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Topolone
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19/12/2006 12096
Inserito il 18/02/2014 alle: 11:32:51
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014  10:36:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Intendi un circuito come questo ? Se le batterie sono diverse basterebbe prendere nota del valore a batterie "sane" mettendo un riferimento sul voltmetro analogico a zero centrale e ogni tanto controllare che non si sia spostato troppo l'ago, a meno che esistano sistemi che permettono di spostare l'offset. Con due batterie identiche è più semplice e l'ago dovrebbe rimanere in centro sul valore vicino a 0.

Modificato da Topolone il 18/02/2014 alle 11:36:09
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Topolone
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19/12/2006 12096
Inserito il 18/02/2014 alle: 11:50:54
Mi sa che invece il circuitino deve essere cosi Corretto ?
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 18/02/2014 alle: 11:56:29
Si, il circuito è quello di Topolone. Ovviamente uno shunt può essere partizionato per avere una lettura proporzionale alle differenti capacità Se invece le BS sono uguali allora si fa in quel modo che dite. Nel mio camper la differenza delle correnti tra le due batterie la misuro tra C e D Io ho usato shunt da 50 ampere partizionati collegati ad uno strumento da 100 ampere in modo da avere una lettura corretta in ampere. Marco.

Modificato da Emme48 il 18/02/2014 alle 11:58:46
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Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 18/02/2014 alle: 12:22:48
quote:Risposta al messaggio di Topolone inserito in data 18/02/2014 11:32:51 Se le batterie sono diverse basterebbe prendere nota del valore a batterie "sane" mettendo un riferimento sul voltmetro analogico a zero centrale e ogni tanto controllare che non si sia spostato troppo l'ago, a meno che esistano sistemi che permettono di spostare l'offset.>
>Forse ho capito male lo scopo di questo progettino. Io, superficialmente, avevo sottinteso che si stesse cercando un qualcosa che, in caso di rottura di un elemento di una delle due batterie in parallelo, per salvare quella 'buona', aprisse il collegamento del parallelo stesso. Ho sottinteso male e me ne scuso! Vedrò di approfondire quanto avevo invece supposto, tempo e nipoti permettendo. Giovanni
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Topolone
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19/12/2006 12096
Inserito il 18/02/2014 alle: 12:34:33
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 18/02/2014  12:22:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> No, mi sa che hai capito benissimo... E' più interessante potere staccare la batteria appena un elemento va in corto. La mia era una disquisizione se si poteva creare anche un circuito semplice per "tentare" di capire se una delle due batterie sta arrivando a fine corsa e sostituirla prima che questa muoia definitivamente. In poche parole ho inventato "l'acqua calda" in quanto con l'impianto di Marco è già cosi. Può vedere in qualunque momento cosa da una batteria e cosa da l'altra... Peccato che tutto sto popo di roba è installato in un furgone giallo [:D][:D][:D]
sergiozh
sergiozh
-
Inserito il 18/02/2014 alle: 12:50:26
per risolvere il problema delle batterie che scaldano / vanno in corto non sarebbe sufficiente un dispositivo con una sonda per la temperatura della batteria che stacca la corrente quando la temperatura aumenta troppo (senza riattaccare la corrente quando la temperatura diminuisce) ? sarebbe da fare per una sola batteria, chi ha due o tre batterie mette due o tre dispositivi di questo tipo.
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 18/02/2014 alle: 13:03:25
quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 18/02/2014  12:50:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Sergio, se la BS1 è sana e la BS2 va improvvisamente in corto con un elemento ci sarà una corrente che transita tra le due ed entrambe scalderanno allo steso modo. Solo vedendo il verso della corrente (ricarica o fornitura) di ciascuna BS è possibile capire quale delle due è KO. Nell'esempio sopra quella che fornisce energia è sana, se in quel momento l'altra sta assorbendo energia significa che è KO. Giovanni, qual'è il problema? Stiamo filosofando e per ora non abbiamo speso nulla. L'idea iniziale era di fare un collegamento in parallelo diretto permanente ma con qualcosa che verifichi se una delle due BS va in corto con un elemento. E' successo a me al Tour.it scorso di Carrara ma con la mia centralina ho immediatamente visto una corrente positiva su una in contemporanea ad una negativa sull'altra per cui ho isolato la BS fasulla con i sezionatori. Già... mettere due amperometri digitali e "carpire" il led che accende il segno meno? [:p][:p][:p] MArco.
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Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 18/02/2014 alle: 14:07:52
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014  13:03:25 Giovanni, qual'è il problema? Stiamo filosofando e per ora non abbiamo speso nulla. L'idea iniziale era di fare un collegamento in parallelo diretto permanente ma con qualcosa che verifichi se una delle due BS va in corto con un elemento.>
>Nessun problema Marco. Neanche a pensarci. E' solo che prima mi sembrava d'aver letto che stavi 'pensando' al rimedio per una batteria 'rotta' nel caso del parallelo, poi ho visto che, invece, si stava parlando di verificare se una batteria in parallelo stava fiaccandosi rispetto all'altra. Al che ho pensato che io fossi fuori strada. Ma, credimi, nessun problema. Ritornando a bomba, io credo che il sistema dovrebbe verificare che quando una batteria è 'in carica' e l'altra è in scarica, quella batteria ha un problema e, pertanto, scollegare il parallelo segnalandolo con qualcosa, dal led ai fuochi d'artificio. Poi, chi di dovere, andrà a verificare ed operare a seconda dei casi. Mettere un amperometro, un voltmetro, un aggeggio qualsiasi che avverta soltanto, non mi convince perché l'elemento in corto ci può andare mentre fermo il camper per rimessaggio e lo rivedo dopo 10 giorni quando la frittata è ormai fatta. Meglio che mi elimini il parallelo, poi se è rimasta collegata la batteria buona o quella rovinata, poco importa, una è salva. L'amplificatore operazionale, come ti ho detto, con agli ingressi i capi della resistenza/shunt, dà un positivo se l'ingresso non invertente è superiore all'ingresso invertente mentre dà sempre zero nelle altre due condizioni (tensione 0 o invertente superiore alla non invertente). Questo è quanto so e questo mi pare facciano i quattro amplificatori operazionali contenuti nell'integrato LM339. Quindi ho due positivi quando le due batterie sono in carica; due negativi (zero) quando entrambe sono a riposo o sono sottoposte ad un prelievo e avrò un positivo ed un negativo solo quando avrò una batteria in carica ed una in scarica. Mettendo un 'OR' su queste due uscite e, tramite questo, pilotare un transistor che ecciti un relais 'autoalimentante' che sconnetti il parallelo, mi sembra una via percorribile. L'alimentazione positiva del circuito io la prendere sul nodo del parallelo dove avrò sempre dai 9 volt (sfigato che rimane collegata la batteria rotta) ai 14 volt (se ho un pannello solare). Per me il problema è il calcolo delle resistenze per fare in modo che gli amplificatori operazionali intervengano quando c'è un significativo passaggio di corrente (retroazione o isteresi). Giovanni
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Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 18/02/2014 alle: 14:47:28
Le tensioni sugli ingressi degli operazionali devono essere superiori alla massa e inferiori a Vcc, quello intendevo quando dicevo che ci vuole un alimentatorino isolato a zero centrale (roba da 3 euro) da collegare a massa in modo che "visto" dagli IC lo shunt oscilla intorno a Vcc/2 Marco,
sergiozh
sergiozh
-
Inserito il 18/02/2014 alle: 19:32:31
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014  13:03:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> e chi ha una sola batteria come fa a capire se la batteria ha un elemento in corto ? lo capisce perchè la batteria continua ad assorbire energia e si riscalda o ci sono altri metodi ? chi ha due batterie in parallelo ed entrambe riscaldano basta togliere prima una batteria dal parallelo e vedere se continua ad assorbire energia e a riscaldare. se lo fa è quella rotta, altrimenti è l'altra. nel passato credo dicevi che le AGM non possono andare in corto, poi credo dicevi che si possono costruire AGM che non vanno in corto e ora sembra che dici che ogni tanto una AGM va in corto. dicevi che era il grande vantaggio delle AGM rispetto alle GEL credo, il fatto che le AGM non vanno in corto.

Modificato da sergiozh il 18/02/2014 alle 19:34:43
22
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 22/02/2014 alle: 13:59:56
Ho provato a buttar giù qualcosa: Due parole veloci: alle due batterie due resistenze da 0,01 Ohm, 50watt, con funzione di shunt per verificare un passaggio di corrente. Le 4 coppie di resistenze (R1/R2, R3/4, ecc.) permettono di tarare e ridurre la tensione di ingresso ai quattro operazionali Ic1...Ic4 per tarare il sistema (resistenze variabili) ed alimentare direttamente l'integrato dalle batterie di servizio (funziona già su un altro progettino che ho realizzato). I 4 amplificatori operazionali 'contrapposti' permettono di identificare il senso della corrente sulle rispettive resistenze. Le loro uscite saranno positive od a zero, a seconda del verso della corrente. A questo punto, potremo avere, a seconda dei casi, la corrente che va nello stesso senso in entrambe le resistenze/shunt (entrante od uscente) oppure una che entra ed una che esce. Collegando le uscite 'incrociate' di questi amplificatori agli ingressi dei due Ic5 ed Ic6, semplici XOR, avremo che le rispettive uscite saranno positive solo se gli ingressi sono diversi ed anche quale batteria sta ricevendo corrente mentre l'altra sta cedendo corrente. In questo caso, tramite i transistori Tr1 e Tr2, a seconda dei casi, sarà diseccitato il relativo relè che scollegherà la batteria farlocca. Ci sono da aggiungere, sui due transistor, dei diodi led che segnalino che c'è una batteria fasulla e quale essa è. A parte che mancano le resistenze per pilotare le basi dei transistor e per la eventuale retroazione degli amplificatori operazionali, ho qualche perplessità sull'uso dei relais perché dovrebbero essere sempre eccitati, giorno e notte, tutto l'anno e per tutta la vita delle batterie finché una non muore. Marco: solo sapere che potrebbe aver destato il tuo interesse sarà per me già motivo di soddisfazione! Giovanni
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feynman
feynman
28/09/2008 1321
Inserito il 22/02/2014 alle: 15:57:57
Credo si possa fare con un sensore di corrente tipo ACS758 per monitorare la corrente che scorre fra le due batterie e pilotare dei mosfet o dei relé.
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 22/02/2014 alle: 16:33:41
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 22/02/2014  15:57:57 Credo si possa fare con un sensore di corrente tipo ACS758 per monitorare la corrente che scorre fra le due batterie e pilotare dei mosfet o dei relé. >
>Puoi darci una mano? Giovanni
19
Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 22/02/2014 alle: 18:29:38
Giovanni, complimenti, anzi, COMPLIMENTI. Circuito impeccabile. Così a colpo d'occhio mi sembra che funzioni tutto quanto. L'idea di far passare elevate correnti da delle resistenze ha dei lati negativi a causa delle tensioni che finiscono a valori sotto la massa o sopra Vcc. Mi venivano in mente i sensori ad effetto HALL che eviterebbero problemi con le tensioni di riferimento e della soglia di corrente sotto la quale non ci interessa misurare. MArco.
17
feynman
feynman
28/09/2008 1321
Inserito il 22/02/2014 alle: 19:43:36
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 22/02/2014  16:33:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Con arduino e un sensore tipo AC748 o INA219 (ambedue ad effetto Hall) direi che non vedo grossi problemi a costruirlo.
19
Emme48
Emme48
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13/01/2006 24195
Inserito il 23/02/2014 alle: 09:20:11
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 22/02/2014  19:43:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Veramente pensavamo ad una circuiteria semplice, economica e facile da gestire. Inoltre dovrebbe anche essere di facile realizzabilità per gli amici di COL. Marco.
nemo family
nemo family
-
Inserito il 23/02/2014 alle: 09:58:43
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014  09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> esatto marco...molto semplice....[:D][;)][^]
17
feynman
feynman
28/09/2008 1321
Inserito il 23/02/2014 alle: 10:10:44
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014  09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
> Quello che hai già predisposto nel tuo camper (complimenti davvero un bel lavoro) non è gia sufficiente?
22
Giovanni
Giovanni
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28/08/2003 13165
Inserito il 23/02/2014 alle: 11:45:13
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 22/02/2014  18:29:38 complimenti, anzi, COMPLIMENTI. Circuito impeccabile. Così a colpo d'occhio mi sembra che funzioni tutto quanto >
>Grazie Marco. A questo punto che si fa? In bocca al lupo per la tua faccenda personale! Giovanni
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renzo07
renzo07
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16/11/2010 4080
Inserito il 23/02/2014 alle: 11:59:53
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014  09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>
>Ciao Marco, ma che bel thread che mi sono perso! A dire la verita', avevo letto di sfuggita la tua idea, avevo provato a mettere giu' uno schemino di massima ed era saltato fuori un circuito piu' o meno come quello di Giovanni ma con gli shunt su negativo. Poi ho perso di vista il topic dato che il titolo non era nei miei pensieri [;)] Vediamo comunque se posso dare qualche idea: Il sensore Hall (ACS758) puo' essere usato, ha il pregio che a zero ampere da' 2,5V in uscita (va alimentato a 5V) e la tensione cresce e cala proporzionalmente alla corrente che circola ed il verso. INA219 (non e' Hall) si puo' utilizzare solo con processori dato che esce con I2C Credo che il grosso problema sia come staccare la batteria guasta, come a Giovanni, anche a me non piace l'utilizzo di un classico rele' anche se di grossa portata. Sarebbe l'ideale riuscire a motorizzare, un po' come tanti fanno per gli scarichi, uno staccabatterie [:)] E' un impresa un po' ardua ma tecnicamente possibile. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di usare un vulgaris magnetotermico di portata adeguata e montargli a fianco una bobina di sgancio a 12V da azionare in caso di guasto. Renzo.
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