Frigorifero a gas in viaggio

quote:Risposta al messaggio di giuliano49 inserito in data 18/08/2009  20:10:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> AAAAAAAAAAAH sei tu quello della foto!

Sei contento sei arrivato a 10[:D][:D] Sergiozh, metti le mani........[:D][:D][:D][:D][:D] Forse la prossima volta capirà che bisogna avvisare gli altri o leggere i cartelli[;)][:D][:D][:D][:D][:D][:D]

........... calma Ragazzi!!!!!!!!!!!!!! orsoman Posted - 18/08/2009 : 18:08:20 -------------------------------------------------------------------------------- Si da il caso anche se per te può sembrare "Bella" che in una bombola piena c'è sempre un 20% di spazio che rimane allo stato gassoso (questo dovresti saperlo) è proprio in questo spazio che la pressione aumenta. id="size1"> id="red"> Che nella bombola restasse un 20% di spazio occupato dalla fase gassosa, questo lo sapevo, Grazie!!! .............. chiaramente a bombola piena[:D] orsoman Posted - 18/08/2009 : 19:14:35 -------------------------------------------------------------------------------- La bombola per antonomasia è sicuramente la bombola di GPL presente in ogni casa, Cilindrica, realizzata in lamiera d'acciaio saldata, presenta sulla parte superiore una maniglia per facilitarne la presa e a protezione della valvola a cui deve essere applicato un riduttore di pressione prima di allacciarla all'utenza domestica. Normalmente contiene dai 10 ai 25 kg di gas liquefatto che riempie al massimo l'80% del volume. Lo spazio residuo compensa la pressione al variare della temperatura ed evita la fuoriuscita di liquido, perché bisogna considerare che quando si apre la valvola e diminuisce la pressione interna il liquido entra in ebollizioneid="red">.id="size1"> L'hai detto tu stesso che la fase liquida compensa, evaporando, la diminuzione di pressione............... quindi la pressione all'interno (in condizioni normali di esercizio) non varia sostanzialmente fino a quando c'è fase liquida[:D] Per finire con le teorie, poi come mi hai chiesto non insisto più, quella che tu chiami "bombola per antonomasia" cioè la bombola di GPL, in realtà la Norma la definisce e la chiama "bidone"[:o)][:o)][:o)] La vera "bombola" è quella costruita in un solo pezzo in acciaio estrofuso o altro materiale (Kevlar o altro............), ma sempre formata da un solo pezzo; senza saldature esempio la bombola del metano......... Ma allora questo frigorifero come lo usiamo in viaggio???? La prima domanda di celestinouno era: Ma il frigorifero si rovina se in viaggio lo uso a gas? Alla prima domanda rispondo che io personalmente cerco di commutarlo a 12v perchè sulla bombola ho solo il riduttore di pressione e non ho quindi nessun dispositivo di blocco; ho scritto cerco perchè non nascondo di essermelo dimenticato a volte a gas[B)] Alla domanda di celestinouno (quella che ha originato questo caloroso scambio di vedute) da quello che ho capito è che: se il frigorifero è idoneo non ci sono problemi, diversamente............. non si sà VF66[;)]

Ci ho messo un po a leggere tutto e quoto in toto Giuliano 49. Sono circa 4 anni che ho installato il securmotion proprio per poter usare il frigo (135lt) a gas in viaggio, in quanto si mangiava letteralmente le batterie in corsa, ora posso farmi il week end in piena autonomia a -10°(senza generatore). Sono per natura prudente e rispettoso delle normative mi sono letto e riletto decine di volte manuali e normative prima di convincermi ad usare il gas in viaggio. Non credo che i produttori di congegni x la sicurezza possano costituire una lobby x condizionare legislatori europei (in italia forse..) e comunque non credo si prenderebbero tali rischi. Ultima annotazione che non ho letto, l'anello debole di tutta la filiera (legislatore, produttore, utilizzatore, ecc) è senz'altro il rivenditore-installatore, basta che monti un congegno di taratura non adeguata e va a vanificare il tutto (e credo tutti abbiano avuto esperienze negative con questi soggetti). Saluti a tutti.

Ho letto un'altro paio di pagine... Ho acquisito solo un dubbio su cui riflettere..... L'inverter, che di per se non va collegato a terra essendo anche impossibile in un mezzo, per sua natura isolato da terra, in effetti produce corrente alternata ad almeno 220 volts e con un potenza tale ta poter causare danni se toccata inavvertitamente. Immediatamente mi sono detto, ma l'impianto è fatto in maniera tale che toccabile incidentalmente ci siano solo un paio di prese all'inetrno del camper, peraltro coperte da apposito copripresa, ed una esterna, che oltre ad essere coperta non è utilizzabile in movimento... quindi non c'è problema. Invece un problema c'è, in caso di incidente, vista la struttura del camper (fragilina) potrebbero verificarsi situazioni tali per cui la corrente 220 volts potrebbe essere "toccabile" con una qualche parte del corpo. Io ad esempio uso ricaricare le batterie, dei telefoni, video camere, ecc, durante il viaggio, quindi l'inverter è in funzione e produce 220 volts. Certo all'incidente non ci si pensa mai..... (vedrò dove porre un cartello che avvisi gli eventuali soccorritori) Per la bombola, nonostante io usi secumotion ed il tubo di raccordo abbia un sistema di bloccaggio dell'eccesso di flusso di gas, applicato direttamente sull'estremità collegata alla bombola (lì dove è posto uno dei due pulsanti da premere per far funzionare il sistema) continuo a ritenere il sitema non sicuro nonostante le norme lo consentano. I punti di caduta possono essere molti, faccio un esempio personale. Quest'inverno (come immancabilmente succede) di notte è finita la bombola, quindi sono sceso a cambiarla con quella di riserva. (Prima avevo un rubinetto di commutazione, ma con secumotion non sarebbe andato bene, ed ancora non ho capito se funziona correttamente duocontrol prima di montarlo) Nella fretta dovuta al freddo e/o al sonno non ho stretto bene il dado di collegamento alla bombola. Se ne è accoto il naso e il sistema di controllo dei gas quando ero all'interno ( e quì lasciatemi fare una digressione, questo non sarebbe dovuto succedere secondo la normativa, perchè il vano bombole deve essere esternoid="size3"> all'abitacolo, e per quanto il gas abbia capcità di espndersi in ogni direzione, non ricordo di aver letto da nessuna parte che attraversa i solidi, a meno che non siano semipermeabili.) allora il dubbio serio, se il raccodo di gomma si fessura (fatto possibilissimo) e la fuoriuscita di gas è minima ma efficace..... non abbiamo un rischio evidente?

Giusta osservazione la tua, l'unica e sola che ho potuto aprezzare,in quanto il pericolo maggiore è quando si è fermi perchè il GPL stratifica a livello terreno(in BASSO), Il box dove sono allogiate le bombole è alto, dove loro appogiano devono essere presenti delle griglie di aereazione in modo tale che il Gas uscendo vada ad occupare la parte sotto il camper. Naturalmente il camper omologato e rispondente a norme per la vivibilità degli occupanti, deve altresì avere delle griglie di ventilazione verso l'esterno, queste sono alte, ma sempre possibili ad sentire l'odorizzante del GPL. L'odorizzante si sente lo stesso pur essendo in un campo di non pericolo sia di esplosione sia d'incendio con l'esposimetro. In inverno come sopra detto il butano presente in una bombola a -2 è semplice gas liquido e non gassifica non creando pressione. Inoltre i due gas a dette temperature brucia uno ma non l'altro essendo differenti. Ecco il motivo di adoperare il Propano, per altre temperature miscela in percentuale dei 2 gas. Emme 48 la tua osservazione è giusta, ma distinguere l'uno dall'altro presuppone la tua conoscenza, se andiamo a vedere o no se avvisare che ci sono apparecchiature sotto tensione è altra cosa, poi, andare a verificare se nei circuiti protetti per separazione elettrica la messa a terra intenzionale degli apparecchi è inutile e pericolosa lascio a te che sei del mestiere, o i tecnici installatori, ma qui si scrive per chi del fai da te improvvisato ne fa un'Hobby. Per il resto ogniuno legge e si comporterà secondo la propria conoscenza. Come vedi si scrive ma serve a poco.

Giuliano49, non avertene a male. Ma trovo faticosissimo leggerti. Capisco la concitazione della risposta. Ma se ti impegni i simboli della punteggiatura al Monte di Pietà [:o)], poi leggerti diventa faticoso e spesso si finisce per capire fischi per fiaschi. Cosa che mi sembra sia successa diverse volte, in queste pagine... Posso chiederti di farmi la cortesia personale [:I] di mettere un minuto in più di tempo nello scrivere i tuoi post? E magari rileggerti? Credo che tu abbia MOLTO da dire e che, proprio per questo, dovresti tentare di scrivere in modo chiaro e semplice. Perdona l'ardire...[;)]

quote:Risposta al messaggio di vf66 inserito in data 19/08/2009  00:13:55 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Normalmente contiene dai 10 ai 25 kg di gas liquefatto che riempie al massimo l'80% del volume. Lo spazio residuo compensa la pressione al variare della temperatura ciao oesoman

quote:Risposta al messaggio di vagabondo romano inserito in data 19/08/2009  08:56:59 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>

> Per la bombola, nonostante io usi secumotion ed il tubo di raccordo abbia un sistema di bloccaggio dell'eccesso di flusso di gas, applicato direttamente sull'estremità collegata alla bombola (lì dove è posto uno dei due pulsanti da premere per far funzionare il sistema) continuo a ritenere il sitema non sicuro nonostante le norme lo consentano. I punti di caduta possono essere molti, faccio un esempio personale. [i]Quest'inverno (come immancabilmente succede) di notte è finita la bombola, quindi sono sceso a cambiarla con quella di riserva. (Prima avevo un rubinetto di commutazione, ma con secumotion non sarebbe andato bene, ed ancora non ho capito se funziona correttamente duocontrol prima di montarlo) Nella fretta dovuta al freddo e/o al sonno non ho stretto bene il dado di collegamento alla bombola. Se ne è accoto il naso e il sistema di controllo dei gas quando ero all'interno ( e quì lasciatemi fare una digressione, questo non sarebbe dovuto succedere secondo la normativa, perchè il vano bombole deve essere esterno all'abitacolo, e per quanto il gas abbia capcità di espndersi in ogni direzione, non ricordo di aver letto da nessuna parte che attraversa i solidi, a meno che non siano semipermeabili.) allora il dubbio serio, se il raccodo di gomma si fessura (fatto possibilissimo) e la fuoriuscita di gas è minima ma efficace..... non abbiamo un rischio evidente? sono d'accordo con quanto hai scritto. ciao orsoman

Dunque... proviamo a fare un po' di chiarezza. vagabondo romano ha scritto: Quest'inverno (come immancabilmente succede) di notte è finita la bombola, quindi sono sceso a cambiarla con quella di riserva. Nella fretta dovuta al freddo e/o al sonno non ho stretto bene il dado di collegamento alla bombola. Se ne è accoto il naso e il sistema di controllo dei gas quando ero all'interno ( e quì lasciatemi fare una digressione, questo non sarebbe dovuto succedere secondo la normativa, perchè il vano bombole deve essere esterno all'abitacolo, e per quanto il gas abbia capcità di espndersi in ogni direzione, non ricordo di aver letto da nessuna parte che attraversa i solidi, a meno che non siano semipermeabili.) allora il dubbio serio, se il raccodo di gomma si fessura (fatto possibilissimo) e la fuoriuscita di gas è minima ma efficace..... non abbiamo un rischio evidente? Certo abbiamo un rischio evidente. SE: 1. raccordiamo malamente la bombola E 2. il nostro comparto bombole presenta una crepa E 3. lo sfiato (griglia) che deve esserci in basso non è stato progettato di misura sufficientemente grande. Solo in quel caso infatti, il gas anziché fare come fa di solito (scende perché pesa + dell'aria e si disperde attraverso la grata) satura il vano bombole e si infiltra nell'abitacolo. Cioè 3 eventi improbabili che avvengono contemporaneamente. A questa stregua, si potrebbero ipotizzare incidenti a 4-5-n livelli di combinazione, ma a quel punto l'unica è starsene a casa a letto, ben coperti... Una buona idea è verificare frequentemente che le griglie d'aerazione del comparto bombole (quelle in BASSO!) siano libere. Precedenti proprietari del mezzo potrebbero averle chiuse per tentare di rendere invernali mezzi che non lo sono.