficile di quella di un pannello solare per riscaldare l'acqua per uso domestico. Andando oltre con la fantasia potremmo addirittura ipotizzare di utilizzare pannello del genere per far muovere una piccola turbina e generare energia elettrica. Ciao, Aldo
quote:Originally posted by Armando Cominciamo dal fondo, da un dettaglio piccolo ma significativo. "Aiutata dalla forza peso" assolutamente no. In un circuito chiuso, se un certo volume di acqua viene fatto scendere di qua, altrettanto ne risale di là, dato che il fluido è incomprimibile. Quindi i pesi dei due volumi si bilanciano e la forza peso non aiuta niente, è come se non ci fosse. >> La tua descrizione riguarda un sistema idrostatico adiabatico assolutamente diverso dal nostro sistema tutt'altro che omogeneo quando e' sottoposto all'energia solare infatti le due colonne verticali d'acqua che tu definisci identiche e quindi in contropeso , in realta' non sono affatto identiche visto che : 1) una colonna verticale e' fredda a maggiore densita' e l'altra calda assolutamente in espansione e a minor densita' dunque l'una piu' leggera dell'altra , 2) la colonna d'acqua in espansione precipita in verticale acquistando energia cinetica e questa per inerzia tende anch'essa a dare un contributo contro la colonna fredda 3) ignori l'equazione di Bernoulli (meglio non leggerla con google , ti prego , ma attingedola dai testi seri) e che dice le seguenti cose : (V^2 - v^2) /g = (I - i) / A + Q / A (V e v sono la velocita' finale ed iniziale del fluido) ossia che e' sufficiente una quantita' di calore Q o una differenza di entalpia (I - i) per generare delle velocita' di fluido.
quote: ammettiamo che l'espansione termica dell'acqua avvenga tutta dal lato "di mandata", essendoci all'entrata del pannello la valvola di ritegno. A parte che è numericamente limitata (il coeff. di dilatazione dell'acqua è 2*10^(-4)!!), >> Si' ma che c'entra la scarsa dilatazione della colonna fredda ? A creare l'apertura della valvola di non ritorno e' lo spostamento del tronco freddo spinto dall'espansione della colonna calda.
quote: supponiamo che un centimentro cubo esca e si incanali in giù: un pari volume dovrà anche risalire dall'altra parte, e premerà sulla valvola di non ritorno. La pressione ai lati di questa è uguale >> E no. Quando il fluido si espande crea anche una depressione rispetto alla valvola. Ogni espansione non solo ha un riflesso dal lato freddo ma crea anche risucchio dal lato caldo della valvola.
quote: (o tutt'al più maggiore dal lato del pannello per le perdite di carico del moto) quindi la valvola non si apre; e allora non circola niente. >> Ovviamente se ci piazzi una valvola con soglia da 3 tonnellate non si aprira' mai. Occorre scegliere oculatamente la corretta valvola.
quote: Ma se anche si aprisse, allora andrebbe tutto a pallino perchè verrebbe a mancare "l'appoggio" che, nelle ipotesi, faceva espandere solo dal lato della mandata: avremmo un'azione che verrebbe ad annullare i presupposti di se stessa. >> Il funzionamento della valvola e' intermittente e come tale soggetto ad un lentissimo regime di movimento del fluido.
quote: Insomma, per creare una circolazione continua si deve introdurre in qualche punto del circuito una differenza di pressione che abbia carattere di continuità; >> Differenza di pressione che esiste visto che in corrispondenza del collettore abbiamo espansione mentre negli altri tronchi minor pressione non essendo alimentati dal sole.
quote: Nel frattempo così per info vediamo qualche schemuccio di quelli che funzionano su serio: >> Ma per carita' , nessuno ha mai voluto parlare di pannello con boiler di accumulo in loco , siete voi che continuate a tirarli fuori confondendo la convenzione del calore (che e' una radiazione elettromagnetica) con il moto dei fluidi (che sono materia). L'idea e' semplicemente un elementare spira a basso regime dinamico di cui un tronco viene scaldato secondo il principio del termosifone. Un'idea che se snaturata da sempre nuovi particolari che non vi sono mai stati richiesti , non potra' mai funzionare ("e la valvola che non si apre" , "e l'attrito" , "e l'acqua non va bene" , ecc.) .
quote:Originally posted by Armando> Vedi Armando, quest'anno sono 31 anni che monto valvole di Non ritorno, Europa, Flo-stop e da sempre mi sono chiesto perchè viene stampigliata quella freccia sul corpo in bronzo-ottone...è tanto semplice, nel montarle basta soffiarci dentro e la direzione è subito chiara ma adesso ho finalmente capito; serve per comunicare al liquido interno da che parte deve spingere e da quel momento lo farà solo in quella direzione anzi, dall'altra ci sarà addirittura depressione[:D][:D][:D]... Un po come il vecchio motto degli alpini "Tasi e Tira"... Proprio vero che non si finisce mai di imparare!!! Ciao e mai perdere il sorriso[:D]...Gianniid="Comic Sans MS">id="size4">id="purple">
Fastland, o non sai leggere, o ti stai divertendo così. Non vale la pena di perdere altro tempo con te. >
quote:Originally posted by Armando> Prima uso "parole a sproposito" quando ricorro a concetti di fisica e poi mi "sto divertendo" quando faccio richiamo alle notazioni matematiche. Sono senza parole.
Fastland, o non sai leggere, o ti stai divertendo così. Non vale la pena di perdere altro tempo con te. >
quote:Originally posted by PinkPauly Vedi Armando, quest'anno sono 31 anni che monto valvole di Non ritorno, .... ...... serve per comunicare al liquido interno da che parte deve spingere e da quel momento lo farà solo in quella direzione anzi, dall'altra ci sarà addirittura depressione[:D][:D][:D]... >> ..e chissa' per quanti altri anni dovrai montare valvole di non ritorno se ragioni sui componenti isolati lontani dal loro contesto o se tiri fuori circostanze con le quali avere ragione a tutti i costi. I tuoi concetti di fisica elementare sono da rivedere perche' una valvola di non ritorno quando e' chiusa e in condizioni di preapertura puo' benissimo essere sottoposta ad una pressione positiva (da un lato) e ad una pressione negativa (depressione dall'altro lato) non uguali in modulo. E' a questa circostanza che facevo riferimento ma voi di buona volonta' e intuito nel capire non ce ne volete mettere sacrificando il sano spirito costruttivo che invece altri hanno qui dimostrato nonostante il loro scetticismo. Visto che la vostra tesi (quasi una fissazione) si e' gia' capita , lasciamo lo spazio ad altri per vedere se condividono o meno l'idea altrimenti c'e' il rischio di un inutile flame che non desidero qui sul forum.