quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 27/10/2013 07:07:57 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Perchè hanno il parafulmine: quel filo che unisce le cime dei tralicci.[;)]
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 26/10/2013 21:04:40 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Un'antenna "isolata" è un'antenna che non è in alcun modo collegata elettricamente a parti che possono scaricare a terra. E' il caso di un'antenna posta su un tetto in legno e stacata dalle apparecchiature radioelettriche poste a terra, in caso di temporale. Se il tetto è in cemento armato l'antenna "isolata" si può ottenere solo isolando elettricamente le staffature. Il problema delle antenne sta nell'esiguità del collegamento a terra rappresentato dal cavo coassiale che, sotto la potenza del fulmine, può fondersi diffondendo la scarica in maniera incontrollata. L'esperimento visto nel filmato viene ottenuto con tensioni altissime ma con correnti infinitesimali, cosa che normalmente non accade con i fulmini che forniscono spesso correnti consistenti. Il principio dell'antenna isolata è quello di non fornire una strada preferenziale al fulmine (vedi l'asta del filmato).
quote:Risposta al messaggio di enzuccio65 inserito in data 27/10/2013 07:21:22 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>come comportarsi?chiudi la parabola se la hai e aspetti che passi[:D]certo se sei vicino ad una pianta meglio spostarsi ma se sei in campeggio d estate che fai?scappi?io ne ho presi tanti di temporali e ribadisco che chiudo l antenna se è aperta se sono in libera sosta evito di stare vicino alle piante e se sto in campeggio mi metto a letto ed aspetto che smetta[;)]io ad essere sincero quando ci sono i temporali ho più paura della grandine[:(][:(] che dei fulmini.. saluti Gianni
quote:Risposta al messaggio di franco1945 inserito in data 27/10/2013 14:29:40 i "fulmini" nella materia specialistica degli Impianti Elettrici prendono il nome di sovratensioni di origine atmosferica, e non è detto che siano dovute a folgorazioni dirette ma esistono anche le indirette. Le reti elettriche di distribuzione sono protette in maniera preventiva dalla fune di guardia ma a questa si associano oggi sofisticati sistemi di sicurezza e controllo nelle stazioni e sottostazioni. Sistemi e sicurezze che sono in grado di isolare rapidamente i tratti che eventualmente soffrono di una sovratensione istantanea, e ciò prima che la sovratensione si scarichi sui punti più deboli e sull'utenza.. Gli stesi sistemi ripristinano la rete al cessare della causa, sempre se non si sono manifestati danni che lo impediscono. >>Io credevo fosse un po' più pratico il controllo del fulmine sull'impianto elettrico perché il fulmine è imprevedibile ed istantaneo; un fulmine, in un determinato punto, può durare anche 2 decimillesimi di secondo e non è possibile materialmente aprire una linea alta o media tensione in un tempo così breve. Anche se lo fosse, i danni sarebbero già sugli impianti, addio trasformatori! Io sapevo che l'attività ceraunica sugli impianti di distribuzione dell'energia elettrica ad alta e media tensione fosse controllata e resa inoffensiva il più possibile con quei due baffi che si vedono sui terminali delle linee elettriche, di cui uno connesso alla linea elettrica e l'altro a terra: la distanza fra questi due baffi (di cui ignoro il nome tecnico) è calcolata in modo tale che una sovratensione dovuta ad un fulmine inneschi un arco fra loro scaricandolo a terra senza conseguenze nefaste per i successivi dispositivi. Il fulmine, dal suo punto iniziale (spesso a terra), cerca il punto di scarica più vicino (cariche positive da annullarsi con cariche negative che stazionano da un'altra parte) con il percorso più veloce (non più breve, ma più veloce). Se da A a B il percorso è facilitato da un albero, un palo, un campanile, una protuberanza evidente del terreno, un'asta metallica anche sospesa in aria (isolata da terra), anche se il percorso si dovesse allungare, passerebbe per questi oggetti perché gli rende il percorso più veloce purché la deviazione non comporti un tempo di scarica più lungo. C'è un'unica attenzione contro i fulmini: evitare di stare vicino ad oggetti che in qualche modo possano velocizzare il loro scaricarsi a terra procurandogli un percorso più veloce. Giovanni