quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 23/10/2013 20:41:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao, funziona più o meno così.. Se scaricherai la batteria del 20/30% avrai un'aspettativa di vita di 7 anni Se scaricherai la batteria del 50/60% avrai un'aspettativa di vita di 5/6 anni Se scaricherai la batteria del 70/80% avrai un'aspettativa di vita di 4 anni. Questo solo "sulla carta" ,in quanto vi sono altre variabili. Tenere sempre carichi gli accumulatori, caricarli correttamente e soprattutto non richiedere correnti esose è la strada giusta per la lunga durata,non sempre comunque è così. Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di marcucciolo inserito in data 24/10/2013 00:24:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Per la seconda e soprattutto la terza opzione ci vuole una batteria con le [8][8] con una normale batteria commerciale, fiamm nds ecc la vedo dura
quote:Risposta al messaggio di cananni inserito in data 24/10/2013 01:06:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> In merito alle batterie io ho le mie teorie,che fortunatamente sono basate su studi ed esperienze vissute,quindi funzionano[:D][:D] Prediligo le umilissime batterie ad acido libero sigillate, anche per i servizi,per svariati motivi,non ultima la versatilità e la resistenza alle scariche profonde..basta non esagerare,non farlo spesso e quando succede...ricaricare il più presto possibile con basse correnti. Il rischio che si guasti irrimediabilmente è sempre e comunque limitato ad 1/3 ,rispetto al costo delle pubblicizzate e costose Agm o Gel. Ho ottimi risultati in termini di durata temporale,rendimento energetico (calibrando capacità/consumi) ,peso e costo. Qualcuno obietta che non ho richieste esose d'energia..come se conoscesse i miei "usi e costumi" [8D][8D] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 23/10/2013 20:41:42 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> non direi che tu stia "sbagliando qualcosa", preferirei dire che stai facendo qualcosa che non serve. Il mio consiglio è quello di NON caricare la batteria ogni settimana. SE il mezzo è inutilizzato e la batteria ISOLATA da tutto non necessita di essere caricata così di frequente, anzi... Anche a me piace fare le prove sul campo e in garage ho una NDS di 5 anni che ho smontato dal mezzo per raggiunti limiti di età e durata. Beh, nonostante siano mesi e mesi che non viene ricaricata la tensione è ancora alta da considerarsi carica. Questo NON significa che ti consiglio di caricarla ogni 3 mesi... ma a mio avviso la cosa migliore che puoi fare è attaccare il mezzo alla 220V una volta al mese per 24H, la batteria ringrazierà e tu non perdi tempo[:D][:D] I cicli di ricarica vengono considerati in funzione di ciò che dichiara il costruttore, che per la NDS sono anche 1400 se la "scarichi" poco e la ricarichi subito, arrivando a 4-500 se la scarichi all'80%. Quella che ho io in garage è stata trattata malino ed è durata 5 anni, non che ora sia da buttare, infatti la uso per altro, ma andare oltre quel periodo significa scaricarla pochissimo ad ogni uscita. PS: hai un'ottima batteria, nulla a che vedere con quelle che avevi prima[:D] ciao www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 24/10/2013 11:03:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> il CB intelligente lo è quando è collegato alla 220V, altrimenti non serve a nulla. Quando accendi il motore del mezzo, carichi la batteria con l'alternatore e non con il caricabatteria che usi quando sei collegato alla 220. viste le risposte che hai dato, riconsiglio di staccare completamente la betteria quando il mezzo non è utilizzato ed eventualmente UNA volta al mese la carichi a 220V con il CB intelligente che hai già installato. sarebbe un discorso diverso se tu avessi i pannelli, ma se NON ne hai mai avuto bisogno in vacanza, figuriamoci se ne vale la pena montarli per quando il mezzo è in rimessaggio... www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 24/10/2013 11:03:49 il cb "intelligente" è così "intelligente"?>> L'intelligenza sta nell'utilizzo della curva IUoU che permette di gestire le batterie secondo delle fasi che sono ottimali per la batteria ed infatti è quest'ultima a dettare i tempi e modi della ricarica, che il caricabatterie, essendo intelligente, sa capire. Un esempio della curva è questo:
La corrente erogata (qui inizialmente di 20A) cambia in base a quanto il CB riesce ad erogare, ma anche e soprattutto da quanto le batterie "richiedono", perché la corrente di ricarica deve essere in funzione della capacità della batteria. Alla fine delle fasi di ricarica I e Uo, il CB passa alla fase di mantenimento U dove pochissima corrente viene erogata.
quote:Risposta al messaggio di Fargo73 inserito in data 24/10/2013 11:38:46 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Ciao Fargo[;)] io direi che sono sempre e solo le batterie a decidere quanta corrente assimilare e per quanto tempo ,a prescindere dal caricabatterie,che se è troppo performante ,non farà altro che surriscaldare le stesse,stressandole. Come ben sai,le correnti di ricarica "ideali" ruotano intorno ad un decimo della capacità dell'accumulatore stesso. Un caricabatterie da 20A (per citare il tuo esempio) ,non sarà adatto a ricaricare una batteria da 80/100Ah ...lo sarà uno da 10A [^] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di marcucciolo inserito in data 24/10/2013 12:29:21 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sì, certo. Partivo solo dall'esempio dell'immagine che ho trovato su Internet. Credo comunque, ma non ne sono per nulla certo, che un CB moderno anche se ha potenzialità per caricare a 20A lo farà con una corrente minore, se necessario.
quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 24/10/2013 15:43:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> ora non ti mettere delle "pare" per evitare di scaricare troppo la batteria... la batteria è un oggetto che nel tempo si usura e questo non lo si può evitare. Scaricare la batteria del 20% dal punto di vista salute per la batteria è senz'altro meglio che scaricarla al 80%... ma scaricare solo il 20% signifca appunto usarla POCHISSIMO e non stressarla, lo stesso motivo per cui ritengo che una P/A sambra durare quanto una AGM. Se le altre 2 batterie sono durate 8 anni significa che non le stressi più di tanto, per cui vai tranquillo che per i prossimi 5 anni minimo non hai problemi. www.susezzapasa.it
quote:Risposta al messaggio di innuendo inserito in data 24/10/2013 15:43:43 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Hai ragione,mi ero ripromesso di risponderti,poi m'è sfuggito[:I][:I] Negli accumulatori al piombo/acido ,il modo corretto per misurare lo stato di carica è misurarne la densità dell'elettrolito,operazione impossibile negli accumulatori Agm o Gel ,proprio perché sigillati e proprio perché l'elettrolito è in soluzione gelatinosa. Potremmo evincere lo stato di carica attraverso la tensione dell'accumulatore,ma ciò sarebbe possibile con buona approssimazione,solo con gli accumulatori ad acido libero,che hanno una curva caratteristica di tensione che scende di pari passo con la scarica. Diverso è con gli accumulatori al Gel o Agm ,avendo curve caratteristiche più lineari,rispetto alle cugine ad acido libero,diventa illusoria e fuorviante la tensione...in soldoni[:D] leggi una tensione alta e ti illudi che sia ancora "piena" , di fatto non è così[:(] Ci sono centraline (vedi Shaudt) , che includono un sistema per misurare energia in entrata/uscita ,in base alla capacità dell'accumulatore. Oppure ci sono apparecchietti after market che monitorano le batterie (vedi Nds). Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di alex31 inserito in data 24/10/2013 22:32:49 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Non conosco esattamente le caratteristiche dell' Arsilici,tantomeno del Ctek,entrambi dovrebbero essere dei caricabatterie di tipo switching,quindi posso solo dirti che per caricare le tue batterie da 120Ah cad,se sono messe in parallelo secco,vanno bene entrambi...impiegherai più tempo con quello da 10A [8D] IO lascerei l'Arsilici,che credo sia di "primo equipaggiamento" [^] Mar..cucciolo[:)][:)]
quote:Risposta al messaggio di alex31 inserito in data 24/10/2013 23:05:54 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Cosa intendi per "programmi di recupero" ? Per la desolfatazione acquisti un apparecchietto idoneo e metti a posto la coscienza...tanto non credo servano ad altro quelli in commercio[:D][:D] Un caricabatterie professionale,con desolfatatore annesso costa una cifra e quasi mai fa miracoli. Ecco perché ho cercato di darti le giuste dritte...le batterie non vanno "ammazzate" per poi tentare di "salvarle" col defibrillatore[:D][:D][:D] Inoltre caricare gli accumulatori con basse correnti è sempre positivo,rispetto a caricare con correnti esagerate,chiaramente sempre in base al tipo d'accumulatore e la sua capacità. Se hai tempi ristretti per ricaricare i 240Ah di capacità,puoi anche osare con 30Ah Se non hai necessità anche con il Ctek da soli 10A e i suoi 7/8 programmini[:D][:D] Un consiglio che non ti ho ancora dato è quello di pensare ad un pannello fotovoltaico,se vuoi una "marcia in più" ,anche in inverno,che mal se ne possa dire aiuta,specialmente se l'impianto è ben progettato e assemblato[^] Un altro consiglio che ti ho dato solo fra le righe [8D] , è quello di collegare le batterie in parallelo "secco" con cavi (entrambi) vicini e adeguati,interponendo sempre il fusibile sul positivo[^] Mar..cucciolo[:)][:)]