quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014 10:36:14 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Intendi un circuito come questo ? Se le batterie sono diverse basterebbe prendere nota del valore a batterie "sane" mettendo un riferimento sul voltmetro analogico a zero centrale e ogni tanto controllare che non si sia spostato troppo l'ago, a meno che esistano sistemi che permettono di spostare l'offset. Con due batterie identiche è più semplice e l'ago dovrebbe rimanere in centro sul valore vicino a 0.
quote:Risposta al messaggio di Topolone inserito in data 18/02/2014 11:32:51 Se le batterie sono diverse basterebbe prendere nota del valore a batterie "sane" mettendo un riferimento sul voltmetro analogico a zero centrale e ogni tanto controllare che non si sia spostato troppo l'ago, a meno che esistano sistemi che permettono di spostare l'offset.>>Forse ho capito male lo scopo di questo progettino. Io, superficialmente, avevo sottinteso che si stesse cercando un qualcosa che, in caso di rottura di un elemento di una delle due batterie in parallelo, per salvare quella 'buona', aprisse il collegamento del parallelo stesso. Ho sottinteso male e me ne scuso! Vedrò di approfondire quanto avevo invece supposto, tempo e nipoti permettendo. Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 18/02/2014 12:22:48 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> No, mi sa che hai capito benissimo... E' più interessante potere staccare la batteria appena un elemento va in corto. La mia era una disquisizione se si poteva creare anche un circuito semplice per "tentare" di capire se una delle due batterie sta arrivando a fine corsa e sostituirla prima che questa muoia definitivamente. In poche parole ho inventato "l'acqua calda" in quanto con l'impianto di Marco è già cosi. Può vedere in qualunque momento cosa da una batteria e cosa da l'altra... Peccato che tutto sto popo di roba è installato in un furgone giallo [:D][:D][:D]
quote:Risposta al messaggio di sergiozh inserito in data 18/02/2014 12:50:26 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Sergio, se la BS1 è sana e la BS2 va improvvisamente in corto con un elemento ci sarà una corrente che transita tra le due ed entrambe scalderanno allo steso modo. Solo vedendo il verso della corrente (ricarica o fornitura) di ciascuna BS è possibile capire quale delle due è KO. Nell'esempio sopra quella che fornisce energia è sana, se in quel momento l'altra sta assorbendo energia significa che è KO. Giovanni, qual'è il problema? Stiamo filosofando e per ora non abbiamo speso nulla. L'idea iniziale era di fare un collegamento in parallelo diretto permanente ma con qualcosa che verifichi se una delle due BS va in corto con un elemento. E' successo a me al Tour.it scorso di Carrara ma con la mia centralina ho immediatamente visto una corrente positiva su una in contemporanea ad una negativa sull'altra per cui ho isolato la BS fasulla con i sezionatori. Già... mettere due amperometri digitali e "carpire" il led che accende il segno meno? [:p][:p][:p] MArco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014 13:03:25 Giovanni, qual'è il problema? Stiamo filosofando e per ora non abbiamo speso nulla. L'idea iniziale era di fare un collegamento in parallelo diretto permanente ma con qualcosa che verifichi se una delle due BS va in corto con un elemento.>>Nessun problema Marco. Neanche a pensarci. E' solo che prima mi sembrava d'aver letto che stavi 'pensando' al rimedio per una batteria 'rotta' nel caso del parallelo, poi ho visto che, invece, si stava parlando di verificare se una batteria in parallelo stava fiaccandosi rispetto all'altra. Al che ho pensato che io fossi fuori strada. Ma, credimi, nessun problema. Ritornando a bomba, io credo che il sistema dovrebbe verificare che quando una batteria è 'in carica' e l'altra è in scarica, quella batteria ha un problema e, pertanto, scollegare il parallelo segnalandolo con qualcosa, dal led ai fuochi d'artificio. Poi, chi di dovere, andrà a verificare ed operare a seconda dei casi. Mettere un amperometro, un voltmetro, un aggeggio qualsiasi che avverta soltanto, non mi convince perché l'elemento in corto ci può andare mentre fermo il camper per rimessaggio e lo rivedo dopo 10 giorni quando la frittata è ormai fatta. Meglio che mi elimini il parallelo, poi se è rimasta collegata la batteria buona o quella rovinata, poco importa, una è salva. L'amplificatore operazionale, come ti ho detto, con agli ingressi i capi della resistenza/shunt, dà un positivo se l'ingresso non invertente è superiore all'ingresso invertente mentre dà sempre zero nelle altre due condizioni (tensione 0 o invertente superiore alla non invertente). Questo è quanto so e questo mi pare facciano i quattro amplificatori operazionali contenuti nell'integrato LM339. Quindi ho due positivi quando le due batterie sono in carica; due negativi (zero) quando entrambe sono a riposo o sono sottoposte ad un prelievo e avrò un positivo ed un negativo solo quando avrò una batteria in carica ed una in scarica. Mettendo un 'OR' su queste due uscite e, tramite questo, pilotare un transistor che ecciti un relais 'autoalimentante' che sconnetti il parallelo, mi sembra una via percorribile. L'alimentazione positiva del circuito io la prendere sul nodo del parallelo dove avrò sempre dai 9 volt (sfigato che rimane collegata la batteria rotta) ai 14 volt (se ho un pannello solare). Per me il problema è il calcolo delle resistenze per fare in modo che gli amplificatori operazionali intervengano quando c'è un significativo passaggio di corrente (retroazione o isteresi). Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 18/02/2014 13:03:25 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> e chi ha una sola batteria come fa a capire se la batteria ha un elemento in corto ? lo capisce perchè la batteria continua ad assorbire energia e si riscalda o ci sono altri metodi ? chi ha due batterie in parallelo ed entrambe riscaldano basta togliere prima una batteria dal parallelo e vedere se continua ad assorbire energia e a riscaldare. se lo fa è quella rotta, altrimenti è l'altra. nel passato credo dicevi che le AGM non possono andare in corto, poi credo dicevi che si possono costruire AGM che non vanno in corto e ora sembra che dici che ogni tanto una AGM va in corto. dicevi che era il grande vantaggio delle AGM rispetto alle GEL credo, il fatto che le AGM non vanno in corto.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 22/02/2014 15:57:57 Credo si possa fare con un sensore di corrente tipo ACS758 per monitorare la corrente che scorre fra le due batterie e pilotare dei mosfet o dei relé. >>Puoi darci una mano? Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Giovanni inserito in data 22/02/2014 16:33:41 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Con arduino e un sensore tipo AC748 o INA219 (ambedue ad effetto Hall) direi che non vedo grossi problemi a costruirlo.
quote:Risposta al messaggio di feynman inserito in data 22/02/2014 19:43:36 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Veramente pensavamo ad una circuiteria semplice, economica e facile da gestire. Inoltre dovrebbe anche essere di facile realizzabilità per gli amici di COL. Marco.
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014 09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> esatto marco...molto semplice....[:D][;)][^]
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014 09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>> Quello che hai già predisposto nel tuo camper (complimenti davvero un bel lavoro) non è gia sufficiente?
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 22/02/2014 18:29:38 complimenti, anzi, COMPLIMENTI. Circuito impeccabile. Così a colpo d'occhio mi sembra che funzioni tutto quanto >>Grazie Marco. A questo punto che si fa? In bocca al lupo per la tua faccenda personale! Giovanni
quote:Risposta al messaggio di Emme48 inserito in data 23/02/2014 09:20:11 (Visualizza messaggio in nuova finestra)>>Ciao Marco, ma che bel thread che mi sono perso! A dire la verita', avevo letto di sfuggita la tua idea, avevo provato a mettere giu' uno schemino di massima ed era saltato fuori un circuito piu' o meno come quello di Giovanni ma con gli shunt su negativo. Poi ho perso di vista il topic dato che il titolo non era nei miei pensieri [;)] Vediamo comunque se posso dare qualche idea: Il sensore Hall (ACS758) puo' essere usato, ha il pregio che a zero ampere da' 2,5V in uscita (va alimentato a 5V) e la tensione cresce e cala proporzionalmente alla corrente che circola ed il verso. INA219 (non e' Hall) si puo' utilizzare solo con processori dato che esce con I2C Credo che il grosso problema sia come staccare la batteria guasta, come a Giovanni, anche a me non piace l'utilizzo di un classico rele' anche se di grossa portata. Sarebbe l'ideale riuscire a motorizzare, un po' come tanti fanno per gli scarichi, uno staccabatterie [:)] E' un impresa un po' ardua ma tecnicamente possibile. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di usare un vulgaris magnetotermico di portata adeguata e montargli a fianco una bobina di sgancio a 12V da azionare in caso di guasto. Renzo.